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Risultati da 1 a 10 di 99

Discussione: Cannabis - Un parere COSTRUTTIVO

  1. #1

    Predefinito Cannabis - Un parere COSTRUTTIVO

    Salve.
    Allora, visto che per dicembre è stata calendarizzata la proposta dell'intergruppo parlamentare capeggiato dal sottosegretario degli esteri Della Vedova riguardo la legalizzazione (NON liberalizzazione) della Cannabis e suoi derivati, mi chiedevo..ho sentito il parere di molti, ma non da personale militare e FF AA, tranne due agenti dell'Arma, che si sono dimostrati molto favorevoli alla proposta perchè "Senza divisa ragazzo eh, secondo me è una cagata correre dietro a persone adulte che fanno delle scelte, altrimenti perchè non ci danno disposizioni per inseguire i consumatori di tabacco?"
    Voi che ne pensate? voi che la situazione la vivete in prima persona...quele è il vostro parere?.
    Oltre tutto il forum ci da quel pizzico di anonimato che ci permette di aprirci un poco di più.



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    Ultima modifica di gagliardi; 01-10-15 alle 18: 02
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  2. #2

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    Dunque, il topic è interessante ma bisogna procedere con cautela, a evitare luoghi comuni e commenti fine a se stessi che non aiuterebbero a un utile confronto.
    Sintetizzo per punti il mio pensiero, casomai li possiamo sviluppare in seguito.
    1) Personalmente sono CONTRARIO all'utilizzo di qualsiasi tipo di sostanza stupefacente che non sia a scopo terapeutico. La presunta non assuefazione o il minimizzare i danni provocati dall'assunzione di droghe cd. "leggere" sono tutte una marea di frescacce.
    2) La recente nuova reintroduzione della distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti (che di fatto vanifica la gran parte delle operazioni di polizia legate al micro-spaccio delle prime), l'accettazione del concetto di droga leggera come fenomeno socializzante, di aggregazione giovanile (che ha spostato pericolosamente la considerazione dello stupefacente per quello che è: una droga), la veicolazione di quest'ultimo concetto minimizzata dagli stessi esponenti politici di governo, propagandata da film, canzoni, mode stanno facendo sì che i giovani adolescenti di oggi non vedano lo stupefacente per ciò che è (= un pericolo), ma come un peccato "veniale" accettato dallo Stato e dalle sue istituzioni.
    3) I risultati di questa dissennata campagna di legalizzazione strisciante (il cui concetto ha molto in comune con quello di liberalizzazione, costituendone l'embrione) sono ogni anno evidenziati dalle statistiche pubblicate dai vari SERT, il cui grido di allarme viene costantemente minimizzato, falsato, ridicolizzato da una classe politica che da tempo io reputo il frutto dissennato e velenoso del Sessantotto. Questo grido di allarme vede come nuovi pazienti dei SERT ragazzini sempre più giovani, molto spesso poco più che bambini, con in atto patologie croniche legate all'assunzione di stupefacenti e superalcoolici. Il primo accostamento all'alcool avviene in media verso gli 11 anni per i maschi, i 12 per le femmine; il primo consumo di stupefacente avviene in media verso i 13 anni per i maschi e i 15 per le femmine (dati SERT 2014). E la soglia di età si sta pericolosamente abbassando.
    4) In tutto ciò le Istituzioni (che dovrebbero essere il primo baluardo a difesa di questi bambini) latitano. Latita il potere legislativo, forse perchè i primi a fare uso di stupefacenti sono proprio i suoi esponenti; latita il potere giudiziario, applicatore doloso di interpretazioni sempre meno restrittive e sempre più tolleranti; latita il sistema sanitario, privato di mezzi idonei e realmente performanti per sottrarre i propri pazienti alla dipendenza da stupefacenti. E intanto il numero di giovani con problematiche sociopatiche da consumo di cannabis e simili è in costante aumento. I dati che provengono dal comparto-scuola sono sempre più allarmanti: aumenta ogni anno in modo esponenziale il numero di soggetti affetti da problemi di apprendimento, da deficit cognitivo, da scarsa capacità di concentrazione.

    Per il momento mi fermo qui.
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  3. #3
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    Allora, iniziamo a parlare con un po' di dati.
    Gli scienziati, al momento, conoscono principalmente quelli che sono gli effetti (parlando di quelli negativi) a BREVE termine: ostacola la memoria e la coordinazione, può creare paranoia e psicosi. Inoltre, chi guida sotto effetto di cannabinoidi ha dal doppio fino a 7 volte la probabilità di avere un incidente stradale.
    Gli effetti a lungo termine sono invece meno conosciuti, ma su alcuni aspetti la comunità scientifica si trova d'accordo: i cannabinoidi creano dipendenza. Questo però riguarda circa il 9% dei consumatori. I sintomi riguardano lo sviluppo di tolleranza alla sostanza fino all'"astinenza" a seguito dell'interruzione nell'uso della stessa. Resta il fatto che comunque risulta MOLTO difficile comprendere gli effetti a lungo termine allo stato attuale.
    Possiamo anche dire che essendo molto spesso fumata, la marijuana aumenta il rischio di tumore ai polmoni circa dell'8% all'anno, dove per un anno si intende "365 spinelli, uno al giorno". Altri studi invece non trovano alcuna correlazione tra cancro ai polmoni e uso di marijuana, anche per i consumatori incalliti.
    Ora veniamo a quello che dice Kojak e approfondiamolo. Alcuni ricercatori hanno trovato correlazioni tra basse performance nell'ambito dell'educazione e risultati sociali - come ad esempio lo status di lavoro - ed anche alterati sviluppi del cervello. La correlazione tra l'uso di cannabinoidi e un negativo benessere mentale e sociale è stato osservato in modo consistente, ma come si fa a spiegare questa associazione? Essa probabilmente (ci metto del mio e dico, SICURAMENTE) coinvolge molteplici fattori.
    Valerie Curran, una psicofarmacologa all'University College London, afferma che la difficoltà si cela dietro i molti fattori confusionali che rendono difficile un giudizio: bisogna separare delicatamente correlazioni e cause. Gli adolescenti che fanno uso di marijuana probabilmente assumono anche eccessive quantità di alcolici e si cimentano in altre "attività rischiose", diventa quindi MOLTO difficile attribuire gli effetti a una particolare sostanza.

    Mano a mano che l'uso di marijuana diventerà legale sarà più semplice ottenere dati su di essa, resta comunque vero che l'uso di marijuana è basso rispetto a quello di alcolici e tabacco. Negli stati Uniti il 44% ha fumato almeno una volta marijuana, ma solo il 10% di loro ne ha fatto uso nell'anno passato; in contrasto, almeno il 70% ha fatto uso di alcohol nello stesso periodo. Il numero di consumatori abituali di marijuana è veramente piccolo. Le sue conseguenze a lungo termine sono poco studiate.
    Questo è quello che afferma Wayne Hall, un "addiction researcher" (letteralmente un "ricercatore specializzato in dipendenze") all'Università di Queensland, Brisbane (Australia).

    Per quanto riguarda i benefici medici ve ne sono alcuni dimostrati. La scarsità di dati in questo campo è dovuta al fatto che i soldi per la ricerca sono ottenibili in gran parte per scoperte riguardanti gli effetti negativi della cannabis.
    Alcune ricerche vengono portate avanti in UK e US (in particolare nel Colorado) dove con i 9milioni di dollari ottenuti dalle tasse sulla marijuana è stato possibile finanziare indagini sull'utilizzo della stessa negli attacchi di epilessia infantile. Un altro uso affermato è nella sclerosi multipla, dove uno spary a base di cannabinoidi è stato approvato in 27 nazioni per il trattamento dei problemi muscolari associati alla malattia.
    Un altro punto a favore potrebbe essere l'aumento dell'appetito negli ammalati di AIDS, ma c'è bisogno ancora di tempo per poter avere più dati.

    Cosa potrebbe succedere rendendola legale? La risposta si trova proprio vicino a noi, in Europa. Partiamo dal UK, dove alcune forze di polizia trascurano l'uso e la coltivazione in piccola scala; oppure la spagna, che approva il consumo privato ma pone restrizioni sulla vendita.
    Ovviamente però l'esempio più lampante resta l'Olanda, che ha decriminalizzato il possesso di marijuana e la vendita in piccole quantità dal 1976. I dati dello United Nations Office on Drugs and Crime attestano l'uso di marijuana nel paese al 7%, risultato non molto differente da Germania (5%), Norvegia (5%), UK (7%). Sicuramente inferiore invece agli US (15%), dove tra l'altro le leggi negli stati dove non è concesso sono nettamente più ferree che in Europa.
    C'è inoltre da dire che in Olanda non vi è stato un aumento nell'utilizzo delle droghe pesanti, è una paura piuttosto comune che essa possa fare da ponte per droghe come cocaina e eroina.
    Il messaggio Olandese è che "una liberal-policy non porta a un aumento vertiginoso dei consumi. Non possiamo contrallarla attraverso le proibizioni, è una cosa che viene via via riconosciuta", Franz Trautmann drugs-policy researcher (letteralmente "ricercatore in ambito della linea di condotta sulle droghe") al Trimbos Institute di Utrecht.
    Dobbiamo però aggiungere che in Olanda non è legalizzata tutta la catena di produzione e la coltivazione di grossi quantitativi è ancora punibile dalla legge, al contrario del Colorado. La legalizzazione completa porta a un drastico calo dei prezzi del 75-80%, le quali conseguenze sono ancora sconosciute.


    Abbiamo ancora molto da imparare prima di lanciarci in lapidarie conclusioni. Ho riportato solo dati di fatto, vediamo come si sviluppa la cosa e nel caso porterò anche le mie opinioni.

  4. #4

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    Grazie mille a Kojak e Baer per il loro contributo.
    Cavolo pensavo in molta più partecipazione riguardo all'argomento..
    Io ho questo pensiero, dopo aver letto i vostri, sopratutto riguardo a ciò che dice Kojak..rendendola legale non consentirebbe un controllo più completo (% di THC, eliminazione sostanze di taglio) con annessa campagna informativa (non allarmistica) rispetto ai suoi effetti negativi / positivi?...per il bene dei ragazzi non è meglio così piuttosto dello scugnizzo che vende loro Cannabis al metadone?
    Rendere legale ai 18+ o 21+ non consentirebbe di concentrare le indagini e l'impegno delle forze dell'ordine sui cosiddetti "pesci grossi", chi spaccia ai ragazzini ai narcotrafficanti di droghe sintentiche che sono ormai una piaga?
    Spero che questo dibattito si riempia poichè in caso di passaggio della proposta di legge ci troveremo innanzi ad uno scenario completamente differente rispetto ad oggi.
    Buona giornata
    2° BLOCCO 2015----NON IDONEO---------

  5. #5
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    Quanto costa più o meno una canna?
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  6. #6
    Maresciallo L'avatar di eyesice
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    Vi espongo il mio pensiero.
    Di base sono contrario a tutte le droghe.

    Legalizzare o liberalizzare le droghe leggere la vedo come un atto di resa da parte delle istituzioni alla prevenzione e repressione del fenomeno.
    Prima di tutto andrebbe affrontata la questione in modo serio e proficuo, partendo da un'educazione sociale stabile e continua, parlando nelle scuole e affrontare il tema (come altre piaghe sociali quali l'alcool, sesso, bullismo) con l'ausilio di esperti e/o testimonianza.
    Fare un'ora della solita solfa agli studenti non piace.
    Andrebbe resa interessante e stimolante la cosa....

    Una volta affrontata la parte "educativa" (in primis in casa dalla FAMIGLIA!!!) si passa a quella "repressiva" con sanzioni e pene pesanti a chi traffica, ed altri tipi di sanzioni per coloro che ne fanno uso (e qui penso a qualcosa di diverso dal semplice ritiro di patente...magari...ne parliamo).

    Se però poi le statistiche e gli studi (come indica @Baer) dimostrano che la legalizzazione produce più vantaggi che svantaggi..allora...che dire..ben venga!

  7. #7

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    Citazione Originariamente Scritto da bacioch Visualizza Messaggio
    Quanto costa più o meno una canna?
    eh..così così è dura da dire..possiamo parlare in grammi? 10euro/g indicativamente..poi una canna penso che sia come le sigarette da rollare..ognuno decide la quantità
    Ultima modifica di parachute; 02-10-15 alle 13: 40
    2° BLOCCO 2015----NON IDONEO---------

  8. #8

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    Citazione Originariamente Scritto da eyesice Visualizza Messaggio
    Vi espongo il mio pensiero.
    Di base sono contrario a tutte le droghe.

    Legalizzare o liberalizzare le droghe leggere la vedo come un atto di resa da parte delle istituzioni alla prevenzione e repressione del fenomeno.
    Prima di tutto andrebbe affrontata la questione in modo serio e proficuo, partendo da un'educazione sociale stabile e continua, parlando nelle scuole e affrontare il tema (come altre piaghe sociali quali l'alcool, sesso, bullismo) con l'ausilio di esperti e/o testimonianza.
    Fare un'ora della solita solfa agli studenti non piace.
    Andrebbe resa interessante e stimolante la cosa....

    Una volta affrontata la parte "educativa" (in primis in casa dalla FAMIGLIA!!!) si passa a quella "repressiva" con sanzioni e pene pesanti a chi traffica, ed altri tipi di sanzioni per coloro che ne fanno uso (e qui penso a qualcosa di diverso dal semplice ritiro di patente...magari...ne parliamo).

    Se però poi le statistiche e gli studi (come indica @Baer) dimostrano che la legalizzazione produce più vantaggi che svantaggi..allora...che dire..ben venga!
    Si questo è esatto anche se non sono d'accordo sul sesso come piaga sociale..l'unica cosa che la necessità di legalizzare è stata espressa anche dalla direzione nazionale antimafia poichè le forze di polizia non potranno mai arrestare il fenomeno, nemmeno scalfirlo
    2° BLOCCO 2015----NON IDONEO---------

  9. #9
    Maresciallo L'avatar di eyesice
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    Citazione Originariamente Scritto da parachute Visualizza Messaggio
    Si questo è esatto anche se non sono d'accordo sul sesso come piaga sociale..l'unica cosa che la necessità di legalizzare è stata espressa anche dalla direzione nazionale antimafia poichè le forze di polizia non potranno mai arrestare il fenomeno, nemmeno scalfirlo
    Più che piaga sociale...intendevo affrontare tra i temi più sentiti dai giovani e giovanissimi anche l'aspetto del sesso...e quindi affrontare per bene anche l'"educazione sessuale"...dato che oggi ormai si è precoci in tutto e per tutto...

  10. #10

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    Io credo che lo spostamento di ottica del problema stupefacenti sia avvenuto allorquando si è passati da un'analisi SOCIALE del problema a un'analisi POLITICA dl medesimo. Sotto il primo aspetto il problema non si sarebbe nemmeno posto: le persone dotate di un minimo di raziocinio sanno che la droga fa male, ERGO la droga va vietata. E' arrivata però la politica a inquinare tutto, attraverso progressive depenalizzazioni e altrettanto ampliamenti di movimento offerti ai consumatori. La cosa davvero grave è che sciagurati appartenenti alle "solite" compagini politiche sono riusciti a inoculare l'idea dello stupefacente leggero come fenomeno sociale aggregativo, non come una piaga da combattere. Questo in barba ai pareri dei più illustri specialisti che hanno messo in guardia sui danni a breve termine soprattutto sui soggetti più giovani.
    Circa la legalizzazione, la cosa mi potrebbe vedere anche d'accordo sotto il piano di un maggiore controllo del fenomeno da parte dello Stato; sull'altro piatto della bilancia si dovrebbero però prevedere sanzioni draconiane per chi viene trovato a spacciare anche una "caccola" di hashish... Ma capisco che l'Italia non è il paese delle scelte draconiane, soprattutto in questo ambito.
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