Se ne parla poco, troppo spesso se ne ignora addirittura l'esistenza.
Eppure i posti fissi di Polizia presso gli Ospedali sono uno degli avamposti più importanti in strutture sempre più in balìa di delinquenti.
Organicamente sono inquadrati in genere nella Divisione Polizia Anticrimine della Questura e sono dislocati presso i vari Pronto Soccorso dei nosocomi più importanti (che di solito coincidono con quelli del capoluogo di pertinenza).
Sono diretti da un appartenente al ruolo Ispettori e articolati con personale delle varie qualifiche a seconda dell'estensione della pertinenza ospedaliera in cui sono chiamati a operare.
In genere sono operativi in base al turno in quinta, ma in molte realtà causa carenza di personale l'orario è stato fatto slittare al turno in terza.
In tali uffici si fa di tutto, come in una sorta di piccolo commissariato sezionale: ufficio denunce, registrazione di feriti o ricoverati le cui dinamiche interessano la PS, interventi per sedare i soliti scalmanati, attività di prevenzione e repressione anche mediante servizio in borghese, attività più burocratiche di trasmissione delle CNR alla Procura e altro di simile.
La Polizia dell'ospedale gestisce in prima persona tutta la pubblica sicurezza all'interno del complesso ospedaliero, avvalendosi nei casi più complessi anche della Sezione Volanti con la quale c'è una collaborazione diretta. Il numero sempre crescente di reati compiuti all'interno dell'ospedale ha fatto emergere tutta la drammaticità della carenza di personale che, soprattutto in orario notturno, in molte realtà è venuto a mancare, sostituito in modo piuttosto limitato dalla presenza delle GPG che, nonostante la propria buona volontà, non hanno le qualifiche giuridiche per operare in modo più performante.
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