fatality,
sono contrario. Intanto, la cosa verrebbe facilmente strumentalizzata come "l'isola lager". E poi diventa un'assunzione di responsabilità. Mi spiego meglio: finché cercano di partire dall'Africa, o finché vengono presi da qualche ONG che poi vuole scaricarli da qualche parte, non c'è nessun motivo veramente convincente per cui se ne dovrebbe occupare l'Italia piuttosto che un altro Paese europeo. Su questo l'UE può dire quello che vuole, ma non c'è niente che possa veramente convincere che i poveri dell'Africa siano una responsabilità solo italiana.che ne pensate dell'idea di dedicare un'isola del territorio nazionale a centro di prima accoglienza per i migranti ed un'altra come sede di centri di identificazione ed espulsione per chi è stato giudizialmente ritenuto da espellere e resta in attesa di accordi con il paese di provenienza per il rimpatrio e/o di disponbilità logistiche ed economiche in tal senso?
Ma se li si prende, indipendentemente da quale sia la modalità, diventano per forza una responsabilità, anche solo per il fatto stesso di averli. Non cambia niente, in questo senso, che arrivino con dei barconi, o portati dalle ONG, o dalla Guardia Costiera o dalla Marina.
Il punto da tenere è netto: non devono arrivare. punto. Come dice il generale Angus Campbell, non vi dev'essere distinzione di sorta: né famiglie, né bambini, né bambini non accompagnati, né persone con elevate capacità tecniche.
Roboris,
non mi torna mica... se il problema fosse che la presenza di quelle persone è illegale e se tutto si riducesse a renderla legale, allora non ci sarebbe neanche bisogno di dover per forza passare per "passaporti" e "visti". Basterebbe legalizzare ciò che ora è illegale e... problema risolto: il 100% dell'immigrazione in Italia sarebbe perfettamente legale! Che poi è ciò che voleva il PD, con quel colpo di Stato che sarebbe stata la legge sullo ius soli.Bartok, se venissero con passaporto e visto, con voli low-cost verrebbero almeno in maniera legale, solo persone per bene diciamo.
Il problema non è mica quello però! Quando dico che non è tollerabile che arrivi gente illegalmente, non lo dico per meri motivi burocratici! L'arrivo di quella gente è illegale, perché è giusto che sia così: è gente che non deve proprio arrivare:
1-non produce ricchezza, ma anzi la drena verso le famiglie in Africa,
2-non ha particolari competenze, quindi non fornisce un valore aggiunto,
3-non parla l'Italiano,
4-ha una cultura profondamente diversa dalla nostra,
5-essendo priva di documenti, non sappiamo né chi è, né che storia ha, a parte le fregnacce che ci racconta per passare come vittima.
Quindi, se anche la loro presenza qui fosse legale, i problemi sociali che creano (vedasi numerosi casi di cronaca), sarebbero comunque invariati. Con l'aggiunta che ci priveremmo pure della facoltà potenziale di espellerli.
Le "persone per bene" hanno già modo di venire: con passaporto e visto.
insomma... la politica di Kurz tende al NO-WAY: non si può certo dire la stessa cosa della Merkel. Poi, a livello economico ci sono sicuramente della affinità.Il partito della Merkel e quello di Kurz appartengono alla stessa corrente politica, ma non parliamone sennò andiamo fuori tema.
fatality,
Dalla Turchia non arrivano quelli che vengono in Italia. Dalla Turchia arrivavano soprattutto siriani. Ed è un discorso tutto diverso: i siriani sono un popolo civilizzato ed industrializzato e quelli sì, che scappavano da una guerra, che ora sta volgendo al termine grazie alla Russia. Comunque, pagare una tangente ad un Paese come la Turchia perché faccia da tappo all'arrivo dei profughi, non è una buona idea, perché equivale a pagare per essere ricattati. Con un Paese come la Turchia, non va bene, ma con un Paese come la Libia, sì. Mi spiego, la Turchia può dire: "se non mi date i soldi, ve li mando in massa", perché continuerebbe comunque ad esistere tranquillamente, anche senza quei soldi. Il Governo di Al-Sarraj no: ha bisogno di tanti €€€€€€€€€ per continuare ad esistere. Per cui, il prezzo che pagherebbe nel rifiutarsi di far da tappo, sarebbe la sua stessa esistenza. Quindi avremmo il coltello dalla parte del manico, se solo non ci peritassimo ad usarlo. Se volessimo veramente agire, sarebbe un accordo conveniente per tutti: gli immigrati non perderebbero tempo e soldi per venir qui, la Libia avrebbe soldi e aiuto per svilupparsi e noi avremmo un problema di meno.e secondo te questi stati si prendono questo "cuoppo"?
forse forse tra le due la libia in cambio di tanti $$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$.
ma la turchia figurati... a noi sta aspettando che gli chiediamo una cosa simile per farsi delle grasse risate
L'Italia ha avuto, negli ultimi anni, un ruolo estremamente negativo sulla scena internazionale: non ha fatto niente. Poter dire di non aver fatto niente, e cioè non aver avuto parte attiva in nulla, non è una scusante. Se l'Italia, con un minimo di orgoglio, non avesse permesso i fatti del 2011 (e poteva! dato il rapporto privilegiato che aveva con la Libia), a quest'ora starebbero meglio i libici, noi, e tutta l'Europa. E mi spingo pure a dire che l'UE, magari, non conoscerebbe la crisi che sta vivendo. L'Italia ha lasciato un vuoto che era suo dovere non lasciare e adesso ne paga le giuste ed inevitabili conseguenze.
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