Non c'è niente di male finché non si ostacola il rendimento lavorativo e fintanto si rispetti il contesto in cui ci si trova.
Detto ciò...stare con un collega è dura...il pensiero di non vederlo almeno per due o tre mesi non aiuta :'(
Non c'è niente di male finché non si ostacola il rendimento lavorativo e fintanto si rispetti il contesto in cui ci si trova.
Detto ciò...stare con un collega è dura...il pensiero di non vederlo almeno per due o tre mesi non aiuta :'(
perché stare con una civile aiuta? se vai via per 2 o 3 mesi non è forse lo stesso?Detto ciò...stare con un collega è dura...il pensiero di non vederlo almeno per due o tre mesi non aiuta :'(
Personalmente conosco davvero poche colleghe sposate/fidanzate con civili,
io stessa sono sposata con un collega, conosciuto da single e che era single.
Ciò non significa che le coppie scoppino per forza, una cosa è certa:
bisogna essere sicuri di ciò che si vuole!
Io e mio marito siamo stati lontani 3 anni con suo estero e il successivo
trasferimento del suo reparto, ma mai una volta ho messo in dubbio che
Lui era l'uomo della mia vita (e viceversa ovviamente). Eravamo consapevoli
delle difficoltà che avremmo dovuto affrotare e della possibilità di non avere
subito il ricongiungimento..... ma in qualsiasi modo fossero andate le cose
saremmo stati insieme..... perché volevamo stare insieme.
Ogni difficoltà si supera insieme se ciò che si desidera è stare con l'altra persona. ;-)
Akua...certo che bisogna essere convinti ;-) Perché i sacrifici a volte superano, quantitativamente, i momenti insieme. Ma sono proprio le emozioni associate a questi momenti che danno la forza per andare avanti :-D
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Sicuramente..solo che io sono stata fuori 11 mesi.
E ora che ci sta lui mi pesa di piu
E' del tutto normale che siano poche le donne militari sposate/fidanzate con civili, per la semplice ragione che un civile non sempre riesce a tollerare determinate condizioni che la vita militare impone.
Fin quando si parla di ruoli non particolarmente operativi i problemi sono limitati, viceversa quando il proprio lavoro porta a dover essere assenti per periodi più o meno lunghi, a non potersi sentire ogni secondo, a non poter dire e/o fare determinate cose, ecco che diventa necessaria una particolare comprensione per poter convivere, comprensione che può essere quasi esclusivamente trovata in chi mangia la stessa minestra (fatte le dovute eccezioni chiaramente).
Infatti io credo che per una donna/uomo civile sposato con un militare sia nettamente più difficile.
Inutile che siamo a dire, purtroppo, determinate situazioni non si possono capire se non si vivono realmente, poi io sono la prima che ammira il coraggio con cui le donne civili (e anche i pochi uomini sposati con militari) affrontano le difficoltà, la lontananza e/o peggio l'estero. Certo che se dietro non c'è una buona base, un buon supporto, ecc... Tutto diventa più difficile.
Io credo che sia veramente difficile resistere ad un fidanzamento a distanza se non c'è una prospettiva di avvicinamento in tempi brevi, in caserma poi sarai a stretto contatto per tante ore con i tuoi colleghi, e sappiamo che il rapporto che si crea in caserma non è lo stesso che si crea in un lavoro normale..questi contatti potranno diventare amicizie, simpatie o altro..e quell'altro potrebbe incrinare di molto la tua storia, ma non è detto che ciò accada, tutto sta a te, la tentazione sarà tanta, questo è certo.
Personalmente, sono fidanzato da sei anni e due dei quali li ho passati da militare. Nonostante ero a soli 200 km da casa (tornavo i fine settimana o quando potevo a non più per 48 ore), sicuramente la fidanzata non apprezzava la cosa, ma devo dire che la distanza anche se non eccessiva, ha rafforzato i legami e la fiducia reciproca. PERO' signori miei io non per vanto, ma se avessi avuto una testa diversa da quella che mi ritrovo, avrei avuto mooolte occasioni per far qualcosa di sbagliato e chiudere definitivamente i rapporti con la mia fidanzata. Quindi diciamo che, da un lato chi si arruola e parte INNAMORATO, si finirà sempre a prendere delle scelte in maniera condizionata dall'amore. SI rifiuta questo a vantaggio di quello ecc ecc quindi si rischia di avere anche delle forti limitazioni. Se invece si parte con un sentimento che è più affetto che amore, ragazzi si tronca di brutto. Vivere 24h su 24h con delle belle colleghe single, è roba da desiderare di essere gay e non scherzo. Ti si creano situazioni che possibilmente nella vita reale avresti evitato come la peste!xD
Se si ama davvero una persona, non è la distanza a rompere i rapporti.. la si può usare piuttosto come deterrente o giustificazione, ma per qualcosa che già non funzionava prima. Certo, comporta sacrifici, sofferenza ma l'amore è anche questo.. ti accorgi se è vero amore proprio perchè ti fa soffrire. Se te ne sbatti, non ci stai male ne niente magari è meglio rivalutare un po i ruoli..
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