Il Canada ha le sue logiche (che non lo salvano dal terrorismo), ma l'Europa è una cosa diversa. Gli Stati continentali nordici (Germania e paesi scandinavi) sono molto "pacifisti" e le loro FFAA contribuiscono veramente poco; non così i paesi slavi, particolarmente la Polonia, in genere però tutti disposti a spese maggiori in funzione anti-russa. E poi c'è l'Europa latina e mediterranea: la Grecia smobilita tutto, l'Italia nelle condizioni che sappiamo, Spagna e Portogallo peggio dell'Italia. Fa eccezione la Francia, che è e rimane una grande potenza e da un paio d'anni, tra le altre cose, conduce la sua guerra all'Is in Mali e possiede uno strumento militare senza paragoni in Europa.
Che debbano cambiare tante cose, è evidente. Che si debba ridisegnare, seppur in termini generali, un'idea di sicurezza comune agli europei, mi sembra altrettanto chiaro. Missioni all'estero e sicurezza interna sono il duplice orizzonte futuro della Difesa. E certamente l'Europa ha bisogno di nuovi strumenti culturali e mezzi economici per una difesa più moderna ed efficace.
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