Beh buongiorno.. Vorrei raccontarvi di questi mesi (ancora da finire) che ho vissuto dal 24 giugno a ora! Devo dirvi che voglio scrivere questa esperienza solo per sfogarmi un pò, non per lagnarmi ma solo per raccontarvi cosa mi è successoe di trarre le mie conclusioni. Sarò diciamo "breve" e spero vi interesserà questo racconto.
Partendo dalle visite per il 1 blocco 2014: mi trovavo a Foligno per affrontare 2 giorni di visite per l'accesso alla graduatoria VFP! Sono stati i primi due giorni in caserma che mi hanno cominciato a far venire qualche dubbio su quello che stavo facendo, scarsa organizzazione, visite mediche inutili, ma soprattutto l'ambiente era ciò che mi colpì. Non mi sentivo a mio agio all'interno di una caserma con quelle persone che strillavano e ci trattavano diciamo "male".. Ma era solo un assaggio del vero anno da volontario.
Passate le visite non rientrai al 1 blocco ma fui ripianato al 2 blocco 2014. Partenza 24 Giugno, destinazione Verona 85° RAV! Che dire, i soliti primi 15 giorni vissuti malissimo perchè l'impatto di un civile con il mondo militare è abbastanza tosto ma dopotutto una volta abituato ho cominciato ad amare Verona, gli istruttori e i miei fratelli! Nonostante le difficoltà il Rav passò, ma si concluse nel peggiore dei modi!
Durante la marcia valutativa di 15 km mi feci male al ginocchio ma conclusi la prova e finii il corso! Purtroppo il momento brutto arrivò al momento della comunicazione delle destinazioni : Modulo K San Candido e destinazione finale Alpini!
Beh li non ve lo nego, volevo proprio scappare! Non avevo espresso preferenza ed ero stato mandato nel reggimento e nel posto dove non avrei mai voluto andare perchè lo odiavo! Il giorno della partenza si lasciano i veri amici e si parte per un viaggio di tante ore per arrivare in questo posto freddo con paesaggi spettacolari, ma così piccolo e così disperso che l'idea di tornare a casa svani subito subito.. Ma parliamo del modulo K, nessuno ne parla mai!
Arrivati ci spiegarono un pò tutta la caserma e il posto in cui eravamo finiti. Il nostro scopo li era addestrarci per la prova finale, l'assalto. Conoscemmo subito i nostri istruttori, fantastici! Il nostro maresciallo era un grande, ci faceva divertire ma quando si lavorava, si lavorava più di tutti! Infatti credo di non aver mai corso così tanto in vita mia e in più con anfibi e zaino per strade di montagna! Ovviamente qui c'è l'intoppo!
A due settimane dal dolore al ginocchio, ci fu la prima lezione di educazione fisica lì al mod k, e proprio in quel momento iniziarono i miei guai! Correndo il dolore si risvegliava sempre più finchè non riuscii proprio a camminare! Decisi così di evitare la convalescenza per ripetere il corso(con conseguente trasferimento ad aosta) e feci nell'arco di 1 mese, 3 infiltrazioni al ginocchio! Riuscii, tra dolori e antiinfiammatori, a finire questo benedetto modulo k che in confronto il RAV era una edit! Arrivò il giorno dell'assalto tutto ando bene e fu veramente adrenalinico e divertente per quanto una prova del genere può essere banale e inutile!
Trasferito al reparto (sperduto più di San Candido, tra le montagne senza mezzi pubblici, negozi, supermercati, l'unica cosa che c'è è la pioggia perenne) finalmente credevo che potevo rilassarmi e non avrei tenuto una vita operativa ai ritmi del modulo k dove ogni giorno si era nel letame a rotolarsi sotto la pioggia, neve e quant'altro..
Invece mi sbagliavo, il modulo k non era finito e sarebbe continuato letteralmente fino al 24 giugno 2015! In più incontravo persone(con il grado) sempre più represse che rompono i co**ni dalla mattina alla sera che invece di aiutarti ti mettono nella m**! Beh devo dire che questa cosa mi ha buttato giù e non poco! Perchè? Perchè per entrare in Polizia sono stato costretto ad affrontare questo anno in cui sono stato mandato in reggimenti che odio, in più mi sono fatto male e adesso purtroppo l'infortunio non mi ha permesso di andare avanti e sono stato operato! Beh ragazzi inutile chiedervi se avete capito quanto sono stato sfigato, ma soprattutto la mia idea su l'anno obbligatorio per fare sti benedetti concorsi!
Un anno nell'esercito è sicuramente un esperienza che un minimo ti fa crescere, ma è un anno buttato, dove sei costretto a fare una cosa che non ti piace, in un ambiente di lavoro malato dove ogni scusa è buona per piantartelo nel deretano.
So che a tanti piace e non voglio offendere nessuno, ma questa è la mia esperienza e ciò che ho dedotto da questi mesi sofferti per me. Ma sicuramente c'è chi ha vissuto di peggio, e soprattutto chi si è trovato bene
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