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Discussione: Come un Carabiniere fuori servizio deve comportarsi

  1. #11

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    Citazione Originariamente Scritto da PoTe Visualizza Messaggio
    In servizio: vengo aggredito e io reagisco sferrando un pugno (con il quale la persona cade a terra e rimane un po' stordita).

    Posso venire accusato di eccesso di legittima difesa?
    Ancora no, peri il momento.....
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  2. #12
    Capitano L'avatar di altairV
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    Citazione Originariamente Scritto da altairV Visualizza Messaggio
    Da solo? Mai tentare di fermare due litigiosi, anche qualificandosi. Al 99% si coalizzeranno contro di te.
    Sentita la notizia di Rosarno forse non ho proprio detto una ca@@ata che ne dici PoTe?

  3. #13
    Utenti Storici L'avatar di AlexanderAvi
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    La questione posta sembra abbastanza interessante. Spesso ci si chiede come ci si debba comportare "fuori" dal servizio (uso le virgolette proprio per indicare che fuori dal servizio non lo si è mai se si riveste lo stato di militare ed, in questo caso, di Carabiniere).
    Analizzando la diverse situazioni:

    1) Ero a piedi, uno ha tagliato per errore la strada ad un altro con la macchina, quest'ultimo l'ha sorpassato, bloccato, è sceso dall'auto e i due hanno iniziato una pesante litigata. In tali casi si deve intervenire per cercare di calmare le acque?
    Nel caso in cui passano alle mani?


    Situazione al limite. Il fatto che il secondo autista abbia sbarrato la strada alla prima auto potrebbe configurare un intralcio alla circolazione. Più che intervenire sul merito della questione (sorpasso), interverrei, dopo essermi opportunamente qualificato, più per una questione di sicurezza stradale (art. 157 CdS comma 7: "È fatto divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada.").
    Se la situazione dovesse farsi pesante, con la massima cortesia si potrebbe chiedere quale sia il problema e consigliare ad entrambe le parti una soluzione adeguata. Se il nostro intervento non fosse gradito, non ci sarebbe altro da fare che lasciare che le parti di accordino diversamente. Si passa alle mani? Allora credo sia doveroso intervenire. Se le "botte" se le suonano tra di loro allora non c'è nulla da fare: le percosse e le lesioni lievissime sono procedibili a querela della persona offesa.

    2) Se uno (per primo ovviamente) mi alza le mani, posso arrestarlo? O è abuso di potere?

    Arrestarlo non credo. Il reato di resistenza al pubblico ufficiale, così come descritto, si configura qualora il soggetto utilizzi violenza o minaccia nei confronti del P.U. al fine di impedirgli di portare al compimento l'atto d'ufficio che sta eseguendo. Secondo la Cassazione, infatti, (con sentenza 31 ottobre 2012, n. 42505), se l'aggressione perpetrata dal soggetto nei confronti del P.U. è "gratuita", non si configurerebbe il reato di "resistenza", bensì si tratterebbe di una normale aggressione, configurabile come reato di "percosse" o "lesioni" di vario genere.
    Nel caso in esame, ovvero nel caso di litigio tra due persone, il pubblico ufficiale potrebbe intervenire per placare gli animi, non di certo per procedere contro uno dei due soggetti...altrimenti il problema non si porrebbe.

    3) Mi è capitato che una persona cercasse apposta la rissa, per una motivazione futile ha iniziato a gridarmi in faccia, a sbraitare. In questi casi è meglio qualificarsi come carabiniere, spiegare che sta minacciando ecc oppure cercare di andarsene?

    Dipende se sta urlando/minacciando te sotto una veste personale, in questo caso puoi benissimo querelarlo per ingiurie o minacce. Se invece ti qualifichi come militare ed inizia ad insultarti in merito allo stato che rivesti e alla funzione che svolgi...potrebbe configurarsi anche l'oltraggio.

    4) In servizio: vengo aggredito e io reagisco sferrando un pugno (con il quale la persona cade a terra e rimane un po' stordita).
    Posso venire accusato di eccesso di legittima difesa?


    La legittima difesa è un bel casino eheh. Ti consiglio di leggere l'articolo 52 del Codice Penale (esplicato ancora meglio). Capirai diverse cose, in primis che la difesa deve essere proporzionata all'offesa (se mi tiri un pugno ed io ti sparo, capisci bene che siamo andati un po' oltre la legittima difesa!).

    Il comportamento "fuori" dal servizio l'ho sempre ritenuto abbastanza delicato. Sono sempre stato contrario al comportamento da "sceriffo" in ogni caso, così come da "no vedo, non sento e non parlo". L'unica cosa che dovrebbe far da padrone è il buon senso...capire quando è il caso di intervenire (salvo obblighi di legge) e quando invece è il caso di osservare semplicemente e vedere come evolve una determinata situazione...ricordando sempre che se una situazione puzza di pericolo, una telefonata alla centrale, come già ha accennato qualcuno, è sempre meglio farla.
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  4. #14
    Maresciallo L'avatar di TuneUp
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    Citazione Originariamente Scritto da AlexanderAvi Visualizza Messaggio
    4) In servizio: vengo aggredito e io reagisco sferrando un pugno (con il quale la persona cade a terra e rimane un po' stordita).
    Posso venire accusato di eccesso di legittima difesa?


    La legittima difesa è un bel casino eheh. Ti consiglio di leggere l'articolo 52 del Codice Penale (esplicato ancora meglio). Capirai diverse cose, in primis che la difesa deve essere proporzionata all'offesa (se mi tiri un pugno ed io ti sparo, capisci bene che siamo andati un po' oltre la legittima difesa!).
    Non è detto, dipende dalla situazione contingente, la proporzionalità non si misura in base allo strumento utilizzato per offendere/difendersi (tra cacciavite e coltello? pistola e fucile? zappa e motosega?) come erroneamente quasi tutti credono, ma si relaziona al bene giuridico posto concretamente in pericolo, la "semplice" incolumità personale (e parliamo di tutte le lesioni, più o meno gravi) o il bene "supremo" della vita.
    Se Tizio (delinquente) aggredisce Caio (Carabiniere) con una qualsiasi metodologia che lasci presupporre l'intenzione di fare del male (è del tutto evidente che non sia sufficiente una mera "aggressione" verbale), Caio ha tutto il diritto di difendersi con i mezzi consentiti (nei limiti di quanto sia ritenuto necessario).
    Ma se Tizio prende a pugni Caio con lo scopo di uccidere, Caio può senza dubbio far uso anche della forza letale (ergo, sparare).

  5. #15
    Utenti Storici L'avatar di AlexanderAvi
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    Citazione Originariamente Scritto da TuneUp Visualizza Messaggio
    Non è detto, dipende dalla situazione contingente, la proporzionalità non si misura in base allo strumento utilizzato per offendere/difendersi (tra cacciavite e coltello? pistola e fucile? zappa e motosega?) come erroneamente quasi tutti credono, ma si relaziona al bene giuridico posto concretamente in pericolo, la "semplice" incolumità personale (e parliamo di tutte le lesioni, più o meno gravi) o il bene "supremo" della vita.
    Se Tizio (delinquente) aggredisce Caio (Carabiniere) con una qualsiasi metodologia che lasci presupporre l'intenzione di fare del male (è del tutto evidente che non sia sufficiente una mera "aggressione" verbale), Caio ha tutto il diritto di difendersi con i mezzi consentiti (nei limiti di quanto sia ritenuto necessario).
    Ma se Tizio prende a pugni Caio con lo scopo di uccidere, Caio può senza dubbio far uso anche della forza letale (ergo, sparare).
    Concordo con quanto dici, infatti ho premesso che la legittima difesa è un argomento molto complesso. Bisogna considerare un miriade di fattori.
    Proprio per questo mi sono limitato a fare un esempio di scuola, ma è ovvio che la questione non è proprio così scontata...
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  6. #16

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    Salve a tutti.

    A breve riceverò gli Alamari e sarò Carabiniere Allievo Maresciallo, ciò comporta quindi dei doveri e responsabilità. Onestamente in certe situazioni non saprei proprio come comportarmi, e volevo quindi chiedere qui ai colleghi più esperti, in base ad alcuni episodi personali.

    Episodio 1: Mi è capitato tempo fa (Prima ancora di arruolarmi) di essere in pullman. Un gruppo di ragazzi sale senza biglietto e il controllore quindi provvede a cercare di identificarli e chiedere documenti. Dopo poco iniziano a essere particolarmente violenti col controllore (Uno dei ragazzi in realtà, gli altri erano tranquilli) fino ad arrivare a sputargli addosso e scendere alla fermata.
    Cosa dovrei fare in questi casi? Identificarmi? E se degenera pure per me la situazione (Esempio: mi sputano o vengo spintonato) posso effettuare arresto per oltraggio a pubblico ufficiale o non è previsto?

    Episodio 2: Ero in vacanza e in strada e c'era una coppia che litigava pesantemente, con il ragazzo che stringeva il braccio alla ragazza e la spintonava. In tale caso è opportuno chiamare il 112 e SUCCESSIVAMENTE qualificarsi? O semplicemente qualificarsi e cercare di capire cosa succede?

    Più in generale avrei tre domande:
    1) Non mi è chiaro in che caso io fuori servizio (Si è sempre in servizio) posso chiedere di esibire un documento. Se un gruppo di ragazzi per esempio crea problemi in un locale ad esercizio pubblico, posso chiedere i documenti per identificarli? E se uno si rifiuta di fornirli?
    2) Vengo aggredito, non si qualifica come oltraggio a pubblico ufficiale. Mi qualifico, vengo aggredito, è oltraggio a pubblico ufficiale. E' previsto l'arresto?
    3) Ora che sono alla Scuola, è davvero "conveniente" fare tutto ciò che ho chiesto fin'ora? (Parlo di arresto dove è previsto, non di chiamare il 112) E' vero che sono un Carabiniere, ma è anche vero che mi mancano nozioni fondamentali ancora.
    Maresciallo dei Carabinieri
    Non c'è cosa peggiore dei fantasmi del proprio passato.

  7. #17

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    Episodio 1 e 2: mai intervenire da soli. Chiedi l'intervento della cavalleria e offri il tuo ausilio una volta arrivati i colleghi.
    1) le tue qualifiche ti permettono di procedere all'identificazione di chiunque in qualsiasi momento sul territorio nazionale. Rimane sempre il consiglio di cui sopra....
    2) l'oltraggio si concretizza in offese verbali: è perseguibile a querela della persona offesa purché i fatti si siano svolti di fronte a tre o più persone "terze" (che vanno identificate ed escusse a s.i.t., sennò in tribunale l'avvocato avrà gioco facile su di te...); se l'aggressione diventa di tipo fisico, si tratta quantomeno di violenza a p.u. (arresto facoltativo) o - peggio - lesioni a p.u. (arresto obbligatorio, obbligo del certificato medico);
    3) non fare mai il passo più lungo della gamba. Attendi sempre rinforzi; se essi non arrivano in tempo, cerca di assumere senza essere notato quanti più elementi possibili che poi trascriverai in annotazione. L'intervento "in solitaria" è il modo migliore per fare addensare su di te una serie infinita di cumulonembi di schiaffoni....
    Ultima modifica di Kojak; 02-05-17 alle 20: 55 Motivo: correzione errore battitura
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  8. #18
    Moderatore L'avatar di Vinfer
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    Ti dico quello che farei io in queste situazioni.
    Citazione Originariamente Scritto da Shalton Visualizza Messaggio
    Episodio 1: Mi è capitato tempo fa (Prima ancora di arruolarmi) di essere in pullman. Un gruppo di ragazzi sale senza biglietto e il controllore quindi provvede a cercare di identificarli e chiedere documenti. Dopo poco iniziano a essere particolarmente violenti col controllore (Uno dei ragazzi in realtà, gli altri erano tranquilli) fino ad arrivare a sputargli addosso e scendere alla fermata.
    Cosa dovrei fare in questi casi? Identificarmi? E se degenera pure per me la situazione (Esempio: mi sputano o vengo spintonato) posso effettuare arresto per oltraggio a pubblico ufficiale o non è previsto?
    Chiamerei la centrale. Dopodiché se cominciassero a malmenare il controllore saresti obbligato ad intervenire, chiamando comunque prima la centrale se possibile. L’oltraggio a P.U. non prevede arresto da parte della PG.

    Episodio 2: Ero in vacanza e in strada e c'era una coppia che litigava pesantemente, con il ragazzo che stringeva il braccio alla ragazza e la spintonava. In tale caso è opportuno chiamare il 112 e SUCCESSIVAMENTE qualificarsi? O semplicemente qualificarsi e cercare di capire cosa succede?
    A me sono capitate situazioni analoghe, senza avvicinarmi troppo ho chiesto se c’era bisogno di aiuto, qualificandomi (ero comunque in compagnia anche se fuori servizio). Il litigio cessò all’istante. Importante, secondo me, è non avvicinarsi troppo anche per non incutere un timore inopportuno che potrebbe suscitare reazioni impreviste. Il consiglio più saggio è chiamare preventivamente la centrale ed attendere la pattuglia.
    Più in generale avrei tre domande:
    1) Si puoi chiedere generalità a chiunque. Se uno rifiuta di fornire documenti o proprie generalità si concretizza il reato di cui all’art. 651 CP. E poi? Quello si rifiuta di fornirti generalità, che fai? Dove lo porti? Come? Conviene anche qui agire con il supporto di colleghi altrimenti si creano situazioni di stallo abbastanza imbarazzanti.
    2) Oltraggio no arresto. Violenza puoi.
    3) Ti conviene sempre operare come ti è stato suggerito, chiamare la centrale operativa.

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