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Discussione: Stivaletti da combattimento EI

  1. #1
    Soldato L'avatar di boccadorata
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    Predefinito Stivaletti da combattimento EI

    Buongiorno a tutti,

    Oggi abbiamo effettuato la vestizione per strade sicure e mi sono resa conto che negli anni FFAA ha cambiato un sacco di fornitori di anfibi.

    Attualmente mi hanno dato i mod. 2011 contratto 2013 playsport.srl di TV made in Romania.



    Di questa ditta ho già avuto i Toblin che si sono comportati egregiamente, ottima qualità dei materiali e zero staccamento delle suole o logorio precoce. l'unica cosa è stata che hanno perso un pò di colore a causa dell'abrasione con la neve al K



    Prima ho avuto i mod. 2011 della Cappelletti.srl contr. 2011 che hanno avuto la suola che si è consumata subito, logorio precoce da paura.

    Ad altri colleghi hanno dato mod. 2011 calzaturificio vulturese.srl

    Quali sono state le vostre esperienze!? condividetele =)

  2. #2
    bartok
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    Io ho questo tipo, i cosiddetti "stivaletti da lancio":



    Ce l'ho ormai da 3 anni e mezzo, ma mi ci trovo tuttora benissimo! Fortunatamente, quelli nuovi, me l'hanno dati del vecchio tipo, cioè UGUALI a quelli che già ho. Quindi, quando quelli che ho infine creperanno (ma non so quando), ne avrò un altro paio uguali.

    All'italiano medio piace lamentarsi: non ricordo nessuno che abbia mai parlato bene di questo tipo di stivaletti. Ho sentito dire: "fanno venire le vesciche", "sono di cartone pressato", "materiale scadente".

    Secondo me, non è vero. E' chiaro che, come tutte le cose, bisogna usarle nel modo giusto: questi scarponi, prima di essere usati, necessitano di alcune cose:

    -Cospargerli abbondantemente di grasso di foca;
    -Chiuderli in un sacchetto di plastica;
    -metterli sopra un termosifone per 48 ore;
    -toglierli dal sacchetto, e strapazzarli per bene saltandoci sopra.

    Fatto ciò: sono belli mordibi e pronti all'uso. nessuna vescica.

    Parlo ora della mia esperienza.
    Io li uso quotidianamente e non mi piace: mi trovo molto più a mio agio con la DROP (o meglio diagonale) o con un cavolo di vestito normale in giacca e cravatta. trovo che sia scomodo avere la mimetica in situazioni che non siano "mimetizzarsi nella giungla". a parte questo, per quanto possano essere comodi degli scarponi, magari in piena estate, non ho MAI avuto di che lamentarmi.

    Anzi, posso confermare che sono utilizzabili anche in contesti che non siano "camminare tra le mura della Caserma". Quando venni assegnato al mio attuale reparto, non ebbi tempo di portare tutte le mie cose. Qualche settimana dopo, vidi che un Club Alpino Organizzava un'escursione di 7 giorni sulle Dolomiti. Dovevo scegliere: o rinunciare, o andarci con gli "stivaletti da lancio". Ci andai con gli "stivaletti da lancio". Certo, non sono l'ideale: hanno la suola un po' troppo morbida (il che fa sentire di più le asperità dei sassi sotto il piede) e in discesa è necessario, affinché il piede dentro non si muova troppo, riallacciare per bene le stringhe. Però, ci feci 7 giorni di escursionismo senza grossi problemi, senza vesciche, senza contare che sono perfettamente impermiabili.

    Gli scarponi da escursionismo che si comprano, sono sicuramente meglio, a patto però di azzeccarli! Cosa che non è così semplice: e chi fa escursionismo lo sa. Uno scarpone moderno, se non è perfettamente attagliato al piede, non si adatterà mai al piede! Lo "stivaletto da lancio", non è l'ideale, ma va sempre bene, perché si adatta al piede.

    Venendo poi al confronto tra lo "stivaletto da lancio" e il modello nuovo, premetto che non ho mai provato il modello nuovo. Però non mi piace! Non è lucidabile. Quando metto il lucido nero sui miei stivaletti e poi ci passo le calze di nylon, ci si può specchiare! ciò, unito con l'allacciatura a ponticello, fa un effetto che a me piace molto. non Con quelli nuovi questo effetto non si ottiene: non sono né lucidabili, né allacciabili a ponticello.
    Ultima modifica di bartok; 26-08-16 alle 19: 18

  3. #3
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    Personalmente ho provato sia il modello 2004 (assomigliano alle scarpe di Frankenstein), sia il modello 2011.
    I primi pessimi, a differenza degli "stivaletti da lancio" di Bartok non si adattano al piede, duri come il male e non si riesce a stringerli. I secondi sono decisamente più comodi, ma la suola è troppo morbida: dopo tre mesi a segnare il passo e battere il tacco si ottiene solo di usurarla, rischiando un appoggio del piede decisamente deleterio per le articolazioni.
    Ho risolto il tutto acquistando privatamente un paio di anfibi di una nota ditta produttrice di calzature militari, identici al modello 2013.
    La vita comincia quando non si hanno più certezze

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  4. #4
    bartok
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    beowuff,
    certo che sono duri: è cuoio! Ma scommetto che il grasso di foca non ce l'hai messo. Non si può pretendere di mettersi degli stivali di cuoio e sperare che siano morbidi senza un trattamento.

  5. #5
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    Ci ho messo di tutto! Grasso, cromatina, ho provato a spaccarli, niente di niente! A scanso di equivoci non mi riferisco agli stivaletti che ha lei, che ritengo ottimi, ma ad un altro modello.

    E, tornando al discorso della taglia, trovo assurda la difficoltà con cui al RAV cambiano gli anfibi a chi ha ricevuto/chiesto una taglia più grande o più piccola di quella adatta a lui.
    Ultima modifica di beowuff; 27-08-16 alle 09: 50
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  6. #6
    Utente Expert Esercito L'avatar di vegepat
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    Ricordo che sugli stivaletti "a membrana traspirante (e impermeabile)", quindi Gore-Tex e copie/alternative, è scorretto mettere il grasso di foca... perchè ostacola la traspirazione che in teoria sarebbe garantita dalla membrana stessa.
    Il lucido da scarpe è più che sufficiente per "nutrire e ammorbidire" la pelle dello scarpone.

    In ogni caso, lo "stivaletto da lancio" sarà anche stato buono per i suoi tempi e di certo ancora potrà andar bene in alcune situazioni... ma perfavore non cominciamo con la storia del "se andava bene per Enrico Toti, va bene anche adesso".
    Il mercato mette a disposizione stivaletti da caccia che sono eccellenti per protezione, impermeabilità, ergonomia e trazione e sono morbidi appena tirati fuori dalla scatola.

    Il modello 2011 e gli stessi Toblin sono scarponi molto buoni (pur fatti con qualche economia) che non necessitano di strane alchimie per poterli indossare: sono fatti di pelle di buona qualità, hanno buone cuciture, hanno la membrana interna, la soletta anatomica e la sottosoletta antiperforazione (importante!), la protezione in punta, un sistema di allacciatura rapida (quasi efficiente).

    L'unico vero difetto dei 2011, semmai, è che escono con una suola (diversa da quella dei Toblin) che si usura nel medio termine (anche se mai quanto la scandalosa suola dei Mod.2004).

    Il vero problema, piuttosto, è il penoso sistema di distribuzione e rifornimento, che non consente di provare lo scarpone e tantomeno di cambiare lo scarpone se la taglia non va ovvero in caso di difetto (che può sempre capitare)...
    Hey, gunner man, that's quicksand, that's quicksand, that ain't mud
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  7. #7
    bartok
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    vegepat,
    In ogni caso, lo "stivaletto da lancio" sarà anche stato buono per i suoi tempi e di certo ancora potrà andar bene in alcune situazioni... ma perfavore non cominciamo con la storia del "se andava bene per Enrico Toti, va bene anche adesso".
    infatti il grasso di foca va messo su questo tipo di scarponi, quelli fati in cuoio, non certo in quelli nuovi.

    "lo stivaletto da lancio", purtroppo, non viene più prodotto e quindi, terminate le scorte di magazzino, non verrà più distribuito. quindi, a prescindere dalle considerazioni se va bene o no, presto non lo si vedrà più. detto questo, io ho riportato la mia esperienza. E la mia esperienza mi dice che spesso ciò che è vecchio ed è arrivato ad oggi, c'è arrivato perché migliore di tante cose che oggi ci sono e che forse non sono altrettanto buone da durare così tanto. Io ho riportato la mia esperienza: gli "stivaletti da lancio", andranno anche bene in "alcune situazioni"... e infatti io con quelli, per 7 giorni, ho camminato sulle Dolomiti tra pietraie, riscelli e terreni fortemente accidentati. Reggono molto bene la caviglia, tra l'altro. E ciò nonostante, a distanza di 3 anni e mezzo, sono un po' usurati, ma ancora in perfette condizioni... e li uso ogni giorno! e per almeno 3 anni li ho usati per camminare tutto il santo giorno, non per stare seduto.

    se questo non significa che è una tipologia di scarponi ottima e tuttora valida!

    Poi è chiaro che c'è di meglio: l'avevo detto io stesso. E infatti per le mie escursioni uso, a parte quell'eccezione, i miei appositi scarponi. ma ripeto: è difficile trovare degli scarponi che calzino bene per l'utilizzo per cui sono fatti, cioè camminare in montagna e in ambienti impervi. Si adattano pochissimo al piede, o per niente. Vanno scelti bene, e capita di dover cambiare più volte modello e tipologia per trovare la giusta soluzione, cosa che è impossibile nella vestizione su vasta scala, in cui uno dei criteri, tra l'altro, è l'omogeneità. Solo il cuoio si adatta al piede e permette, dunque, una distribuzione su vasta scala facendo "contenti" un po' tutti i piedi. Poi certo... se lo scopo è camminare tra le mura della Caserma, vanno bene pure pantofole a forma di scarpone, o, al contrario, anche scarponi estremamente rigidi. ma a quel punto, se gli anfibi servono per camminare tra le mura della caserma... rimettiamo la DROP! Sarei curioso di provare un modello nuovo per andare a fare una scarpinata seria di 7 giorni sulle Alpi!

    L'unico vero difetto dei 2011, semmai, è che escono con una suola (diversa da quella dei Toblin) che si usura nel medio termine (anche se mai quanto la scandalosa suola dei Mod.2004).
    è una cosa piuttosto grave.

    non necessitano di strane alchimie per poterli indossare:
    con il cuoio le alchimie andavano fatte una volta sola, all'inizio. Dopo il trattamento dianzi esposto, il grasso di foca non serve più.

    Il vero problema, piuttosto, è il penoso sistema di distribuzione e rifornimento, che non consente di provare lo scarpone e tantomeno di cambiare lo scarpone se la taglia non va ovvero in caso di difetto (che può sempre capitare)...
    purtroppo è un problema anche per molti altri aspetti della vestizione.


    Tornando agli scarponi, un altro grosso problema di tutti questi modelli che sono tuttora in distribuzione, è quando dev'essere organizzato un picchetto d'onore.
    Ultima modifica di bartok; 27-08-16 alle 16: 47

  8. #8
    bartok
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    Aggiungo un'ultima cosa. Sulle potenzialità come scarponi "seri", non mi esprimo sui modelli nuovi. esprimo in merito solo dubbi, basati sul fatto che mi è stato più volte detto da chi li porta che sono più che altro concepiti per l'uso in Caserma.

    Una cosa però va detta: i modelli nuovi sono veramente poco marziali! Insomma, degli scarponi interamente in cuoio, belli lucidati a specchio, sono un conto. Soprattutto se lucidati di nero. I modelli nuovi, non daranno mai lo stesso effetto.

  9. #9
    Utente Expert Esercito L'avatar di vegepat
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    Ma per carità, lo stivaletto da lancio aveva i suoi pregi.

    Abbiamo sentito tutti le storie degli stivaletti tanto agognati dai paracadutisti americani per rimpiazzare loro "Altama" in tela che non tenevano nulla...

    Però rimane il fatto che, al giorno d'oggi, sono indubbiamente obsoleti come "stivaletti da combattimento e servizio".
    Il più banale prodotto commerciale disponibile a prezzo medio ha caratteristiche migliori.

    Raggiunta questa consapevolezza, il Modello 2011 ha una suola che si consuma "nel medio termine"... ma non è poi una tragedia. Intendevo dire che si poteva migliorare quell'aspetto, non che fossero scadenti.
    Sono piuttosto scettico sulle considerazioni "insoddisfatte" relative al nuovo modello, ma dobbiamo comunque distinguere tra la "cattiva concezione" e la "cattiva realizzazione".
    In quest'ultimo caso, il problema è cronico e ha riguardato, in passato, anche gli stivaletti da lancio...
    Confesso comunque, che la mia esperienza è limitata, finora, ai Toblin che hanno comunque avuto genesi simile e con cui mi sono trovato piuttosto bene.

    Detto questo, affrontiamo un discorso diverso.

    Lo stivaletto "da Combattimento" serve al combattimento. Pertanto l'uniformità e la marzialità non sono nemmeno criteri da prendere in considerazione, a parer mio.
    Fosse per me, gli stivaletti sarebbero in pelle scamosciata Coyote Tan.
    Colore universale, manutenzione quasi nulla.
    Per l'uniformità è sufficiente il colore e una altezza standard (tot cm sopra il malleolo).
    E per cerimonie e picchetti, quando proprio vanno fatti, si può usare l'Uniforme di Servizio con le scarpe normali.

    Ultima cosa, quasi off-topic: il militare deve prepararsi per combattere. Perciò, a parer mio, dovremmo allontanare dalla mente la possibilità di vestire l'Uniforme di Servizio nei Reggimenti operativi.
    Piuttosto, spremiamo le meningi e troviamo un modo per far uscire la gente in addestramento ogni giorno.
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  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    Personalmente ho provato sia il modello 2004 (assomigliano alle scarpe di Frankenstein), sia il modello 2011.
    I primi pessimi, a differenza degli "stivaletti da lancio" di Bartok non si adattano al piede, duri come il male e non si riesce a stringerli. I secondi sono decisamente più comodi, ma la suola è troppo morbida: dopo tre mesi a segnare il passo e battere il tacco si ottiene solo di usurarla, rischiando un appoggio del piede decisamente deleterio per le articolazioni.
    Ho risolto il tutto acquistando privatamente un paio di anfibi di una nota ditta produttrice di calzature militari, identici al modello 2013.
    ho avuto il tuo stesso identico problema, risolto con distacco della suola (quel che ne rimaneva) e logorio precoce. Suole vergongose!

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