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Discussione: Visita psichiatrica e psicologica

  1. #1

    Predefinito Visita psichiatrica e psicologica

    Ho alcune domande su questo tema:
    - un superiore gerarchico può inviare a visita psichiatrica presso l'infermeria un militare dipendente? Se no, come potrebbe tutelarsi detto militare?
    - un militare può presentarsi volontariamente presso la propria infermeria per parlare con uno psicologo? Un eventuale certificato medico di uno psichiatra non convenzionato presentato all'amministrazione è valido a tutti gli effetti o per i militari è valido solo quello della propria amministrazione?

  2. #2

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    Nessuno è in grado di rispondere?

  3. #3
    Cadett
    Guest

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    Ciao frateleone. Provo a rispondere io ai tuoi dubbi. Preciso subito che parlo senza precisa cognizione di regolamenti e leggi varie, ma solo per conoscenza dettata dall'esperienza e dal mio ambito di studio (ex Allievo Scuola militare e laureando civile in Medicina e Chirurgia).

    Un superiore credo abbia la facoltà di ordinare una visita medica per un suo inferiore, o almeno "caldamente" consigliarla, sempre al fine di garantire l'efficienza dello stesso nell'assolvimento dei suoi compiti. In caso di visita psichiatrica, poi, potrebbe essere dettato dall'interesse di salvaguardare non solo il principio di efficienza del militare inferiore, ma anche gli equilibri presenti nella coorte di commilitoni. Il militare, per regolamento, deve eseguire gli ordini, in maniera pronta rispettosa e leale. Non vedo in che modo il militare possa "tutelarsi" a riguardo, anzi lo stesso accertamento specialistico va inteso in senso di tutela della sua salute. L'unico consiglio che mi sentirei di dare a tale militare è quello di stare sereno, ha già ricevuto l'idoneità al servizio in sede di concorso, anche da parte dello psichiatra della commissione psico-attitudinale.

    Il militare può certamente sfruttare l'infermeria per motivi correlati alla sua salute (è lì apposta) e, se presente lo psicologo, chiedere di scambiarci due chiacchiere.

    Il certificato di un medico civile ha validità per i fini stabiliti dalla legge. Tra questi però non rientrano le attestazioni di idoneità per il servizio militare, per il quale esistono medici ad hoc preparati. Analogamente a quanto accade per un cardiologo civile per cui un 80enne è sano e non necessita di alcuna terapia, ma non è idoneo al servizio militare per un cardiologo militare perché non soddisfa i criteri di idoneità prescritti dalla vigente normativa.

    Spero di aver risposto ai tuoi dubbi e lascio a chi più competente di me le dovute correzioni/precisazioni.

  4. #4
    DaniGdf
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da frateleone Visualizza Messaggio
    Ho alcune domande su questo tema:
    - un superiore gerarchico può inviare a visita psichiatrica presso l'infermeria un militare dipendente? Se no, come potrebbe tutelarsi detto militare?
    - un militare può presentarsi volontariamente presso la propria infermeria per parlare con uno psicologo? Un eventuale certificato medico di uno psichiatra non convenzionato presentato all'amministrazione è valido a tutti gli effetti o per i militari è valido solo quello della propria amministrazione?
    Aspetta un attimo, il messaggio dell'utente sopra di me è molto chiaro e completo e lo ringrazio per l'intervento, ma è affrontato da una prospettiva, quella di chi viene (eventualmente se ce ne fosse la possibilità) obbligato da un superiore a sottoporsi a una visita del genere, come a primo impatto sembrerebbe dalla tua domanda.
    a ben vedere, però, di prospettiva in cui si può affrontare la domanda ce n'è anche un'altra, quella di chi "sentendo" di avere un problema di questo tipo, si rivolge da un medico psichiatra o da uno psicologo, anche esterno civile, se del caso, sottoponendosi a visita specialistica civile, per esempio per depressione o ansia o attacchi di panico ecc.
    in tal caso se il militare porta il certificato medico civile loro ne devono tener conto è ne tengono conto senz'altro, perché su queste cose non scherzano, poi però ti sottoporranno a visita anche dai medici militari eventualmente, come ha detto correttamente l'utente sopra.
    In quale dei due sensi intendevi la questione?

  5. #5

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da DaniGdf Visualizza Messaggio
    Aspetta un attimo, il messaggio dell'utente sopra di me è molto chiaro e completo e lo ringrazio per l'intervento, ma è affrontato da una prospettiva, quella di chi viene (eventualmente se ce ne fosse la possibilità) obbligato da un superiore a sottoporsi a una visita del genere, come a primo impatto sembrerebbe dalla tua domanda.
    a ben vedere, però, di prospettiva in cui si può affrontare la domanda ce n'è anche un'altra, quella di chi "sentendo" di avere un problema di questo tipo, si rivolge da un medico psichiatra o da uno psicologo, anche esterno civile, se del caso, sottoponendosi a visita specialistica civile, per esempio per depressione o ansia o attacchi di panico ecc.
    in tal caso se il militare porta il certificato medico civile loro ne devono tener conto è ne tengono conto senz'altro, perché su queste cose non scherzano, poi però ti sottoporranno a visita anche dai medici militari eventualmente, come ha detto correttamente l'utente sopra.
    In quale dei due sensi intendevi la questione?
    Ciao! Intanto grazie per le risposte avute e per il prezioso contributo che arricchisce. Scusate poi il ritardo, ma non mi collego tutti i giorni ad internet.
    Circa la tua domanda, DaniGdF, intendevo la questione nel senso più vicino alla risposta data da Cadett, anche se il caso specifico dipende più da un senso di antipatia che il superiore mostra nei confronti dell'inferiore ed in tale senso, per vendetta e/o per superbia dalla sua superiorità, tenta di farlo fuori facendolo passare per pazzo davanti a tutti. Mi chiedevo appunto se esistono delle forme di tutela in proposito perché non è sempre facile dimostrare il mobbing subìto da un superiore dato che il resto della scala gerarchica tende a difendere l'operato del superiore ed i commilitoni sono sotto la sua minaccia di mobbing con frasi del tipo: "O con me, o contro di me!".
    Purtroppo, nell'arma dei carabinieri di storie così brutte ce ne sono a bizzeffe e poco importa ai superiori degli aspetti umani in proposito, ti rispondono: "Non siamo mica dei frati francescani noi... sti cazzi che sono esseri umani..." e via dicendo.

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