Citazione Originariamente Scritto da blasonario Visualizza Messaggio
Vorrei offrire, come direbbero i britannici, i miei miseri 2 centesimi alla discussione.

Qualche anno fa ho avuto la fortuna e l'onore di effettuare qualche mese di Sar-El presso tre diverse basi militari israeliane. Premetto che non sono ebreo e non ho antenati ebrei, quindi parlo da persona completamente estranea alla filosofia e alla cultura dello Stato d'Israele (vabbé, ho studiato un po' di ebraico quando ero stato in seminario per pochi mesi... poi ho capito che le donne erano e sono meglio della vita contemplativa).

Ciò che ho respirato in quelle basi era una totale coesione tra i soldati di leva. Una persona istruita ma poco inserita nel mondo ebraico potrebbe avere l'impressione che il fattore religioso sia l'autentico collante tra i giovani (per es. atti di nonnismo non si vedono praticamente mai), invece, dopo alcuni mesi trascorsi in mezzo agli israeliani, si comprende come le divisioni all'interno del mondo ebraico siano moltissime. Allora, ci deve essere qualcosa d'altro a tenere insieme con un'armonia che non vedo da nessun'altra parte i giovani: è l'idea di sentirsi parte di un progetto comune al di là dell'appartenenza etno-religiosa ad un certo tipo di ebraismo (per esempio, io là ho visto ebrei est-asiatici, gli ebrei di Kaifeng, ed ebrei indiani, o Bnei Menashe, nonché ebrei neri dallo Zimbabwe, i Lemba) o di religione diversa dall'ebraismo (come i Drusi oppure i Maroniti, questi ultimi solamente volontari, da quel che ho capito).

Io ho visto che per loro il servizio militare contiene anche quello che nelle nostre scuole chiamiamo progetti di inclusione e i giovani vengono allenati alla comprensione di chi si ha accanto: maschio, femmina, musulmano, ebreo di qualsivoglia etnia, cristiano, persona affetta da sindrome particolare. Infatti, ho visto anche persone affette da sindrome di Down inquadrati nell'IDF: erano, ovviamente, inseriti in unità non combattenti.

Mi sembrava quasi che gli anni trascorsi all'interno della base fossero come la continuazione della scuola per i giovani israeliani. Poi, è vero che c'è sempre l'altra faccia della medaglia: alcuni graduati di truppa, ormai agli sgoccioli del proprio servizio di leva, mi avevano detto che pochi israeliani vanno all'università proprio perché per tre anni sono impegnati con il servizio militare.

Allora io mi domando: perché non imparare da Israele e da ciò che fa? Perché non provare l'esempio dell'Austria, che ha una leva di sei mesi? Perché non possiamo noi italiani migliorare i punti in cui Israele e l'Austria sono carenti?

Secondo me, manca la volontà: è vero che un esercito di leva ha più senso anche con una popolazione omogenea e mal si adatta ad una popolazione che va sempre più verso la globalizzazione... tuttavia, mi sentirei di dire che all'indomani dell'Unità d'Italia, gli italiani non si sentivano tali ed era tutto alla stregua di uno stato multietnico... eppure... La volontà dovrebbe essere quella di rendere il cittadino tale a 360°: un cittadino che non difende il proprio Paese o non è educato ad effettuare qualche sacrificio per esso è un cittadino a metà. La nostra cultura occidentale post ancien régime fonda proprio la sua identità sull'esempio della Francia rivoluzionaria, un Paese che ha reputato necessario, alla luce dell'uguaglianza, della fraternità e della libertà, caricare il cittadino dell'onere della difesa della Patria. E, credetemi, il servizio militare che serve al cittadino per esserlo al 100% non se lo sono inventato gli illuministi: lo hanno preso dalla più antica democrazia del mondo... Atene.
Nonnismo non è il termine adatto, probabilmente si sarà trattato di intemperanze o malintesi. Nonnismo è quel vergognoso fenomeno che mi é costato un servizio di leva che desideravo tanto e a cui rinunciai a malincuore. Sono un grande estimatore dell'Esercito Israeliano, lo considero un modello da applicare anche alle nostre Forze Armate.
In un documentario di qualche anno fa vidi che, se proprio ci si trovava male, era possibile congedarsi anche dopo solo pochi mesi di servizio. Tu che hai avuto un'esperienza diretta puoi confermare?