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Discussione: Pagamento con buoni pasto

  1. #11

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    Mannaggia mannaggia.... cavolo ci lavoro...e non c ho capito nulla allora passiamo alle fonti normative....--->>>>CONGRUITA'L'analisi di congruità mira alla stima di un ricavo presunto, risultante dall'applicazione della funzione di regressione alle variabili indicate dal contribuente.

    Trattandosi di un calcolo statistico Gerico indica:

    il ricavo puntuale, ritenuto come il valore più probabile stimato;
    l'intervallo di confidenza, ovvero sia un valore minimo (indicato come ricavo minimo) e massimo (che non viene indicato), la cui media è il ricavo puntuale. È considerato probabile al 99,99% che il ricavo del soggetto considerato ricada nell'intervallo di confidenza.
    Il contribuente deve confrontare i propri ricavi con quelli presunti, ritenendosi:

    congruo, se i ricavi dichiarati sono superiori al puntuale;
    non congruo, se i ricavi sono inferiori al puntuale.
    In tale caso, potrebbe essere sottoposto a controllo e l'ufficio potrebbe contestargli l'omessa indicazione dei ricavi “mancanti” per arrivare al puntuale. Il contribuente ha la possibilità di un adeguamento spontaneo in dichiarazione, portando l'importo dichiarato a coincidere con quello del ricavo puntuale stimato dagli uffici finanziari; tale possibilità implica però il pagamento di una maggiorazione pari al 3% della differenza tra il valore puntuale e il valore inizialmente dichiarato, maggiorazione non dovuta nel caso in cui tale differenziale sia inferiore al 10% dei ricavi e compensi o nel caso in cui lo studio di settore sia stato appena introdotto o se siamo nel primo anno di aggiornamento dello stesso. Si noti che il contribuente non congruo, potrebbe avere ricavi che sono superiori al ricavo minimo e che quindi rientrano nell'intervallo di confidenza.

    In tal caso, pur restando la possibilità di controllo, agli uffici finanziari è stato suggerito di privilegiare altre posizioni, data l'elevata probabilità di attendibilità dei ricavi dichiarati.
    Gli studi di settore sono uno strumento che il fisco italiano utilizza per rilevare i parametri fondamentali di liberi professionisti, lavoratori autonomi e imprese.

    La parte principale consiste nella raccolta sistematica dei dati che caratterizzano l'attività e il contesto economico in cui opera l'impresa, allo scopo di valutare la sua capacità reale di produrre reddito e sono impiegati per l'accertamento induttivo degli esercenti arti e professioni e imprese. SE QUALCOSA NON TI E' CHIARA DOMANDA PURE..

  2. #12

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    La congruità, la coerenza e la normalità. Ogni anno il Fisco produce un software apposito, denominato Ge.Ri.Co, che calcola la congruità ovvero la non congruità, con precisazione dello scostamento rispetto al presunto, la coerenza e la normalità (cioè se la situazione aziendale non presenta indici anomali nella sua gestione). Pertanto è opportuno che tutte le aziende installino tale software sui loro computer e che, preventivamente e cioè prima dell'inizio dell'anno, inseriscano in GeRiCo i dati che si presumono di realizzare nel nuovo anno, in modo da sapere se, almeno in base al presunto, la gestione verrà considerata congrua e coerente oppure no. Chiaramente questa prova preliminare è da ritenersi indicativa, in quanto da un lato realizzata su dei dati presunti, dall'altra ottenuta con il software dell'anno precedente: va considerato infatti che ad inizio anno non è ancora disponibile la versione aggiornata. Per questo è anche importante verificare se l'eventuale congruità e coerenza risultante abbia un certo "margine", oppure se invece una minima variazione dei dati porterebbe immediatamente ad una situazione di non congruità e/o di incoerenza.

    Le conseguenze. Qualora la situazione venga ritenuta non congrua si inverte il cosiddetto onere della prova: non è più il Fisco a dovere legittimare la sua pretesa, ma il contribuente a provare, se del caso anche in giudizio, l'illegittimità della pretesa tributaria. Il Fisco dunque - in maniera automatica, sulla sola base di quanto dichiarato dal contribuente - potrebbe cioè accertare (e quindi richiedere le relative imposte con sanzioni ed interessi) al contribuente il maggior reddito sui maggiori ricavi presunti in base agli studi di settore. L'incoerenza invece, a differenza della non congruità, viene esaminata autonomamente dal Fisco per valutare se può permettere un accertamento di maggior reddito secondo le procedure ordinarie, ma non automaticamente. Va tuttavia detto che, in caso di giudizio, e sempre quando la situazione generale dichiarata è nel complesso credibile, le Commissioni Tributarie accolgono abbastanza facilmente i ricorsi dei contribuenti, soprattutto se non ci sono altri elementi contro il contribuente oltre alle risultanze del programma GeRiCo. Per questo negli ultimi anni l'atteggiamento del Fisco è iniziato ad essere leggermente più “morbido” nei confronti del contribuente non congruo.

  3. #13
    Moderatore L'avatar di gagliardi
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    E secondo te il copia-incolla da wiki che valore aggiunge alla "tua" posizione?
    Gli studi di settore restano una cosa diversa dal fatturato medio di una singola impresa, come affermavi, e servono a stabilire il range in cui far oscillare i parametri di Gerico.
    I casi d'incongruità (non incoerenza) sono tantissimi, e tra le altre cose l'inversione dell'onere della prova rende meno dannoso per il contribuente pagare il richiesto (quand'anche non legittamente dovuto) che andare incontro a condanna certa, maggiorazioni, ulteriori sanzioni etc.
    Il comportamento benevolo delle Commissioni Tributarie l'hai visto solo tu.
    Se vuoi aggiungere al copia-incolla delle "fonti" qualche altro pensiero tuo personale, ti rammento di non scrivere in maiuscolo.
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  4. #14
    Utente Expert Marina L'avatar di SANGRIA
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    Ma questo con la Guardia di Finanza cosa c'entra? Poiché è più questione da agenzia delle entrate e nonb da polizia tributaria.

  5. #15
    Colonnello L'avatar di bacioch
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    L'esercente deve fare lo scontrino anche nel caso di pagamento con ticket....
    Se non lo fa e all'uscita il cliente trova la Finanza,gli faranno immediatamente la sanzione prevista....
    poi la discussione ha preso la piega di cosa succede se non li fa abitualmente e non c'è la Finanza all'uscita,e in quel caso effettivamente la cosa è competenza delle Entrate
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