Mannaggia mannaggia.... cavolo ci lavoro...e non c ho capito nulla allora passiamo alle fonti normative....--->>>>CONGRUITA'L'analisi di congruità mira alla stima di un ricavo presunto, risultante dall'applicazione della funzione di regressione alle variabili indicate dal contribuente.
Trattandosi di un calcolo statistico Gerico indica:
il ricavo puntuale, ritenuto come il valore più probabile stimato;
l'intervallo di confidenza, ovvero sia un valore minimo (indicato come ricavo minimo) e massimo (che non viene indicato), la cui media è il ricavo puntuale. È considerato probabile al 99,99% che il ricavo del soggetto considerato ricada nell'intervallo di confidenza.
Il contribuente deve confrontare i propri ricavi con quelli presunti, ritenendosi:
congruo, se i ricavi dichiarati sono superiori al puntuale;
non congruo, se i ricavi sono inferiori al puntuale.
In tale caso, potrebbe essere sottoposto a controllo e l'ufficio potrebbe contestargli l'omessa indicazione dei ricavi “mancanti” per arrivare al puntuale. Il contribuente ha la possibilità di un adeguamento spontaneo in dichiarazione, portando l'importo dichiarato a coincidere con quello del ricavo puntuale stimato dagli uffici finanziari; tale possibilità implica però il pagamento di una maggiorazione pari al 3% della differenza tra il valore puntuale e il valore inizialmente dichiarato, maggiorazione non dovuta nel caso in cui tale differenziale sia inferiore al 10% dei ricavi e compensi o nel caso in cui lo studio di settore sia stato appena introdotto o se siamo nel primo anno di aggiornamento dello stesso. Si noti che il contribuente non congruo, potrebbe avere ricavi che sono superiori al ricavo minimo e che quindi rientrano nell'intervallo di confidenza.
In tal caso, pur restando la possibilità di controllo, agli uffici finanziari è stato suggerito di privilegiare altre posizioni, data l'elevata probabilità di attendibilità dei ricavi dichiarati.
Gli studi di settore sono uno strumento che il fisco italiano utilizza per rilevare i parametri fondamentali di liberi professionisti, lavoratori autonomi e imprese.
La parte principale consiste nella raccolta sistematica dei dati che caratterizzano l'attività e il contesto economico in cui opera l'impresa, allo scopo di valutare la sua capacità reale di produrre reddito e sono impiegati per l'accertamento induttivo degli esercenti arti e professioni e imprese. SE QUALCOSA NON TI E' CHIARA DOMANDA PURE..
Segnalibri