Le leggi però sono le stesse. Nel senso che la rissa, il furto, le lesioni, le minacce devono essere trattate, dal punto di vista del CP, allo stesso modo, in carcere come in piazza del mercato. E la"repressione", intesa come impedire che venga consumato un reato o continuato idem. Un aneddoto: anni fa avevamo necessità di capire "affiliazioni" e quindi era necessario osservare il comportamento di alcuni detenuti, sia al passeggio che in cella (ops..adesso si chiama camera...). All'invito ai colleghi di prestare attenzione, cioè di osservare come si deve qualcuno fece la battuta, anche poco battuta "adesso devo anche fare lo spione...". Al momento feci finta di non sentire. Giorni dopo, ovviamente con quel collega presente, mi inventai che la procura voleva alcuni di noi per degli appostamenti per controllare delle abitazioni e i suoi abitanti, sospettati di essere affiliati ad un clan. Si cercavano quindi volontari. Indovinate chi fu il primo ad offrirsi? Quindi, cosa cambia tra stroncare uno spaccio di droga in piazza del mercato o uno in carcere?
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