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Discussione: Sulla (contro)riforma costituzionale

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  1. #1
    bartok
    Guest

    Predefinito Sulla (contro)riforma costituzionale

    Tra poco più di un mese dovrebbe tenersi il famoso referendum costituzionale, ai sensi dell'attuale art. 138 della Costituzione stessa.

    Sulla base di suddetto articolo, non sarà necessario il quorum: vincerà il SI o il NO esclusivamente sulla base di chi ha esercitato il diritto di voto, fosse anche il 10% degli aventi diritto.

    Il quesito sarà il seguente:

    Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?

    a tal proposito, consiglio i seguenti link:

    1- http://www.bastaunsi.it/cambia-la-costituzione/
    C'è un interessante parallelo tra come la Costituzione è e come dovrebbe diventare.

    2- https://www.youtube.com/watch?v=SvJZSgxA4n8
    E' un video di Travaglio che spiega le modifiche.

    Detto ciò, ognuno si faccia le proprie idee.

    La mia opinione, è che ci stanno propinando questa controriforma in modo del tutto demagogico, per esempio dicendoci che tutto viene semplificato e che il Bicameralismo viene superato. Non è vera né l'una, né l'altra cosa. Il Bicameralismo viene complicato in un modo contorto ed, paradossalmente, portato all'esasperazione più spinta. Riguardo alla semplificazione...

    ... si confronti, a puro titolo esemplificativo, l'art. 70.

    Art. 70 ATTUALE.
    La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.

    Art. 70 COME SARà SE PASSASSE IL SI.
    La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all’articolo 71, per le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l’ufficio di senatore di cui all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma. Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma.
    Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati.
    Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all’esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata.
    L’esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all’articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti.
    I disegni di legge di cui all’articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione.
    I Presidenti delle Camere decidono, d’intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti.
    Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all’esame della Camera dei deputati.



    ma sono tutti su questo genere! ditemi voi cosa cavolo si capisce!! ma che è sta roba!! Sembra scritta dal dott. Azzeccagarbugli!

    La Costituzione del '48 (purtroppo già esiguamente modificata nel 2005 mi pare... le modifiche si notano subito: sono gli articoli lunghissimi), come tutte le Costituzioni, è composta da articoli CHIARI, SEMPLICI, SINTETICI, COMPRENSIBILI A TUTTI. Non è un c...o di regolamento (e di quelli pure poco chiari)! E' una Costituzione!

    Se passa la nuova Costituzione, diciamoci la verità: diventa un vero e proprio schifo!!

    a me del
    all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma.

    non me ne frega proprio niente: non ci credo. Non mi rappresenta, non m'ispira nessun sentimento, non mi comunica nessun valore.

    Se passerà il SI, crederò di più nel "regolamento di condominio". Ma dai... ormai siamo veramente oltre il ridicolo!
    Ultima modifica di bartok; 07-09-16 alle 22: 19

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