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Discussione: Modificano l'Inno di Mameli in nome dell'integrazione : Scandalo o provocazione ?

  1. #11

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    Come dice Orange, la perdita dei valori sta proseguendo.
    Io non mi rivedo nella gioventù di oggi. A molti non importa dell'Italia intesa come nazione, dei suoi usi e costumi.
    Vogliono essere "cittadini del mondo", appiattire le diversità che esistono fra le diverse nazionalità, come si può già vedere con la nostra lingua, piena di anglicismi inutili.
    Sarei dovuto nascere sessant'anni fa.

  2. #12
    Moderatore L'avatar di Vinfer
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    Citazione Originariamente Scritto da basilischio Visualizza Messaggio
    Semplicemente inammissibile.... mi pare che facciamo anche troppo per integrare persone che non intendono integrarsi..... ed integrazione vuol dire accettare usi, costumi, tradizioni, inni, Costituzioni, ecc... del paese ospitante.
    Ebbè hai centrato il punto fondamentale, inutile aggiungere altro. L'altro giorno in pattuglia fermo un'auto di bengalesi, NESSUNO parlava italiano, VERGOGNA e tutti con regolare permesso e documenti. Nemmeno una parola, 0 assoluto. Dovettero chiamare una loro connazionale che giunse sul posto a fare da traduttrice. Fratelli in Italia di che? Ma di che stiamo parlando? Come si può pretendere anche solo minimamente che questa gente conosca non dico la Costituzione, ma almeno mezza regola del paese ospitante se non sa nemmeno dire buongiorno e buonasera? Vuol dire che te ne strafotti. Questo vuol dire. Poi ci si mette pure il papa ogni 4 e 5 con le storielle sull'accoglienza. Ma di che stiamo palando? E' normale poi trovare pincopallini vari che ti modificano l'Inno di Mameli. Oramai non mi meraviglia più nulla.

  3. #13
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Il Papa fa il suo lavoro e lo fa bene.... che dir si voglia....... però anche Cristo un giorno si è incavolato nero ed ha scacciato i mercanti dal tempio, e ciò vuol dire che a tutto c'è un limite.
    Un limite dettato dalla libertà individuale, di un popolo, di una nazione che fra l'altro ha leggi, usi, costumi e tradizioni proprie che nessuno, e ripeto nessuno, ha il diritto di annullare.

    Purtroppo ci sono italiani con la i minuscola, che hanno la tendenza a destabilizzare tutto, approvano le richieste dei "nuovi arrivati", come il togliere il crocefisso, non fare il presepe, non portare simboli religiosi ecc.... mentre le loro donne se ne vanno a spasso col velo ed imbacuccate dalla testa ai piedi.....

    Ma qui si va fuori tema e mi fermo.

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