Sottufficiali laureati - indicazione titolo di studio nel gruppo firma
Saluti a tutti!
Un sottoufficiale quando firma un qualunque atto, rapporto, verbale, documento, ecc. può leggittimamente indicare il titolo di studio appresso al grado militare?
Es. maresciallo ingegnere Mario Rossi, appuntato architetto Mario Rossi, brigadiere dott. Mario Rossi, ecc.
Se SI, esiste una circolare interna ai carabinieri che lo consente?
Se NO, esiste una circolare interna ai carabinieri che lo vieta?
Grazie per le info che saprete darmi.
No perché nella documentazione ufficiale non è consentito utilizzare titoli non previsti dal grado/ruolo/mansione - lo prevede il Codice di Ordinamento Militare - e questo vale per tutti i militari di qualsiasi Forza Armata e Corpo Armato a ordinamento Militare.
Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......
Ti ringrazio per la risposta.Originariamente Scritto da Charlie 2
Sapresti anche indicarmi quale articolo del Codice lo vieta espressamente?
confermo che non si può fare. Il gruppo firma prevede: grado, arma, specialità, servizio (SPE, AUFP,...), ruolo, nome e cognome. chi fa parte del Corpo degli Ingegneri, scriverà ing, perché quello è il suo Corpo, non perché sia necessariamente un ingegnere. infatti, potrebbe anche essere un Architetto, o un laureato in ingegneria non abilitato.
comunque, la cosa risulta in altri luoghi: stato di servizio, scheda biografica... Il fatto comunque è che nella FA conta il grado: nient'altro. se sei un Maresciallo nuovo iter, il Comandante di Plotone fai. Puoi avere anche 20 lauree. Quelle ti serviranno solo come punteggio negli svecchiamenti. Se sei un ingegnere/architetto, la cosa è utile solo se sei o del Corpo degli Ingegneri (quindi sicuramente un Ufficiale), o un Ufficiale dell'Arma del Genio.
Ultima modifica di bartok; 04-09-16 alle 19: 06
Ok. Ringrazio anche te per le indicazioni, peraltro condivisibili.
Tuttavia le mie ricerche, al momento confinate in dati pubblici accessibili via internet, non hanno condotto all'individuazione della fonte normativa o regolamentare che disciplina la firma e quindi vieta l'uso del titolo accademico o professionale (caso dei tecnici abilitati).
C'è anche la questione del Cavalierato OMRI o dei titolati ISSMI.
Ci sarà certamente un regola scritta ma finora non l'ho trovata.
Ogni ulteriore contributo sarà gradito.
Ciao @eMilit,
visto che sei un nuovo utente, t'invito a presentarti nell'apposita sezione e a leggere il Regolamento (trovi i link nella mia firma), che ti aiuterà a orientarti su MF.
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guarda, francamente non ti so indicare la circolare precisa, ma una circolare che specifica come dev'essere il gruppo firma c'è, perché la vidi. Non so dove la puoi trovare.
Il titolo ISSMI è un titolo miliare che credo (credo!) vada a sostituire il Ruolo (Normale o Speciale).
La normativa, come ho detto prima, è il Codice di Ordinamento Militare, nella specifica parte del Regolamento di Disciplina. Sulla base di questo, gli Stati Maggiore di Forza Armata e i Comandi Generali per CC e GdF, hanno emanato direttive discendenti per la propria Forza Armata.
Facendo riferimento alla Marina, che conosco, c'è una pubblicazione edita dallo SMM che emana le direttive per la trattazione della corrispondenza d'ufficio in cui sono indicate anche le indicazioni per i gruppi firma dove è indicato esplicitamente quello che bisogna mettere, tanto che gli Ufficiali del Genio Navale e Armi Navali, che sono Ingnegenri, non mettono questo titolo così come gli altri Ufficiali del corpo d Commissariato, in genere laureati in giurisprudenza o economia, ed i medici. - anche questi non mettono ne il titolo ne eventuali specializzazioni.
Così come gli insigniti di cavalierato - io, pur essendo cavaliere, nel gruppo firma da Comandante mettevo solo il grado (essendo di Stato Maggiore si omette anche quello contrariamente per i corpi tecnici che devono indicare il corpo)
Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......
Ringrazio tutti per i contributi.
Finora, tuttavia, non visto uscire fuori un riferimento ad una legge o altro atto cogente che vieti espressamente l'uso del titolo accademico o quelli professionale per i militari, ufficiali o sottoufficiali.
Avevo letto che nella Polizia di Stato e in altri corpi civili è consentita l'indicazione in firma di tali titoli, purché in presenza della qualifica funzionale rivestita (es. Isp. Capo dott. Nome Cognome, e NON solo dott. Nome Cognome), al fine di non generare confusione con i funzionari, generalmente chiamati "Dottori".
Quanto sopra quando è il dipendente che firma.
Se invece è l'Amministrazione che scrive al dipendente, allora gli si riferisce solo con qualifica nome cognome.
Non comprendo perché non può essere così anche per i militari.
Un "dottore" nella firma non ti rende più intelligente o preparato. Essere militari vuol dire altro. Badiamo meno alle apparenze.
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