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Discussione: Futuro medico con la passione per l'Arma

  1. #1

    Predefinito Futuro medico con la passione per l'Arma

    Salve a tutti
    sono prossimo alla laurea di Medicina e Chirurgia e ho 28 anni. Tra le varie possibilità che sto vagliando per il mio prossimo futuro c'è quella di prestare servizio come medico per servire il mio Paese. Ho letto le informazioni (poche) che ci sono sui vari siti dell'esercito, dei carabinieri e della Marina riguardo alla possibilità di sostenere il concorso "a nomina diretta".

    Quello che non ho capito, però è che ruoli può svolgere un medico militare. Io ho la passione per l'Arma e credo davvero nel dare il mio contributo al Paese, ma la mia vocazione è innanzitutto la medicina. Vorrei capire cosa fa praticamente un medico militare, di cosa si occupa, in quali scenari. Mi pare di aver capito che la specializzazione più attinente sia quella di anestesista-rianimatore-medico di emergenza, ma quindi la professione si svolge necessariemente sugli scenari di guerra/peace keeping? se no, si può esercitare comunque la professione privata/ospedaliera?

    Grazie a chi risponderà e grazie a tutti i militari per il loro lavoro quotidiano.

  2. #2

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    @Darkshewitsch
    Come nuovo utente sei tenuto a presentarti nell'apposita sezione del forum. Trovi il link nella mia firma. Grazie.
    Ti suggerisco inoltre i sottonotati link a discussioni già iniziate sull'argomento di tuo interesse:

    http://www.militariforum.it/forum/sh...-dell-Esercito
    http://www.militariforum.it/forum/sh...lo-Speciale-EI
    Ultima modifica di Kojak; 26-06-16 alle 16: 03
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  3. #3

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    Ups! grazie delle segnalazioni! provvedo subito.

  4. #4
    Colonnello L'avatar di bacioch
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    Intanto io direi che sarebbe un gran bel risultato cominciare a passare il concorso,senza per il momento preoccuparsi di arrotondare col secondo lavoro
    Poi c'è una grande differenza di impieghi a seconda della Forza Armata,dove il rianimatore è maggiormente appannaggio dell'Esercito,la Marina ha navi che appunto navigano anche mesi a migliaia di chilometri,l'Aeronautica che visita piloti sottoposti a forza G estrema,e tutte hanno ospedali veri e propri in patria con praticamente quasi ogni specializzazione.
    I medici militari hanno (caso unico) il privilegio di esercitare privatamente (non di fare un secondo lavoro in clinica),ma se sei in Afghanistan a operare col fucile a tracolla non sarà tanto facile
    Ultima modifica di bacioch; 26-06-16 alle 18: 44
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  5. #5

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    Citazione Originariamente Scritto da bacioch Visualizza Messaggio
    Intanto io direi che sarebbe un gran bel risultato cominciare a passare il concorso,senza per il momento preoccuparsi di arrotondare col secondo lavoro
    Poi c'è una grande differenza di impieghi a seconda della Forza Armata,dove il rianimatore è maggiormente appannaggio dell'Esercito,la Marina ha navi che appunto navigano anche mesi a migliaia di chilometri,l'Aeronautica che visita piloti sottoposti a forza G estrema,e tutte hanno ospedali veri e propri in patria con praticamente quasi ogni specializzazione.
    I medici militari hanno (caso unico) il privilegio di esercitare privatamente (non di fare un secondo lavoro in clinica),ma se sei in Afghanistan a operare col fucile a tracolla non sarà tanto facile
    Grazie per la tua risposta. I miei dubbi riguardo alla professione da affiancare non sono tanto di ordine economico. In medicina, come (forse più che) in altri lavori, maggiore è il numero e la varietà dei pazienti che uno cura tanto più si diventa bravi. Mi preme capire nel dettagli le mansioni per questa ragione. Cioè ho paura che "lavorando poco" non riesca a diventare uno specialista preparato.

  6. #6
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    Il Policlinico Militare del Celio è uno dei centri di eccellenza del Sistema Sanitario Nazionale dove prestano servizio, principalmente, medici militari dell'Esercito e, in alcuni settori, medici militari delle altre Forze Armate. L'utenza del Celio è principalmente costituita dai militari in servizio ma è aperta anche al personale civile del Ministero della Difesa, al personale militare in pensione e a tutti i famigliari di questi.
    Ogni giorno si recano al poliambulatorio del Celio, per visite mediche ed esami diagnostici, centinaia di persone ed i suoi reparti di degenza sono sempre pieni. Inoltre dispone di macchinari all'avanguardia perché questo polo sanitario è il fulcro del sistema sanitario militare e, tramite un modernissimo sistema di telemedicina, fornisce assistenza medica (consulti) con gli ospedali da campo e con le infermerie delle Unità Navali che sono in teatro di operazioni.
    Posso assicurare, per esperienza personale (vi ho subito 2 operazioni), che vi opera personale molto preparato che cura, anche, l'aspetto umano.

    Le altre FF.AA. dispongono, sul territorio, delle proprie strutture sanitarie che, anche esse, sono inserite nel Sistema Sanitario Nazionale. Ad esempio la Marina dispone di un proprio Ospedale Militare a Taranto e delle infermerie periferiche che hanno, come scopo principale quello di valutare il personale militare ai fini dell'idoneità al servizio (visite di arruolamento o periodiche che ciascun militare è obbligato a fare ogni 5/3/2 anni) nonché il personale civile della Difesa e tutti i famigliari.
    Inoltre l'ospedale di Taranto (MARISPEDAL TARANTO), è stato aperto anche al pubblico che effettua alcune attività specifiche di medicina iperbarica. Tanto per rimanere in questo campo, la Marina Militare, con il Centro Sanitario del Varignano, è il più importante polo di medicina iperbaica a subacquea in Italia ed il suo direttore è anche docente universitario per questa materia.
    Le Unità Navali maggiori, per concludere, dispongono delle infermerie molto sofisticate dotate anche di sale operatorie in grado di prestare assistenza sanitaria complessa ovunque nel mondo. Inoltre tutti i reparti speciali (per la Marina il Reggimento S. Marco e COMSUBIN) hanno strutture sanitarie ad hoc.

    Per concludere, i medici militari, contrariamente a quanto si crede, non sono medici di serie B, che prendono una laurea in medicina e delle specializzazioni nelle stesse università dei medici civili; quindi sono professionisti in grado di operare anche in condizioni estremamente difficili (teatri operativi e Unità Navali) che hanno un'intensa attività ordinaria e di emergenza (sono sotto organico) che, negli scampoli di tempo, riescono anche a fare anche la libera professione.
    Ultima modifica di Charlie 2; 27-06-16 alle 07: 32
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  7. #7

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    Citazione Originariamente Scritto da Charlie 2 Visualizza Messaggio
    Il Policlinico Militare del Celio è uno dei centri di eccellenza del Sistema Sanitario Nazionale dove prestano servizio, principalmente, medici militari dell'Esercito e, in alcuni settori, medici militari delle altre Forze Armate. L'utenza del Celio è principalmente costituita dai militari in servizio ma è aperta anche al personale civile del Ministero della Difesa, al personale militare in pensione e a tutti i famigliari di questi.
    Ogni giorno si recano al poliambulatorio del Celio, per visite mediche ed esami diagnostici, centinaia di persone ed i suoi reparti di degenza sono sempre pieni. Inoltre dispone di macchinari all'avanguardia perché questo polo sanitario è il fulcro del sistema sanitario militare e, tramite un modernissimo sistema di telemedicina, fornisce assistenza medica (consulti) con gli ospedali da campo e con le infermerie delle Unità Navali che sono in teatro di operazioni.
    Posso assicurare, per esperienza personale (vi ho subito 2 operazioni), che vi opera personale molto preparato che cura, anche, l'aspetto umano.

    Le altre FF.AA. dispongono, sul territorio, delle proprie strutture sanitarie che, anche esse, sono inserite nel Sistema Sanitario Nazionale. Ad esempio la Marina dispone di un proprio Ospedale Militare a Taranto e delle infermerie periferiche che hanno, come scopo principale quello di valutare il personale militare ai fini dell'idoneità al servizio (visite di arruolamento o periodiche che ciascun militare è obbligato a fare ogni 5/3/2 anni) nonché il personale civile della Difesa e tutti i famigliari.
    Inoltre l'ospedale di Taranto (MARISPEDAL TARANTO), è stato aperto anche al pubblico che effettua alcune attività specifiche di medicina iperbarica. Tanto per rimanere in questo campo, la Marina Militare, con il Centro Sanitario del Varignano, è il più importante polo di medicina iperbaica a subacquea in Italia ed il suo direttore è anche docente universitario per questa materia.
    Le Unità Navali maggiori, per concludere, dispongono delle infermerie molto sofisticate dotate anche di sale operatorie in grado di prestare assistenza sanitaria complessa ovunque nel mondo. Inoltre tutti i reparti speciali (per la Marina il Reggimento S. Marco e COMSUBIN) hanno strutture sanitarie ad hoc.

    Per concludere, i medici militari, contrariamente a quanto si crede, non sono medici di serie B, che prendono una laurea in medicina e delle specializzazioni nelle stesse università dei medici civili; quindi sono professionisti in grado di operare anche in condizioni estremamente difficili (teatri operativi e Unità Navali) che hanno un'intensa attività ordinaria e di emergenza (sono sotto organico) che, negli scampoli di tempo, riescono anche a fare anche la libera professione.
    Grazie mille!! Questa chiacchierata con voi è veramente molto interessante.

  8. #8

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    Salve! rispolvero questa vecchia discussione. Nel frattempo mi son laureato ed abilitato e fra pochi giorni parteciperò al concrso come Ufficiale di ferma prefissata per personale Sanitario dell'Esercito. Speriamo vada bene. Avrei una domanda. Ma per le specializzazioni come funziona? dovessi superare il concorso , posso decidere in cosa specializzarmi o mi verrà asseganta una specializzazione? Sapete quali tipi di specializzazioni sono le più richieste nelle Forze Armate?

  9. #9
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    In base alle proprie esigenze ciascun Ispettorato di Sanità delle varie Forze Armate stipula una convenzione con una o più Università per far svolgere l'iter formativo per la specializzazione, dopodiché tali esigenze vengono diramate a mezzo dispacci a tutti i Comandi che hanno personale medico alle proprie esigenze indicando anche chi può avanzare domanda per la specializzazione (non tutti i medici possono partecipare - per la Marina, ad esempio, il personale medico viene avviato alla specializzazione dopo che ha ultimato i periodi minimi di imbarco.

    In pratica avviene così: l'Ispettorato fa una "grida" in cui dice: per l'anno XXX, n. Ufficiali medici daranno avviati presso l'Univerzità XYZ per effettuare la specializzazione in XXXX YYYY ZZZZ ecc. ecc. - Possono partecipare gli Ufficiali appartenenti al corso (in genere solo quelli in servizio permanente - quelli in Ferma Prefissata sono esclusi).

    Ciascun Medico valuta e se ha i requisiti e se interessa la specializzazione fa domanda - L'Ispettorato, a questo punto valuta i candidati e decide se accettare o meno.
    Può anche accadere che per una determinata specializzazione nessuno fa domanda. A questo punto decide l'Ispettorato che può anche mandare un Ufficiale Medico a fare quella determinata specializzazione d'autorità (è un ordine ed il militar soldato non può rifiutarsi).

    Il succo di questo discorso è che decide sempre la Forza Armata come quando e dove - se le esigenze del singolo e quelle della F.A. coincidono c'è la possibilità di essere accontentato altrimenti Ubi Maior ... minor.... se la pia in der secchio.
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  10. #10

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    Citazione Originariamente Scritto da Charlie 2 Visualizza Messaggio
    In base alle proprie esigenze ciascun Ispettorato di Sanità delle varie Forze Armate stipula una convenzione con una o più Università per far svolgere l'iter formativo per la specializzazione, dopodiché tali esigenze vengono diramate a mezzo dispacci a tutti i Comandi che hanno personale medico alle proprie esigenze indicando anche chi può avanzare domanda per la specializzazione (non tutti i medici possono partecipare - per la Marina, ad esempio, il personale medico viene avviato alla specializzazione dopo che ha ultimato i periodi minimi di imbarco.

    In pratica avviene così: l'Ispettorato fa una "grida" in cui dice: per l'anno XXX, n. Ufficiali medici daranno avviati presso l'Univerzità XYZ per effettuare la specializzazione in XXXX YYYY ZZZZ ecc. ecc. - Possono partecipare gli Ufficiali appartenenti al corso (in genere solo quelli in servizio permanente - quelli in Ferma Prefissata sono esclusi).

    Ciascun Medico valuta e se ha i requisiti e se interessa la specializzazione fa domanda - L'Ispettorato, a questo punto valuta i candidati e decide se accettare o meno.
    Può anche accadere che per una determinata specializzazione nessuno fa domanda. A questo punto decide l'Ispettorato che può anche mandare un Ufficiale Medico a fare quella determinata specializzazione d'autorità (è un ordine ed il militar soldato non può rifiutarsi).

    Il succo di questo discorso è che decide sempre la Forza Armata come quando e dove - se le esigenze del singolo e quelle della F.A. coincidono c'è la possibilità di essere accontentato altrimenti Ubi Maior ... minor.... se la pia in der secchio.
    Ahahahahah grazie mille. Quindi io, che mi sono laureato da civile, che quindi entrerei come U. in ferma prefissata non posso aspirare a specializzarmi?? e quindi potrei solo svolgere mansioni da medico di base? potresti indicarmi dove posso trovare documenti ufficiali che disciplinano questa cosa? è molto importante per me avere le idee chiare su questo. Grazie mille, sei gentilissimo.

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