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Discussione: "Il Poliziotto, un amico in più": pensieri e considerazioni

  1. #31

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    Dico la mia da pivellino della Polizia...
    Al giorno d'oggi la cosa che viene richiesta maggiormente alle istituzioni è la trasparenza...Anche nel nostro caso...
    Certi comportamenti "corporativi" tenuti in passato dai colleghi che magari coprivano chi picchiava il fermato per fargli confessare qualcosa o chi usava la divisa per gestire i propri traffici illeciti al giorno d'oggi possono solo che essere condannati senza appello. E il fatto che non sempre venga fatto o che il sindacato di turno si indigni apertamente non aiuta il cittadino a farsi una buona opinione dell'Istituzione.
    Tuttavia bisogna anche denunciare apertamente i soprusi che il poliziotto medio riceve ormai quotidianamente, dall'offesa al sanpietrino tirato a dosso durante una manifestazione.
    In questo secondo aspetto secondo me la dirigenza e il nostro Ministro dell'Interno sbagliano. Spesso possiamo avere reazioni esagerate ma molto spesso sono ampiamente giustificate e il non venire "protetti" dal capo fa sentire soli. E se son da solo si sa tutti come si reagisce...
    Inferm...Emm no, Vice Revisore Tecnico Infermiere! Per alcuni "Uaaa Merescià!"

  2. #32
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da Dr.Winters Visualizza Messaggio
    Io sono della seconda scelta, non devo essere amico del cittadino, ma al suo "servizio" ovvero non schiavo delle suo più disparate voglie ma sempre nel rispetto di una gerarchia funzionale che il poliziotto, in quanto funzionario dello stato, deve esigere...siamo italiani è "purtroppo" il senso punitivo non lo abbiamo nel sangue, ripet...purtroppo!

    Vedo molto meglio la figura del "poliziotto un amico in più" nel rapporto con i bambini, come spesso facevamo in volante sai bene che sono ben disposto a far salire sulla macchina della polizia il bambino di turno, è bello passare per le vie del centro con quella macchina azzurra che i bambini salutano ed apprezzano...se aiutiamo le nuove generazioni a rispettarci sarà più facile in futuro avere una società migliore.
    Ma la figura del collega medio è dietro l'angolo e per quanto tu ti possa comportare bene con il cittadino ci sarà sempre il cretino di turno che cancellerà tutto quello che faticosamente è stato fatto...
    Il poliziotto più che un amico, deve essere visto ( cosi lo vedo, e ho la percezione che tutti lo vedano cosi) come un qualsiasi pubblico dipendente che deve espeltare un determinato servizio (niente dicotomia amico-non amico). Cioè io cittadino cosi come vado all'uffico ambiente del comune dove mi aspetto un servizio che pago con le tasse, cosi voglio che se vado in questura mi sia reso il giusto servizio,con la dovuta cortesia che dovrebbe contraddistinguere qualsiasi dipendente pubblico senza nulla di più o di meno da quello che mi spetta. Non vedo,e nessun cittadino vede il polizitto nell'ottica di un superiore gerachico funzionale. La gerarchia a stento viene rispettata (e sempre delegittimata) in polizia, figuriamoci se i cittadini sentono o "subiscono" una sorta di gerarchia funzionale.
    In sintesi, tutto è racchiudibile nella parola Servizio,che non vuol dire "a quel servizio",sia chiaro.

  3. #33

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    In sintesi, tutto è racchiudibile nella parola Servizio,che non vuol dire "a quel servizio",sia chiaro.
    Sintesi perfettamente azzeccata, a mio avviso.
    Purtroppo la delegittimazione di immagine è passata anche attraverso una mistificazione del suo contenuto: non voglio il poliziotto anni Cinquanta (=temuto, fonte di insonnia, arrogante, repressivo); ma non voglio nemmeno il poliziotto anni Duemila (=cui si può dare del "TU", la cui conoscenza significa per forza favoritismi e piaceri, trattato alla stregua di un lacchè). Punterei invece moltissimo sulla formazione professionale, in un modo che vada al di là della sterile conoscenza di norme e regolamenti. Come? Ripristinando d esempio la libera uscita degli Allievi Agenti fatta IN UNIFORME: motivo di orgoglio per il Corpo, stimolo di autoresponsabilità per l'Allievo. Ma capisco di vivere in un'altra epoca....
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  4. #34
    Maresciallo
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    kojak,fosse per me ti farei capo della polizia, altro che storie. sistemeresti un paio di cose che non vanno per niente; a "rimetterci" è la gente come te.

  5. #35

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    Citazione Originariamente Scritto da golia Visualizza Messaggio
    Non vedo,e nessun cittadino vede il polizitto nell'ottica di un superiore gerachico funzionale. La gerarchia a stento viene rispettata (e sempre delegittimata) in polizia, figuriamoci se i cittadini sentono o "subiscono" una sorta di gerarchia funzionale.
    In sintesi, tutto è racchiudibile nella parola Servizio,che non vuol dire "a quel servizio",sia chiaro.
    Non credo ci debba essere una "gerarchia" piuttosto una fiducia in quello che il poliziotto sta facendo, perchè è per il bene della comunità...cosa che a noi Italiani in genere frega poco perchè finchè va bene l'orticello nostro il resto non conta nulla, purtroppo alle volte la polizia reprime ma lo fa per il bene della comunità e bisogna farsene una ragione!
    Io non dico che il cittadino a cui faccio la contravvenzione deve farmi il sorriso ed essere contento, ma per lo meno capisca che io faccio il mio dovere e lo faccio soprattutto anche per la vecchietta che magari un domani lo stesso cittadino avrebbe messo sotto se non si fosse ricordato di quel poliziotto che tanto l'ha fatto incazzare quella volta della contravvenzione per un rosso bruciato...
    Sei appena arrivato? Presentati QUI.
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  6. #36
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da Dr.Winters Visualizza Messaggio
    Non credo ci debba essere una "gerarchia" piuttosto una fiducia in quello che il poliziotto sta facendo, perchè è per il bene della comunità...cosa che a noi Italiani in genere frega poco perchè finchè va bene l'orticello nostro il resto non conta nulla, purtroppo alle volte la polizia reprime ma lo fa per il bene della comunità e bisogna farsene una ragione!
    Io non dico che il cittadino a cui faccio la contravvenzione deve farmi il sorriso ed essere contento, ma per lo meno capisca che io faccio il mio dovere e lo faccio soprattutto anche per la vecchietta che magari un domani lo stesso cittadino avrebbe messo sotto se non si fosse ricordato di quel poliziotto che tanto l'ha fatto incazzare quella volta della contravvenzione per un rosso bruciato...
    Se la poni in quest'ottica, sono d'accordo. C'è chi comprende il lavoro che una persona sta facendo, c'è chi è diffidente, c'è chi si fida e c'è chi la vede in un'ottica ancora più diversa. L'importante, per entrambe le parti è non farla fuori dal vaso. chiedo quello che mi spetta e mi pongo educatamente, cosi come voglio che il dipendete pubblico mi dia un'informazione o mi offra un servizio in modo efficiente ed educato. se poi l'educazione manca da una parte o dall'altra, o manca ad entrambi,è chiaro che i rapporti e le situazioni finscono a schifio, e tutti i buoni propositi de "un poliziotto un amico in più" vanno a farsi benedire

  7. #37
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    Salve a tutti,

    innanzitutto buone feste. Sono un cittadino, ogni tanto visito il vostro forum e leggo con interesse le vostre discussione. Ho deciso di intervenire in questa perché la trovo di particolare rilevanza, perché ho la netta sensazione che con la crisi economica, sia entrato in crisi un po' tutto il sistema, ma sopratutto il rapporto tra cittadini e forze dell'ordine.

    Qui ci si chiede se il poliziotto debba essere amico o meno del cittadino. Partiamo da questo presupposto: quale cittadino? Sicuramente viene da dire "quello onesto". Ok, ma chi è il cittadino onesto? Quello che rispetta le leggi? Fin qui pure ci siamo...ma chi è che non infrange la legge? Chi non ha bisogno di infrangerla! Con la crisi economica questo confine è diventato sempre più labile. Un esempio: si parla molto in questi giorni di Tor Sapienza, dell'emergenza abitativa e delle occupazioni abusive. Come sapete le forze dell'ordine hanno effettuato degli sgomberi per cacciare via gli abusivi. Ma questi abusivi chi sono, in fin dei conti, se non dei disperati che non hanno un tetto (ovviamente lasciamo stare i furbetti)? Quando ho visto questo, io francamente mi sono domandato quale sia la vera natura della figura del poliziotto. Molti, come avete sottolineato voi, pensano che sia un amico del cittadino, sempre al suo servizio. Altri come un nemico, da combattere con tutti i mezzi.

    Io penso che non sia nessuno delle due opzioni, ma purtroppo qualcosa di ben peggiore: un puro burocrate che esegue ordini. Non vi offendete, ma io la penso così, e in questi anni di crisi economica i miei sospetti purtroppo si sono rivelato fondati. Quando vedo le forze di polizia arrestare mafiosi ladroni (e su questo avete tutto il mio appoggio), ma nello stesso tempo andare a picchiare in tenuta antisommossa gli operai disperati che perdono il lavoro, o gli studenti che protestano perché il loro futuro è in pericolo, o di vigili che tolgono le macchine senza assicurazione a gente in cui ci dorme perché è stata sfrattata e non sa dove andare...beh, mi spiace, ma io traggo questa conclusione. Io non mi stancherò mai di ripetere il principio evangelico che la Legge è fatta per l'uomo e non l'uomo per la Legge, ma molto spesso le regole vengono impostate sul secondo principio anziché sul primo. D'altronde ci si chiede perché in Italia ci sia questa mentalità del non rispettare le regole perché tanto nessuno lo fa. Ma come si può pretendere che il cittadino medio, tartassato da tasse, precarietà, problemi vari, la pensi in maniera differente quando chi dovrebbe dare l'esempio non lo fa? Ovviamente parlo dei nostri parlamentari, di gente che prende 20 mila euro al mese per stare in parlamento 2 giorni a settimana per due ore; che spende i soldi pubblici per i propri comodi; o di gente che non si presenta in parlamento eppure continua a percepire lo stipendio. La legge dice: non rubare. Ma questo non è rubare? E perché allora voi cari poliziotti non li andate ad arrestare? E invece a me pare che continuiate a proteggere questa gente, a tutti i costi. Vi lamentate dei vostri magri stipendi o dei tagli, quando la causa di tutto ciò sono proprio loro, quei signori a cui parate il sedere. Questa è una cosa che francametne mi manda in bestia: perché lamentarsi della propria paga, delle ore massacranti, dei tagli, eccetera eccetera, ma poi quando la gente vorrebbe dare due schiaffoni a quella massa di cialtroni, voi accorrete per difenderli? Io non lo capisco.

    Concludo dicendo che il poliziotto per come la vedo io non è amico né nemico: un semplice strumento nelle mani del potere. Niente di più, niente di meno.

    PS. Non per rincarare la dose, ma io contesto un'altra cosa. Io sono stanco di sentire che i poliziotti sono degli svantaggiati che prendono due lire. Un poliziotto almeno ha un lavoro sicuro vita natural durante, con tutti i vantaggi che ne derivano, cosa che io e la mia generazione ci sogniamo; un poliziotto non saprà mai cosa significa essere precario. Un poliziotto rischia la vita? Vero, ma tante altre categorie fanno lavori rischiosi senza godere delle tutele del contratto statale: gli operai in fabbrica (vedesi i poveracci di Cisterna), le guardie giurate, i minatori. Ma tanti di voi per fortuna lo sanno, e infatti in un'intervista un agente disse: tanti guadagnano meno di voi. io se lo incontrassi gli stringerei forte la mano. No mi dispiace, ma per me le categorie svantaggiate sono altre.

  8. #38
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  9. #39
    VxVendetta
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    Citazione Originariamente Scritto da Socrates Visualizza Messaggio
    Salve a tutti,

    [...]
    Tutto ciò mi fa ripensare ad un dialogo del film Tepepa:

    Presidente: La Nazione si regge sull'esercito che fa rispettare le leggi dello Stato, lei che ne pensa, generale?

    Ufficiale: Un generale non pensa, un generale obbedisce, e non obbedisce a ricchi e poveri, ma alla Patria.

    Tepepa: Lo vedi, tu hai detto Stato, lui ha detto Patria...non gli chiedi se nella Patria sono compresi anche i poveri?


    Morale della favola (e del film): la polizia (così come l'esercito, ma ora siamo nel 2014 e non nel 1908 di Tepepa) non potrà mai arrestare il governo, e tantomeno i governanti. Per fortuna. I governanti, i ladri, come li chiami tu, sono lassù perché il popolo (ricchi e poveri) lo ha permesso. Illusione? Stupidità? Credenza alla propaganda elettorale? Non mi interessa. La polizia (inteso come organo non come singolo corpo) è al servizio dello Stato e dei suoi rappresentanti, se fosse un organo che segue le decisioni popolari e andasse a prendere la gente ascoltando le opinioni della folla, non sarebbe polizia, ma vigilantes (non le guardie giurate, quelli del far west coi cappucci).

    Operai e studenti, quando e se vengono "picchiati" lo sono perché nel loro modo di protestare c'è evidentemente qualcosa che va contro lo Stato e le sue leggi, cui la risposta contenitiva (violenta è una definizione che non piace, il comportamento di alcuni può essere violento, ma lo scopo è contenitivo) è una conseguenza.

    La macchina senza assicurazione, se usata non per dormire ma per circolare (e per il CdS anche le macchine ferme sono in circolazione se in area pubblica) può uccidere qualcuno, può danneggiare qualcun altro, ivi compreso chi la guida. E se non c'è l'assicurazione non sto a dirti, perché immagino tu lo sappia, cosa succede. Portare via un veicolo senza assicurazione è semplicemente preservare la vita del cittadino, così come lo è sanzionare chi per risparmiare manda gli operai senza dispositivi di protezione, o con gli estintori non funzionanti.

    La casa sfitta e occupata è materia da sanatoria, può essere rivista, può essere condonata, sequestrata al suo proprietario (reale o fittizio che sia), le regole di ingaggio possono essere cambiate, le auto possono essere lasciate ma attenzione che non può e non deve essere la polizia a cambiare le regole. Non può e non deve perché la polizia è organo preposto al rispetto, non all'emanazione, se fosse organo legislativo ed esecutivo sarebbe una dittatura, peggio, uno stato di polizia (come quello che faceva aprire gli aerei e lanciava, senza paracadute, gli oppositori in mare). E' il cittadino che deve scegliere i suoi rappresentanti per modificare le leggi, pretendere che la polizia disobbedisca quando queste sembrano ingiuste, o che elimini chi le promulga, è semplicemente non avere il coraggio di prendersi le proprie responsabilità e demandare ad altri ancora il compito di occuparsene (e se poi non piace quello che fa la polizia, chi si manda contro la polizia? l'esercito? e poi?).

    Discorso svantaggiati e due lire, non rispondo nemmeno: c'è uno standard europeo, c'è una situazione sociale, c'è questo o quel problema. Io sono il primo a dire che qualifiche e possibilità si devono prima guadagnare che pretendere, ma nemmeno si può accettare un comportamento inaccettabile delle istituzioni nei confronti di chi le difende (e difende il cittadino, e accetta stress psicologici e non che pochi accetterebbero, che poi per il posto fisso tutti si riscoprono poliziotti è secondario).

    A proposito, meno male che le nostre proteste si limitano a quello che la legge impone, sai quanto sarebbe più facile fare dei danni abnormi, ma non li facciamo, obbediamo alle leggi anche quando ci protestiamo contro.

    Poi vediamo che alle elezioni vota il 37% degli aventi diritto, e la gente ci dice che dobbiamo arrestare i "ladri del parlamento" dopo non aver fatto nulla per toglierceli. Un po' come quando si devono arrestare mafiosi e mafiosetti, ma nessuno ha visto nulla o vuole prendersi il rischio di mettere il suo nome sotto una segnalazione.

  10. #40
    herman
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da VxVendetta Visualizza Messaggio
    Tutto ciò mi fa ripensare ad un dialogo del film Tepepa:

    Presidente: La Nazione si regge sull'esercito che fa rispettare le leggi dello Stato, lei che ne pensa, generale?

    Ufficiale: Un generale non pensa, un generale obbedisce, e non obbedisce a ricchi e poveri, ma alla Patria.

    Tepepa: Lo vedi, tu hai detto Stato, lui ha detto Patria...non gli chiedi se nella Patria sono compresi anche i poveri?
    [omissis] Un po' come quando si devono arrestare mafiosi e mafiosetti, ma nessuno ha visto nulla o vuole prendersi il rischio di mettere il suo nome sotto una segnalazione.
    o va a votare il 37% o il 90% penso che i ''ladri'' ci siano sempre
    Ultima modifica di Kojak; 27-12-14 alle 10: 50 Motivo: migliore lettura del post

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