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Discussione: Rimossi Comandanti PL dal Prefetto

  1. #1
    Sergente L'avatar di Zappa
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    Predefinito Rimossi Comandanti PL dal Prefetto

    http://www.ilquotidianocalabria.it/n...capita-la.html

    Notizia molto interessante, penso il primo caso in assoluto.
    Hai sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui vivi o assumerti la responsabilità di cambiarle.

  2. #2
    VxVendetta
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    Se non erro proprio in questi giorni stan dicendo in altre sezioni che la microcriminalità non ci compete, che le "forze di polizia" sono ben altra cosa rispetto a noi...cosa peraltro spesso approvata da diversi colleghi che ultimamente rifiutano sempre di più (o non farebbero ma poi obbediscono malavoglia) di compiere determinate attività (controlli anti abusivismo piantonamenti, operazioni congiunte) ritenendo che "Non sarebbe nostro compito".

    Bene, ora invece leggo di un prefetto che rimuove due dirigenti perché "incapaci di eseguire un ordine", addirittura uno dei due è comandante della provinciale (vigilini che controllano gli alberi tagliati e i funghi raccolti ho letto qui da qualche parte se non erro) che con la criminalità ci dovrebbe entrare come i cavoli a merenda...ma quest'ordine era di...cosa? contrastare microcriminalità e scippi...e leva loro la qualifica di pubblica sicurezza (quella qualifica che per molti è "ausiliaria" e che per molti altri è "praticamente nulla") perché evidentemente non si consideravano abbastanza "polizia" da essere in grado di mandare agenti a impedire scippi e, pensa te, mandavano i loro uomini a fare soste, velox e controlli commerciali ("quelli che vedo in giro potevano..." dice il prefetto nell'intervista).

    Vedete, fossimo in un paese normale, dove "polizia" vuol dire "polizia" indipendentemente che dopo sia scritto "municipale"-"provinciale"-"penitenziaria" e compagnia bella, e si avesse lo stesso rispetto per qualsiasi operatore di "polizia", da quello che sta alla digos a quello che in via prioritaria ha il compito di dirigere il traffico fuori le scuole, il prefetto avrebbe perfettamente ragione: due comandanti di "polizia" non sono stati capaci di applicare gli ordini dell'autorità di Pubblica Sicurezza e sono stati rimossi dal loro incarico. Pacifico.

    Prima di rimuovere funzionari però, bisogna dire chiaramente loro quale sia il ruolo che hanno nella società: a questo punto mi sta benissimo che si perdano posti e qualifiche per incapacità, perché finché l'operatività di un corpo di "polizia" sarà sottomesso all'umore del capo dell'amministrazione (colui che cambia ogni 5 anno) e, allo stesso tempo, banderuola di scorta dello Stato centrale (li erano gli scippi, nella costa è l'abusivismo commerciale marittimo, nelle zone rurali è spesso il controllo congiunto coi colleghi cc del territorio e la repressione delle rapine notturne), le cose non saranno mai chiare, e, come ci saranno agenti che si leggono "polizia"- e basta - comportandosi in maniera adeguata, facendo il loro dovere, sputando sangue per prepararsi e per lo stato (e magari restare poi 60 giorni in infortunio PRESENTE, me ne mancano ancora 24, ringrazio in anticipo chi mi farà i propri auguri) e non tirandosi mai indietro...beh avranno ugualmente ragione quelli che leggono "municipale" e "Provinciale" e si limitano a contare soste, funghi e parabole (chi sa capirà ).

    Morale: il prefetto ha ragionissima, erano due funzionari di polizia che non hanno ottemperato al loro dovere, però sarebbe meglio per tutti che questo "dovere" venisse in primis chiarito dallo Stato e dal Governo e, in secundis, compreso dal cittadino.

  3. #3
    Soldato
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    Citazione Originariamente Scritto da VxVendetta Visualizza Messaggio
    Morale: il prefetto ha ragionissima, erano due funzionari di polizia che non hanno ottemperato al loro dovere, però sarebbe meglio per tutti che questo "dovere" venisse in primis chiarito dallo Stato e dal Governo e, in secundis, compreso dal cittadino.
    come non essere daccordo!!

  4. #4
    Tenente L'avatar di Pol
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    Citazione Originariamente Scritto da VxVendetta Visualizza Messaggio
    Se non erro proprio in questi giorni stan dicendo in altre sezioni che la microcriminalità non ci compete, che le "forze di polizia" sono ben altra cosa rispetto a noi...cosa peraltro spesso approvata da diversi colleghi che ultimamente rifiutano sempre di più (o non farebbero ma poi obbediscono malavoglia) di compiere determinate attività (controlli anti abusivismo piantonamenti, operazioni congiunte) ritenendo che "Non sarebbe nostro compito".

    Bene, ora invece leggo di un prefetto che rimuove due dirigenti perché "incapaci di eseguire un ordine", addirittura uno dei due è comandante della provinciale (vigilini che controllano gli alberi tagliati e i funghi raccolti ho letto qui da qualche parte se non erro) che con la criminalità ci dovrebbe entrare come i cavoli a merenda...ma quest'ordine era di...cosa? contrastare microcriminalità e scippi...e leva loro la qualifica di pubblica sicurezza (quella qualifica che per molti è "ausiliaria" e che per molti altri è "praticamente nulla") perché evidentemente non si consideravano abbastanza "polizia" da essere in grado di mandare agenti a impedire scippi e, pensa te, mandavano i loro uomini a fare soste, velox e controlli commerciali ("quelli che vedo in giro potevano..." dice il prefetto nell'intervista).

    Vedete, fossimo in un paese normale, dove "polizia" vuol dire "polizia" indipendentemente che dopo sia scritto "municipale"-"provinciale"-"penitenziaria" e compagnia bella, e si avesse lo stesso rispetto per qualsiasi operatore di "polizia", da quello che sta alla digos a quello che in via prioritaria ha il compito di dirigere il traffico fuori le scuole, il prefetto avrebbe perfettamente ragione: due comandanti di "polizia" non sono stati capaci di applicare gli ordini dell'autorità di Pubblica Sicurezza e sono stati rimossi dal loro incarico. Pacifico.

    Prima di rimuovere funzionari però, bisogna dire chiaramente loro quale sia il ruolo che hanno nella società: a questo punto mi sta benissimo che si perdano posti e qualifiche per incapacità, perché finché l'operatività di un corpo di "polizia" sarà sottomesso all'umore del capo dell'amministrazione (colui che cambia ogni 5 anno) e, allo stesso tempo, banderuola di scorta dello Stato centrale (li erano gli scippi, nella costa è l'abusivismo commerciale marittimo, nelle zone rurali è spesso il controllo congiunto coi colleghi cc del territorio e la repressione delle rapine notturne), le cose non saranno mai chiare, e, come ci saranno agenti che si leggono "polizia"- e basta - comportandosi in maniera adeguata, facendo il loro dovere, sputando sangue per prepararsi e per lo stato (e magari restare poi 60 giorni in infortunio PRESENTE, me ne mancano ancora 24, ringrazio in anticipo chi mi farà i propri auguri) e non tirandosi mai indietro...beh avranno ugualmente ragione quelli che leggono "municipale" e "Provinciale" e si limitano a contare soste, funghi e parabole (chi sa capirà ).

    Morale: il prefetto ha ragionissima, erano due funzionari di polizia che non hanno ottemperato al loro dovere, però sarebbe meglio per tutti che questo "dovere" venisse in primis chiarito dallo Stato e dal Governo e, in secundis, compreso dal cittadino.
    Da incorniciare, e auguri di pronta guarigione
    "chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" - P.Borsellino

  5. #5

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    Giova ricordare che è la legge che da le qualifiche alla polizia provinciale per poter operare (pg e ps) e se ce reato devi intervenire pure se sei deputato a tagliare alberi.Che la gente continui a credere che certe cose le possono fare solo i carabinieri etc che la municipale fa solo soste e la provinciale raccoglie funghi è un problema loro e sono liberi di farlo ma l ignoranza fa commettere gravi errori e la legge non ammette ignoranza.Per quale motivo si sono rifiutati questi due comandanti ? Certo penso che andrebbero equiparate le coperture economiche tra statali e locali come la causa di servizio ma tra i compiti della locale rientra anche reprimere reati, che non si lamentino se poi non vengono considerati come polizia

  6. #6
    VxVendetta
    Guest

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    E' questo il problema serafico: quando la situazione è ordinaria noi siamo i multaroli e voi i taglialegna o contapapere (nel senso del numero di papere abbattuto dai cacciatori) e il rispetto per le nostre figure va sotto i tacchi non solo da parte del cittadino ma spesso anche dai colleghi delle altre forze, per i quali, non nascondiamolo, siamo una sorta di fratelli minori, diversi, diciamo diversamente sbirri, ai quali fanno un po' da insegnanti di sostegno venendoci a spiegare le cose quando li invitiamo ai corsi che ci autofinanziamo per addestrarci un minimo.

    Per lo stato siamo pure peggio: siamo le ruote di scorta, stiamo bene dinnanzi le scuole e nelle mulattiere, ma, alla bisogna, qualche prefetto si ricorda di noi e ci ordina cose che fino il giorno prima ci invita a "non guardare nemmeno" perché "ci sono altre forze preposte". Non contento, il Legislatore ci leva giusta causa e copertura legale. Piacevole. Salvo poi pretendere da noi certe prestazioni per le quali, se siamo addestrati, è solo perché noi vogliamo farlo (sentendoci dare dei rambo dai colleghi vecchio stampo e, se per caso la notizia arriva ai giornali, degli esaltati dai pennivendoli e dei buffoni dai commenti dei lettori sotto gli articoli) e, se non ci riusciamo, o semplicemente, restiamo a fare i nostri compiti prioritari, allora non andiamo bene e via i comandanti?

    Oltre alle qualifiche, iniziamo parificando rispetto e considerazione, per capire che "Polizia" non significa solo essere protagonisti di serie TV, fare ordine pubblico, antidroga, antimafia e simili, ma anche stare alle scuole, pattugliare le mulattiere, assicurare la viabilità, fare i controlli sulla battigia eccetera, con la stessa dignità e lo stesso orgoglio di ciò che siamo di chi ha altri compiti in altre forze, e soprattutto lo stesso rispetto da parte di tutti (cittadini, dirigenti, prefetti e legislatori).

  7. #7

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    Guarda, il rispetto e la considerazione(dai cittadini e dagli altri Corpi) te lo devi guadagnare con i mezzi che ti da la legge, se sei tu il primo ad autoinfliggerti è finita, ti ripeto che se il cittadino medio pensa ancora al vigile vecchio stampo sono ca++i suoi l'importante è non scavalcare quella sottile linea di non ritorno. Per i corsi dobbiamo ammetterlo, ci affidiamo a PdS e CC perchè hanno sicuramente più esperienza, ma si impara, non c'è niente di strano. Io non so com'è fare servizio appiedato o davanti una scuola da solo, è anche quello un compito, e vale lo stesso discorso di sopra,per le qualifiche che vuoi dire che vanno equiparate?intendi la questione spazio-tempo???

  8. #8
    domanda
    Guest

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    Perdonate, se è vero che la molla delle mansioni si dilata e accorcia con le stagioni (politiche) e che ogni territorio è un mondo a se stante, cosa c'è di degradante nel mantenimento dei caratteristici e classici impieghi del Corpo?
    Mi spiego, quando si partecipa ad un concorso si valutano le aspettative dell'impiego prescelto, se non si è convinti della scelta si passa la mano e si cerca altrove la propria strada. Leggendo questa discussione ed altre ho come l'impressione che si voglia far l'aviatore pur avendo scelto il mestiere del sommergibilista, entrambi nobili ed interessanti impieghi.
    Non riesco a comprendere questo e,sperando di non essere OT, quello che si dovrebbe fare non è chiedere chiarimenti,a chi di dovere, sul ruolo e le prerogative del Corpo?

  9. #9

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    Il ruolo e le prerogative di un Corpo sono già stabilite dalla legge,dallo Stato ci vorrebbe più che altro una maggiore tutela previdenziale ed economica,.secondo me

  10. #10
    VxVendetta
    Guest

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    Non proprio. La legge chiarisce benissimo le prerogative, in maniera molto chiara: agenti di pg a competenza generele e di ps (non ausiliari, ausiliario di ps è l'intero corpo), come i poliziotti, come i carabinieri, come i finanzieri, come i poliziotti penitenziari, come i forestali.

    Quello che "come gli altri" non c'è, è il rispetto per il ruolo, e questo c'è chi lo subisce in maniera diversa, a qualcuno essere visto in un certo modo non da fastidio, per altri è una coltellata al cuore, per altri un mobbing sociale continuo inaccettabile, bravo serafico che riesce ad andare avanti senza accorgersi di risatine e ironie o ignorandole, ognuno ha la sua sensibilità, e amen.

    Perdonate, se è vero che la molla delle mansioni si dilata e accorcia con le stagioni (politiche) e che ogni territorio è un mondo a se stante, cosa c'è di degradante nel mantenimento dei caratteristici e classici impieghi del Corpo?
    Mi spiego, quando si partecipa ad un concorso si valutano le aspettative dell'impiego prescelto, se non si è convinti della scelta si passa la mano e si cerca altrove la propria strada. Leggendo questa discussione ed altre ho come l'impressione che si voglia far l'aviatore pur avendo scelto il mestiere del sommergibilista, entrambi nobili ed interessanti impieghi.
    Non riesco a comprendere questo e,sperando di non essere OT, quello che si dovrebbe fare non è chiedere chiarimenti,a chi di dovere, sul ruolo e le prerogative del Corpo?
    E lo vedi? praticamente tra le righe mi dici "ma che pretendete se volevate fare i poliziotti facevate i poliziotti restatevene a fare i vigili e i guardiacaccia"...ma sono sicuro che se vedi uno che ti ruba l'auto, che aggredisce una persona, che da fuoco ad un bosco e a portata di mano hai una pattuglia della municipale/provinciale, pretendi che per quell'istante si faccia come poliziotti, finanzieri, carabinieri, forestali: pretesa legittimissima e mancherebbe altro, però manca il tassello fondamentale di capire che si è con la stessa dignità e merito di rispetto anche quando si fa una sanzione per divieto di sosta.

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