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Risultati da 41 a 50 di 116

Discussione: Corpo Di Giustizia, che ne pensate?

  1. #41

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    tutto vero ma non dimenticare che il potere legislativo non è l'unico potere dello stato
    Il Poliziotto Penitenziario è l'ultimo baluardo dello Stato Italiano in una terra di confine fra la legalità e l'illegalità che è l'istituto penitenziario


    Stai cercando un vecchio commilitone?

  2. #42

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    Salve a tutti,
    volevo condividere con voi questa intervista a Sebastiano Ardita datata 29 Marzo 2016:

    "Da qualche tempo in modo del tutto disinteressato ho lavorato ad un progetto che servisse a dare alla Polizia penitenziaria nuovi compiti e un peso istituzionale degno della qualità degli uomini che vi fanno parte.
    L’idea era quella proiettare in servizi esterni una buona parte del personale che oggi opera all'interno, poiché la giustizia e gran parte dell’esecuzione penale stanno oramai fuori dal carcere, mentre solo la polizia penitenziaria vi è rimasta dentro tutta intera.
    Tutto l’ambito della giustizia penale avrebbe dovuto costituire lo spazio di competenza del nuovo Corpo.
    Le novità della proposta erano essenzialmente due.

    1) Aumentare le competenze esterne di Polizia, anche prevedendo servizi radiomobili sul territorio (scorte e tutela dei magistrati, protezione dei testimoni e dei collaboratori, controllo delle misure esterne e degli affidati in prova, sicurezza dei tribunali). NON limitare o ridurre in alcun modo le funzioni attualmente rivestite, ma semmai ampliarle. Questo per dare più forza e dignità di vera forza di Polizia alla Penitenziaria.

    2) Riunire sotto un unico corpo le varie professionalità, per superare i conflitti che sono stati da sempre la vera debolezza dell’amministrazione penitenziaria. Conflitti nati da una separazione alimentata nel passato da differenze ideologiche, ma che non avrebbero più motivo di esistere. Educatori e assistenti sociali avrebbero continuato a svolgere il proprio identico ruolo, ma inquadrati in ruoli tecnici del corpo. Niente più contrapposizioni preconcette, niente divisioni, ma comuni responsabilità dentro una relata unitaria e finalmente forte, capace di esprimere dal proprio interno il capo dell’amministrazione.

    E’ chiaro che questo progetto aveva degli avversari. Direi moltissimi avversari, anche autorevoli e conosciuti, che la pensano diversamente e non vogliono una realtà penitenziaria forte e coesa all'interno di un unico corpo. E accanto agli avversari vi erano anche molti componenti dei tavoli tecnici - oserei dire la stragrande maggioranza - che, pur senza essere avversari della riforma, erano comunque preoccupati dal fatto che il progetto potesse rafforzare la componente di polizia ed aumentare il coefficiente di sicurezza a discapito delle esigenze di trattamento.
    Questo timore era stato sollevato sin nei lavori della commissione Gratteri e poi in modo molto più diretto e preoccupato nell’ambito degli stati generali dell’esecuzione penale.

    Questo dunque era ed è il VERO ed UNICO problema tecnico-politico difficile da superare. La preoccupazione per il rafforzamento della componente Polizia in esito alla riforma.

    L’andamento dei lavori, con il crescente entusiasmo di tutte le componenti aveva fatto crescere le possibilità di approvazione. Sorprendentemente si era avuta anche l’adesione dei funzionari pedagogici e assistenti sociali, disponibili a confluire nei nuovi ruoli tecnici, a riprova di quanto sia superata ogni pregiudiziale ideologica. E ciò aveva messo le ali a questo progetto, nonostante le fortissime ed autorevoli avversioni.

    Ma ad un certo punto per ribaltare la situazione avviene un colpo di scena. Si diffonde proprio all'interno della polizia penitenziaria una voce assolutamente incontrollata e profondamente errata. Quella che la polizia penitenziaria perderebbe la qualifica di polizia giudiziaria.

    Che si tratti di un dato errato è evidente: basta leggere la proposta di legge - in articolato normativo per articoli - della Commissione Gratteri allegata ai documenti del tavolo 15 sul sito giustizia.it, per capire che non si fa alcun riferimento alle funzioni di polizia giudiziaria.

    Il testo normativo da noi proposto è questo:

    "Il Corpo di Giustizia dello Stato, di seguito “il Corpo”, è forza di polizia dello Stato ad ordinamento civile che provvede: all'attuazione delle decisioni della giustizia penale ed alla sicurezza connessa alle sue attività; alla politica dell'ordine e della sicurezza degli istituti e servizi penitenziari e del trattamento dei detenuti e degli internati, nonché dei condannati ed internati ammessi a fruire delle misure alternative alla detenzione; al coordinamento tecnico-operativo e alla direzione e amministrazione del personale, nonché al coordinamento tecnico-operativo del predetto personale e dei collaboratori esterni del Corpo; alla direzione e gestione dei supporti tecnici. Esso attende, ove il magistrato lo disponga, alla notifica ed all'esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, e di quelli che prevedono pene e misure definitive non incidenti sulla libertà, conseguenti alle sentenze passate in giudicato; garantisce l'ordine all'interno degli istituti di prevenzione e di pena e ne tutela la sicurezza; assicura le attività di osservazione e di trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati; espleta il servizio di traduzione dei detenuti ed internati ed il servizio di piantonamento dei detenuti ed internati ricoverati in luoghi esterni di cura; cura la sicurezza e la gestione logistica dei collaboratori di Giustizia, sulla base delle norme che regolano il funzionamento del Servizio Centrale di Protezione; provvede, insieme alle altre forze di polizia, al controllo degli arrestati e detenuti domiciliari e alla loro sicurezza nonché all’attuazione delle misure di protezione in favore degli appartenenti all’ordine giudiziario e del personale del Ministero della Giustizia."

    Da nessuna parte è scritto che si perdono le funzioni di polizia giudiziaria, che peraltro sono disciplinate nel codice di procedura penale. E non è prevista alcuna modifica del c.p.p.

    Ma non si può pretendere che 40.000 agenti di polpen vadano a leggere la proposta di legge e così tra il personale qualcuno ha diffuso la notizia che la polizia penitenziaria avrebbe perduto le qualifiche di polizia giudiziaria. Niente di più erroneo e fuorviante.
    Però ecco che si realizza l'effetto imprevisto: la riforma improvvisamente perde quota, perché si diffonde il convincimento, tramite alcune rappresentanze, che è la stessa polizia penitenziaria a non volerla più.
    Tutto nasce dalla interpretazione di una frase contenuta nella relazione della Commissione Gratteri: un commento, privo di valore precettivo, che non era stato neppure fatto proprio dal tavolo 15 - il quale richiama solo la bozza di articolato normativo della Commissione Gratteri - e che comunque NON auspicava che il nuovo Corpo perdesse le attuali qualifiche.

    Quel commento - ripeto non richiamato nei lavori del tavolo 15 - era stato inserito solo per rassicurare i più garantisti circa il fatto che coloro che in concreto fossero impegnati nei compiti specialistici di giustizia non avrebbero svolto compiti di natura investigativa (servizi o sezioni), o avuto rapporti con i servizi segreti. Si tratta di una ovvietà contenuta in tutti gli ordinamenti del mondo.
    Non c'entra niente con i compiti e le funzioni generali di polizia giudiziaria attualmente rivestite o con l'attività del NIC, o di altri possibili reparti investigativi.

    Una tempesta in un bicchier d'acqua.
    Ma intanto così la riforma è andata giù. A me dispiace molto per i miei amici della Polizia Penitenziaria ed anche per gli altri operatori che avevano creduto e sperato nella riforma. Sono certo che anche le rappresentanze che hanno assunto delle posizioni critiche lo abbiano fatto in buona fede. Ma io vi dico con molta sincerità che - in queste condizioni e dopo queste prese di posizione - non ho nessuna più nessuna intenzione di andare avanti per sostenerla.

    E mi domando, chi ha sparso questa voce?
    Come mai nessuno di quelli che hanno assunto posizioni ufficiali è venuto a chiedermi spiegazione? Sarebbe bastato fare presente i propri desideri o i propri dubbi ed io mi sarei comunque adeguato. Non ho alcun interesse personale in questo mio impegno. Ed è questo disinteresse la vera forza: non tornerò mai più nell’Amministrazione Penitenziaria, ma sono disposto a fare qualunque battaglia per difendere chi lavora onestamente rischiando la propria vita nelle carceri. Avrei accolto qualunque ragionevole proposta o richiesta. Mi sarei confrontato, come ho dimostrato di voler fare sentendo personalmente tutte le rappresentanze durante i lavori del tavolo 15.
    Ma oggi probabilmente è tardi, l'iniziativa riformatrice è stata abilmente indebolita; il timore sollevato su dati inesistenti ha creato preoccupazioni, manifestate certamente in buona fede. Rimane il rammarico di una comunicazione non completa e il dubbio che qualcuno abbia lavorato per spaccare un fronte, con l’effetto che potrebbero essere in 40.000 a pagare il prezzo della mancata riforma."

  3. #43
    Capitano L'avatar di altairV
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    Mi spiace, io sono nato AA.CC., adesso Polpen e fare comunella con educatori e assistenti sociali non mi interessa.
    Chissà però che non mi caccino prima...

    p.s. te credo che ass.soc. e soci erano d'accordo, ci avrebbero guadagnato mica perso...
    Ultima modifica di altairV; 12-07-16 alle 19: 23

  4. #44

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    Io credo sarebbero semplicemente confluiti nei ruoli tecnici, come accade in tutte le altre forze di polizia dello Stato.
    Onestamente credo sarebbe stato un enorme passo avanti rispetto a situazioni come questa: http://espresso.repubblica.it/inchie...umani-1.248334

  5. #45

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    Salve.
    Vorrei dire la mia, soprattutto esprimendo pareri ed idee assolutamente personali.
    Credo che chi non appartiene realmente alla polizia penitenziaria, chissà per quale motivo, potrebbe essere a favore di una riforma che sminuirebbe,depotenzierebbe e soprattutto priverebbe delle funzioni tipiche ad un corpo di polizia.
    Ho mille e più volte sentito che in fin dei conti non siamo polizia, dato che lavoriamo nelle carceri... Teoricamente vero, ma praticamente falso datosi che il corpo dalle funzioni tipiche di polizia, ha svolto e svolge in maniera egregia anche compiti di o.p. , p.g. , collaborazione o in maniera autonoma su delega del a.g. indagini ed operazioni di p.g. anche alla estremo di realtà penitenziarie, e non mi dilungo oltre poiché sarebbe inutile e superfluo.
    La riforma di cui si parla, chiaramente tendeva a privare di tipiche funzioni di polizia.
    Ho seguito ogni istante, dalla bozza iniziale, ai vari "tavoli tecnici" fino alla chiusura dei tanto famosi, e personalmente tristemente, chiusura degli stati generali.
    Se si analizza come si deve senza interpretazione alcuna soprattutto ricordando che la lingua italiana va presa alla lettera e non interpretata, si noterà che l intento principale è l involuzione ed implosione del corpo per poi far rinascere un ibrido senza funzioni di polizia e volto al solo ruolo di un mix tra bidello assistente sociale ed educatore, non qualificato e quindi facilmente gestibile da figure invece specializzate.
    Basti leggere il passaggio dove si dice, più o meno, ; che l a.g. POTREBBE delegare il corpo di giustizia alla notifica ed esecuzione di provvedimenti delle privazione della libertà personale... Potrebbe!!
    Cosa che oggi già, sempre teoricamente, potrebbe farsi ma non ha seguito perché non ha senso delegare, oggi la pol.pen. , a compiere l atto dato che hanno già disponibili e senza dover delegare le FF.OO. come PS,cc o GDF, figuriamoci un domani come corpo di giustizia e non come corpo do polizia.
    Altro passaggio il fatto di perdere tutte le funzioni di PG,anche in servizio tranne che per l eventuale conservazione di corpi di reato e per il tempo strettamente necessario.
    Se volete e soprattutto avete voglia e tempo di analisi simili o peggiori ce ne sono a migliaia.
    Altro piccolo esempio, chi ha avuto il piacere di vedere e soprattutto sentire l audizione in commissione riunite per la razionalizzazione delle polizie, il capo del corpo presidente Dr. Consolo, non ha neanche accennato alla polizia penitenziaria, ma solo di detenuti,reinserimento e rieducazione dei ristretti. Oppure alla festa del nostro corpo in cui si parla solo di detenuti? Mai sentito parlare alla festa degli altri corpi di polizia preoccuparsi o parlare di detenuti,barboni,suicidi e simili? Ovviamente mo... Parlano del corpo e soprattutto degli appartamenti al corpo ed alle funzioni svolte, così come si potrebbe ,e credo si dovrebbe fare, alla nostra festa.
    Se si deve pensare e progettare una riforma seria, non si possono includere civili, educatori assistenti sociali e sili ed affini, a monte abbiamo fatto scelte diverse e sarebbe impossibile obbligare a far diventare noi poliziotti come loro.
    Si ai ruoli tecnici come: medico e personale infermieristico e paramedico per il corpo stesso, sezioni di PG e sezioni di PG catturandi ali e procure, pol strada, per le traduzioni, controllo territorio adiacenze strutture dell amministrazione penitenziaria, scorta e tutela oltre che di magistrati anche di collaboratori e familiari, sezione catturandi per evasi,ricercati e simili, e ancora quanto previsto per le FF. OO.
    Discorso educatori, assistenti sociali e simili: ovviamente occasione troppo ghiotta per loro, per rinunciare einsegnamento prova partecipando ad un corso, che teoricamente doveva essere solo per la polizia penitenziaria dato il chiaro carattere di PG per procedure, compiti e segretezza di quanto appreso, ma dove non si capisce il perché è stata inserita un percentuale più alta di personale civile tra educatori ,assistenti sociali e collaboratori pedagogici,che poliziotti tanto è che un dirigente della PS che faceva da docente, con infinito stupore, appena appreso della partecipazione del personale civile, ha omesso ed annullato slide,filmati materiale didattico e discussione di insegnamento poiché giustamente riservati a personale con competenze di polizia.
    Ovviamente tutti assolutamente pareri ed idee personali, quindi resto in attesa di approvazione o smentita.
    Un saluto a tutti i colleghi delle FF. OO. ed in particolare ai colleghi della polizia penitenziaria.

  6. #46

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    Citazione Originariamente Scritto da Rorschach Visualizza Messaggio
    Io credo sarebbero semplicemente confluiti nei ruoli tecnici, come accade in tutte le altre forze di polizia dello Stato.
    Onestamente credo sarebbe stato un enorme passo avanti rispetto a situazioni come questa: http://espresso.repubblica.it/inchie...umani-1.248334
    Come accade in tutte le altre forze di polizia?? Perchè scusa quali forze di polizia hanno nei ruoli tecnici educatori ed assistenti sociali??? Anzi mi pare che i servizi sociali, ovunque, costituiscano un nucleo a parte dalle FF.OO. perchè il carcere dovrebbe essere diverso se si tende a considerarlo un "quartiere della città"? Poi in che modo far confluire nei ruoli tecnici educatori e assistenti sociali risolverebbe il problema? L'articolo di stampa citato rileva una situazione di fatto....mancano gli psicologi ed è vero! Allora assumiamo più psicologi, più educatori, più assistenti sociali ma perchè inquadrarli in una forza di Polizia?? Mi sembra un aberrazione.......sono ambiti di lavoro completamente diversi.
    Il Poliziotto Penitenziario è l'ultimo baluardo dello Stato Italiano in una terra di confine fra la legalità e l'illegalità che è l'istituto penitenziario


    Stai cercando un vecchio commilitone?

  7. #47
    Sergente L'avatar di borriello
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    Comunque non se ne farà più nulla...per buona pace di tutti stiamo bene come stiamo adesso poi se facessero qualche assunzioni in più....ma non stiamo messi male come qualcuno vuol far credere e non dimentichiamo che compiti importanti già li svolgiamo come abbiamo reparti che altre forze dell'ordine non hanno...e anche noi facciamo parte dei reparti speciali ma forse qualcuno non lo sa quindi informatevi bene che corpo è la polizia penitenziaria perché se analizziamo bene le cose sono le altre forze a doverci invidiare e non il contrario

  8. #48

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    Ed è proprio il silenzio che, personalmente, mi preoccupa...
    La nostra amministrazione quando tace è pericolosa solitamente, magari stavolta mi sbaglio.
    Comunque staremo a vedere.
    Un saluto

  9. #49
    Capitano L'avatar di altairV
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    Citazione Originariamente Scritto da borriello Visualizza Messaggio
    ...se facessero qualche assunzioni in più...
    Ma no...va bene così...c'è la sorveglianza dinamica...

  10. #50

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    Citazione Originariamente Scritto da A_N_T_O_N_Y Visualizza Messaggio
    Come accade in tutte le altre forze di polizia?? Perchè scusa quali forze di polizia hanno nei ruoli tecnici educatori ed assistenti sociali??? Anzi mi pare che i servizi sociali, ovunque, costituiscano un nucleo a parte dalle FF.OO. perchè il carcere dovrebbe essere diverso se si tende a considerarlo un "quartiere della città"? Poi in che modo far confluire nei ruoli tecnici educatori e assistenti sociali risolverebbe il problema? L'articolo di stampa citato rileva una situazione di fatto....mancano gli psicologi ed è vero! Allora assumiamo più psicologi, più educatori, più assistenti sociali ma perchè inquadrarli in una forza di Polizia?? Mi sembra un aberrazione.......sono ambiti di lavoro completamente diversi.

    Ritengo assolutamente vero il fatto che tali compiti possano essere svolti anche da civili. Mi chiedo allora perche' la Polizia di Stato ha tra le sue fila Direttori Tecnici Psicologi (come anche Carabinieri e Finanza) e Periti Tecnici Assistenti sociali? Quale valore in piu' aggiungono al corpo? Certo non penso debbano avere un ruolo operativo ma forse possono essere utili in altri modi. Mi chiedo se, non vestendo la divisa, il loro ruolo possa essere ridimensionato od in qualche modo meno efficace. Quali sono le dinamiche all'interno di un ambiente complesso e difficile come il carcere tra chi indossa la divisa e chi no? Ovviamente sono soltanto mie considerazioni.
    Ultima modifica di Rorschach; 20-07-16 alle 23: 38

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