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Discussione: Primo libro sulla Legione Straniera

  1. #111
    Maresciallo L'avatar di Zoppo
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    Dove ho acquistato il libro io, ce l'avevano in vetrina insieme a quello di VXVendetta.

    PS. Scusate, ma non riesco a dare all'immagine una dimensione civile...
    Ultima modifica di Zoppo; 31-01-16 alle 13: 51
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  2. #112
    Maresciallo L'avatar di Zoppo
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    Caro Orange,

    ho acquistato il libro in libreria.
    Mi volevano fare lo sconto, anzi, il tre per due, ma io l'ho rifiutato!

    Complimenti.
    Proprio bello.
    E non merita le critiche che gli hai mosso.

    Complimenti e auguri.

    Vedrai se ci scappa il film che risate ci faremo quando conosceremo l'attore protagonista!
    Io non lampeggio per comunicare la presenza di posti di blocco.

  3. #113

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    Sai che smacco che danno il ruolo a Raul Bova o Gabriel Garko?
    Se ti sto antipatico clicca qui-------------->http://www.shingokick.supereva.it/bravo.swf
    Un grande popolo è veramente tale se considera sacri i propri impegni e non evade dalle prove supreme che determinano il corso della Storia.

  4. #114
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Una domanda:

    Da cosa deriva o cosa significa il nome di tua nipote Saskia?

    A volte le coincidenze sono davvero buffe; Pedro Pedro era il mio pseudonimo quando andavo a riparare i cellulari...

    La prima frase del libro sempra banale, ma fa subito riflettere:
    Sono: ciò che altri non possono essere perchè sono unico, irripetibile. La mia vita non può essere uguale a quella di altri, me la sono scelta solo in parte, per il resto è quella che mi sono trovato ad affrontare.
    un legionario: appartengo a questa categoria, e ci appartengo perchè me lo sono meritato con l'impegno e la costanza e perchè non mi sono mai arreso alle difficoltà che la vita mi ha messo di fronte. Nessuna difficoltà è più grande di noi stessi, basta avere la mentalità giusta per affrontarla.
    il mio mestiere: non sono un praticone, ma uno che conosce il suo mestiere, un professionista. Non uno che fa rattoppi o mette pezze, ma che fa il lavoro come deve essere fatto, a regola d'arte.
    fare la guerra: non è un gioco, non un videogame, non un film, ma una cruda realtà dove gli avversari dovrebbero affrontarsi con un immenso rispetto, consapevoli che togliere la vita per salvare la propria e quella dei compagni, non equivale ad uccidere per odio per dispezzo.

    Danilo se scrivo cazzate hai tutto il diritto di correggerle perchè io non sono un professionista del settore, esprimo soltanto un mio modo di vedere, da profano, questo genere di attività. Pronto a ricredermi sulle stupidaggini dettate dall'inesperienza, che posso scrivere
    Ultima modifica di basilischio; 31-01-16 alle 17: 17

  5. #115

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    Facciamo venire un pò di nostalgia a Perrini
    https://www.youtube.com/watch?v=c8ahQxL0txo
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  6. #116
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Vorrei introdurre un tema che dovrebbe sollecitare la discussione fra gli utenti di questo forum che ambiscono a far parte delle FF.AA e corpi militarizzati o che già ci appartengono.

    Mi riferisco al cambiamento che sta avvenendo all’interno della Legione Straniera che Orange descrive nel libro. È un cambiamento che ho vissuto, in prima persona, quando il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza è stato “spogliato” delle stellette e trasformato in Polizia di Stato. Un cambiamento che si era già del tutto concluso quando, nel 1994, io me ne andavo dalla Polizia e Danilo entrava in Legione. Un cambiamento che è durato oltre 20 anni, che ora Danilo vive nella Legione, come io l’ho vissuto in Polizia.

    Un cambiamento che ha me è andato “stretto” e a quanto scrive Danilo, va stretto anche a lui, per il semplice motivo che appartenere ad una unica unità, con doveri e diritti tutti uguali, è diverso dall’appartenere ad una unità con diritti e doveri diversi gli uni dagli altri. Queste differenze portano inevitabilmente a delle situazioni per cui all’interno della stessa unità possono sorgere dei dissapori e dei conflitti, che alla fine si ripercuotono sull’efficienza dell’unità stessa.

    Un cambiamento influenzato in parte dal mondo civile, in cui non esiste più il buon senso. Dove non esistono più quei valori che dovrebbero essere di tutti e peculiarità dei militari.

    Tutto questo cambiamento non è voluto da chi già appartiene ad una Corpo, ma da chi, per svariati motivi, vuol entrarci a tutti i costi pur non avendo i requisiti o accampando diritti di cui un appartenente non sente la necessità.

    Domande:
    Quanto ritenete opportuno mischiare l'appartenenza religiosa con l'ambito militare?
    Perchè, per accedere alla FF.AA,. ritenete opportuno modificare i requisiti richiesti finora?
    Perchè le prove fisiche devono essere a seconda del sesso?
    Che conseguenze possono portare certi "privilegi", o meglio diversità, nelle operazioni di polizia o teatri di guerra.

    Se la questione non fosse attinente allo scopo della discussione prego il moderatore di cancellare le domande che poi sono quelle che farebbero andare a parare altrove.
    Ultima modifica di basilischio; 02-02-16 alle 16: 04

  7. #117

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    Domande:
    Quanto ritenete opportuno mischiare l'appartenenza religiosa con l'ambito militare?
    Perchè, per accedere alla FF.AA,. ritenete opportuno modificare i requisiti richiesti finora?
    Perchè le prove fisiche devono essere a seconda del sesso?
    Che conseguenze possono portare certi "privilegi", o meglio diversità, nelle operazioni di polizia o teatri di guerra.
    Domande alle quali non basterebbe una vita a rispondere. Ci proviamo.

    1) se religione e vita militare procedono su piani paralleli (e non convergenti) per me nessun problema;
    2) la modifica dei parametri finora richiesti è una scelta POLITICA, che col mondo militare c'entra come i cavoli a merenda. E' una manovra che porta un serbatoio di voti e che è permeata di bieco sessantottismo, come del resto tutte le scelte di questi ultimi anni. Pasolini aveva perfettamente ragione. Ritengo tuttavia che il "sistema sicurezza" saprà autotutelarsi in altri modi....
    3) idem come sopra.
    4) se per diversità intendi l'arruolamento degli ex sottodotati, ce ne renderemo conto nell'immediato futuro.
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  8. #118
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    Kojak, dalle risposte, mi par di capire che non hai ancora letto il libro; nulla di male.

    Il prblema della religione che viene fatto emergere nel libro è un sintomo che il cambiamento in atto dovrà trovare alternative alle problematiche che inevitavilmente fa sorgere.

    Sicuramente il sessantotto influisce sulle scelte politiche. Il problema è che il "mondo militare" ha abdicato al potere politico. E' come se un cadioghirurgo volesse insegnare ad un contadino a seminare le patate o un contadino che vuol insegnare al cardiochirurgo come intervenire sul cuore.

    Per "privilegi" intendo semplicemente che, nella stessa unità, a parità di diritti, fra cui lo stipendio, deve corrispondere parità di doveri e prestazioni. (esemplificando prestazioni fisiche uomini-donne)

    Per diversità la faccenda si complica parecchio, ed analizzarla è prematuro, quindi consiglierei di rimandare a quando la discussione entrerà nel dettaglio seguendo il ragionamento fatto nel libro.

  9. #119

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    Confermo, il libro non l'ho ancora letto...anche se sto mordendo il freno in attesa dell'incontro con l'Autore!
    Circa le problematiche da te sollevate, credo che questo "appecorinamento" del sistema sicurezza nei confronti del sistema politico sia iniziato parecchi anni fa. Scelte che rispondono più a logiche di partito ed economiche stanno smantellando le FF.AA. del loro originario carisma. Se tutto ciò viene avvertito anche in una struttura quale la Legione Straniera Francese, credo che ci sia ormai poco da dire...e ancora meno da fare...
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  10. #120
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    Citazione Originariamente Scritto da basilischio Visualizza Messaggio
    Domande:
    Quanto ritenete opportuno mischiare l'appartenenza religiosa con l'ambito militare?
    Perchè, per accedere alla FF.AA,. ritenete opportuno modificare i requisiti richiesti finora?
    Perchè le prove fisiche devono essere a seconda del sesso?
    Che conseguenze possono portare certi "privilegi", o meglio diversità, nelle operazioni di polizia o teatri di guerra?
    1) Entrando in Legione, so che vado lì a fare il soldato, a esercitare il mestiere delle armi, perciò è implicito essere pronti a togliere la vita e a perdere la propria. Questo vuol dire essere un legionario. Si entra in Legione volontariamente, si va a servire. Se io legionario,musulmano, mi rifiuto di combattere i miei "fratelli"( se considera i militanti di Boko Haram e i trafficanti di esseri umani in Africa suoi fratelli siamo alla frutta ) tradisco il mio giuramento. Se dipendesse da me questi signori sarebbero congedati con disonore immediatamente.
    2) Per restare in ambito di Legione, i test fisici per entrare mi sono sembrati molto semplici, forse troppo. Ma poi si recupera durante l'addestramento alla ferme.
    3) Per citare qualcuno, perché siamo nell'era dell'estrema coglionaggine. Il signor Pagliaro ha ragione, tutti devono fare gli stessi test senza distinzione. Bisogna addestrare il legionario nel miglior modo possibile, perché sia pronto quando arriverà il momento di guardare in faccia la morte. Non avere soldati politicamente corretti per accontentare il capoccia sinistroide di turno.
    4) Non sono qualificato per rispondere, ma di certo non le migliori. Si rischia di vedere il compagno non come un camerata, ma con disprezzo.

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