Buonasera a tutti,
vorrei cortesemente chiedervi un parere in merito ad un problema che mi trovo ad affrontare come parte offesa.
La questione riguarda un soggetto querelato per atti persecutori (premetto che per il caso di cui vi parlo sono accertate le condizioni per la sussistenza del reato di stalking e sono state fornite prove alla stazione di polizia presso la quale sono state formalizzate le querele) che vive all’estero, fuori dalla comunità europea.
Vorrei domandarvi se un soggetto di questo tipo, qualora tentasse un rientro in Italia, anche attraverso altri stati della comunità Europea, verrebbe immediatamente identificato in un qualsiasi aeroporto, (e quindi sotto questo punto di vista si può stare abbastanza tranquilli) oppure se vi è la possibilità che riesca ad arrivare in Italia senza grossi problemi e dunque abbia concrete possibilità di commettere azioni sconsiderate.
Ringrazio chi vorrà rispondere
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