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Discussione: Stivaletti da combattimento EI

  1. #11
    Moderatore L'avatar di gagliardi
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    Ho seguito con interesse questa discussione.
    Vorrei fare alcune precisazioni. Gli stivaletti da lancio son divenuti "cosiddetti", come giustamente li definisce Bartok, da quando sono stati distribuiti ai fanti. Ho letto con vivo orrore la maniera (proprio da radio naja) con cui Bartok li ha "ammorbiditi". Scarpa di eccellente qualità, son diventati morbidi malgrado, e non grazie a quel trattamento. Felice che non li distribuiscano più, è molto irritante vederli, ridicolmente allacciati e mal curati, ai piedi di gente a cui non competono. Il loro disegno (bellissimo) è volto proprio alla protezione delle caviglie all'atterraggio. Per l'esattezza, si porta(va)no con funicelle disanimate al posto dei lacci, un'allacciatura (incrociata internamente e verticale all'esterno) veramente operativa e rapida (un solo movimento per aprire o chiudere). Ma non sono cose per fanti, queste
    Tecnicamente, come dicono Vegepat e Bartok, sono/erano un'ottima scarpa "media", adatta a varie forme di terreno impervio. Pelle di buona qualità, ottime cuciture, suole più che discrete. E dopo aver scarpinato abbastanza su e giù per la bassa Toscana in ogni peggiore e pessima condimeteo, posso dire che servirono egregiamente al loro scopo. Furono risuolati due volte e venivano trattati con cura maniacale più volte al dì, per effettiva necessità, terrore delle punizioni, spirito di emulazione (tanto che chiamavamo "profumo di casa" quel penetrante miasma dolciastro di lucido militare e olio per armi che impestava perennemente la camerata nonostante le finestre sempre aperte). Se in caserma, il sabato, quando l'alzabandiera già solitamente lungo diventava una parata che occupava quasi mezza mattinata, s'impazziva particolarmente di lucido, ma l'effetto era abbagliante e caxxutissimo.
    Erano però pesanti, belli ma non proprio ergonomici, con una soletta piuttosto rigida, privi di sottosoletta e protezione in punta. Non ho dubbi che oggi vi sia di molto meglio. Ad ogni modo noto che i nuovi stivaletti in dotazione li usano forse i p1, perché tutti gli altri giustamente integrano la dotazione standard con materiale più tecnico.
    Ultima modifica di gagliardi; 29-08-16 alle 21: 52
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  2. #12
    bartok
    Guest

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    gagliardi,
    Ho letto con vivo orrore la maniera (proprio da radio naja) con cui Bartok li ha "ammorbiditi".
    c'è qualcosa di più attendibile di "radio naja"?

    Tramite radio naja, scoprii anche come lucidarli a specchio, in altre parole: come riciclare le calze di nylon della propria ragazza.

    A parte questo, si sa che il grasso di foca è fondamentale per ammorbidire il cuoio.

    è molto irritante vederli, ridicolmente allacciati e mal curati, ai piedi di gente a cui non competono.
    sono d'accordo: quelle sono scarpe fatte per essere tirate a lucido. E l'allacciatura, di rigore, dovrebbe essere "a ponticello". Però, è rarissimo vedere qualcuno che le allaccia così: è un tipo di allacciatura che, se non te la spiega nessuno, non ti viene automatica. In sostanza: ciò che si vede dei lacci, sono solo pezzi di laccio "paralleli" tra loro che passano tra buchi corrsipondenti, senza che sia possibile vedere l'altra parte del laccio che passa "sotto"... è difficile da spiegare, ma l'effetto dà molto l'idea dell'"ordine" e della precisione.

    Erano però pesanti, belli ma non proprio ergonomici, con una soletta piuttosto rigida,
    non sono molto d'accordo su questo. Per l'utilizzo in caserma, sono sicuramente rigidi, ma per usarli veramente in addestramento su terreni impervi, si scopre che la soletta è in realtà piuttosto morbida: si sentono le asperità del terreno e certi sassi danno fastidio. Come avevo detto, sono portabilissimi, ma "soletta piuttosto rigida", direi di no. Io la definirei "piuttosto morbida, in modo accettabile".
    Ultima modifica di bartok; 29-08-16 alle 19: 30

  3. #13
    Moderatore L'avatar di gagliardi
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    A proposito del modo più opportuno per trattare lo stivaletto da lancio, nonché di materiale e modalità per l'allacciatura in uso presso BriPar in epoca naja, erano informazioni che imparavi (insieme a tantissime altre cose), da brevettato, dal tuo anziano al Btg (e poi, a tua volta, trasmettevi al tuo missile). Al di fuori del magico cerchio della fratellanza paracadutista, non è consentito rivelarle. Né, tutto sommato, avrebbe senso che personale esterno alla Brigata andasse oggi in giro con gli stivaletti acconciati in stile najone folgorino
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  4. #14
    Soldato L'avatar di boccadorata
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    Io vi dirò, ho usato per 2 anni un bellissimo paio di anfibi tramandatimi direttamente da un paracadutista un pò speciale direttamente degli anni 80. I miei fantastici anfibi da lancio li ho trattati, dopo quasi 20 di non utilizzo, con una miscela speciale a base di grassi naturali. dopodiché sono diventate delle pantofole. ci ho fatto di tutto, mi ci sono lanciata, ci ho zompettato per decine e decine (oltre la cinquantina) di chilometri in 3 giorni senza mezza vescica, ho pure fatto con essi un 2 giugno con tutto quel che ne concerne in merito a preparazione sotto il fresco sole romano di Guidonia. Vi dirò... ora li tengo da conto apposta per essere sempre pronti per ogni picchetto armato o parata che si presenti, mi dispiacerebbe un sacco rigarli o rovinarli in futili attività di accasermamento.

    Per il resto vi dirò, in montagna mi trovo particolarmente bene col Toblin e sono rimasta particolarmente delusa dalla qualità dei mod2011 dati al CAR. Fanno abbastanza schipo e la suola si è sformata tempo zero. speriamo che i mod.2011 del contratto 2013 playsport si comportino come i cugini toblin, perchè il contratto del 2011 cappelletti faceva letteralmente schifo.

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