Buongiorno,
Apro questo post in seguito all'ennesima vista di commenti "ironici", "cattivi", "frustranti" su articoli riguardanti la P.L.
Mi capita sovente infatti di imbattermi in articoli che riguardano la PL(ultimo ad esempio quello dello sciopero indetto da una sigla sindacale della PL sabato 12 settembre).
Ebbene, a commento di tali articoli giornalistici spesso e volentieri si trovano i commenti di cui sopra...chiaramente mai "a favore" della categoria.
Ora, io sono entrato in Polizia Locale con uno spirito completamente diverso da come ci descrivono le persone; a sei mesi dalla mia entrata in servizio(lo ricordo come fosse ieri e spesso e volentieri lo rammento ai miei interlocutori) mi sono trovato a rilevare un incidente che mi ha molto colpito, una madre suicidatasi e la figlia che era li a guardare una gamba da una parte, un braccio dall'altra. ho cercato di affrontare in quel frangente così come in altri, le situazioni con umanità.
Ho visto certo colleghi "fottersene" ampiamente del loro lavoro, dei loro obblighi e della loro professionalità(e dignità di uomini direi anche!), sicuramente esistono queste persone e esistono in ogni ambiente.
Per questo, forse, questi commenti mi fanno male...sono conscio di lavorare anche per coloro i quali parlano di me(parlando di tutta la categoria), ma mi spiace che la professionalità, l'umanità e altre doti di molti, che spesso bilanciano l'inettitudine di altri, siano buttati nel calderone.
Cosa possiamo fare per avvicinarci ai cittadini?per far loro capire che non siamo "cani da guardia", "esattori", "rovina famiglie", "scribacchini", "paurosi degli stranieri", "imboscati" e chi più ne ha più ne metta?
è un argomento forte, difficile da affrontare e sicuramente non risolutivo, neanche nel suo piccolo ma....colleghi....se prima non risolviamo i problemi al nostro interno come pretendiamo di farlo all'esterno??
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