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Risultati da 21 a 30 di 52

Discussione: Entrare in un corpo di polizia straniero

  1. #21

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    @Leviathan2040
    la polizia inglese è ancora non armata?

  2. #22
    JUGGERNAUT
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    Grazie leviatan.
    Invece a me piacciono le vostre uniformi!
    Non mi sembra di vedere armi da fuoco in dotazione,quindi forse solo alcuni reparti sono armati.
    Mi correggerà se sbaglio.

    Potresti rispondere anche alla domanda precedente che ho fatto?
    Cioè guardano anche le sanzioni amministrative fatte in altri paesi per il reclutamento?
    Da noi solo i reati penali.

  3. #23

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    Citazione Originariamente Scritto da JUGGERNAUT Visualizza Messaggio
    Grazie leviatan.
    Invece a me piacciono le vostre uniformi!
    Non mi sembra di vedere armi da fuoco in dotazione,quindi forse solo alcuni reparti sono armati.
    Mi correggerà se sbaglio.

    Potresti rispondere anche alla domanda precedente che ho fatto?
    Cioè guardano anche le sanzioni amministrative fatte in altri paesi per il reclutamento?
    Da noi solo i reati penali.
    Ti rispondo in privato, effettivamente siamo parecchio OT

  4. #24
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    Segnalo che, su questo argomento, si è discusso ampiamente in questo forum alcuni anni fa. Per quanto mi riguarda avevo precisato che, per esempio nel mio Paese (Svizzera), le polizie di alcuni cantoni accettano anche stranieri. Il problema è che necessita un'ottima conoscenza del posto e della lingua che vi si parla. Quindi le possibilità sono riservate ai residenti nel Cantone o nelle regioni circostanti. Certo che il far parte di una delle 26 polizie cantonali svizzere significa avere i più alti stipendi del mondo, si tratta di corpi totalmente civili che non hanno niente a che vedere con le forze armate. In generale, però, mi pare che per ogni corpo di polizia di ogni Paese l'assunzione di personale estero debba essere giustificato da evidenti vantaggi: in CH per esempio, che ha oltre il 25% della popolazione straniero, è utile avere anche agenti che parlino correntemente castigliano, portoghese, oppure albanese, serbo-croato o russo...

  5. #25
    JUGGERNAUT
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    C'è stato qualche Italiano,non di un residente del Canton Ticino ,riuscito ad entrare in una delle polizie cantonali?

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da JUGGERNAUT Visualizza Messaggio
    C'è stato qualche Italiano,non di un residente del Canton Ticino ,riuscito ad entrare in una delle polizie cantonali?
    Tento di essere completo. Innanzitutto la polizia ordinaria, in Svizzera, è di competenza cantonale. Essendo i Cantoni (Stati) 26, le polizie sono 26 con, in totale, circa 17'000 uomini/donne. Cinque polizie ammettono stranieri nei loro ranghi: due polizie di cantoni svizzerotedeschi, Basilea-Città (BS) e Svitto (SZ) e tre polizie della Svizzera francese, Ginevra (GE), Neuchâtel (NE), Giura (JU). La polizia di Basilea Città ha una ventina di poliziotti stranieri, di una decina di Stati esteri, su un totale di 700. Le statistiche dicono che c'erano/ci sono anche cittadini italiani. Bisogna essere in chiaro però: ci vuole una totale integrazione nell'ambiente dati dalla nascita e dal domicilio sul posto e dalla conoscenza normale della lingua del posto che, nel caso della Svizzera tedesca, è il dialetto (almeno per la lingua parlata). Nei cantoni citati si ammette che la presenza di stranieri nelle polizie è positiva. Nella maggior parte dei casi i poliziotti con passaporto estero chiedono la naturalizzazione. Non c'è unanimità, in ogni caso, nell'ammissione di stranieri nei corpi di polizia: contrari (per motivi seri) i sindacati. Un chiaro "no" in Ticino dove però le forze di polizia hanno anche agenti con il doppio passaporto.

  7. #27

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    Ora che siamo di nuovo IT se Leviathan volesse raccontare ancora qualcosa della vita da constable io lo leggo volentieri

  8. #28

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    Citazione Originariamente Scritto da flowers Visualizza Messaggio
    Ora che siamo di nuovo IT se Leviathan volesse raccontare ancora qualcosa della vita da constable io lo leggo volentieri
    Molto volentieri!

    Partiamo dall’inizio: il reclutamento.

    Ogni forza decide come, quando e quanti Constables reclutare, queste dipendo da una serie di fattori, quali popolazione della contea, vacancies, trasferimenti etc.; il numero varia da qualche decina a qualche centinaio. L’apertura del reclutamento viene annunciata tramite il sito web della forza e generalmente dura un paio di settimane, alcune forze richiedono la partecipazione ad un seminario di un giorno in cui viene illustrata tutta la procedura e poi si riceve un link tramite e-mail per iniziare, altre forze invece non hanno questo seminario.

    Come ho già detto, ci sono piccole variazioni tra forza e forza, ma in generale: ci iscrive, si forniscono alcuni dati (patente UK, National Insurance Number etc.) e poi si riceve un link a cui effettuare il primo test online. Questo test viene definito comportamentale e consiste in circa 20 situazioni in cui potreste trovarvi e per ciascuno vengono fornite 4 possibili risposte ciasuna con sei livelli di ‘reazione’ (da “molto d’accordo” a per “niente d’accordo”). Dopo circa due o tre giorni si riceve la risposta e un altro link per un altro test definito psico-attitudinale, struttura simile al precedente ma scenari ovviamente diversi. Superato anche questo, si può finalmente presentare la domanda. Il form è sempre online e a parte un richiesta di dati personali molto estesa ci sono 5 domande a cui bisogna rispondere con esempi pratici presi dalla vita professionale/personale (i.e.: parla di un episodio in cui hai aiutato un collega in difficoltà), può sembrare banale ma non lo è: per ogni domanda ci sono quattro aspetti che devono essere analizzati (dipendono ovviamente dalle domande); tutte le domande toccano uno degli skills richiesti ad un Police Constable (Service Delivery, Serving the Public, Professionalism, Working with Others; ognuno di questi skill ha una lunga serie di keyword che lo definiscono), in più lo spazio per le risposte è limitato a 500 caratteri per ogni risposta. Compilare una domanda decedente può richiedere anche un paio di settimane, tenete presente che circa il 70% dei candidati non passa queste tre fasi del reclutamento quindi occorre impegnarsi sin dall’inizio. Dopo circa due settimane, se si sopravvive al ‘paper sift’, si viene convocati al quartier generale della forza per una colloquio di circa venti minuti, durante questo colloquio vengono poste domande che cercano di comprendere meglio l’attitudine del candidato e le ragioni che lo portano a scegliere la carriera di Police Constable; un altro 10%-20% viene limato in questa fase.

    Superato il colloquio si deve affrontare il temibile SEARCH Assessment Centre (informazioni qui: http://recruit.college.police.uk/Off...nt-Centre.aspx ). Questa è una prova stabilita a livello nazionale, ossia tutti i candidati di tutte le forze devono affrontarlo, il pass-mark di questa prova è 50% ma alcune forze richiedono un pass-mark più elevato per poter proseguire nel reclutamento. L’assessment centre in genere viene organizzato in una contea diversa da quella in cui risiede la forza per cui si presenta domanda e dura circa 6-7 ore in totale. Alcune settimane prima della data dell’assessment centre si riceve il “Westshire Welcome Pack”, in pratica la presentazione di un centro commerciale, su cui sono imperniate tutte le prove: durante l’assessment centre ci troveremo a ricoprire il ruolo di addetto alla sicurezza e customer service e verremmo messi di fronte a una serie di problemi che dobbiamo analizzare e risolvere tenendo conto del volume di traffico, persone, risorse etc. nel centro commerciale stesso, il tutto senza mai dimenticare gli skill. Le prove sono orali e scritte e consistono in: giochi di ruoli, colloquio, test matematico, test di ragionamento analitico, test scritti. Il tutto avviene quasi senza soluzione di continuità ed è volto anche a misurare la reazione allo stress che una situazione del tutto sconosciuta induce. I giochi di ruolo sono 4 e hanno una struttura simile: all’inizio di ciascun gioco, vengono consegnati alcuni fogli su cui ci sono alcune indicazioni sulla situazione che ci troveremo ad affrontare, si hanno circa due minuti di tempo per leggere e fare un piano di attacco del problema, ad esempio: una cliente del centro commerciali si è lamentata perché le è stato richiesto di rimuovere il cappuccio della giacca che indossava temendo che volesse non farsi riconoscere, questo le ha provocato stress e si è sentita offesa e discriminata per questo, occorre quindi porre le domande giuste per capire se l’azione degli addetti alla sicurezza era giustificata o meno e reagire di conseguenza; il tutto ovviamente va fatto tenendo presente gli skills, il rispetto per la diversità etc. Passati i due minuti, ci si presenta di fronte ad una porta che viene aperta dopo il suono di uno buzzer, si entra e si trova l’attore e un assessor che misura la nostra performance, a questo punto si hanno 5 minuti per porre le domande ‘investigative, capire e valutare la situazione e fornire la soluzione. Gli attori sono molto bravi e seguono uno script molto articolato che ha molte ramificazioni, ovviamente 5 minuti passano in un attimo e occorre completare il gioco di ruolo in tempo perché venga ritenuto valido. I giochi di ruolo si susseguono uno dopo l’altro fino ad aver completato tutti e quattro. Breve pausa e si passa al colloquio, altre domande che esplorano esperienze, reazioni e soluzioni a problemi che abbiamo affrontato nella vita di tutti giorni e/o professionale.

    Iniziano poi i test scritti: un test di matematica di circa 20 muniti in cui si devono eseguire correlazioni e operazioni matematiche, ovviamente non è richiesta una laurea per poter passare, viene valutata l’accuratezza con cui si analizzano le informazioni e come queste vengono elaborate e poi trascritte. Il test di ragionamento analitico è un po’ più insidioso, a me è sembrato molto simile ad alcuni giochi della Settimana Enigmistica: vengono date alcune definizioni e poi una serie di affermazioni relative ad esse: bisogna stabilire per ciascuna se è vera, falsa o non si può stabilire. Infine due test scritti di venti minuti ciascuno, simili ai giochi di ruolo orali come impostazione, in genere si tratta di qualche problema con i parcheggi, i ragazzi che creano problemi, trasporti verso il centro commerciale che non sono efficienti etc. e occorre fornire delle soluzioni creative ma al tempo stesso realistiche su come risolvere la situazione. Dopo circa due settimana si riceve un dettagliato report di circa 20 pagine che illustra la nostra performance per ogni esercizio e se il pass-mark nazionale è stato raggiunto. A quel punto la forza stila una graduatoria in base al punteggio e il numero di candidati indicati all’inizio viene convocato per la fase successiva.

    L’assessment centre vale per 12 mesi, quindi può accadere che anche se non si rientra nella prima tornata, la forza possa decidere di prendere altri candidati in reclutamenti successivi, senza costringerli a rifare tutto daccapo. Passato l’assessment centre, si riceve una quantità mostruosa di form da riempire, tra cui stato fisico e mentale, situazione finanziaria, ultimi indirizzi di residenza, viaggi effettuati, condanne e multe ricevute, situazione familiare e per gli stranieri i paesi in cui si è soggiornato negli ultimi 5 anni; alle polizie di questi paesi verrà richiesto un profilo personale molto dettagliato del candidato, in questa fase qualunque magagna non dichiarata all’atto della domanda esce fuori e si viene automaticamente ‘terminati’ per mancanza di integrità ed onestà e non si ha più la possibilità di presentare domanda in alcuna forza di Polizia in UK. Mentre questa fase, detta di ‘vetting’, viene completata, si viene convocati per le visite mediche che accertano se si possiedono i requisiti fisici (molto larghi rispetto agli standard Italiani: c’è gente che ha asma, allergie, etc.), infine c’è una prova di prestanza fisica che consiste in un test detto ‘bleep test’ (cercate su YouTube) e un test di push & pull per verificare che si abbia la necessaria forza per poter affrontare situazioni ‘fisiche’. Passato tutto questo, che in genere può richiedere tra i 4 mesi e un anno, si viene convocati per il training. Ma questo ve lo racconto un'altra volta.

    Certo che la procedura di reclutamento è completamente diversa da qualunque altra io abbia personalmente sperimentato in Italia, ma una volta ‘dentro’ mi sono reso conto di quanto efficace sia per valutare le reali capacità e intenzioni di un candidato: fare il tema di italiano, il Minnesota Multiphasic di 40 anni fa e disegnare la figura umana, citando ad esempio solo alcune delle prove richieste in molte forze armate Italiane, si ha solo un profilo del candidato molto astratto che francamente trovo inutile per poi valutare le performance future del candidato. Tutte le prove, in special modo quelle dell’assessment centre, sono molto aderenti a quello che poi è il lavoro di tutti giorni, lavoro che vi illustrerò meglio in uno dei prossimi post.

  9. #29
    JUGGERNAUT
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    Davvero molto interessante.

    Secondo me ripeto il più grande ostacolo per un'italiano come me è la lingua.
    Cioè riuscire a risolvere tutte queste situazioni,per di più non nella lingua madre,è davvero davvero difficile.

    Credo che come minimo serva un anno di soggiorno in UK e full immersion totale di inglese.
    Poi ovviamente si devono anche passare tutte le prove.

    Una domanda se qualcuno non arriva al 50% potrà partecipare ad una selezione successiva da subito?o ci sono delle restrizioni?

  10. #30

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    Molto interessante!

    In attesa della seconda puntata... navigando nel sito del recruitment postato nella pagina precedente avevo letto (sinceramente ora non ricordo esattamente dove e come ci sono approdata) che uno dei requisiti per presentare domanda è una adeguata stabilità finanziaria preesistente, al fine di diminuire la probabilità di essere allettati da eventuali proposte di corruzione. E' un requirement generalizzato o un caso particolare?

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