Grazie molte. Mi fa piacere che abbia energicamente risposto.
La domanda era fatta apposta alla luce di una questione nata su un altro forum dove sono intervenuto nelle ultime settimane.
Si parlava di alleanze e patriottismo. E' sembrato (ma mi si può smentire), che alcuni associassero in modo indissolubile patriottismo e fedeltà all'esser parte di una determinata alleanza (la Nato nello specifico).
La cosa tuttavia non ha fondamenti logici in quanto un'alleanza (come un qualsiasi accordo politico) è mutevole. Assurdo quindi che militari si affezionino all'idea diesser parte di un determinato schieramento internazionale, dal momento che è il governo (come LEI ha giustamente e garbatamente sottolineato qui) a decidere, e nessun altro.
Se domani o dopodomani, il governo italiano decide di terminare l'alleanza con Washington e stringerne una con......il BRASILE oppure l'INDIA o un qualsiasi altro blocco geopolitico che si formi, allora i militari italiani si adatterebbero al nuovo status quo fedelmente, poiché è il volere dello stato, da seguire senza fiatare.
Fosse anche con la CINA. Lo dovrebbe accettare anche Lei. E si metterebbe anche sull'attenti nel farlo. Sbaglio ?
Questo per dire che è inutile allora ragionare troppo su cosa i militari "preferiscono" ...se tanto devono prima "eseguire". Non ha senso per un militare dire "sono filonato" oppure l'incontrario. In ogni caso deve seguire l'allineamento di stato. Dico bene ?
Sono felice che la sua risposta abbia confermato cosa pensavo.
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