Paracadustia Folgore Morto
ROMA (14 luglio) - Un paracadutista della Folgore è morto e altri tre parà sono rimasti feriti nell'esplosione di un ordigno che ha colpito il mezzo su cui transitavano a circa 50 chilometri da Farah in Afghanistan.
Secondo fonti militari, questa mattina a circa 50 chilometri a nord-est di Farah una pattuglia di paracadutisti della Folgore e del Reggimento Bersaglieri è stata attaccata con un ordigno posizionato lungo la strada. Nell'esplosione, che ha coinvolto il primo mezzo, un militare è morto per le ferite riportate subito dopo essere stato trasportato all'ospedale militare di Farah; altri tre parà sono rimasti feriti, ma non sarebbero in pericolo di vita.
I nomi dei militari coinvolti, precisano dall'Ufficio pubblica informazione del Regional Command West di Herat, non sono ancora stati rese note dal momento che le famiglie dei soldati non sono ancora state avvisate.
«Il peggior timore che avevamo purtroppo si è verificato». Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che è appena atterrato ad Algeri, dove ha appreso della notizia dell'attentato contro i militari italiani in Afghanistan. Ora sarà necessaria «un'ulteriore riflessione - ha aggiunto - sui mezzi e sulle attrezzature» in dotazione al contingente italiano.
Fini: governo riferirà alla Camera. «In questo momento, a nome di tutta la Camera dei deputati, ritengo doveroso esprimere alle Forze armate ed ai familiari del militare morto in Afghanistan e dei commilitoni feriti i sensi del più profondo cordoglio». Lo ha detto nell'Aula della Camera il presidente Gianfranco Fini, aggiungendo che il governo riferirà al Parlamento «non appena potrà dare ulteriori informazioni».
«Un altro militare italiano morto e altri tre feriti. Adesso basta! È una carneficina». È quanto afferma Alessando Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del Pdci. «Esprimiamo vicinanza alle famiglie dei militari coinvolti dal terribile attentato e chiediamo con forza, oggi più di ieri, l'immediato ritiro delle truppe dall'Afghanistan, dal momento che consideriamo folle e irresponsabile continuare a mettere a repentaglio la vita dei militari italiani. Quel Paese è un pantano: La Russa e il governo richiamino in patria gli italiani impegnati in una guerra assurda e anticostituzionale».
[Il Messagero]
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