Pagina 23 di 27 PrimaPrima ... 132122232425 ... UltimaUltima
Risultati da 221 a 230 di 269

Discussione: Il fenomeno migratorio verso l'Italia

  1. #221
    Maresciallo
    Data Registrazione
    May 2018
    Messaggi
    656

    Predefinito

    Considerando poi il caso falso della Nigeria, che essendo uno stato federale solamente nella minoranza degli stati esiste una mancanza di libertà di diritti.http://www.lanuovabq.it/it/falsi-omo...luff-dellasilo
    https://brescia.corriere.it/notizie/...36c22361.shtml
    http://www.ilgiornale.it/news/cronac...o-1156685.html
    Ed inoltre citando proprio l'Eritrea ma guarda un po' chi giunge in Italia.
    http://www.nigrizia.it/notizia/afwer...nche-in-italia

  2. #222
    Maresciallo
    Data Registrazione
    May 2018
    Messaggi
    656

    Predefinito

    volevo anche pubblicare questo video https://www.youtube.com/watch?v=caUVEjA5EaQ

  3. #223
    Maresciallo
    Data Registrazione
    May 2018
    Messaggi
    656

    Predefinito

    @iker i paesi dove non esiste democrazia e forse sono quelli a cui ti riferisci sono questi.•Corea del Nord
    •Siria
    •Somalia
    •Uzbekistan
    •Arabia Saudita
    •Cuba
    •Eritrea
    •Guinea Equatoriale
    •Laos
    •Repubblica Centrafricana
    •Swaziland
    •Turkmenistan
    •Cina
    •Vietnam
    •Bielorussia
    •Sud Sudan
    •Ciad
    •Emirati Arabi Uniti
    •Azerbaigian
    •Brunei
    •Kazakistan
    •Oman
    •Sudan
    http://www.italiansinfuga.com/2015/1...za-democrazia/

  4. #224
    bartok
    Guest

    Predefinito

    https://www.avvenire.it/attualita/pa...-nave-diciotti

    da cui:

    E «gran parte saranno ospitati dalla Chiesa italiana, dai vescovi, che ringrazio». La conferma arriva da don Ivan Maffeis, portavoce della Cei: «La Chiesa italiana garantirà l’accoglienza a un centinaio di migranti della nave Diciotti.

    http://www.ilgiornale.it/news/cronac...i-1572182.html

    da cui:

    "I centri di accoglienza non sono centri di detenzione e dunque le persone ospitate possono allontanarsene liberamente: la loro non è una fuga".

    Un doveroso "grazie" alla Diciotti, ma riserverei un sentito e caloroso ringraziamento anche alla Chiesa che, essendosi assunto l'onere di alcuni clandestini della Diciotti, se li scarica di dosso e li lascia, ancora una volta, a noi! Ci prendete veramente bene per i fondelli! Grazie!
    Ultima modifica di bartok; 05-09-18 alle 21: 51

  5. #225
    bartok
    Guest

    Predefinito

    Volevo convidere questo video.

    Nella prima parte, si può avere il piacere di gustarsi una Boldrini veramente in forma. E devo ammettere, che dà proprio soddisfazione. Era da un po' che non si sentiva, ma questo periodo di relativo silenzio dev'essere servito per sviluppare nuove doti e nuovi repertori artistici.
    Una breve anticipazione:

    "Il sistema SPRAR è un sistema che ha dimostrato di funzionare perché garantisce integrazione, perché ha un impatto facile da assorbire e arriva nel territorio senza che questo abbia effetti negativi"

    che è già notevole, ma quella che segue è IMMENSA... Totò, nelle sue più splendide interpretazioni, non è mai arrivato a tali vette:

    "Negli SPRAR, oggi, si sa quello che succede, cioè, si continua l'attività culturale..."

    già, gli SPRAR, le note fucine di grandi geni, di novelli Giotto, quei luoghi dove si restira quell'aristotelica aria di filosofia. L'eccellenza dell'Italia del 2018 insomma.

    Ma comunque non voglio svelarvi troppo.

    Nella seconda parte... vabbè, il solito commento di quel genere di persone che non hanno spirito artistico e senso del bello: "Galezzo Bignami". Qualunque persona di sinistra, cioè quel genere di persona che oggi, in Italia, si contraddistingue per avere la mente libera di pregiudizi, di schemi e aperta all'arte e alla bellezza, potrebbe trarre la definitiva e perentoria conclusione che il nome sia tutto un programma: "Galeazzo"... già da questo si capisce che solo un fascista, un'anima bruta e non gentile può avere un simile nome e "Bignami": non c'è da stupirsi che non ami gli SPRAR! Gli SPRAR, le fucine di cultura! Gli SPRAR i luoghi dove si discute dei più alti temi! E il "Il Bignami"... il misero, patetico, riassuntino che studiano gli studenti poco vogliosi (magari pure italiani) e che non sono certo degni degli SPRAR. Può essere mai riassunto il pensiero di Aristotele? E da un "Galeazzo" poi?

    Qui l'immensa Boldrini:
    http://www.ilgiornale.it/video/polit...i-1608608.html

    Qui Galeazzo Bignami:
    http://www.ilgiornale.it/video/polit...a-1608625.html
    Ultima modifica di bartok; 28-11-18 alle 19: 59

  6. #226
    Caporale
    Data Registrazione
    Apr 2017
    Messaggi
    157

    Predefinito

    nessuno ha mai scritto che coloro che hanno diritto all'asilo, non debbano averlo. Poiché è provato che il 10% scarso dei profughi rientra nella casistica di chi ha diritto all'asilo, capirai bene che non se ne possono accogliere 1000, per soli 100 che ne avrebbero diritto. Il giusto diritto all'asilo deve contemperarsi al nostro giusto diritto all'ordine.
    @Bartok Sulle percentuali ti dico semplicemente di documentarti meglio. Quando scrivevi quel messaggio le percentuale di accettazione/diniego erano sul 42% (esito positivo) 58% (esito negativo) quindi molto lontane dal 10% scritto da te; nell'ultimo periodo i dinieghi per gli effetti del dl sicurezza hanno avuto un impennata ma continuano comunque a discostarsi dai dati "provati" riportati da te che ricordo essere stati scritti prima della impennata dovuta al decreto del nuovo governo. Tutti i dati sono facilmente consultabili dal sito del Ministero dell'interno. Detto ciò l'accostamento del diritto all'asilo dei rifugiati al "nostro" "diritto" "all'ordine" non ha ne capo ne coda e quando si parla di diritti ma soprattutto di obblighi dei vari stati ecc non si può ragionare certo in questi termini.

    Così come stanno ora le cose, è un'ingiustizia pure per i veri richiedenti asilo, che sono buttati nel mucchio insieme a tutti gli altri che sono dei clandestini. Naturalmente, è un'idea altrettanto sbagliata quella di creare "corridoi" diretti, perché se è giusto accogliere chi chiede asilo e ha diritto ad averlo, non è giusto andare in giro per il mondo a cercare i bisognosi. Un conto è aiutare chi bussa alla tua porta, un conto è andare in giro a cercare bisognosi: è la differenza tra un cristiano e un santo.
    Questa parte è un controsenso unico prima dici che non bisogna accogliere i migranti che arrivano sulle nostre coste (e quindi metaforicamente ci bussano alla porta) perché dobbiamo garantire il giusto diritto all'ordine e subito dopo ricordi che è giusto accogliere chi ne ha diritto (benissimo) per Poi però dire che i corridoi sono sbagliati perché semplificando non siamo santi. Allora una domanda mi sorge spontanea ma quindi i rifugiati veri che anche tu ammetti che sia giusto accogliere in concreto qui in italia/Europa come ci dovrebbero entrare? Se quelli che bussano non vanno presi (anche se a sto punto ti contraddici da solo visto che nel passaggio successivo affermi che un cristiano accoglierebbe un bisognoso che bussa) perché va garantito il giusto ordine e i corridoi non vanno fatti perché non siamo santi in concreto un somalo, un eritreo, un siriano ecc quindi un profugo che ha il diritto sancito dalla nostra costituzione di essere accolto come ci arriva in Italia/Europa considerando le attuali leggi che disciplinano l'immigrazione?

    "Il sistema SPRAR è un sistema che ha dimostrato di funzionare perché garantisce integrazione, perché ha un impatto facile da assorbire e arriva nel territorio senza che questo abbia effetti negativi"

    che è già notevole
    Per quanto tu possa bollare sarcasticamente questa affermazione come notevole è la pura e semplice verità, il sistema SPRAR nei comuni che hanno deciso di adottarlo è stato un modello vincente e riconosciuto non solo a livello nazionale ma anche internazionale.

    "Negli SPRAR, oggi, si sa quello che succede, cioè, si continua l'attività culturale..."

    già, gli SPRAR, le note fucine di grandi geni, di novelli Giotto, quei luoghi dove si restira quell'aristotelica aria di filosofia. L'eccellenza dell'Italia del 2018 insomma.
    Qui hai completamente traviato il senso del discorso aggiungendoci quel immancabile tocco "sarcastico" a voler perculare una deputata che, per quanto discutibile in alcune sue uscite, si è occupata per quasi tutta la vita di questo argomento, sia come portavoce Onu, sia come politica e sia come giornalista e che quindi probabilmente ne sa qualcosa in più sia di te che di me (anche se capisco che nell'era dei tuttologi e dell'uno vale uno la competenza abbia perso di valore) per l'appunto anche in questo caso non ha detto nulla di sbagliato infatti i comuni che aderivano ai progetti DOVEVANO implementare il principio base del sistema SPRAR: l’accoglienza integrata che implicava la costituzione di una rete locale (con enti del terzo settore volontariato ma anche altri attori) per curare un’integrazione a 360 gradi nella comunità locale da realizzarsi attraverso attività di inclusione sociale, scolastica, lavorativa e culturale. Inoltre c'erano poi una serie di altri servizi per l’inserimento sociale che fanno la differenza se l’obiettivo è realmente qhello di un accoglienza e integrazione ovvero l'iscrizione alla residenza anagrafica del comune, l'ottenimento del codice fiscale, l'scrizione al servizio sanitario nazionale, l'inserimento a scuola di tutti i minori, ilsupporto legale, la realizzazione di CORSI DI LINGUA ITALIANA o l'iscrizione e accompagnamento a corsi del territorio, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo, attività socio-culturali e sportive. Non erano sicuramente fucine di grandi geni ma con altrettanta
    certezza creavano immigrati davvero integrati nel territorio che non sono altro che un valore aggiunto soprattutto in quelle cittadine del sud Italia che nel silenzio generale si stanno svuotando questa cosa evidentemente deve aver infastidito qualcuno. Infine è anche corretta l'affermazione iniziale sulle maggiore possibilità di controllo con il sistema sprar rispetto alla nuova direzione imboccata che non fa altro che creare un esercito di almeno 120mila invisibili a istituzioni e autorità e per questo una minaccia all’ordine pubblico (dati Ispi). Questi dati si affidano a calcoli difficilmente discutibili. Ispi mette insieme il flop delle espulsioni (5mila l’anno, Salvini diceva che ne avrebbe cacciati 500mila in un solo anno, a questo ritmo ci vorrebbero cent’anni) con 27300 mancati rimpatri, il rinnovo negato dei permessi di protezione umanitaria per 32750 migranti e l’enorme arretrato delle commissioni prefettizie(72mila). Nel 2020 il numero totale di stranieri irregolari salirà a 610mila unità (tenendo in considerazione che il numero attuale di irregolari in Italia è pari più o meno a 490mila persone) e ponendo che nei prossimi 2 anni non arrivi nessuno (impossibile). Se trasformi in clandestini 100 mila e passa persone impedisci loro di lavorare regolarmente con un contratto e dei diritti. Impedisci loro di affittare una casa, di avere un medico curante, di mandare i figli a scuola tutte cose che invece erano contemplate dal .sistema Sprar. Saranno persone che dall’oggi al domani si vedranno costrette per sopravvivere ad andare a lavorare al nero nei campi di pomodori o nelle fabbriche del tessile (ma un decreto che si chiama "sicurezza" non dovrebbe combattere il caporalato e il lavoro nero?). Un bel regalo agli imprenditori un esercito di manodopera che non chiede altro se non il minimo per sopravvivere e che non possa nemmeno protestare o sporgere denuncia in caso di violazioni di diritti o delle norme di sicurezza sul lavoro.
    E cosa succederà agli ultimi degli ultimi,coloro che non avranno nemmeno una di queste possibilità? Finiranno molto probabilmente a spacciare, rubare o comunque in mano alla criminalità organizzata. Tutto questo viene fatto con la scusa di fermare il "business dell'accoglienza" peccato che il decreto smantelli uno dei fiori all'occhiello dell'accoglienza in Italia e uno dei modelli più all’avanguardia in tutta Europa ovvero il sistema SPRAR che sicuramente era migliorabile per ridurre ancora maggiormente i casi di falsa/mala accoglienza ma che comunque rimaneva molto più controllabile e funzionale rispetto ai centri di accoglienza straordinaria (i CAS) che invece non vengono praticamente toccati anche se sentenze alla mano siano il veroregno del business dell’accoglienza e delle infiltrazioni mafiose. Quest'ultime in modo a mio parere GRAVE grandi assenti in un decreto "sicurezza" che punta quasi tutto sull'immigrazione.
    Ultima modifica di Iker; 09-01-19 alle 03: 15

  7. #227
    bartok
    Guest

    Predefinito

    Iker,
    http://www.ilgiornale.it/news/politi...a-1608598.html

    Come puoi evincere dal punto "Immigrazione/1", viene abolita la "protezione umanitaria", la quale esula da quanto previsto dai trattati internazionali, che concernono altre 2 modalità e che vengono mantenute: lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria.

    La "protezione umanitaria" è discrezionale ed è stata introdotta da Prodi nel 1998, ed è il tipo di "protezione" che veniva accordata nella maggioranza dei casi.

    nessuno ha mai scritto che coloro che hanno diritto all'asilo, non debbano averlo. Poiché è provato che il 10% scarso dei profughi rientra nella casistica di chi ha diritto all'asilo, capirai bene che non se ne possono accogliere 1000, per soli 100 che ne avrebbero diritto. Il giusto diritto all'asilo deve contemperarsi al nostro giusto diritto all'ordine.
    @Bartok Sulle percentuali ti dico semplicemente di documentarti meglio. Quando scrivevi quel messaggio le percentuale di accettazione/diniego erano sul 42% (esito positivo) 58% (esito negativo) quindi molto lontane dal 10% scritto da te;
    http://www.ilgiornale.it/news/politi...i-1542773.html

    da cui:
    Al 15 giugno infatti, il 61% delle domande sono state respinte, anche per irreperibilità dei richiedenti. A fornire i dati è la Commissione nazionale insediata al Viminale. La matematica non è un'opinione. Delle 44.233 richieste (31.367 presentate quest'anno e le restanti "avanzate" dall'anno scorso), meno della metà hanno portato ad un esito positivo: il 7% ha ottenuto lo status di rifugiato, il 4% la protezione sussidiaria e il 28% il permesso straordinario per "motivi umanitari".

    quindi, in quel 42% di "esiti positivi" sul totale degli arrivi che riportavi, c'è quel 28% di "motivi umanitari", che è quasi il 70% del totale degli "esiti positivi". E quindi rimane un 14% di migranti, sul totale degli arrivi (e non siamo quindi lontani dal 10%), che hanno diritto all'asilo secondo il diritto internazionale, che sono pari a circa il 30% degli "esiti positivi". Se poi si considera che la "protezione umanitaria" dura al massimo 2 anni, parte di quel 28% finisce per trasformasi in ombre con in mano un foglio di via da usare come carta igienica. E c'è poi, tra l'altro, da chiedersi che fine faccia quel 58% di "esiti negativi", una volta arrivati. Ebbene: molti se ne vanno a spasso, non se ne tornano certo indietro.

    Detto ciò l'accostamento del diritto all'asilo dei rifugiati al "nostro" "diritto" "all'ordine" non ha ne capo ne coda e quando si parla di diritti ma soprattutto di obblighi dei vari stati ecc non si può ragionare certo in questi termini.
    mamma mia che PPP...E con questa storia dei "diritti"! E il diritto dei Cittadini alla sicurezza? secondo il tuo ragionamento, il tuo stesso ragionamento non ha né capo né coda, quando si parla di diritti e soprattutto di obblighi nei confronti della comunità.

    Questa parte è un controsenso unico prima dici che non bisogna accogliere i migranti che arrivano sulle nostre coste (e quindi metaforicamente ci bussano alla porta) perché dobbiamo garantire il giusto diritto all'ordine e subito dopo ricordi che è giusto accogliere chi ne ha diritto (benissimo) per Poi però dire che i corridoi sono sbagliati perché semplificando non siamo santi.
    non vedo il controsenso: bisogna garantire il diritto all'asilo a chi ha tale diritto secondo le regole del diritto internazionale. Agli altri no. Per cui la porta non va certo aperta a chiunque bussi.

    Allora una domanda mi sorge spontanea ma quindi i rifugiati veri che anche tu ammetti che sia giusto accogliere in concreto qui in italia/Europa come ci dovrebbero entrare? Se quelli che bussano non vanno presi
    La risposta è semplice, tra l'altro già ampiamente spiegata in precedenza e a più riprese e che, riassunta, è: vedi sopra. Vanno presi quelli che hanno diritto.

    e i corridoi non vanno fatti perché non siamo santi in concreto un somalo, un eritreo, un siriano ecc quindi un profugo che ha il diritto sancito dalla nostra costituzione di essere accolto come ci arriva in Italia/Europa considerando le attuali leggi che disciplinano l'immigrazione?
    non vedo perché devi andare cercando sofismi là dove i ragionamenti sono molto semplici, netti e chiari. Chi arriva e ha diritto d'asilo, deve riceverlo, così come previsto dal diritto internazionale. Chi arriva e non è in grado dimostrare questo diritto, o millanta di averlo, il problema è suo e, quindi, che se ne vada a f... a quel Paese da dove è venuto. E' molto semplice: e non c'è veramente altro da capire. Rifiuto categoricamente, così come la maggioranza degli italiani, la ridicola idea di andare in giro per il mondo a cercare bisognosi da portare in Italia, tramite "corridoi umanitari". E la stigmatizzazione buonista secondo la quale affermare quanto detto sia moralmente deplorevole, mi è indifferente.

    Qui hai completamente traviato il senso del discorso aggiungendoci quel immancabile tocco "sarcastico" a voler perculare una deputata che, per quanto discutibile in alcune sue uscite, si è occupata per quasi tutta la vita di questo argomento, sia come portavoce Onu, sia come politica e sia come giornalista e che quindi probabilmente ne sa qualcosa in più sia di te che di me (anche se capisco che nell'era dei tuttologi e dell'uno vale uno la competenza abbia perso di valore)
    Ma non diciamo fesserie! Non c'entra nulla la competenza: la Boldrini sarà sicuramente competente nelle cose sue, ma a me non interessa minimamente essere competente nelle questioni in cui è competente lei, perché sono questioni che per molti aspetti disapprovo. Quindi? Dovrei prima diventare un attivista per potermi esprimere? Ah... quindi vuoi dire che possono esprimersi sull'argomento solo gli attivisti! Già... allora chissà quali prospettive "super partes" possiamo aspettarci, se ascoltiamo solo chi con i migranti ci porta a casa la pagnotta!

    certezza creavano immigrati davvero integrati nel territorio che non sono altro che un valore aggiunto soprattutto in quelle cittadine del sud Italia che nel silenzio generale si stanno svuotando
    ma che si svuotino! A Sud così come a Nord. Se la gente preferisce spostarsi dai paeselli alle città, significa che in questa fase storica deve andare così. Tra l'altro non è nemmeno niente di nuovo: è un processo in atto da almeno 70 anni, se non di più. Chi se ne frega. Non vedo proprio questa necessità di "riempire le cittadine", tra l'altro con persone che non sono minimamente interessate a starci. E in quali case poi?! Non è certo ripetendo come un mantra che prima del "decreto sicurezza" tutto era bello, pulito, ordinato ed integrato, che rendi vero ciò che si è dimostrato palesemente falso. Bada bene: non penso di convincerti, ma non pensare però di convincere tu qualcuno, raccontando di quanto bella, funzionale e apprezzata da non-si-sa-bene-da-chi in Europa, fosse l'integrazione prima dell'"abominevole Salvini".

    l’accoglienza integrata che implicava la costituzione di una rete locale (con enti del terzo settore volontariato ma anche altri attori) per curare un’integrazione a 360 gradi nella comunità locale da realizzarsi attraverso attività di inclusione sociale, scolastica, lavorativa e culturale. Inoltre c'erano poi una serie di altri servizi per l’inserimento sociale che fanno la differenza se l’obiettivo è realmente qhello di un accoglienza e integrazione ovvero l'iscrizione alla residenza anagrafica del comune, l'ottenimento del codice fiscale, l'scrizione al servizio sanitario nazionale, l'inserimento a scuola di tutti i minori, ilsupporto legale, la realizzazione di CORSI DI LINGUA ITALIANA o l'iscrizione e accompagnamento a corsi del territorio, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo, attività socio-culturali e sportive.
    tutte belle cose, ma gli SPRAR mica sono stati chiusi. Certo, riceveranno meno finanziamenti, ma con il 70% in meno di migranti che non avranno più né permessi, né rinnovi grazie all'abrogazione del "permesso umanitario", avranno anche meno bisogno di finanziamenti. Certo, il "terzo settore" e relativo indotto dovranno ridimensionarsi di conseguenza, ma potranno lavorare meglio su chi ne ha veramente bisogno.

    Questi dati si affidano a calcoli difficilmente discutibili. Ispi mette insieme il flop delle espulsioni (5mila l’anno, Salvini diceva che ne avrebbe cacciati 500mila in un solo anno, a questo ritmo ci vorrebbero cent’anni) con 27300 mancati rimpatri, il rinnovo negato dei permessi di protezione umanitaria per 32750 migranti e l’enorme arretrato delle commissioni prefettizie(72mila).
    E chi li discute? Mi sembrano plausibili e se lo dice l'ISPI certo non ne dubito. Con tutte le resistenze dovute ai meccanismi che si sono consolidati negli ultimi anni, è logico che le espulsioni non abbiano i ritmi che gran parte degli italiani vorrebbero. Ma si va nella direzione giusta e, vincendo queste resistenze, si potrà sicuramente fare di meglio. I rinnovi negati dei permessi per "motivi umanitari" creano degli invisibili, è vero: ma sulla carta, conformando la carta a quella che era già la realtà dei fatti. Molti di quel 28% sul totale degli arrivi conducevano già una vita da sbandati, né e più e né meno dell'altro 42%, comunque già invisibile. Non era certo rinnovando un permesso con un'artificiosa formalità che si risolveva il problema! Anzi: lo si favoriva, perché era un meccanismo che si autoalimentava, incentivando da una parte le partenze illegali e, dall'altro, creando una lucrosa industria dell'accoglienza qua. In altri termini: meglio DECINE di migliaia di invisibili riconosciuti come tali e che non vanno aumentando, che CENTINAIA di migliaia di persone con un pemessino in mano scaduto o rinnovato, che sono di fatto invisibili, e che vanno aumentando. Riguardo poi all'arretrato delle Prefetture... sai quante carte in meno cancellando il "permesso umanitario"? Se consideri che il 70% dei permessi era di tipo umanitario, a cui poi andavano aggiunti i relativi contenziosi, ricorsi e rinnovi, probabilmente le scartoffie relative a quel tipo di permesso sfioravano il 100%.

    Se trasformi in clandestini 100 mila e passa persone impedisci loro di lavorare regolarmente con un contratto e dei diritti. Impedisci loro di affittare una casa, di avere un medico curante, di mandare i figli a scuola tutte cose che invece erano contemplate dal .sistema Sprar. Saranno persone che dall’oggi al domani si vedranno costrette per sopravvivere ad andare a lavorare al nero nei campi di pomodori o nelle fabbriche del tessile
    questa è un'aggiunta tua, non dell'ISPI. Se l'Italia ha deciso di eliminare il "permesso umanitario" che è stato introdotto, come detto, in modo discrezionale da Prodi, non si vede proprio perché chi arriva qua senza alcun diritto, debba poter usufruire dei diritti che dici. Queste persone NON devono avere questi diritti, semplice. Quelli sono diritti che vanno garantiti agli immigrati regolari e a coloro che hanno diritto d'asilo.
    E poi, francamente, la tua visione degli SPRAR è veramente utopistica, come se i problemi di ordine pubblico non ci fossero e non fossero assolutamente evidenti e sotto gli occhi di tutti.
    Guarda, meglio così: gli SPRAR e il "terzo settore" potranno concentrarsi su meno persone e sicuramente le persone veramente bisognose riceveranno un servizio migliore.

    E cosa succederà agli ultimi degli ultimi,coloro che non avranno nemmeno una di queste possibilità? Finiranno molto probabilmente a spacciare, rubare o comunque in mano alla criminalità organizzata.
    ma non prendiamoci in giro: queste persone continueranno a fare quello che già facevano, solo che non avranno in tasca un "permessino" umanitario che li legittima ad essere qui. E sulle loro attività c'è veamente poco da fare: sono stati fatti arrivare e ormai ci sono. E quindi, molto pragmaticamente, quelle persone sono un problema che dobbiamo tenerci. Ma che venga finalmente posto un argine al suo aggravarsi, è almeno garanzia che non peggiori ed è di certo un passo in avanti verso una sua soluzione, tra cui per esempio aumentare in futuro le espulsioni.
    Ultima modifica di bartok; 09-01-19 alle 20: 45

  8. #228
    Caporale
    Data Registrazione
    Apr 2017
    Messaggi
    157

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da bartok Visualizza Messaggio
    Iker,
    http://www.ilgiornale.it/news/politi...a-1608598.html

    Come puoi evincere dal punto "Immigrazione/1", viene abolita la "protezione umanitaria", la quale esula da quanto previsto dai trattati internazionali, che concernono altre 2 modalità e che vengono mantenute: lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria.

    La "protezione umanitaria" è discrezionale ed è stata introdotta da Prodi nel 1998, ed è il tipo di "protezione" che veniva accordata nella maggioranza dei casi.


    E fino a qui ci siamo

    http://www.ilgiornale.it/news/politi...i-1542773.html

    da cui:
    Al 15 giugno infatti, il 61% delle domande sono state respinte, anche per irreperibilità dei richiedenti. A fornire i dati è la Commissione nazionale insediata al Viminale. La matematica non è un'opinione. Delle 44.233 richieste (31.367 presentate quest'anno e le restanti "avanzate" dall'anno scorso), meno della metà hanno portato ad un esito positivo: il 7% ha ottenuto lo status di rifugiato, il 4% la protezione sussidiaria e il 28% il permesso straordinario per "motivi umanitari".

    quindi, in quel 42% di "esiti positivi" sul totale degli arrivi che riportavi, c'è quel 28% di "motivi umanitari", che è quasi il 70% del totale degli "esiti positivi". E quindi rimane un 14% di migranti, sul totale degli arrivi (e non siamo quindi lontani dal 10%), che hanno diritto all'asilo secondo il diritto internazionale, che sono pari a circa il 30% degli "esiti positivi". Se poi si considera che la "protezione umanitaria" dura al massimo 2 anni, parte di quel 28% finisce per trasformasi in ombre con in mano un foglio di via da usare come carta igienica. E c'è poi, tra l'altro, da chiedersi che fine faccia quel 58% di "esiti negativi", una volta arrivati. Ebbene: molti se ne vanno a spasso, non se ne tornano certo indietro.
    Se ti guardi i dati del Ministero degli Interni riferiti al periodo post dl sicurezza noterai che il rapporto tra esiti negativi/positivi rimane comunque in media del 80%-20%. Sulla fine che facciano le persone che vedono respinta la propria domanda ci torno dopo.


    mamma mia che PPP...E con questa storia dei "diritti"! E il diritto dei Cittadini alla sicurezza? secondo il tuo ragionamento, il tuo stesso ragionamento non ha né capo né coda, quando si parla di diritti e soprattutto di obblighi nei confronti della comunità.
    Gli obblighi nei confronti della comunità imporebbero a chi si dovrebbe occupare della sicurezza di 60 milioni di italiani di fare qualcosa per il contrasto alle mafie vero cancro italiano e invece no sembra sufficiente fare la voce grossa con i migranti, trasformati in un’emergenza che non c’è e in un capro espiatorio, così mentre il governo è occupato a mostrare i muscoli con 49 africani la n'drangheta nel giorno di Natale uccide un familiare di un pentito che sarebbe dovuto essere sotto la protezione dello stato, a Milano un gruppo di CRIMINALI provenienti anche dall'estero riesce ad organizzarsi per tendere un agguato ad un gruppo di tifosi in trasferta negli scontri muore un uomo tutto ciò in via Novara a due passi dallo stadio con la polizia che ancora non si è capito per quale motivo non era lì. Mentre accadono questi due GRAVISSIMI fatti chi avrebbe dovuto far si che tutto cio non accadesse continua a fingere che non esistano altri problemi per la sicurezza degli italiani oltre ai migranti. Tanto è vero che con il decreto "Salvini" scompare quasi per magia un’emergenza vera, quella rappresentata dalle mafie italiane. Eppure queste possono contare, ogni anno, su circa 150 miliardi di ricavi e, a fronte di poco più di 35 miliardi di costi, su utili per oltre 100 miliardi. Roba da fare invidia ai colossi europei dell’energia.
    Salvini nel decreto non si occupa delle cosche, perché evidentemente non ritiene che minaccino la sicurezza. D’altra parte da qualche anno i mafiosi non fanno stragi sanno come votare, cercano di passare inosservati. Quindi non ci rendono “insicuri”. Pertanto siccome un decreto legge si fa quando ci sono i presupposti di necessità e urgenza non citare i boss significa considerarli un problema secondario. Al contrario, chi vive nei territori in cui questi incombono è ben consapevole del fatto che sono al lavoro eccome. Silenziosamente le mafie riciclano (corrompendo chi è necessario corrompere) centinaia e centinaia di milioni nel cuore delle città d’Italia e d’Europa: acquistano ristoranti, negozi, hotel, palazzi, farmacie, imprese. Indisturbate o quasi, nonostante alcune inchieste e processi in corso nel Nord della Penisola, un tempo caro alla vecchia Lega, mostrino quanto siano in forma pure a qui da noi al nord. Inoltre si aggiunge una novita che è a mio giudizio è di una gravità inaudita il decreto Salvini introduce la possibilità di vendere anche a privati i beni confiscati ai clan. Secondo Enzo Ciconte (fra i massimi esperti in Italia delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose, docente universitario di Storia della criminalità organizzata) cito “ È un segnale molto pericoloso perché chi conosce le dinamiche mafiose sa bene che mettere in vendita questi beni significa offrire su un piatto d’argento la possibilità ai mafiosi di riacquistarli. Se ciò avvenisse lo Stato ne risulterebbe sconfitto perché i mafiosi potrebbero dire ai paesani: avete visto? NOI SIAMO PIÙ FORTI DELLO STATO (l'uccisione di un testimone "protetto" vi dice qualcosa?). E questa è una verità incontrovertibile. Qualche speculatore potrebbe comprarsi grosse fette di questo patrimonio, magari utilizzando ditte e imprese ‘partecipate’ dal capitale mafioso”. Praticamente lo stato che si arrende di fronte alle difficoltà del pieno ed effettivo riutilizzo sociale dei beni confiscati, come prevede la legge. Cioè prima GRAZIE AL LAVORO DELLE FORZE DELL'ORDINE E DELLA MAGISTRATURA i beni vengono confiscati poi per incapacità sopravvenuta rivengono praticamente consegnati su di un piatto d'argento ai clan perché parliamoci chiaro chi in certe zone avrà il coraggio di partecipare all’asta per la villa del boss locale? Le inchieste sul tentativo delle mafie di rimposessarsi dei beni confiscati si sprecano per i mafiosi perdere i beni è una perdita di credibilità, di autorità, di controllo del territorio. Soprattutto se poi vengono utilizzati a fini sociali, dando lavoro pulito ed educando i giovani alla legalità. Ed il governo che fa? Introduce la possibilità di venderli all'asta ai privati, permettendo che l’acquisto possa essere realizzato da professionisti, imprenditori, faccendieri, che agiscono formalmente nella legalità, ma in realtà operano per il riciclaggio del denaro sporco per conto dei clan. Tutto cio è GRAVE, SCANDALOSO E VERGOGNOSO è nessuno ne parla sono tutti troppo impegnati a fare la guerra a 4 gatti che arrivano con i barconi, perché tanto basta far credere che la sicurezza si tutela facendo vedere i canini ai migranti continuando con la storiella dell'assioma migranti=insicurezza e intanto la mafia uccide ma lo fa in silenzio quindi va bene giusto Bartok...?

    non vedo il controsenso: bisogna garantire il diritto all'asilo a chi ha tale diritto secondo le regole del diritto internazionale. Agli altri no. Per cui la porta non va certo aperta a chiunque bussi.



    La risposta è semplice, tra l'altro già ampiamente spiegata in precedenza e a più riprese e che, riassunta, è: vedi sopra. Vanno presi quelli che hanno diritto.


    non vedo perché devi andare cercando sofismi là dove i ragionamenti sono molto semplici, netti e chiari. Chi arriva e ha diritto d'asilo, deve riceverlo, così come previsto dal diritto internazionale. Chi arriva e non è in grado dimostrare questo diritto, o millanta di averlo, il problema è suo e, quindi, che se ne vada a f... a quel Paese da dove è venuto. E' molto semplice: e non c'è veramente altro da capire. Rifiuto categoricamente, così come la maggioranza degli italiani, la ridicola idea di andare in giro per il mondo a cercare bisognosi da portare in Italia, tramite "corridoi umanitari". E la stigmatizzazione buonista secondo la quale affermare quanto detto sia moralmente deplorevole, mi è indifferente.
    Bella super*****la... partendo dal presupposto che, affermare che la maggioranza degli Italiani siano contrari alla creazione dei corridori umanitati giusto per dare un tono più "autorevole e popolare" alle proprie idee, senza portare uno stralcio di prova che confermi ciò è ridicolo e assomiglia molto al modus operandi dei politici che dicono di parlare a nome di 60 milioni di italiani salvò poi aver preso alle elezione solo il 17% degli aventi diritto al voto ma tralasciando ciò nel messaggio hai fatto tutto tranne che spiegare come in CONCRETO (non a parole che a quanto pare è sempre tutto semplice) un profugo che non sia un diplomatico, ricco imprenditore ecc se i barconi non gli fai entrare e i corridoi umanitari non li crei potrebbe arrivare qui? Cioe tu dici "chi arriva ed ha diritto all'asilo devi accoglierlo così come dice il diritto internazionale " benissimo peccato che se non fai sbarcare i barconi e d'altra parte non crei neanche dei canali legali tipo corridoi umanitari chi ha diritto all'asilo qui non ci arriva proprio... e comunque stiamo parlando del nulla perché lo stesso Salvini si sta servendo dei corridoi umanitari è se ne vanta pure:
    https://www.google.com/amp/s/www.cor...30e0b_amp.html

    Cito dall'articolo "Il ministro dell’interno non cambia posizione e ribadisce la contrarietà a qualsiasi arrivo via mare in Italia, per bloccare una volta per tutte il traffico di esseri umani che arricchisce scafisti, mafiosi e trafficanti. La soluzione, secondo Salvini, sono i corridoi umanitari via aereo per chi scappa davvero dalla guerra, già confermati dal ministro anche per il 2019." Che poi non è altro che quello che dicevo io pagine di discussione fa dove sostenevo che alla fine la Boldrini e Salvini paradossalmente sull'immigrazione davano più o meno le stesse soluzioni con ovviamente finalità è modalità differenti però sempre di blocco delle partenze via mare e creazioni di canali legali parlavano quindi Bartok puoi metterti il cuore in pace insieme alla maggioranza degli italiani perché questa è la strada tracciata giustamente direi dal nuovo governo.

    Ma non diciamo fesserie! Non c'entra nulla la competenza: la Boldrini sarà sicuramente competente nelle cose sue, ma a me non interessa minimamente essere competente nelle questioni in cui è competente lei, perché sono questioni che per molti aspetti disapprovo. Quindi? Dovrei prima diventare un attivista per potermi esprimere? Ah... quindi vuoi dire che possono esprimersi sull'argomento solo gli attivisti! Già... allora chissà quali prospettive "super partes" possiamo aspettarci, se ascoltiamo solo chi con i migranti ci porta a casa la pagnotta!
    Sai cosa? Mi sfugge la parte del mio intervento dove dico che per potersi esprimere bisogna diventare attivisti (tralasciando che un portavoce Onu non è un attivista ma dettagli) semplicemente dicevo che un po' più di rispetto nei confronti di un intervento in parlamento di una deputata che parlava di un argomento su cui sicuramente è preparata non avrebbe guastato soprattutto considerando che il tuo commento si sia limitato al solo perculamento senza che ci fosse uno straccio di argomentazione che andasse contro alle affermazioni della Boldrini. Tutto qui.

    ma che si svuotino! A Sud così come a Nord. Se la gente preferisce spostarsi dai paeselli alle città, significa che in questa fase storica deve andare così. Tra l'altro non è nemmeno niente di nuovo: è un processo in atto da almeno 70 anni, se non di più. Chi se ne frega. Non vedo proprio questa necessità di "riempire le cittadine", tra l'altro con persone che non sono minimamente interessate a starci. E in quali case poi?! Non è certo ripetendo come un mantra che prima del "decreto sicurezza" tutto era bello, pulito, ordinato ed integrato, che rendi vero ciò che si è dimostrato palesemente falso. Bada bene: non penso di convincerti, ma non pensare però di convincere tu qualcuno, raccontando di quanto bella, funzionale e apprezzata da non-si-sa-bene-da-chi in Europa, fosse l'integrazione prima dell'"abominevole Salvini".
    In questa parte del messaggio si palesa tutto la superficialità con cui ti stai approciando al problema. Non sono solo delle cittadine che si stanno svuotando è proprio tutto il sud che si sta svuotando dei giovani e il derubricare un problema così grosso è che in futuro potrebbe portare dei problemi Non di facile soluzione a un "deve andare così" o peggio a un "chissene frega" è veramente sciocco per non dire altro. Do un dato nei 7 anni della crisi dal 2008 al 2015 il saldo migratorio italiano netto è stato di 653mila unità 478mila giovani di cui 133mila laureati con le donne in misura maggiore rispetto agli uomini. A questi si accompagna una perdita di popolazione di 2 mila unità nella fascia di 0-4 anni in conseguenza al flusso di bambini che si trasferiscono con i genitori. A questo bisogna aggiungere che oggi il tasso di natalità è molto più basso. In pratica c’è molta più gente che muore di quanta decida di mettere al mondo nuovi esseri umani. I mie coetanei piuttosto che rimanere a studiare a casa propria preferiscono andare in una città dove il livello scolastico e universitario è ritenuto più alto e soprattutto dove una volta laureati avranno un’effettiva prospettiva di lavoro o quantomeno la speranza di una prospettiva compresa quella di mettere su una famiglia. Nel frattempo, nelle regioni da cui se ne sono andati non c’è un ricambio generazionale sufficiente a garantire che questo fenomeno non implichi una vera e propria desertificazione. Infine ti pregherei di smetterla di mettermi in bocca parole che non ho mai detto. Io non ho mai raccontato di quanto i modelli d'integrazione in generale in Italia siano belli, funzionali e apprezzato bensì ho detto che il sistema della microaccoglienza che si concretizzava con gli SPRAR fosse tutte quelle caratteristiche ed è la verità poi tu sei liberissimo di non crederci ma che sia chiaro che un conto è la realtà altro paio di maniche le proprie credenze Io le cose che dico le posso dimostrare.
    https://www.google.com/url?sa=t&sour...=1547081148277

    https://www.google.com/url?sa=t&sour...=1547081148277

    Tanto è vero che lo Sprar è sempre stato considerato da tutti i governi di QUALUNQUE colore politico il fiore all'occhiello del sistema italiano, da presentare in Europa in tutti gli incontri istituzionali, anche per attenuare agli occhi degli interlocutori, le gravi carenze generali dell'Italia nella gestione dei migranti con gli altri tipi di accoglienza.

    tutte belle cose, ma gli SPRAR mica sono stati chiusi. Certo, riceveranno meno finanziamenti, ma con il 70% in meno di migranti che non avranno più né permessi, né rinnovi grazie all'abrogazione del "permesso umanitario", avranno anche meno bisogno di finanziamenti. Certo, il "terzo settore" e relativo indotto dovranno ridimensionarsi di conseguenza, ma potranno lavorare meglio su chi ne ha veramente bisogno.
    Qui o stai facendo il "furbo" o si palesa il fatto che stai parlando di una cosa che non conosci perché è proprio la sua caratteristica di sistema unico di accoglienza sia dei richiedenti che dei rifugiati dentro un'unica logica di gestione territoriale che ha reso lo Sprar un sistema efficiente e razionale. Senza questa unità non rimane più nulla e questa cosa la sanno al Viminale come lo sanno tutti quelli che si sono occupati di SPRAR negli ultimi anni.



    E chi li discute? Mi sembrano plausibili e se lo dice l'ISPI certo non ne dubito. Con tutte le resistenze dovute ai meccanismi che si sono consolidati negli ultimi anni, è logico che le espulsioni non abbiano i ritmi che gran parte degli italiani vorrebbero. Ma si va nella direzione giusta e, vincendo queste resistenze, si potrà sicuramente fare di meglio.
    La direzione giusta? I clandestini rimpatriati da Salvini sono meno di quelli rimpatriati nello stesso periodo dal governo precedente. Tutto ciò stando ai dati dello stesso Viminale infatti i migranti irregolari riportati nei paesi di origine nei mesi di giugno, luglio e agosto 2018 sono stati 1296, un numero in calo rispetto ai 1506 dello stesso periodo del 2017. Per non parlare delle missioni diplomatiche tante pompate a inizio legislatura e ora gradualmente scomparse dalla bocca di tutti i membri del governo dato che non stanno dando esattamente i risultati sperati. Se questa è la direzione giusta stiamo freschi.

    I rinnovi negati dei permessi per "motivi umanitari" creano degli invisibili, è vero: ma sulla carta, conformando la carta a quella che era già la realtà dei fatti. Molti di quel 28% sul totale degli arrivi conducevano già una vita da sbandati, né e più e né meno dell'altro 42%, comunque già invisibile. Non era certo rinnovando un permesso con un'artificiosa formalità che si risolveva il problema! Anzi: lo si favoriva, perché era un meccanismo che si autoalimentava, incentivando da una parte le partenze illegali e, dall'altro, creando una lucrosa industria dell'accoglienza qua. In altri termini: meglio DECINE di migliaia di invisibili riconosciuti come tali e che non vanno aumentando, che CENTINAIA di migliaia di persone con un pemessino in mano scaduto o rinnovato, che sono di fatto invisibili, e che vanno aumentando. Riguardo poi all'arretrato delle Prefetture... sai quante carte in meno cancellando il "permesso umanitario"? Se consideri che il 70% dei permessi era di tipo umanitario, a cui poi andavano aggiunti i relativi contenziosi, ricorsi e rinnovi, probabilmente le scartoffie relative a quel tipo di permesso sfioravano il 100%.
    A perché non stanno aumentando i migranti? Pensi veramente che i porti siano chiusi? I porti sono apertissimi così come Gli aeroporti, i migranti continuano ad arrivare di certo c'è una diminuzione costante degli arrivi, ma ciò non toglie che ne stanno atterrando e sbarcando ancora moltissimi con buona pace dei vari #portichiusi è di tutti quelli che ci credono... e comunque si una parte di quel 28% già conduceva una vita sbandata peccato che quella parte non riguardava i 23 mila migranti accolti con sistema SPRAR nei 400 e passa comuni (sia di destra che di sinistra) che avevano aderito. Di invisibili che prima non lo erano questo decreto ne crea a migliaia dire il contrario equivale a sparare una boiata senza precedenti.

    questa è un'aggiunta tua, non dell'ISPI. Se l'Italia ha deciso di eliminare il "permesso umanitario" che è stato introdotto, come detto, in modo discrezionale da Prodi, non si vede proprio perché chi arriva qua senza alcun diritto, debba poter usufruire dei diritti che dici. Queste persone NON devono avere questi diritti, semplice. Quelli sono diritti che vanno garantiti agli immigrati regolari e a coloro che hanno diritto d'asilo.
    E poi, francamente, la tua visione degli SPRAR è veramente utopistica, come se i problemi di ordine pubblico non ci fossero e non fossero assolutamente evidenti e sotto gli occhi di tutti.
    Guarda, meglio così: gli SPRAR e il "terzo settore" potranno concentrarsi su meno persone e sicuramente le persone veramente bisognose riceveranno un servizio migliore.
    Stai facendo confusione, come puoi associare gli SPRAR ai problemi di ordine pubblico creati dai grandi centri d'accoglienza? Il punto è proprio questo abbiamo un decreto che praticamente smantella Lo Sprar (gestito oggi da Comuni di centrosinistra come di centrodestra)che ha assicurato ovunque una gestione dell'accoglienza concertata con i territori con numeri contenuti e assenza di grandi concentrazioni secondo il principio dell'accoglienza diffusa di buona qualità e orientata ad inserire quanto prima il richiedente asilo nel tessuto sociale è che ha assicurato un ferreo controllo della spesa pubblica grazie a una struttura amministrativa centrale di coordinamento e all'applicazione del principio della rendicontazione in base alla quale non sono ammessi margini di guadagno per gli enti (associazioni e cooperative) che gestiscono i servizi loro affidati. E non tocca se non per rafforzarlo il parallelo sistema di accoglienza a diretta gestione statale-prefettizia che salvo ISOLATI casi virtuosi sprofonda nel caos producendo un'accoglienza di bassa o persino bassissima qualità con costi elevati scarsi controlli e che ha registrato svariati casi di PROFONDE INFILTRAZIONE MAFIOSE che ha ben fiutato il potenziale business rappresentato dalla gestione delle grandi strutture (come caserme dismesse, ex aeroporti militari) al riparo dai fastidiosi controlli sulla spesa e sulla qualità presenti nello Sprar. Io veramente sono incredulo come fai a sostenere una cosa del genere soprattutto considerando che almeno a parole sembra tu sia veramente preoccupato dalle questioni di ordini pubblico. Non ti rendi conto che ammazzare la micro accoglienza per favorire quella dei grandi centri non farà altro che creare dei veri e propri ghetti...? Mah

    ma non prendiamoci in giro: queste persone continueranno a fare quello che già facevano, solo che non avranno in tasca un "permessino" umanitario che li legittima ad essere qui. E sulle loro attività c'è veamente poco da fare: sono stati fatti arrivare e ormai ci sono. E quindi, molto pragmaticamente, quelle persone sono un problema che dobbiamo tenerci. Ma che venga finalmente posto un argine al suo aggravarsi, è almeno garanzia che non peggiori ed è di certo un passo in avanti verso una sua soluzione, tra cui per esempio aumentare in futuro le espulsioni.
    Quelle che già erano accolti nei grandi centri continueranno probabilmente a fare quello che hanno sempre fatto tutte le altre migliaia di persona invece che dall'oggi al domani si ritroveranno per strada clandestinamente e che quindi non potranno più svolgere tutte quelle attività che prima facevano come corsi, volontariato ecc soprattutto in certe parti d'Italia potranno facilmente finire nelle mani delle criminalità organizzate per sostenere il contrario bisogna vivere su Marte.

    E quindi, molto pragmaticamente, quelle persone sono un problema che dobbiamo tenerci.
    Per concludere vorrei fare un ragionamento con te su questo. Ma se tanto allo stato attuale delle cose queste persone dobbiamo tenercele come ammetti anche tu, non era meglio integrarle, dando quindi, un senso al loro stare qui così che un domani con il lavoro, le tasse ecc possano contribuire anche loro, piuttosto che farle diventare irregolari e buttarle in mezzo a una strada a fare non si sa bene cosa? Ce qui si va oltre alle ideologie questa mossa è semplicemente stupida è per quanto possa portare un ritorno elettorale a chi la fa è una scelta che prima o poi pagheremo...
    Ultima modifica di Iker; 10-01-19 alle 04: 03

  9. #229
    bartok
    Guest

    Predefinito

    Iker,
    Gli obblighi nei confronti della comunità imporebbero a chi si dovrebbe occupare della sicurezza di 60 milioni di italiani di fare qualcosa per il contrasto alle mafie vero cancro italiano e invece no sembra sufficiente fare la voce grossa con i migranti, trasformati in un’emergenza che non c’è e in un capro espiatorio, così mentre il governo è occupato a mostrare i muscoli con 49 africani la n'drangheta nel giorno di Natale uccide un familiare di un pentito che sarebbe dovuto essere sotto la protezione dello stato, a Milano un gruppo di CRIMINALI provenienti anche dall'estero riesce ad organizzarsi per tendere un agguato ad un gruppo di tifosi in trasferta negli scontri muore un uomo tutto ciò in via Novara a due passi dallo stadio con la polizia che ancora non si è capito per quale motivo non era lì. Mentre accadono questi due GRAVISSIMI fatti chi avrebbe dovuto far si che tutto cio non accadesse continua a fingere che non esistano altri problemi per la sicurezza degli italiani oltre ai migranti. Tanto è vero che con il decreto "Salvini" scompare quasi per magia un’emergenza vera, quella rappresentata dalle mafie italiane. Eppure queste possono contare, ogni anno, su circa 150 miliardi di ricavi e, a fronte di poco più di 35 miliardi di costi, su utili per oltre 100 miliardi. Roba da fare invidia ai colossi europei dell’energia.
    Salvini nel decreto non si occupa delle cosche, perché evidentemente non ritiene che minaccino la sicurezza. D’altra parte da qualche anno i mafiosi non fanno stragi sanno come votare, cercano di passare inosservati. Quindi non ci rendono “insicuri”. Pertanto siccome un decreto legge si fa quando ci sono i presupposti di necessità e urgenza non citare i boss significa considerarli un problema secondario. Al contrario, chi vive nei territori in cui questi incombono è ben consapevole del fatto che sono al lavoro eccome. Silenziosamente le mafie riciclano (corrompendo chi è necessario corrompere) centinaia e centinaia di milioni nel cuore delle città d’Italia e d’Europa: acquistano ristoranti, negozi, hotel, palazzi, farmacie, imprese. Indisturbate o quasi, nonostante alcune inchieste e processi in corso nel Nord della Penisola, un tempo caro alla vecchia Lega, mostrino quanto siano in forma pure a qui da noi al nord. Inoltre si aggiunge una novita che è a mio giudizio è di una gravità inaudita il decreto Salvini introduce la possibilità di vendere anche a privati i beni confiscati ai clan. Secondo Enzo Ciconte (fra i massimi esperti in Italia delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose, docente universitario di Storia della criminalità organizzata) cito “ È un segnale molto pericoloso perché chi conosce le dinamiche mafiose sa bene che mettere in vendita questi beni significa offrire su un piatto d’argento la possibilità ai mafiosi di riacquistarli. Se ciò avvenisse lo Stato ne risulterebbe sconfitto perché i mafiosi potrebbero dire ai paesani: avete visto? NOI SIAMO PIÙ FORTI DELLO STATO (l'uccisione di un testimone "protetto" vi dice qualcosa?). E questa è una verità incontrovertibile. Qualche speculatore potrebbe comprarsi grosse fette di questo patrimonio, magari utilizzando ditte e imprese ‘partecipate’ dal capitale mafioso”. Praticamente lo stato che si arrende di fronte alle difficoltà del pieno ed effettivo riutilizzo sociale dei beni confiscati, come prevede la legge. Cioè prima GRAZIE AL LAVORO DELLE FORZE DELL'ORDINE E DELLA MAGISTRATURA i beni vengono confiscati poi per incapacità sopravvenuta rivengono praticamente consegnati su di un piatto d'argento ai clan perché parliamoci chiaro chi in certe zone avrà il coraggio di partecipare all’asta per la villa del boss locale? Le inchieste sul tentativo delle mafie di rimposessarsi dei beni confiscati si sprecano per i mafiosi perdere i beni è una perdita di credibilità, di autorità, di controllo del territorio. Soprattutto se poi vengono utilizzati a fini sociali, dando lavoro pulito ed educando i giovani alla legalità. Ed il governo che fa? Introduce la possibilità di venderli all'asta ai privati, permettendo che l’acquisto possa essere realizzato da professionisti, imprenditori, faccendieri, che agiscono formalmente nella legalità, ma in realtà operano per il riciclaggio del denaro sporco per conto dei clan. Tutto cio è GRAVE, SCANDALOSO E VERGOGNOSO è nessuno ne parla sono tutti troppo impegnati a fare la guerra a 4 gatti che arrivano con i barconi, perché tanto basta far credere che la sicurezza si tutela facendo vedere i canini ai migranti continuando con la storiella dell'assioma migranti=insicurezza e intanto la mafia uccide ma lo fa in silenzio quindi va bene giusto Bartok...?
    questa parte è completamente fuori tema: non puoi usare un altro argomento per controbattere ad un tema diverso. La cosa, tra l'altro, denota mancanza di argomentazioni sul tema. Per inciso, il motivo per cui è stato previsto di mettere all'asta i beni confiscati alle mafie per venderli ai privati, è una diretta conseguenza del fatto che i piani di utilizzare quelle strutture per "fini sociali, dando lavoro pulito ed educando i giovani alla legalità", si sono dimostrati infruttuosi nella quasi totalità dei casi. E ciò per vari motivi: il 1°, è lo stesso per cui un privato "normale" non comprerebbe all'asta un bene confiscato alla mafia: per paura e buon senso. Analogamente, quale associazione per "fini sociali" prenderebbe un appalto su un bene confiscato, che tra l'altro presumibilmente è situato nel bel mezzo di una zona controllata da qualche cosca? Il 2° motivo, è che queste strutture non sono mai costruite secondo le norme di legge e, inoltre, quasi mai presentano caratteristiche funzionalmente utilizzabili per fini sociali. E quindi, al netto del motivo 1°, quale associazione prende un appalto su una struttura non a norma (e che quindi non potrebbe usare, se non a meno di costosi lavori - se va bene -) e funzionalmente inadeguata allo scopo? Sono facili le "genialate" del tipo: <<EHI! sai che idea! potremmo confiscare i beni alle mafie e utilizzarli per "fini sociali", indedebolendo così la mafia e favorendo l'erario con le rivendite!>>. Sono le belle idee, perfette per Power Point, che poi si scontrano con la realtà dei fatti e che vengono a chi non scende nel merito dei fatti o che ha dei tornaconti. Nei fatti, quelle strutture, perché abbiano una benché minima possibilità di trovare un appaltatore, dovrebbero prima costituire un cospicuo costo per lo Stato: messa in sicurezza, adeguamenti antisismici (ammesso che siano possibili) e quant'altro. Come al solito, lo Stato non c...a un € e spera di trovare qualche appaltatore cretino con cui far le nozze con i fichi secchi e tanto scemo da pagare per prendersi un appalto su una struttura su cui dovrebbe fare grossi lavori di adeguamento, funzionalmente inadatta e magari pure in territorio ostile. E guarda un po'... il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie è un flop! che strano.
    Comunque sia, sono contrario pure al rivendere queste strutture ai privati. Per me i beni confiscati alle mafie dovrebbero essere semplicemente rasi al suolo, insieme alle case abusive di chiunque. Ma questo con l'immigrazione cosa c'entra?

    Bella super*****la... partendo dal presupposto che, affermare che la maggioranza degli Italiani siano contrari alla creazione dei corridori umanitati giusto per dare un tono più "autorevole e popolare" alle proprie idee, senza portare uno stralcio di prova che confermi ciò è ridicolo
    un po' come controbattere alla questione dell'immigrazione, parlando dei beni confiscati alle mafie e rivenduti ai privati. comunque:

    http://www.ilgiornale.it/news/politi...i-1626484.html

    http://tg.la7.it/listing/sondaggi

    Riguardo al primo link, è specificato che il sondaggio non è stato fatto su un campione scientificamente elaborato: in pratica è stato fatto sulla base di chiunque voleva partecipare. Tuttavia non si può certo dire che il risultato non sia comunque significativo. E di certo non c'è ragione di presumere che Sky abbia una qualche convenienza a inventarsi i dati. Riguardo al secondo link, prova a fare 32,2+8,3+3,8. fa 44,3. E questo senza contare il 26,3 del M5S. Il M5S ha 2 anime, una delle quali è la fotocopia del PD, checché ne dicano loro, ma l'altra è molto affine alla Lega. Tutte le persone che conosco del M5S hanno idee affini alla Lega riguardo all'immigrazione. Ma ammettiamo che anche solo il 10% lo sia: superiamo già il 50%. La maggioranza assoluta. La Lega poi, già da sola, costituisce la maggioranza relativa. Quindi non mi pare di essermi discostato dalla realtà. Solo il PD e i suoi partitini satellite sono favore: ed è la minoranza.

    e assomiglia molto al modus operandi dei politici che dicono di parlare a nome di 60 milioni di italiani salvò poi aver preso alle elezione solo il 17%
    il politico che dice questo, dice il giusto: il Parlamentare rappresenta il Popolo nella sua interezza, non la fazione che l'ha votato. E' l'ABC. Comunque quel 17%, ERA il 17%.

    ma tralasciando ciò nel messaggio hai fatto tutto tranne che spiegare come in CONCRETO (non a parole che a quanto pare è sempre tutto semplice) un profugo che non sia un diplomatico, ricco imprenditore ecc se i barconi non gli fai entrare e i corridoi umanitari non li crei potrebbe arrivare qui? Cioe tu dici "chi arriva ed ha diritto all'asilo devi accoglierlo così come dice il diritto internazionale " benissimo peccato che se non fai sbarcare i barconi e d'altra parte non crei neanche dei canali legali tipo corridoi umanitari chi ha diritto all'asilo qui non ci arriva proprio...
    pare che i concetti più semplici siano i più difficili da far accettare! Mi cito e mi commento:

    non vedo perché devi andare cercando sofismi là dove i ragionamenti sono molto semplici, netti e chiari. Chi arriva e ha diritto d'asilo, deve riceverlo, così come previsto dal diritto internazionale. Chi arriva e non è in grado dimostrare questo diritto, o millanta di averlo, il problema è suo e, quindi, che se ne vada a f... a quel Paese da dove è venuto. E' molto semplice: e non c'è veramente altro da capire. Rifiuto categoricamente, così come la maggioranza degli italiani, la ridicola idea di andare in giro per il mondo a cercare bisognosi da portare in Italia, tramite "corridoi umanitari".

    A me sembra abbastanza chiaro, ma proverò a perifrasare. Non spiego né in astratto né in concreto come dovrebbero arrivare coloro che potrebbero godere del diritto d'asilo, perché il semplice motivo che non è una questione che ci riguarda, cosa tra l'altro ben chiara là dove parlavo dei corridoi umanitari. E' semplice. Dovremmo andare in tutti posti dove c'è una guerra, un'epidemia o una carestia e prendere e farci carico (noi Italia o noi UE) di tutti? No, non sono d'accordo. Tu sì, io no. E' semplice. Non c'è niente da spiegare per far capire meglio il concetto, né in astratto né in concreto. Chi riesce a scappare e riesce ad arrivare e riesce a provare di essere veramente chi dice di essere e di avere veramente diritto d'asilo, allora potrà godere dei diritti che gli spettano come rifugiato.

    e comunque stiamo parlando del nulla perché lo stesso Salvini si sta servendo dei corridoi umanitari è se ne vanta pure
    può darsi... ma per adesso io ancora non ho sentito di C130 che vanno in Africa vuoti e che tornano pieni. Cosa che invece, con il governo PD, era venuta fuori.

    Che poi non è altro che quello che dicevo io pagine di discussione fa dove sostenevo che alla fine la Boldrini e Salvini paradossalmente sull'immigrazione davano più o meno le stesse soluzioni con ovviamente finalità è modalità differenti però sempre di blocco delle partenze via mare e creazioni di canali legali parlavano quindi Bartok puoi metterti il cuore in pace insieme alla maggioranza degli italiani perché questa è la strada tracciata giustamente direi dal nuovo governo.
    sì... hanno paradossalmente così tanto le stesse soluzioni, che paradossalmente Salvini e la Boldrini domani fonderanno un partito insieme! Alla Boldrini non gliene mai fregata una mazza di fermare gli arrivi via mare, se non con generici e vaghi propositi.

    Sai cosa? Mi sfugge la parte del mio intervento dove dico che per potersi esprimere bisogna diventare attivisti (tralasciando che un portavoce Onu non è un attivista ma dettagli) semplicemente dicevo che un po' più di rispetto nei confronti di un intervento in parlamento di una deputata che parlava di un argomento su cui sicuramente è preparata non avrebbe guastato soprattutto considerando che il tuo commento si sia limitato al solo perculamento senza che ci fosse uno straccio di argomentazione che andasse contro alle affermazioni della Boldrini. Tutto qui.
    Qui hai completamente traviato il senso del discorso aggiungendoci quel immancabile tocco "sarcastico" a voler perculare una deputata che, per quanto discutibile in alcune sue uscite, si è occupata per quasi tutta la vita di questo argomento, sia come portavoce Onu, sia come politica e sia come giornalista e che quindi probabilmente ne sa qualcosa in più sia di te che di me (anche se capisco che nell'era dei tuttologi e dell'uno vale uno la competenza abbia perso di valore)
    Se disapprovi che uno faccia del sarcasmo verso una persona che tu dici essere competente, adducendo che il sarcasmo sia fuori luogo perché attuato da chi non avrebbe titolo a farlo perché non altrettanto competente di chi ha fatto il "giornalista", il "politico", il "portavoce ONU" (a cui io aggiungo pure "attivista"), ne devo dedurre che per poter fare del sarcasmo, dovrei avere un corrispondente bagaglio.

    ma che si svuotino! A Sud così come a Nord. Se la gente preferisce spostarsi dai paeselli alle città, significa che in questa fase storica deve andare così. Tra l'altro non è nemmeno niente di nuovo: è un processo in atto da almeno 70 anni, se non di più. Chi se ne frega. Non vedo proprio questa necessità di "riempire le cittadine", tra l'altro con persone che non sono minimamente interessate a starci. E in quali case poi?! Non è certo ripetendo come un mantra che prima del "decreto sicurezza" tutto era bello, pulito, ordinato ed integrato, che rendi vero ciò che si è dimostrato palesemente falso. Bada bene: non penso di convincerti, ma non pensare però di convincere tu qualcuno, raccontando di quanto bella, funzionale e apprezzata da non-si-sa-bene-da-chi in Europa, fosse l'integrazione prima dell'"abominevole Salvini".
    In questa parte del messaggio si palesa tutto la superficialità con cui ti stai approciando al problema.
    No: è un altro problema. Che va risolto in altri modi e che non è altrettanto urgente.

    Non sono solo delle cittadine che si stanno svuotando è proprio tutto il sud che si sta svuotando dei giovani e il derubricare un problema così grosso è che in futuro potrebbe portare dei problemi Non di facile soluzione a un "deve andare così" o peggio a un "chissene frega" è veramente sciocco per non dire altro.
    Ripeto: è un altro argomento. E' dalla rivoluzione industriale che le campagne vanno svuotandosi, parte del Meridione si è travaso a nord già con il boom industriale degli anni '60, il problema della criminalità a Sud non è mai stato risolto e non ci si è mai andati neanche vagamente vicini in 70 anni di Repubblica. La situazione economica, già calante negli anni '90, peggiorata con l'euro, è colata a picco dopo la crisi del 2008. Il tutto, frutto di scelte scellerate del passato (e di cui tra l'altro persone come Prodi sono state artefici, anche riguardo all'IRI)... e ora mi vuoi rivendere che la colpa è tutta di Salvini che, "poraccio", cerca di creare un minimo di ordine su questioni che una volta erano così scontate da non essere neanche messe in discussione da nessuno, in tutto lo spettro politico: dai comunisti di una volta (quelli rossi, mica quelli arcobaleno di oggi), dai fascisti (quelli neri, mica quelli verdi che i comunisti arcobaleno scambiano per neri) di una volta, con tutto ciò che ci stava nel mezzo.

    E ora, udite udite, arriva Iker con la soluzione geniale - sicuramente perfetta per farci una bella presentazioncina ad effetto in Power Point, con tanti colori e freccettine -: <<EHI! potremmo ripopolare il Sud mettendoci i migranti!>>. Magari anche qualche grafico a torta ci starebbe bene. Un'idea balzana che non funzionerebbe per almeno 1000 motivi, ognuno dei quali di per sé bastante a cassare completamente l'idea. Uno tra tanti: quei migranti non vogliono rimanere lì.

    Infine ti pregherei di smetterla di mettermi in bocca parole che non ho mai detto. Io non ho mai raccontato di quanto i modelli d'integrazione in generale in Italia siano belli, funzionali e apprezzato bensì ho detto che il sistema della microaccoglienza che si concretizzava con gli SPRAR fosse tutte quelle caratteristiche ed è la verità poi tu sei liberissimo di non crederci ma che sia chiaro che un conto è la realtà altro paio di maniche le proprie credenze Io le cose che dico le posso dimostrare.
    Ti chiedo scusa, devo aver frainteso queste parole:

    Per quanto tu possa bollare sarcasticamente questa affermazione come notevole è la pura e semplice verità, il sistema SPRAR nei comuni che hanno deciso di adottarlo è stato un modello vincente e riconosciuto non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
    con altrettanta certezza creavano immigrati davvero integrati nel territorio che non sono altro che un valore aggiunto
    peccato che il decreto smantelli uno dei fiori all'occhiello dell'accoglienza in Italia e uno dei modelli più all’avanguardia in tutta Europa ovvero il sistema SPRAR che sicuramente era migliorabile
    Tanto è vero che lo Sprar è sempre stato considerato da tutti i governi di QUALUNQUE colore politico il fiore all'occhiello del sistema italiano, da presentare in Europa in tutti gli incontri istituzionali,
    probabilmente non ho dato il giusto peso a quel "migliorabile".

    tutte quelle caratteristiche ed è la verità poi tu sei liberissimo di non crederci ma che sia chiaro che un conto è la realtà altro paio di maniche le proprie credenze Io le cose che dico le posso dimostrare.
    https://www.google.com/url?sa=t&sour...=1547081148277

    https://www.google.com/url?sa=t&sour...=1547081148277
    non sono convinto. Credo che il mondo dell'accoglienza, il "terzo settore", al 90% se la canti e se la suoni da solo: fanno i loro progetti, li pubblicano e poi si dicono "bravi" tra di loro. Tutti questi progetti superfighissimi staranno anche diventando "casi di studio" in Europa e "modelli internazionali". Può darsi... ma a quanto pare in Europa se la stanno prendendo comoda a studiarli. Pure del Sindaco di Riace il "terzo settore" ha cantato sperticate lodi di giubilo: "modello fantastico", "modello da imitare", "tutta l'Europa si sta interessando del modello-Riace", "ho sentito che pure su Marte se ne stanno occupando, per risolvere il problema delle sonde illegali mandate dalla Terra"... poi però... i fatti giuridici dicono altro.

    tutte belle cose, ma gli SPRAR mica sono stati chiusi. Certo, riceveranno meno finanziamenti, ma con il 70% in meno di migranti che non avranno più né permessi, né rinnovi grazie all'abrogazione del "permesso umanitario", avranno anche meno bisogno di finanziamenti. Certo, il "terzo settore" e relativo indotto dovranno ridimensionarsi di conseguenza, ma potranno lavorare meglio su chi ne ha veramente bisogno.
    Qui o stai facendo il "furbo" o si palesa il fatto che stai parlando di una cosa che non conosci perché è proprio la sua caratteristica di sistema unico di accoglienza sia dei richiedenti che dei rifugiati dentro un'unica logica di gestione territoriale che ha reso lo Sprar un sistema efficiente e razionale. Senza questa unità non rimane più nulla e questa cosa la sanno al Viminale come lo sanno tutti quelli che si sono occupati di SPRAR negli ultimi anni.
    questa è un'aggiunta tua, non dell'ISPI. Se l'Italia ha deciso di eliminare il "permesso umanitario" che è stato introdotto, come detto, in modo discrezionale da Prodi, non si vede proprio perché chi arriva qua senza alcun diritto, debba poter usufruire dei diritti che dici. Queste persone NON devono avere questi diritti, semplice. Quelli sono diritti che vanno garantiti agli immigrati regolari e a coloro che hanno diritto d'asilo.
    E poi, francamente, la tua visione degli SPRAR è veramente utopistica, come se i problemi di ordine pubblico non ci fossero e non fossero assolutamente evidenti e sotto gli occhi di tutti.
    Guarda, meglio così: gli SPRAR e il "terzo settore" potranno concentrarsi su meno persone e sicuramente le persone veramente bisognose riceveranno un servizio migliore.
    Stai facendo confusione, come puoi associare gli SPRAR ai problemi di ordine pubblico creati dai grandi centri d'accoglienza? Il punto è proprio questo abbiamo un decreto che praticamente smantella Lo Sprar (gestito oggi da Comuni di centrosinistra come di centrodestra)che ha assicurato ovunque una gestione dell'accoglienza concertata con i territori con numeri contenuti e assenza di grandi concentrazioni secondo il principio dell'accoglienza diffusa di buona qualità e orientata ad inserire quanto prima il richiedente asilo nel tessuto sociale è che ha assicurato un ferreo controllo della spesa pubblica grazie a una struttura amministrativa centrale di coordinamento e all'applicazione del principio della rendicontazione in base alla quale non sono ammessi margini di guadagno per gli enti (associazioni e cooperative) che gestiscono i servizi loro affidati. E non tocca se non per rafforzarlo il parallelo sistema di accoglienza a diretta gestione statale-prefettizia che salvo ISOLATI casi virtuosi sprofonda nel caos producendo un'accoglienza di bassa o persino bassissima qualità con costi elevati scarsi controlli e che ha registrato svariati casi di PROFONDE INFILTRAZIONE MAFIOSE che ha ben fiutato il potenziale business rappresentato dalla gestione delle grandi strutture (come caserme dismesse, ex aeroporti militari) al riparo dai fastidiosi controlli sulla spesa e sulla qualità presenti nello Sprar. Io veramente sono incredulo come fai a sostenere una cosa del genere soprattutto considerando che almeno a parole sembra tu sia veramente preoccupato dalle questioni di ordini pubblico. Non ti rendi conto che ammazzare la micro accoglienza per favorire quella dei grandi centri non farà altro che creare dei veri e propri ghetti...? Mah
    Allora, a grandi linee, abbiamo visto che su 100 che arrivano, 28 ottenevano il "permesso umanitario". 58, non avevano diritto di restare e 14 erano i rifugiati "veri". In sintesi: secondo la situazione attuale che ha abrogato quella boiata (una tra le tante) fatta da Prodi, si arriva alla semplice dicotomia: su 100 che arrivano, 14 possono restare, 86 no. Ebbene, quei 58 di cui sopra, o finivano nei CPR, in cui comunque non sono rari i casi di fuga, o se ne andavano in giro con un foglio di via. Stessa sorte toccava anche ai titolari di permesso umanitario scaduto. E non che poi la situazione per molti titolari di permesso umanitario in corso di validità fosse nella pratica molto diversa: migliaia di persone allo sbando, come quelli con il foglio di via. Quei 14 e parte di quei 28, finivano negli SPRAR. Capisci bene che 28 su 42... è una bella fetta. Non mi stupisce dunque che il "terzo settore" stia sirenando allarmato. Però, il fatto che quei 28 non vedranno mai lo SPRAR, determina anche il fatto che gli SPRAR avranno meno bisogno di fondi. Ma a tutto ciò c'è un corollario: quei 28, presenti, futuri, ma anche PASSATI, che prima beneficiavano ingiustamente di un permesso, da qualche parte dovranno pur esser messi. E dove? Nei CRP. Quindi è logico che serva un aumento di fondi a favore di questi: dovranno essere ingranditi, rafforzati, resi più sicuri. E anche più vivibili. Se poi ci sono le infiltrazioni mafiose, bisogna far in modo che non ci siano, ma questo certo non cambia il ragionamento.

    A perché non stanno aumentando i migranti? Pensi veramente che i porti siano chiusi? I porti sono apertissimi così come Gli aeroporti, i migranti continuano ad arrivare di certo c'è una diminuzione costante degli arrivi, ma ciò non toglie che ne stanno atterrando e sbarcando ancora moltissimi con buona pace dei vari #portichiusi è di tutti quelli che ci credono... e comunque si una parte di quel 28% già conduceva una vita sbandata peccato che quella parte non riguardava i 23 mila migranti accolti con sistema SPRAR nei 400 e passa comuni (sia di destra che di sinistra) che avevano aderito. Di invisibili che prima non lo erano questo decreto ne crea a migliaia dire il contrario equivale a sparare una boiata senza precedenti.
    ma qui stai parlando di "migranti" o di "immigrati"? Quello che arriva con l'aereo o con il traghetto, arriva con tanto di documenti, passaporto e magari anche visto. E chi ha nulla da ridire su costoro!
    come detto sopra, parte di quei 28 finiva negli SPRAR.

    Quelle che già erano accolti nei grandi centri continueranno probabilmente a fare quello che hanno sempre fatto tutte le altre migliaia di persona invece che dall'oggi al domani si ritroveranno per strada clandestinamente e che quindi non potranno più svolgere tutte quelle attività che prima facevano come corsi, volontariato ecc soprattutto in certe parti d'Italia potranno facilmente finire nelle mani delle criminalità organizzate per sostenere il contrario bisogna vivere su Marte.
    Se il "permesso umanitario" è stato tolto, è stato tolto. Non mi risulta comunque che la cosa abbia effetto immediato sui permessi: quelli in corso di validità rimarranno validi fono alla scadenza. Nel frattempo, i titolari potranno organizzarsi per tornare al loro Paese, cosa che probabilmente molti faranno.

    Per concludere vorrei fare un ragionamento con te su questo. Ma se tanto allo stato attuale delle cose queste persone dobbiamo tenercele come ammetti anche tu, non era meglio integrarle, dando quindi, un senso al loro stare qui così che un domani con il lavoro, le tasse ecc possano contribuire anche loro, piuttosto che farle diventare irregolari e buttarle in mezzo a una strada a fare non si sa bene cosa? Ce qui si va oltre alle ideologie questa mossa è semplicemente stupida è per quanto possa portare un ritorno elettorale a chi la fa è una scelta che prima o poi pagheremo...
    Non era e non è meglio! E per svariati motivi. Intanto, un comportamento del genere favoriva ulteriori arrivi, creando quindi un circolo vizioso che, per sua natura, NON POTEVA NON ARRIVARE al collasso, comportando inevitabilmente una situazione di sofferenza per gli stessi arrivati. E poi, è anche una questione di giustizia e di soldi: se uno paga le tasse, è per avere dei servizi. Quindi: "prima gli italiani". E non è una questione "patriottica", infatti agli italiani ci aggiungo anche gli immigrati regolari che fanno il loro lavoro. La questione è puramente economica. Se non va bene "prima gli italiani", visto che i soldi ce li mettiamo noi italiani, mi chiedo allora che cosa voglia lo Stato da noi con le tasse! Se i soldi li usa per fare i fatti degli altri, non vedo perché debba usare i nostri, che usi quelli di qualcun'altro. vivo con le montagne di spazzatura sotto casa, tanto che comincio seriamente a chiedermi se abbia veramente senso che scenda fino strada, o se non farei prima e meglio a buttare la spazzatura direttamente nel mucchio dalla finestra; le strade è come se fossero bombardate ogni notte da un'artiglieria invisibile e silenziosa... poi però i soldi vanno a fare un favore a 84 persone su 100 che neanche dovrebbero esser qua. E se qualcuno mette in evidenza questa ingiustizia e questo furto: la Bonino si mette a piangere, la Boldrini grida ai "fascisti" e tutto il terzo settore in generale si mette a sirenare. Sta bene! Questo comportamento, però, genera sfiducia nello Stato: ed è questo che prima o poi si paga, con il caos.
    Ultima modifica di bartok; 12-01-19 alle 17: 51

  10. #230
    bartok
    Guest

    Predefinito

    http://www.ilgiornale.it/news/politi...e-1631667.html

    Anche l'ANPI, tra un Fazio, un Saviano e un Fico, dice la sua sull'argomento. Pure io dico la mia, pure Iker dice la sua, ma su un forum concepito per lo scopo e dove si confrontano, in modo argomentato, diversi punti di vista tra "privati cittadini", la cosa ha un senso. Quando a farlo sono un Fazio o un Saviano scrivendo monologhi su Twitter, senza possibilità di replica, approfittando della propria visibilità, lo scopo diventa completamente diverso. Diventa un uso improprio della propria popolarità e visibilità, in modo unilaterale. Riguardo poi all'ANPI, non ne parliamo: non credo esista in Italia un'associazione più assurda. "Associazione Nazionale Partigiani d'Italia". In virtù di questo nome, quelli dell'ANPI pensano di potersi ammantare di un'aura d'istituzionalità che li legittimi ad esprimere opinioni con un peso e un valore maggiore. Della serie: "EH! Se lo dicono i Partigiani!". Qualche anno fa, era ancora l'"Era Berlusconi", un politico di cui non ricordo il nome, disse che l'ANPI è un'associazione ormai del tutto anacronistica, visto che ormai i Partigiani sono, purtroppo, quasi del tutto scomparsi. Apriti cielo! Fuoco incrociato da ogni direzione sul quel povero politico che si azzardò ad esporre un dato che non è altro che uno scientificamente incontestabile fatto empirico. Come se quell'ostracismo avesse reso meno evidente quell'assoluto dato di fatto. Ma non parlarne, non lo rende né meno vero, né meno ovvio, facendo dell'ANPI l'ennesima organizzazione di sinistra, che se la canta e se la suona. E si sa che se la canta e se la suona: ma non si dice.
    Lo stesso presidente, Carla Nespolo, non è mai stata un Partigiano. Ben che vada, oggi, un VERO Partigiano, non può non avere ALMENO 90 anni. E non tutti i 90enni sono stati Partigiani e non tutti i 90enni che sono stati partigiani, sono iscritti all'ANPI. Non è che basta mettere 4 vecchietti lì a mo' di facciata, che all'epoca dei fatti non erano nati e neanche erano nei pensieri dei loro genitori, per dare ad intendere il sottinteso: "EH! Noi che abbiamo fatto la guerra... noi sì che possiamo esprimere opinioni migliori delle vostre!" ANPI = PD... cioè: è ovvio, ma a chi pensano di darla a bere!

Pagina 23 di 27 PrimaPrima ... 132122232425 ... UltimaUltima

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •