Letto. Molto interessante. grazie!!
In sostanza, è acqua fritta.
Allora, è un panegirico il cui scopo è sostanzialmente:
-dire che la Russia e l'ISIS fanno disinformazione;
-complottano contro l'UE perché loro sono totalitari e cattivi e ce l'hanno con l'UE che è portatrice di valori democratici;
-che la Russia finanzia altri cattivi in Europa e che questo provoca il sentimento antieuropeo, che altrimenti non ci sarebbe, perché l'UE è democratica e ama la libertà;
-E che tutta questa disinformazione va contrastata, con la forza della democrazia e dei valori di libertà che ci contraddistinguono, dando loro la giusta pubblicità.
E con questo documento, già per il solo fatto che è stato concepito e pubblicato, l'UE si dà in partenza la zappa sui piedi.
Intanto, oltre ad essere ingiusto e osceno mettere ISIS e Russia sullo stesso piano, è veramente qualcosa di poco credibile. In questo momento, TUTTE le testate giornalistiche che fanno capo alla Russia (RT, Stupnik, TASS, Pravda), stanno lanciando in mondovisione una bella controffensiva servita dall'UE con un assist perfetto! Grandi titoloni del tenore: "UE equipara la Russia all'ISIS". Potete immaginarvi l'indignazione! I russi sono ic...ti e tutti coloro che leggono questi media, anche in Europa, pensano che questa sia l'ennesima maldestra stupidaggine comunicativa dell'UE. Un punto a favore dei russi. Inoltre, questa notizia è stata ripresa da ANSA, Il Giornale. E' opinione piuttosto diffusa che la Russia sia l'unica che stia facendo qualcosa di concreto contro l'ISIS e solo ai più cretini sfugge il particolare che l'ISIS (al di là dei suoi finanziatori su cui ci sarebbe da ridire) è cresciuta sulle macerie lasciate dall'Occidente: Libia e Iraq per esempio. Equiparare l'ISIS alla Russia (tra l'altro molti italiani conoscono russi e sono persone perfettamente normali!) è una tale FESSERIA mediatica! Alla faccia del voler contrastare la disinformazione del Cremlino!
Venendo poi nel merito. In sostanza, il documento dice di contrastare la disinformazione russa con l'informazione. dando per scontato che l'UE rappresenti le forze del bene, democratiche, per la libertà, i valori e i diritti, si afferma che, dando la giusta pubblicità a tutto ciò, l'effetto è quello - per forza - di contrastare la disinformazione.
Pia illusione!
Intanto, i russi non sono così cattivi e noi non siamo così buoni: il contrasto non è così netto, anzi non lo è per niente. Per cui, di fatto, è IMPOSSIBILE far emergere le azioni Occidentali come inequivocabilmente buone e giuste. Faccio l'esempio dell'annessione della Crimea, visto che l'evento viene citato. Ebbene, noi Occidentali, dell'Unione Europea, quali ultimi baluardi contro le forze del male incombenti, da bravi guerrieri della luce possiamo dire che l'annessione della Crimea è un abominio, una prepotenza russa, un sopruso contro i buoni crimeani, uno spregio al diritto internazionale, quasi un atto di guerra contro il mondo democratico e libero. Ok... tutto ciò, è stato detto. E' stato detto, ridetto e ridetto ancora: dagli USA, dalla NATO, dall'UE, dall'Alta Rappresentante delle Cose Inutili Federica Mogherini. Dalla Merkel, da Obama, dalla Clinton: tutti i paladini di tutto ciò che è buono e ottimo l'hanno detto! Non è stata dunque pubblicizzata la posizione dell'UE? Serviva quel documento? Sta lì il problema? Eh NO! Non sta lì, purtroppo. Il fatto è che alla Russia sono state mosse critiche come se avesse invaso la Polonia con le divisione corazzate. Ma non ha invaso la Polonia con le divisioni corazzate. Ha fatto un referendum in una regione - la Crimea - costituita praticamente da russi e che fino agli anni '60 era effettivamente parte della Russia. E non solo: non ha neanche fatto un'invasione: i soldati erano già lì, visto che ci sono numerose basi russe. E, PER DI PIU', tutto ciò è stato fatto nel contesto di un rovesciamento politico per metterci un Poroshenko, che è assolutamente ovvio a tutti che è un pagliaccio messo lì dagli USA. Adesso voglio che sia ben chiara una cosa: in questa sede, io non sto difendendo l'"annessione" russa della Crimea, non voglio entrare nel merito se sia giusta o se sia sbagliata. Dico invece un'altra cosa: l'argomentazione dell'UE contro l'annessione della Crimea, non è che non è stata sufficientemente pubblicizzata e quindi non sufficientemente compresa dal pubblico. Il punto è un altro: non è, semplicemente, un'argomentazione forte. E' molto, molto, molto debole, per quanto gridata ai 4 venti.
Altra cosa che nel documento viene tirata in ballo: la guerra ibrida di disinformazione da parte della Russia che ha come bersaglio i Paesi limitrofi. L'accusa del documento, è che la Russia accamperebbe affinità culturali e storiche in base alle quali rivendicare una sua sfera d'influenza in quelle regioni. E il documento praticamente dice che queste affinità, la Russia se le inventa per il proprio fine:
sottolinea che un'ampia
parte della propaganda del Cremlino è volta a descrivere alcuni paesi dell'Europa come
appartenenti alla "tradizionale sfera d'influenza della Russia"; rileva che una delle sue
principali strategie consiste nel diffondere e imporre argomentazioni alternative, spesso
basate su un'interpretazione manipolata dei fatti storici,
allora, è indubbio che la Russia sfrutti i legami storici con alcuni Paesi a suo vantaggio. La Russia è sempre stata difensore del "panslavismo": per questo per esempio entrò in guerra contro l'Austria-Ungheria che dichiarò guerra alla Serbia. Ma questi legami, non è che la Russia se l'inventa: ci sono. Questi legami, non sono una "bugia" da smascherare con l'informazione "buona e giusta" Occidentale.
Insomma: acqua fritta.
L'UE si dimostra ancora una volta per quello che è: niente.
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