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Risultati da 321 a 330 di 397

Discussione: ISIS alle porte, l'Europa trema

  1. #321
    Moderatore L'avatar di Orange
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    Un tempo anche la stampa aveva un'etica diversa
    Oggi il giornalista ha fatto il suo articolo, é stato bravo per arrivare velocemente all'identità dell'agente di Polizia, il redattore é sicuramente entusiasta del bel lavoro
    Purtrroppo se si bloccasse tutto ci sarebbe una schiera di sacrosanti imbecilli che griderebbe allo scandalo ed alla censura
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  2. #322
    Caporale L'avatar di remole
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    Citazione Originariamente Scritto da Orange Visualizza Messaggio
    Un tempo anche la stampa aveva un'etica diversa
    Oggi il giornalista ha fatto il suo articolo, é stato bravo per arrivare velocemente all'identità dell'agente di Polizia, il redattore é sicuramente entusiasta del bel lavoro
    Purtrroppo se si bloccasse tutto ci sarebbe una schiera di sacrosanti imbecilli che griderebbe allo scandalo ed alla censura
    Bravo il giornalista, ma è stato lo stesso Ministro degli Interni a farli, ma d'altronde anche lui è un " Ministro in prova ".

  3. #323
    Moderatore L'avatar di Orange
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    Qui si sono persi di vista i principi di base
    Tutto é confuso e sbagliato in nome della libertà (di espressione in questo caso) ecc ecc ecc
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  4. #324

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    Massimo elogio ai due agenti coinvolti.
    Comunque oggi durante una diretta il conduttore a un certo punto è stato informato di poter pubblicare le foto degli agenti e i loro nomi completi, probabilmente a seguito della pubblicazione da parte del ministero o perchè qualche altro telegiornale lo aveva già fatto...

  5. #325
    bartok
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    Il pressapochismo dei nostri politici è sconcertante. Ma sarebbe un grave errore considerarlo solo dei politici. Sono quasi giunto alla conclusione che una buona parte del problema sia da imputare ai social networks. Facebook, Twitter, WhatsApp, Messenger: sono il colpo di grazia ad una società dai costumi già in rovina. Si è sempre connessi, si può contattare chiunque ed essere contattati da chiunque in qualunque momento, istantaneamente , in 20 modi diversi. Il nostro Ministro Minniti ha divulgato i nomi dei 2 poliziotti proprio su Twitter. Come tutti - e a maggior ragione perché è un politico - si sente in dovere di avere un profilo istituzionale tramite il quale divulgare informazioni che, una volta, venivano o rilasciate durante conferenze stampa, oppure in modo formale tramite dispacci del proprio dicastero.
    Le nuove abitudini introducono problemi non da poco e tolgono forza. Il nostro Ministro, in questo momento, dovrà sicuramente star dietro ai problemi che derivano dal suo improvvido tweet e a tutta la valanga di critiche gli vengono riversate addosso tramite gli stessi mezzi.

  6. #326
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Roba da pazzi......dire nome e cognome di chi fa qualsiasi operazione di polizia.

    Non ho parole per definire il grado di imbecillità a cui siamo giunti.

    Ora quei due "poveri" agenti penderanno anche una medaglia, ma saranno anche obiettivo, assieme alle loro famiglie di quelli che vorranno la loro giustizia.
    Probabilmente saranno trasferiti chissà dove e con tutti i disagi del caso....... questa è la ricompensa per ciò che hanno fatto.

  7. #327

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    Trattandosi di un evento che si inquadra nella più generale discussione sull'ISIS in Europa, la discussione sulla sparatoria di Milano viene accorpata al topic principale.
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  8. #328

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    Detto questo, invito tutti gli utenti alla massima moderazione nei loro commenti. Di cag*te sui social ne sto leggendo fin troppe.
    La situazione è grave, si temono ritorsioni verso TUTTI i ragazzi in Uniforme. Piaccia o no, l'Italia è scesa in campo in questa assurdità: da oggi, nulla sarà più come prima. E non fatemi di nuovo il discorso dell'Italia-portone d'Europa! A questa gente non gliene frega un beneamato, ormai sono già tra di noi.
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  9. #329
    Maresciallo L'avatar di TuneUp
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    Citazione Originariamente Scritto da basilischio Visualizza Messaggio
    Roba da pazzi......dire nome e cognome di chi fa qualsiasi operazione di polizia.
    Era comunque un'informazione difficile da tenere celata, stiamo parlando di un fatto accaduto per strada ad una pattuglia in servizio presso il Commissariato di Sesto San Giovanni, non di un'operazione pianificata e condotta da reparti scelti/forze speciali dove l'anonimato può (e deve) essere strenuamente difeso in forza di motivi istituzionali e funzionali.
    A parte il fatto che si sarebbe scatenata comunque una morbosa "caccia all'eroe" se non fossero stati divulgati i nomi degli agenti coinvolti, in ogni caso non era un'informazione così difficile da reperire per i giornalisti: parliamo di operatori che stanno in divisa in mezzo alla strada tutti i giorni nell'ambito di un Commissariato ben identificato.
    Potevano impiegarci qualche giorno, ma alla fine ci sarebbero riusciti. E se ciò è possibile per un giornalista, figuriamoci per chi ha addirittura intenzioni criminose.
    A questo punto tanto vale farli i nomi, quantomeno per tributare pubblicamente i necessari ringraziamenti a chi non ha esitato a svolgere fino in fondo il proprio dovere.
    Anche perché come dice Kojak...

    Citazione Originariamente Scritto da Kojak Visualizza Messaggio
    La situazione è grave, si temono ritorsioni verso TUTTI i ragazzi in Uniforme...
    ...sono tutte le forze di polizia a trovarsi in una situazione delicata, potenzialmente ogni uomo/donna in divisa è un possibile obiettivo per il solo fatto di trovarsi dall'altra parte della barricata rispetto a questi luridi criminali.
    L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia...

  10. #330
    bartok
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    Kojak,
    Detto questo, invito tutti gli utenti alla massima moderazione nei loro commenti. Di cag*te sui social ne sto leggendo fin troppe.
    La situazione è grave, si temono ritorsioni verso TUTTI i ragazzi in Uniforme. Piaccia o no, l'Italia è scesa in campo in questa assurdità: da oggi, nulla sarà più come prima. E non fatemi di nuovo il discorso dell'Italia-portone d'Europa! A questa gente non gliene frega un beneamato, ormai sono già tra di noi.
    Non so cosa si dica sui social, perché ormai li uso poco, secondo me però l'Italia non è affatto scesa in campo. quei 2 poliziotti si trovavano lì, c'è stata una sparatoria, uno è stato ferito e l'altro ha colpito il terrorista. Praticamente è un caso. Non c'è una strategia, un'azione organica, una "scesa in campo". Io sono convinto che sarà tutto esattamente come prima. Purtroppo il discorso "Italia-portone d'Europa" è la triste realtà. Non me lo sono inventato io e d'altra parte i fatti lo dimostrano, tra cui la personale storia di Amri.

    da ANSA:
    L'ultimo viaggio del terrorista che ha fatto strage a Berlino inizia nella stazione di Chambery, cittadina francese ai piedi della Alpi dove Amri è arrivato proveniente dalla Germania. Senza documenti, senza libri o testi scritti, senza telefono, con pochi soldi e pochissimi effetti personali. Ma con una pistola in tasca. "Era come un fantasma", dirà poi il questore di Milano Antonio De Iesu.

    Ecco come l'Europa è scesa in campo contro il terrorismo. C'è stato un attentato in cui sono morte decine di persone e il colpevole è a piede libero. che cosa accade? niente. Questo passa dalla Germania, alla Francia, all'Italia come se niente fosse, senza controlli.

    Se è stato preso, è per puro caso:

    Cosa ricorda dell'altra notte?

    «Eravamo di pattuglia vicino alla stazione, io ho notato quest'uomo in una zona d'ombra e mi sono insospettito. Ho preso l'iniziativa di controllarlo, mentre il mio collega era al volante, attivando la normale procedura. Ho chiesto i documenti allo sconosciuto, ma non li aveva».

    Ha riconosciuto subito lo straniero come Anis Amri?

    «No, era molto diverso da come appariva nelle foto segnaletiche. E più magro».

    Cosa le ha fatto scattare l'allarme?

    «Quando gli ho chiesto di dove fosse ha risposto: Di Reggio Calabria, ma il suo accento era straniero. Così mi sono accorto che qualcosa non andava e ho allertato il collega».



    Adesso leggo che sta scoppiando il panico delle ritorsioni e che dovremmo blindarci. cioè come? cosa si vuole fare? Più militari per le strade? allora, io vedo la Polizia, i Carabinieri, la Giustizia, insomma, tutti questi apparati utili al mantenimento dell'ordine, io li vedo come una sorta di sistema immunitario, come se fossero degli anticorpi. C'è un'infezione? Gli anticorpi vanno lì. Ebbene, i nostri "anticorpi", purtroppo, non godono di ottima salute: sono pochi, le infezioni sono troppe e per di più gran parte dei globuli rossi, che sono i cittadini, li vedono come dei fascisti col manganello, mentre molti batteri e virus sono visti come "risorse" da instradare verso la retta via. Ma a complicare la questione, si aggiunge il fatto che qualunque sistema immunitario, anche il più efficiente, è completamente inutile se poi non c'è la prevenzione. Puoi avere anche gli anticorpi più agguerriti del mondo, ma se poi si va con le prostitute nigeriane senza preservativo...

    La situazione è esattamente questa: è inutile parlare di "intelligence", "blindarci"... sono tutte belle parole che sull'onda emotiva di quanto è successo ci danno un'illusione effimera di sicurezza. ma la realtà, è un'altra: abbiamo anticorpi ad efficienza ridotta, con le armi spuntate, fortemente criticati e nel quadro di un organismo che non fa alcuna opera di controllo e prevenzione. Se vogliamo poi continuare nella metafora, noi siamo i portatori sani: le infezioni rimangono latenti, per andare altrove a manifestarsi in modo acuto. Finché non si agirà sulla prevenzione, unitamente ad un rafforzamento degli "anticorpi", parliamo del niente. Ma tutto ciò richiederebbe un cervello diverso. E anche in tal caso, la negligenza è stata ed è così tanta e tale, che non è neanche detto che si possa avere successo.

    TuneUp,
    Era comunque un'informazione difficile da tenere celata, stiamo parlando di un fatto accaduto per strada ad una pattuglia in servizio presso il Commissariato di Sesto San Giovanni, non di un'operazione pianificata e condotta da reparti scelti/forze speciali dove l'anonimato può (e deve) essere strenuamente difeso in forza di motivi istituzionali e funzionali.
    A parte il fatto che si sarebbe scatenata comunque una morbosa "caccia all'eroe" se non fossero stati divulgati i nomi degli agenti coinvolti, in ogni caso non era un'informazione così difficile da reperire per i giornalisti: parliamo di operatori che stanno in divisa in mezzo alla strada tutti i giorni nell'ambito di un Commissariato ben identificato.
    non sono così sicuro che i nomi sarebbero stati scoperti. In realtà, affinché i nomi non venissero fuori, non sarebbe bastato che Minniti se ne stesse zitto, ma avrebbero proprio dovuto esser tenuti segreti. In ogni caso, se un giornalista li avesse scoperti per un'indagine sua, avrebbe fatto solo il suo dovere. Il che è ben diverso da un Ministro che Tweetta i nomi in giro! E comunque, da quel che so, ci sono informazioni che i giornalisti non possono divulgare per motivi di sicurezza. Voglio dire... per la privacy i giornalisti non possono mai inquadrare i volti dei minorenni (e non si sa perché!) e infatti se ci fate caso quando vengono intervistati i minorenni vengono sempre inquadrati o i piedi o i sederi (!)... poi però si possono pubblicare i nomi di 2 Poliziotti con i rischi di ritorsioni che ne derivano! Io non credo: c'era sicuramente il modo di tenere segreti i nomi, o quantomeno provarci.

    Invece no: Minniti s'è sentito in dovere di Tweettare! I nostri politici la dovrebbero finire di scrivere le prime cose che gli passano per la testa sui Social!
    Ultima modifica di bartok; 24-12-16 alle 10: 43

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