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Risultati da 1 a 10 di 24

Discussione: Obbligo di qualificarsi con il cittadino

  1. #1

    Predefinito Obbligo di qualificarsi con il cittadino

    Ciao a tutti ragazzi.
    Oggi si discuteva con dei colleghi sull'eventuale obbligo, da parte di un appartenente alle FF.OO., di qualificarsi dichiarando le proprie generalità ad un cittadino che telefona in ufficio.
    Nel caso di specie è accaduto che, qualche giorno fa, un cittadino abbia telefonato presso i nostri uffici (non si tratta di un Comando territoriale, ma di uffici dove si fa solo carta). La chiamata è giunta perché deviata da qualche centralinista che forse, non sapendo come dar sfogo alla richiesta dell'utente, ha pensato bene di transitarla a noi.
    L'utente lamentava un problema - asseritamente grave - in ordine al quale già il mattino aveva trasmesso una e-mail/esposto presso il nostro comando.
    Dopo diversi minuti di conversazione, dopo aver cercato più volte di tranquillizzare il cittadino sul fatto che il suo esposto era già stato posto in trattazione al responsabile dell'ufficio e che la pratica sarebbe stata trattata con la massima sollecitudine, questi, chiaramente insoddisfatto, ha più volte richiesto il nome dell'interlocutore.
    Senza dilungarmi troppo la domanda è: vi è in capo ad un operatore delle FFOO l'obbligo di declinare le proprie generalità ad un cittadino che telefonicamente ne faccia richiesta?
    Ci sono riferimenti normativi/giurisprudenziali al riguardo?
    Grazie a tutti per le eventuali risposte

  2. #2

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    vi è in capo ad un operatore delle FFOO l'obbligo di declinare le proprie generalità ad un cittadino che telefonicamente ne faccia richiesta?
    Ci sono riferimenti normativi/giurisprudenziali al riguardo?
    A richiesta del cittadino l'operatore di qualsiasi forza di Polizia è tenuto a qualificarsi esibendo il tesserino di riconoscimento (ancorché in divisa): tale disposizione, già contenuta in alcune circolari interne, è stata ribadita anche dalla legge Bassanini in tema di trasparenza degli atti amministrativi. Se le generalità sono richieste al fine di conoscere il responsabile della trattazione di un qualsiasi atto amministrativo, in capo a quest'ultimo sussiste un vero e proprio obbligo. In caso di inopportunità della conoscenza immediata delle nostre generalità da parte del cittadino (si pensi al disimpegno di attività di p.g.), è comunque possibile declinare soltanto il proprio numero di matricola.
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  3. #3
    VxVendetta
    Guest

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    Matricola e via che si e' obbligati a dare...il nome non l'ho detto ad alcune ragazze con cui sono uscito figurati a un pisquano x

  4. #4
    Capitano L'avatar di altairV
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    Citazione Originariamente Scritto da Kojak Visualizza Messaggio
    A richiesta del cittadino l'operatore di qualsiasi forza di Polizia è tenuto a qualificarsi esibendo il tesserino di riconoscimento (ancorché in divisa)...
    Posto di controllo della volante/gazzella: "buon giorno patente e libretto..." "Mi dica LEI come si chiama, mi mostri il tesserino!"

  5. #5

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    Citazione Originariamente Scritto da altairV Visualizza Messaggio
    Posto di controllo della volante/gazzella: "buon giorno patente e libretto..." "Mi dica LEI come si chiama, mi mostri il tesserino!"
    Ai posti di controllo non credo sia mai capitato. Mi è invece capitato personalmente almeno in due occasioni soprattutto la sera quando abbiamo suonato il campanello di una casa: anche se eravamo in divisa, il proprietario ha chiesto di vedere il tesserino. Ricordo inoltre la professionalità dellas GDF quando effettua i controlli di pertinenza: i militari in uniforme si presentano sempre esibendo il tesserino e spesso qualificandosi anche con le generalità. Del resto, di cosa dobbiamo avere paura? Non è forse vero che i nostri nomi compaiono in chiaro anche negli atti che rilasciamo (verbali CDS, elezioni di domicilio, sequestri e perquise....)?
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  6. #6
    VxVendetta
    Guest

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    In realtà in quelli del nostro comando mettiamo solo il cognome...addirittura sui verbali al cds solo matricola e firma (spesso sigla io ad esempio firmo VP i verbali cds)...cosa mai vista prima ammetto ma ci han detto do fare così

  7. #7

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    Non ne dubito, Vx, ma va ricordato che il Cittadino che lo richieda HA DIRITTO di conoscere le nostre generalità. Sta a noi aderirvi compiutamente o fornire solo il numero di matricola.
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  8. #8
    Capitano L'avatar di altairV
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    Devo dire che con i tempi che corrono (falsi colleghi) farsi riconoscere compiutamente è un "in più" per il cittadino.
    Però quando il cittadino viene fermato da colleghi in uniforme e con auto di servizio (e pertanto comunque identificabili a posteriori, anche eventualmente per gli atti che si redigono) e PRETENDE prima di identificarci lui mi pare ridicolo.



    Citazione Originariamente Scritto da Kojak Visualizza Messaggio
    Del resto, di cosa dobbiamo avere paura?
    Mai avuta, seppur lavorando in un ambiente dove si dice che "se sanno chi sei..."

  9. #9

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    D'accordo sull'obbligatorietà di identificarsi in qualche maniera nel caso di controlli su strada, quindi o fornendo le proprie generalità o quantomeno un numero identificativo.
    Nel caso di conversazioni telefoniche invece, quando l'operatore di polizia non sa neanche chi sia l'interlocutore dall'altra parte della cornetta, è opportuno fornire questo tipo di informazioni? Perché un cittadino dovrebbe conoscere che un poliziotto X o un finanziere Y lavorano in quell'ufficio?
    La questione mi sembra un po' ambigua..

  10. #10

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    Nel caso di conversazioni telefoniche invece, quando l'operatore di polizia non sa neanche chi sia l'interlocutore dall'altra parte della cornetta, è opportuno fornire questo tipo di informazioni? Perché un cittadino dovrebbe conoscere che un poliziotto X o un finanziere Y lavorano in quell'ufficio?
    In questo caso sul come comportarsi credo sia abbastanza ovvio: si invita il richiedente a formalizzare una normale istanza di accesso agli atti.
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