Senza tornare a intonare il peana per Vlad l'impalatore, per Carlo Martello e nemmeno per il Principe Eugenio, vorrei soffermarmi sui pretesi 'successi' (anche Romano, sul Corriere di ieri, lì considera tali) militari degli USA nelle campagne afghane ed irachene.
Lo scopo della guerra, dal punto di vista scientifico,è l'eliminazione dell'esercito avversario,o almeno la sua riduzione all'impotenza, per poter imporre condizioni politiche sgradite al governo nemico.
Questo accadde con il Terzo Reich, per esempio.
Questo non è assolutamente avvenuto nei recenti conflitti a Levante, dove, al contrario, si è iniziato senza il minimo piano su come finire, si è constatata l'irriducibilità delle orde dei guerrieri con l'asciugamani in testa e si è fatto dietro front.
Non prima di aver suscitato odio ed aver eliminato ogni meccanismo frenante.
Adesso siamo al ritorno del califfato. La domanda è: chi sorgerà stavolta a fermare i mori,o ad avviare la reconquista?
Ultima modifica di Wiseman; 07-07-14 alle 22: 30
Per conquisteremo Roma, intendeva la Roma sede del Papato e della Cristianità. Non Roma "Italia". la destabilizzazione del Medioriente e non solo, può forse corrispondere ad un preciso disegno. Credo che non abbiamo sufficienti elementi per capirlo.
E comunque era detto in un senso metaforico!
Metafore, metasignificati...Boh. O meglio bah.
Quello che conta è che la nostra civiltà sembra avere smarrito la capacità di difendersi, come anche quella di reagire.
Forse persino quella di comprendere i problemi.
Poi che la conquista avvenga militarmente, con mezzi terroristici o solo culturalmente, non cambia.
Mah a me pare che prendiate troppo sul serio la nuova sproloquiata dell'ennesimo capotribù esaltatosi perché riesce a muovere qualche migliaio di fanatici...
Meglio preoccuparsi senza troppa ragione che ignorare un problema sino a quando esso diviene insolubile.
E, nel caso ti sfuggisse, le miriadi di fanatici sono già a casa nostra, e trovano anche chi pretende che debbano essere accolte in guanti bianchi.
Detto in senso metaforico o meno, non credo che intendano "conquistare Roma" lanciando margheritine...
Il "capotribù esaltatosi perchè riesce a muovere qualche migliaio di fanatici" per poco non entra a Baghdad, vanificando anni e anni di sacrifici, anche dei nostri Militari (ci siamo già dimenticati, ad esempio delle vicende legate a Nassiriya?).
E tredici anni fa, questi fanatici hanno dirottato quattro aerei negli Usa, uccidendo quasi tremila persone.
Magari non vedremo -a breve, perchè se andiamo avanti così...- le Mezzelune al posto delle Croci sopra gli edifici religiosi, ma non credo siano minimamente da sottovalutare questi proclami.
La vita comincia quando non si hanno più certezze
Se sei un nuovo Utente, ricordati di presentarti nella sezione Benvenuto, Presentati!! e di leggere il Regolamento !
Guerra fra popoli o guerra fra religioni?
E' sempre guerra.
La differenza di obiettivi e totalmente diversa, sarebbe meglio fare delle nette distinzioni e soprattutto non confondere una guerra mondiale con una crociata.
Non credo che partire per una crociata al grido di "Deus vult" possa rappresentare un mezzo per raggiungere alcun fine, infatti, tantomeno la messa in sicurezza del modo di vivere occidentale.
Restare seduti sulle mani aspettando le gesta di qualche fanatico, tuttavia, è ancor meno utile.
Individuare obiettivi sensati di politica estera e domestica, sostenibili nel medio lungo periodo, ed attrezzarsi per conseguirli, per una volta, potrebbe essere una scelta furba.
Segnalibri