Pagina 3 di 3 PrimaPrima 123
Risultati da 21 a 30 di 30

Discussione: Come comportarsi quando si viene maleducatamente trattati liberi dal servizio

  1. #21

    Predefinito

    Pensavo anche li di imparare molto dai piu' anziani ma sono ormai quasi tutti scazzati e ripetono sempre: "colle' e' una rogna,lascia perdere" e non uno la pensa cosi' ma un po' tutti,non si apprende piu'....
    Questo è un problema aperto che sta facendo i suoi danni.
    E' un circolo vizioso che da un lato (quello dei colleghi) vede prevalere una sorta di "istinto di sopravvivenza" di fronte a un sistema che non li tutela; dall'altro, vede l'assoluta incapacità della stragrande maggioranza dei nostri vertici nel motivare adeguatamente il proprio personale, soprattutto dei ruoli operativi.
    Sovrintendente della Polizia di Stato
    Componente di Staff www.cadutipolizia.it
    Blog "Polizia Nella Storia" QUI
    Dubbi sul Codice della Strada? Iscriviti a Polstradaforum.it!
    -------------------
    Per i nuovi Utenti
    - Hai letto il Regolamento? Lo trovi QUI
    - Ti sei presentato alla community? Fallo QUI
    - Disciplina e sanzioni del Forum, QUI

  2. #22
    Caporale
    Data Registrazione
    Nov 2009
    Messaggi
    171

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Kojak Visualizza Messaggio
    Questo è un problema aperto che sta facendo i suoi danni.
    E' un circolo vizioso che da un lato (quello dei colleghi) vede prevalere una sorta di "istinto di sopravvivenza" di fronte a un sistema che non li tutela; dall'altro, vede l'assoluta incapacità della stragrande maggioranza dei nostri vertici nel motivare adeguatamente il proprio personale, soprattutto dei ruoli operativi.
    condivido tutto,ma quando parlo di mancata condivisione di esperienze e di sapere da "poliziotto" non mi riferisco solo prettamente alle conoscenze che potevano servirmi nel mio frangente, ma anche nell'imparare la metologia del cds,della stessa specialita' della stradale,non hanno piu' voglia di insegnare,si fa il minimo,si passano le 6 ore e poi ognuno per fatti suoi. Si vive alla giornata almeno tra noi della stradale....o almeno dove sono io,l'importante e' fare il verbale per fare contento il comandante,poi del resto chissene' come se nascessimo tutti imparati.....

  3. #23
    Soldato
    Data Registrazione
    Sep 2013
    Messaggi
    65

    Predefinito

    Credo che hai fatto bene ad agire così, al di là dell'appartenenza ad un Corpo di polizia o meno, quello che conta è sentire in quel momento le proprie "sensazioni", nel senso se uno non è sicuro di come agire è meglio lasciare stare in quel momento.
    Io penso invece che questo loro comportamento poteva essere sintomatico di qualche azione illegale che i tipi stavano mettendo in atto, io mi sarei allontanato, magari prendendo quantomeno la targa del mezzo, dalla quale si può risalire ad altre informazioni e avrei fatto una chiamata ai colleghi per vederci meglio.
    Voglio aggiungere un altra cosa, non si può mettere sullo stesso piano il modus operandi e soprattutto la forma mentis di quando si è in servizio, rispetto agli altri momenti della giornata, perché il modo di pensare è diverso: tu ti trovi immerso nel tuo lavoro ed in un certo senso hai un comportamento tale, invece nella tua situazione eri mentalmente libero, preso da altri pensieri e quindi questa tua insicurezza ci sta tutta. Hai fatto bene ad agire così.

  4. #24
    VxVendetta
    Guest

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da aghi Visualizza Messaggio
    Credo che hai fatto bene ad agire così, al di là dell'appartenenza ad un Corpo di polizia o meno, quello che conta è sentire in quel momento le proprie "sensazioni", nel senso se uno non è sicuro di come agire è meglio lasciare stare in quel momento.
    Io penso invece che questo loro comportamento poteva essere sintomatico di qualche azione illegale che i tipi stavano mettendo in atto, io mi sarei allontanato, magari prendendo quantomeno la targa del mezzo, dalla quale si può risalire ad altre informazioni e avrei fatto una chiamata ai colleghi per vederci meglio.
    Voglio aggiungere un altra cosa, non si può mettere sullo stesso piano il modus operandi e soprattutto la forma mentis di quando si è in servizio, rispetto agli altri momenti della giornata, perché il modo di pensare è diverso: tu ti trovi immerso nel tuo lavoro ed in un certo senso hai un comportamento tale, invece nella tua situazione eri mentalmente libero, preso da altri pensieri e quindi questa tua insicurezza ci sta tutta. Hai fatto bene ad agire così.
    Sai quante volte la famosa chiamata ai colleghi non la fai per non essere quello etichettato come "rompiballe"? Anche questa cosa è figlia del problema descritto da kojack (che a quanto pare abbiamo tutti indipendentemente dalla forza di appartenenza).

  5. #25
    Maresciallo L'avatar di TuneUp
    Data Registrazione
    Feb 2012
    Messaggi
    652

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da VxVendetta Visualizza Messaggio
    Sai quante volte la famosa chiamata ai colleghi non la fai per non essere quello etichettato come "rompiballe"? Anche questa cosa è figlia del problema descritto da kojack (che a quanto pare abbiamo tutti indipendentemente dalla forza di appartenenza).
    E' una cosa che tuttavia non dovrebbe esistere.
    Chi indossa una divisa, ha "il dovere di fare il proprio dovere" (chiaramente in tempi/modi possibili), non è una questione di voglia, di interpretazione, di non voler essere rompiscatole o di chissà cos'altro.
    Quando arriva un figlio è una grande gioia, ma poi c'è comunque la cacca da pulire, ci sono i biberon da preparare, i soldini da tirare fuori a vagonate, i pianti da sopportare, le abitudini da sconvolgere, ecc..
    Si sopportano tante cose negative e spiacevoli per un bene superiore.
    Lavorare al servizio del proprio Paese è la stessa identica cosa: bisogna sopportare angherie, mandare giù rospi a non finire, stare a contatto con gentaglia, non vedere sempre riconosciuto il proprio lavoro, fare molto spesso una vita di sacrifici...se non c'è una motivazione "superiore", è davvero dura.
    E' comprensibile che un operatore di polizia possa avere dubbi riguardo attività che non ha mai avuto modo di espletare come pure è comprensibile che un giovane operatore di polizia non abbia ancora sviluppato il necessario "pelo", ma ribadisco comunque che una semplice segnalazione alla PL o ai Carabinieri del luogo sarebbe stata tutt'altro che inopportuna visto che dietro episodi come quello accaduto spesso ci sono situazioni come questa:

    http://roma.fanpage.it/tagliano-albe...o-due-arresti/

    Mai preoccuparsi/vergognarsi di chiedere aiuto o supporto. Meglio una segnalazione eventualmente inutile che una notizia utile non fornita al momento giusto.
    L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia...

  6. #26
    Sergente L'avatar di tony1919
    Data Registrazione
    Nov 2008
    Località
    Salerno
    Messaggi
    397

    Predefinito

    Caro collega l'esperienza la si fa sul campo da soli. Ascolta sicuramente i consigli degli anziani ma cerca sempre di ragionare e fare di testa tua unitamente al collega di pattuglia.
    Io appena uscito dalla scuola e destinato in una grande città ho trascorso solo 3 mesi (quelli da agente in prova) in volante con un anziano. Appena passato agente mi ci sono ritrovato in macchina con un collega paricorso mio che ne sapeva quanto o meno di me. Da allora sono passati 3 anni e molta esperienza l'abbiamo maturata da soli sul campo.

  7. #27
    Maresciallo L'avatar di Amon1
    Data Registrazione
    Aug 2008
    Messaggi
    627

    Predefinito

    Quoto chi dice che l'esperienza si fa sul campo. Quoto chi dice che non si può mettere sullo stesso piano il modus operandi e soprattutto la forma mentis di quando si è in servizio rispetto a quando si è liberi. E capisco perfettamente come ti senti. E' normale! In quel momento hai ritenuto opportuno fare così, per giunta magari sei una persona intelligente, ragionevole e non uno scalmanato. Le motivazioni di quei comportamenti potevano essere tanti e quindi scoraggiarne il passaggio era opportuno. Questo evento, in un certo modo, è anche una "lezione", usala per trarne la tua esperienza, tanto le arroganze non mancano mai! Fa parte del modo in cui (purtroppo) molte persone si rapportano nella società, e la strada è un palco esemplare. Anche io mi sono ritrovato nelle tue situazioni, ancor più che facendo lavoro su strada (anche se non da molto), mi domandavo com'è che la mia indole cambiasse da quando sono in servizio o meno. Ma come ha detto "aghi", le sensazioni cambiano poiché sei in uno status diverso (non credo che quando questioni con un tuo familiare hai l'autorevolezza di quando contesti una grave infrazione ad un automobilista che tra l'altro cerca di avere ragione). Ad ogni modo tutto costituisce un tassello che arricchisce la propria personalità e il modo di fare, si perché poi uno ci riflette ed impara, specialmente dalle esperienze negative, quelle che ti fanno sentire un po' sconfitto. Col senno di poi, potevi allontanarti , comporre il 112 e farti passare la stazione CC più vicina (visto che sembra di capire che di Polizia in quel luogo e nelle vicinanze non ce n'è), farli venire sul posto e procedere unitamente a loro alla identificazione nonché all'accertamento sulle probabili cause di questo "blocco" alla circolazione. Dopodiché, una volta in servizio, redigevi gli atti del caso (relazione - annotazione, etc.). L'importante è che tu, essendo in inferiorità numerica e avendo a che fare con gente non proprio diplomatica, o anche volendo codarda visto che si fa bella con il supporto dei suoi compari, avessi fatto queste cose una volta esserti messo in sicurezza.

    P.S.: la strada insegna tanto anche nella vita quotidiana, forma se stessi non solo sul lavoro. Questa è una delle ragioni per cui penso che sia indispensabile farla.
    Con l'intelligenza si vincono le battaglie, con la fede si vincono le guerre.

  8. #28
    Moderatore L'avatar di Vinfer
    Data Registrazione
    Jan 2015
    Località
    Ottaviano
    Messaggi
    650

    Predefinito

    Mi associo a quanto detto da Amon1. Innanzitutto è bene distinguere due momenti: quello prima e quello dopo che ci si è eventualmente identificati. A me è capitato una volta un soggetto che, con la musica a 500 decibel probabilmente, mi taglia la strada bucando un incrocio, d'istinto suono il clacson. Quello nonostante il torto stramarcio, frena, fa retromarcia e comincia a sbraitarmi contro. Con massima calma scendo dall'auto e mi identifico e lo avviso, con educazione, che da quel momento in poi tutto quello che avrebbe detto lo avrebbe detto con la consapevolezza di parlare ad un pubblico ufficiale. Si scusò in tutte le lingue del mondo. Ok, finita lì.
    Riguardo il tuo caso, non so ora cosa tu hai percepito per comportamento arrogante. Una cosa è un comportamento una cosa sono insulti espliciti. Io avrei agito come te solo che in più mi sarei qualificato ed avrei chiesto i motivi della mancata segnalazione ad imbocco strada, senza scaldarmi e senza minacciare nessuno. Dopodiché avrei chiamato la pattuglia del posto per far accertare la situazione e magari redigere un verbale. Tutto ovviamente senza minacciare chissà quale azioni o paventare identificazioni di sorta da solo. Cmq sia hai fatto bene sicuramente ad andare via, perché alla fine se vuoi dar conto ad ogni scostumato che incontrerai non ne esci più. Al massimo fai come ti ho scritto, ma proprio al massimo. Poi dipende una cosa è leggere un episodio un'altra cosa è capire bene sul posto gli eventi. Insomma devi saper bilanciare le cose, per gli scostumati e gli arroganti non li considerare proprio, ma se qualcuno comincia con gli insulti poi uno manco per pecora può passare, quindi se la situazione lo permette (non si è isolati e cose così), educatamente ci si identifica e si avvisa.

  9. #29
    Caporale
    Data Registrazione
    May 2009
    Località
    Toscana
    Messaggi
    176

    Predefinito

    Purtroppo i tempi sono cambiati, un tempo quasi sicuramente una volta chiesto di fornire i documenti il Tizio si sarebbe scusato e sarebbe finita lì. Oggi non è detto, è possibile che il soggetto rifiuti l'identificazione o addirittura faccia resistenza. In assenza, almeno apparentemente, di fatti di rilievo penale, forse, per come vanno le cose, lasciar perdere è stata la cosa più razionale. Infatti parlare di "atteggiamento intimidatorio" o "sguardo di sfida" non penso sia sufficiente per ritenere integrato il reato di minaccia. L'unico illecito che mi viene in mente è quello amministrativo di cui all'art. 21 commi 2 e 4 del cds, per omessa o inadeguata segnalazione di cantiere stradale mobile. Ora, vista la zona extraurbana e rurale, non penso che intorno ci sia pieno di pattuglie.
    Probabilmente la Compagnia CC ne avrà un paio (Radiomobile ed una delle Stazioni) per un territorio che copre mediamente otto o nove comuni, i Distaccamenti Ordinari della Stradale, ammesso che siano presenti, a quanto mi risulta non sono operativi h 24 e fanno in media un paio di pattuglie al giorno, nel paese più vicino magari c'è un solo vigile che spesso è adibito anche ad altre mansioni .... quindi valutando la peggiore delle ipotesi (cioè che il Tizio faccia resistenza in una zona isolata) o l'operatore si sente fisicamente in grado di far fronte da solo ad un'eventuale aggressione o altrimenti lascia correre oppure fa una segnalazione alle centrali operative 113 (chiedendo del Distaccamento ordinario della Stradale) o del 112. Nulla vieta di farlo e se si tratta di una richiesta proveniente da un collega può darsi che la prendano in considerazione .... nulla esclude che la pattuglia del distaccamento sia operativa o che sia operativa quella della pattuglia della Stazione CC più vicina. Certo se non ci sono pattuglie in zona può darsi che non ne facciano intervenire una da 50 Km di distanza per un illecito amministrativo. Però io di solito, da civile, pur interessato dalle tematiche della sicurezza, mi regolo in modo da segnalare situazioni sospette o di pericolo alla centrale operativa, lasciando alla C.O. l'onere di decidere se mandare qualcuno o "scremare" la chiamata, come credo si dica nel linguaggio poliziesco. Anche se, appunto, i tempi sono cambiati e la soglia di tolleranza si è elevata notevolmente. Stavo leggendo un libro sulle tematiche della sicurezza di Salvatore Palidda, "Polizia Postmoderna", che comprai una quindicina di anni fa e che mi sono messo a leggere soltanto ora. Un vostro collega anziano, intervistato, dice che ai suoi tempi si correva dietro anche ai ladri di galline, perché non si riteneva giusto che uno si prendesse le galline degli altri; oggi l'atteggiamento dominante è quello "lascia perdere, è solo un ladro di galline". Quindi a intervenire o chiedere interventi per illeciti minori si rischia ... di non essere compresi.

  10. #30
    VxVendetta
    Guest

    Predefinito

    L'art 21 fa andare in panico parecchi, credimi, specie se inizi a considerare più commi

Pagina 3 di 3 PrimaPrima 123

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •