Con la pubblicazione della graduatoria finale del "concorsone" (unico nella storia della Polizia di Stato) per 7563 posti da vicesov abbiamo avuto finalmente l'idea della portata mastodontica della più grande truffa legalizzata ai danni dell'intera Polizia di Stato, attuata con il placet di tutti, comprese le compagini sindacali che avrebbero avuto il dovere di vigilare su questo scempio.
Pur di colmare le quasi 8mila lacune in organico dal 2004 a oggi si è dato il via a un sistema di valutazione "per titoli" che di fatto ha penalizzato ancora una volta la "base" a tutto vantaggio di chi COMUNQUE tra qualche anno se ne andrà in pensione. Una "buonuscita" dai soli vantaggi previdenziali (per chi ci andrà), senza minimamente considerare uno dei dati più allarmanti: quanto dureranno i nuovi "brigadieri" prima di lasciare nuovamente un buco in organico? Un anno? Tre anni?.... Basta vedere l'età anagrafica media dei "vincitori" per capire che parliamo di colleghi che - non me ne vogliano - andando in pensione tra massimo 5 anni hanno scippato il posto a chi avrebbe potuto garantire una maggiore longevità di servizio, con un più duraturo ripiano organico. Cosa succederà adesso? Ammesso che il corso di formazione parta entro un anno (e che tutti i posti vadano a regime entro i prossimi due anni), già durante lo stesso corso di formazione alcuni "vincitori" si vedranno collocare in quiescenza.... ERGO, il sup.min.int si vedrà costretto a correre ai ripari di nuovo. Ma come, visto che la possibilità di scorrimento delle graduatorie è stata impedita da una pronuncia della Cassazione? LOGICO! Indicendo un nuovo concorso!!
Molti in questi giorni stanno invocando una necessaria riforma delle carriere. Ma se queste sono le premesse, ho idea che tale riforma si risolverebbe nell'ennesima truffa! Di cui personalmente faccio volentieri a meno....
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