E' un argomento forse tra i più "scomodi" che MF si trova a trattare nelle sue pagine.
Scomodo perchè tanto più imbarazzante per i vertici di Corpo quanto più il numero di appartenenti alle FF.AA. / FF.P. decide di "passare di là".
Le cifre.
Negli ultimi dieci anni il suicidio tra gli uomini in Uniforme ha subìto un incremento impressionante. Da fenomeno sporadico (e quindi per certi versi "gestibile" dai rispettivi Comandi) è diventato fenomeno emulativo: comincia uno, lo seguono in tanti. In troppi.
A farla da padrone in questa tristissima casistica è la Polizia Penitenziaria, seguita a ruota dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri. Tra le FF.AA. le cose sembrano andare meglio, anche se soprattutto nell'Esercito vi sono stati altri casi, anche recenti.
Nel settore privato le cose non vanno meglio: tra le GPG chi si dà autonomamente la morte non si conta nemmeno più, quasi non fa notizia. Anche tra la Polizia Locale si sono verificati casi di suicidi "a catena".
Di contro, l'opinione pubblica sembra averci fatto l'abitudine: un trafiletto in cronaca e il giorno dopo tutto è dimenticato.
Solo per quanto riguarda la Polizia di Stato (il mio settore), mi sono dato la pena di raccogliere alcuni dati estrapolati sia dalle notizie di cronaca che da quelle avute in prima persona. Guardate cosa è successo da noi dal dopoguerra all'anno scorso....
ANNO SUICIDI
1947 1
1948 0
1949 0
1950 0
1951 0
1952 0
1953 1
1954 0
1955 0
1956 0
1957 0
1958 0
1959 3
1960 2
1961 1
1962 0
1963 2
1964 0
1965 0
1966 0
1967 1
1968 1
1969 0
1970 1
1971 1
1972 1
1973 1
1974 1
1975 4
1976 1
1977 1
1978 0
1979 0
1980 0
1981 0
1982 0
1983 0
1984 1
1985 0
1986 1
1987 0
1988 1
1989 0
1990 1
1991 3
1992 3
1993 0
1994 2
1995 2
1996 2
1997 3
1998 3
1999 2
2000 0
2001 1
2002 0
2003 1
2004 0
2005 2
2006 0
2007 0
2008 8
2009 7
2010 2
2011 5
2012 8
2013 7
2014 7
2015 14
Queste cifre (che ricomprendono anche i casi di omicidio/suicidio) sono necessariamente da interpretare come arrotondate per difetto, soprattutto negli anni più vecchi, quando eravamo un Corpo militare e le notizie potevano essere meglio controllate e gestite: ho trovato casi di suicidio "camuffati" da colpo accidentale di pistola o moschetto poiché il Comandante si era messo una mano sulla coscienza e aveva voluto comunque assicurare alla vedova la pensione del marito...).
Negli ultimi anni il fenomeno non è potuto più essere sottaciuto: i social danno la notizia in tempo quasi reale, si sono creati gruppi spontanei di osservazione, i sindacati (ove esistenti) hanno sollevato il problema indicendo conferenze e incontri con specialisti del settore.
Ma i suicidi continuano a un ritmo impressionante. Solo nell'ultimo mese, due poliziotti penitenziari e due finanzieri.
Cosa sta succedendo?
Sulla conduzione della discussione confido come sempre nella maturità di ciascun utente.
Sono vietati per ovvie ragioni riferimenti specifici a persone, quindi niente nomi e cognomi. Grazie.
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