Hai ragione sono un po rinco
Ricordavo di averla gia letta ma non l'ho vista qui e credevo di ricordale male, quindi l'ho aggiunta.
Chiedo venia.
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FRANGAR, NON FLECTAR
(CI SPEZZIAMO, NON CI PIEGHIAMO)
Don't worry....be happy
Il Poliziotto Penitenziario è l'ultimo baluardo dello Stato Italiano in una terra di confine fra la legalità e l'illegalità che è l'istituto penitenziario
Stai cercando un vecchio commilitone?
Nuova operazione di cattura di un pericoloso latitante:
Il latitante albanese Taulant Toma, evaso dalla Casa Circondariale di Terni il 9 ottobre scorso, è stato catturato dagli uomini del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dagli uomini del Commissariato Venezia-Garibaldi di Milano il 22 dicembre alle ore 13,10 circa in un residence di Casarile (PV). Insieme al Toma è stato arrestato, per favoreggiamento, anche KUNI Erjis, cugino dell'evaso e dopo circa due ore anche un altro cittadino albanese LAZRI Valentin trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa e con circa 500 gr. di cocaina.
Il Toma era evaso il 9 ottobre scorso dal penitenziario di Terni dove scontava una condanna per rapina aggravata e per la quale sarebbe stato scarcerato nel 2014.
Le indagini delegate dal p.m. Lucia Guaraldi, della Procura della Repubblica di Terni erano iniziate con pedinamenti, osservazione e controllo sulle persone che avrebbero in qualche modo potuto condurre al ricercato su tutto il territorio nazionale con l'ausilio dei referenti periferici di Polizia Giudiziaria degli istituti penitenziari di Milano, Perugia, Terni, Ancona e Trento.
Nel corso delle operazioni che hanno portato alla cattura di Toma sono state sequestrate complessivamente: nr. 4 auto di grossa cilindrata ritenute rubate, nr. 4 pistole di cui 2 cal. 9 parabellum, 1 colt 357 e una Smith Wesson 38 special con relativo munizionamento, 500 gr. di cocaina, nonché un ingente quantitativo di refurtiva (oro, gioielli, numerose carte di credito, computer, televisori, orologi ed altro) e attrezzature in dotazione alle Forze di Polizia, quali lampeggianti ed altro.
fonte: www.polizia-penitenziaria.it
Come sempre complimenti vivissimi al Personale del Nucleo investigativo centrale ma anche a tutto il personale di PG che opera nelle sedi periferiche e che ha fornito un determinante contributo all'operazione.
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Capodanno in cella per il latitante di Cosa Nostra Gioacchino Matranga, arrestato la vigilia di Capodanno a Milano dagli uomini del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e della Squadra Mobile della Questura di Milano intorno alle ore 18,30 all'interno di una Panda rossa nei pressi di piazzale Ferrara in zona p.le Corvetto alla guida del cui mezzo si trovava un extracomunitario in fase di identificazione.
Alla richiesta di documenti ha mostrato dei documenti contraffatti che, però, non hanno ingannato gli investigatori che erano già sulle sue tracce e che lo hanno tratto immediatamente in arresto.
Il Matranga era inserito nell'elenco dei trenta ricercati più pericolosi. Boss di spicco dell'organizzazione criminale denominata "Cosa Nostra", il Matranga, nato a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo il 23/9/1945, era evaso durante la fruizione della misura della detenzione domiciliare il 26 ottobre dalla località di S. Giuliano Milanese, dove avrebbe dovuto espiare la detenzione fino all’11 ottobre 2027.
Quasi contemporaneamente era evaso anche il fratello Pietro, tuttora latitante e ricercato dalle Forze di Polizia, non facedo rientro dal permesso premio al carcere di Milano Bollate.
Fonte: www.polizia-penitenziaria.it
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Brillante operazione del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria in collaborazione con gli uomini del PRAP di Ancona che ha portato alla cattura del latitante Younis Chamik, tunisino, 35 anni, in carcere per i reati connessi alla violazione della legge sugli stupefacenti, evaso dalla Casa Circondariale di Macomer (NU) lo scorso 29 Dicembre, nel corso del viaggio per raggiungere una Comunità di assistenza ai detenuti di Roma, ove doveva fruire di un permesso premio concessogli dal magistrato di Sorveglianza di Cagliari.
Il Nucleo Investigativo Centrale ha catturato l’evaso dopo una complessa attività investigativa esplicatasi con intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno permesso di localizzare Chamik nella località di Civitanova Marche (AN), ove vivono abitualmente alcuni suoi parenti.
Il Chamik è stato arrestato appena uscito dall'abitazione del cugino che lo ospitava durante la sua latitanza.
Chamik Younis è il settimo latitante assicurato alla giustizia dal N.I.C. della Polizia Penitenziaria negli ultimi sei mesi.
Fonte: http://www.polizia-penitenziaria.it
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Catturato il latitante Pietro Matranga
Dopo investigazioni condotte dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dei referenti del N.I.C. del PRAP di Milano in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Milano, è stato arrestato a Roda de Bara, in Spagna il latitante Pietro Matranga, fratello del boss di spicco della mafia siciliana inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi Gioacchino, già ripreso in precedenza dal NIC ed evaso il 22 ottobre scorso dalla Casa di Reclusione di Milano Bollate, durante la fruizione di un permesso breve concesso dal Magistrato di Sorveglianza.
Il Matranga, palermitano, 58 anni, ritenuto uomo di Cosa Nostra è considerato anello di congiunzione del traffico di cocaina fra la Lombardia e l’America del Sud e scontava una condanna fino al giugno 2021 per violazione alla legge sugli stupefacenti.
Al momento dell'arresto eseguito dagli uomini dell'UDYGO (Unidad de drogas y crimen organizado) di Barcelona, il ricercato era in possesso di documenti falsi ed in compagnia di un pregiudicato, Maurizio Maniscalco, di 45 anni, di origini palermitane ma residente a Milano.
Pietro Matranga è l'ottavo latitante catturato dagli uomini del NIC della Polizia Penitenziaria negli ultimi sette mesi.
fonte: www.polizia-penitenziaria.it
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se il NIC continua con questo ritmo, nel termine di qualche anno i latitanti saranno tutti dietro le sbarre! ........e spero che ci restino per molto tempo
Beh...c'è da dire anche un'altra cosa noi riportiamo in questo topic le brillanti operazioni del N.I.C. a cui va un continuo plauso per i costanti e rilevanti risultati ottenuti nella lotta alla criminalità organizzata ma non bisogna dimenticare che molto spesso un arresto eccellente è frutto di un lungo ed operoso lavoro di intelligence che parte dai singoli istituti penitenziari dove la costante attività di informazione e investigazione spesso è propulsiva per le eccellenti operazioni che portano alla cattura di tali latitanti.
In poche parole bravissimi gli operatori del N.I.C. ma altrettanto va detto del personale di polizia penitenziaria che opera all'interno degli istituti.
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Gli uomini del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dell'istituto penitenziario di Perugia durante una perquisizione domiciliare effettuata ai sensi dell'art. 41 del T.U.L.P.S. in una abitazione di Nocera Umbra (PG) hanno rinvenuto e sequestrato un notevole quantitativo di armi dal particolare potere offensivo.
Una delle armi sequestrate,segnalata come smarrita dal legittimo proprietario dal 18 novembre scorso, è stata rinvenuta ll'interno di una borsa riconducibile a Renato DASIC, 35 anni di Como ed attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Perugia per concorso in rapina ed altro.
Il Dasic è stato denunciato alla Procura della Repubblica per violazione della legge sulle armi.
fonte: http://www.polizia-penitenziaria.it
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Il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria ha catturato Laki Fudorovic, 30 anni, evaso da un permesso dall'istituto penitenziario di Orvieto il 14 marzo.
Il Fudorovic scontava la reclusione per i reati di rapina, furto ed altro ed il Magistrato di Sorveglianza di Perugia gli aveva concesso un permesso di due giorni da fruire presso l'abitazione della moglie a Foligno.
L'uomo aveva fatto perdere immediatamente le proprie tracce sulle quali, però, si erano, nel frattempo, messi gli uomini del NIC. Dopo alcune intercettazioni telefoniche disposte dall'Autorità Giudiziaria, i poliziotti penitenziari riuscivano ad individuare, anche se in maniera approssimativa, la zona in cui il Fudorovic si nascondesse.
Dopo alcuni appostamenti ed irruzioni in due campi rom di Marginone (LU) veniva individuata, prima la moglie Kendi Ombini nascosta sul ciglio della ferrovia posta nei pressi del campo rom e, successivamente, dopo un movimentato inseguimento si arrivava alla cattura del Fudorovic che aveva tentato di fuggire con una bicicletta cercando di nascondersi al cimitero di di Marginone.
L'uomo è stato associato alla Casa Circondariale e la donna insieme agli altri occupanti il campo rom sono stati denunciati per il reato di favoreggiamento.
Il Fudoropvic è il nono evaso catturato dal Nucleo Investigativo Centrale negli ultimi otto mesi
Fonte: www.polizia-penitenziaria.it
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