Scuola delle Trasmissioni e Informatica
La Storia
Dopo lo sbarco a Salerno dell’8 settembre 1943, nel quadro del riassetto del nuovo Esercito Italiano, gli Alleati riorganizzano la nostra Forza Armata secondo gli schemi anglosassoni costituendo nell’ottobre del 1944, a Nocera Inferiore (Salerno), il primo embrione dell'attuale Istituto con la denominazione di Scuola Autonoma Collegamenti R.T. (Radio Telegrafonici).

Fino alla fine del conflitto l’Ente si occupa della formazione del personale destinato ai reparti genio collegamenti da inviare in linea ed avvia un primo riordino del parco materiali.

Nel Dopoguerra la scuola viene trasferita a Bracciano e inglobata in un Reggimento addestramento Genio, nell’ambito della Scuola Artieri e Collegamenti, e da questa unità viene successivamente enucleata la Scuola Genio Collegamenti, che trova sede nelle Caserme ex Genova Cavalleria ed ex Truppe di Passaggio nell’ambito della Città Militare della Cecchignola a Roma. Qui il novello istituto inizia la sua attività il 1º gennaio del 1946, sotto il comando del Colonnello Salvatore Mancuso; il 10 ottobre dello stesso anno, l’allora Ministero della Guerra, dispone il cambio di denominazione delle Caserme Genova Cavalleria e Truppe di passaggio in Caserma Generale Perotti.

Circa due anni dopo questi avvenimenti (giugno-luglio 1948), alcuni Ufficiali e Sottufficiali della Scuola ricevono il compito di attivare un centro addestramento reclute a San Giorgio a Cremano, nelle vicinanze di Napoli che, successivamente, assume la denominazione di Scuola Specializzati delle Trasmissioni e rimane in vita fino al 3 maggio 1991.

Il 1º giugno 1953 viene promulgato il provvedimento governativo che sanziona il cambio di denominazione da Scuola Genio Collegamenti in Scuola Trasmissioni; del resto, già nel mese di ottobre 1952 il Gen. Luigi Cappelli assumeva la carica di primo Ispettore delle Trasmissioni.

Fra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta del secolo scorso l’industria nazionale inizia a produrre nuove apparecchiature e mezzi di comunicazione; viene dato luogo ad un profondo rinnovamento del parco materiali, fino ad allora costituito, per la quasi totalità, da apparati di produzione statunitense. In tale contesto, la Scuola è chiamata fornire il suo insostituibile apporto nella formazione dei Quadri per far fronte alle mutate esigenze tecnico-operative.

In seguito, nei primi anni Ottanta con l’adozione delle tecniche di trasmissioni digitali e l’introduzione di nuovi servizi di utenza, diversi dal classico telefono e dalla radio, la Scuola adegua la sua organizzazione addestrativa, formando personale insegnante di elevatissimo profilo e dotandosi di attrezzature didattiche per l’addestramento sulle nuove reti di telecomunicazioni militari.

Tale processo, da allora, non ha conosciuto soste in virtù della galoppante evoluzione tecnologica dei sistemi di telecomunicazione odierni; inoltre, la possibilità di fornire nuovi servizi di utenza ha stimolato i vertici dell’Istituto a intraprendere studi e a collaudare soluzioni in grado di supportare al meglio l’azione di Comando e Controllo e di rendere il supporto comunicativo sempre più aderente alle esigenze operative.

Ma nelle pieghe di questi eventi epocali, la Scuola ha continuato a celebrare i suoi fasti squisitamente militari alla presenza delle più prestigiose cariche dello Stato e della Forza Armata; così, il 19 giugno 1993, durante la Festa dell'Arma, l’allora Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Gen.C.A. Goffredo Canino, decora la Bandiera della Scuola con una Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito, per i meriti acquisti dai Trasmettitori presenti in tutte le operazioni fino ad allora svolte in Patria e al di fuori dei suoi confini.

Nel 1995 viene celebrato il Centenario dell’invenzione della Radio di Guglielmo Marconi, alla presenza dei discendenti diretti dell’illustre scienziato e di autorevoli personalità del mondo scientifico, civili e militari; mentre il 1996 segna una tappa importantissima nella vita della Scuola con il 50° anniversario della costituzione; per l’occasione è presente il Capo dello Stato On. Oscar Luigi Scalfaro.

Questi gli eventi più eclatanti, senza tenere conto delle innumerevoli visite di personalità e delegazioni straniere provenienti da ogni continente.

Nel frattempo, negli stessi anni, si va riordinando tutto il comparto degli Istituti di formazione militari e dal dicembre 1997 il Comandante della Scuola assume l’incarico di Vice Ispettore per l'Arma delle Trasmissioni e l'Istituto cambia ancora denominazione in Scuola delle Trasmissioni e Informatica.

Attualmente la Scuola è deputata a svolgere corsi formativi, di qualificazione e di specializzazione per Ufficiali, per Sottufficiali, per Allievi Marescialli e Allievi Sergenti, per Volontari in Servizio Permanente, per Volontari in Ferma Prefissata, appartenenti a tutte le Armi della Forza Armata e ai Carabinieri.

In particolare, tali corsi mirano ad istruire i Quadri responsabili dei progetti delle reti TLC, i riparatori/manutentori e gli operatori destinati ad assolvere vari compiti in ambienti operativi o di emergenza e in grado di assicurare l’impianto e l’esercizio di reti telematiche in tempi ristrettissimi.

Pertanto, oltre a fornire gli ammaestramenti necessari per l’impianto, l’esercizio e la manutenzione dei materiali di rete e di utenza dei sistemi di telecomunicazione campali, i programmi pongono particolare attenzione all’addestramento rivolto alla conoscenza dei principi che regolano l’informatica e la telematica, avvalendosi di supporti informatici che trovano applicazione anche in campo civile; quest’ultimo aspetto pone la Scuola all’avanguardia nel settore della formazione del personale militare.

Con l’ingresso nel nuovo millennio, la rapida diffusione di internet e dei suoi servizi, la “politica” didattica ha determinato nuovi indirizzi che si stanno concretizzando in due progetti di elevatissima connotazione tecnologica: il Wireless Operational Test Bed (WOTB) e la frequenza di corsi a distanza, utilizzando le tecnologie offerte da internet (E-Learning).

In sintesi, il primo progetto mira a fornire tutta una serie di servizi multimediali integrati fino a livello “uomo”, impiegando tecnologie e standard civili, opportunamente militarizzati; mentre il secondo consente di ridurre drasticamente le spese didattiche, di viaggio, di vitto e alloggio, permettendo la frequenza di corsi a distanza “svincolati” dai classici periodi didattici, e imperniati sul concetto di “autoistruzione”; cioè, si va avanti solo se si risponde correttamente alle verifiche intermedie, sostenendo presso l’ Istituto solo l’esame finale.

I compiti della Scuola delle Trasmissioni e Informatica si possono così sintetizzare:

formulare gli indirizzi per la preparazione del personale delle trasmissioni;

elaborare la dottrina di impiego dell'Arma e la normativa tecnica e concorrere alla definizione delle acquisizioni future dei materiali;

organizzare e svolgere le CREVAL (Combat Readiness Evaluation) dei reparti delle Trasmissioni;

specializzare Allievi Marescialli, Allievi Sergenti e Volontari (VSP, VFP 1/4);

aggiornare, qualificare e riqualificare Ufficiali, Sottufficiali e Volontari;

sperimentare e svolgere attività di studio sui materiali delle trasmissioni da introdurre in servizio;

produrre video-filmati didattici e promozionali per tutte le Unità dell'Esercito e realizzare riprese e dirette televisive.

La Scuola delle Trasmissioni e Informatica e i Trasmettitori hanno la strada segnata; grazie alla strettissima integrazione fra i sistemi di telecomunicazione in uso alla Forza Armata e quelli civili, ormai non ci si può ne ci si deve esimere dal tenere il passo con i tempi!