Però è innegabile che in passato ci sono stati concorsi truccati. Almeno sui giornali cosi leggo.
Però è innegabile che in passato ci sono stati concorsi truccati. Almeno sui giornali cosi leggo.
Ma li rientriamo in vere e proprie associazioni criminali che una volta smascherate portano ad arresti e smantellamenti ed i casi sono rari proprio perché trattasi di reati pesanti e - come nell'ultimo caso da giornale - all'insaputa finanche delle commissioni. Quella oggetto della discussione invece è la tipica "raccomandazione" intesa alla italica maniera a cui una buona parte degli aspiranti crede ancora ciecamente. Non so se è chiara la differenza.
Si però se i ragazzi passavano, comunque qualcosa dietro c era.
@AGORA
Adesso basta! Le tue insinuazioni sono un'autentica persecuzione per questo forum, già da quando eri attivo con il vecchio nickname! Ti abbiamo invitato più volte a rivolgerti alla procura della repubblica competente per territorio se hai certezza di brogli o altro di simile in un determinato concorso. Altrimenti in questa sede le tue invettive e i tuoi sospetti sono solo un inutile spreco di byte....
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Certo che c'è la possibilità. Concordo con chi dice qui che quella dei raccomandati è una scusa per preservare la propria autostima in caso di insuccesso o addirittura rinuncia a partecipare.
Partiamo da una verità oggettiva: le raccomandazioni, così come la corruzione in senso lato, esistono.
Ma tenete conto che per ogni notizia di concorso truccato ne esisterebbero centinaia di concorsi non truccati.
Solo che, ovviamente, il risalto mediatico (giustamente) viene dato solo agli eventi straordinari.
Ma ciò che, a mio avviso, accresce maggiormente questa convinzione, è il fatto che in ogni concorso vi sono, imprescindibilmente, migliaia e migliaia di non idonei. Questo perché i candidati di solito sono molti di più dei posti a concorso.
Ora, e ne sono convinto, credo che una buona parte dei non idonei/idonei non vincitori, anziché farsi il classico esame di coscienza, ovvero riportare le ragioni del proprio insuccesso verso l'interno (ho studiato poco, non mi sono allenato abbastanza, effettivamente quello che hanno riscontrato nella fase psicoattitudinale ci può stare, ecc. ecc.) lo spostano all'esterno, ovvero: sono tutti raccomandati.
E questo in genere lo si fa per preservare la propria, magari, precaria autostima. Perché fa molto meno male dire "è tutta colpa degli altri e del sistema" che dire "è una mia responsabilità".
Altri elementi che dovrebbero convincervi che il ruolo delle raccomandazioni è molto meno incisivo di quanto si potrebbe pensare sono:
1. la frammentazione delle Commissioni valutatrici. Ne consegue che la possibilità che tu conosca un pubblico ufficiale in ogni singola commissione e che possa esercitare una qualche forma di influenza, si riduce drasticamente;
2.i processi sempre più spinti di informatizzazione e randomizzazione delle procedure selettive che hanno reso, come minimo, vita difficile (in alcuni casi impossibile) a tale pratica;
3. sono stato uno psicologo militare addetto alla selezione psicoattitudinale per diversi anni e non ho visto nulla di tutto questo!
@InvictusWord
Grazie per la sua disamina che dovrebbe mettere fine a tante inutili speculazioni su questo argomento!
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@InvictusWord concordo in toto. Quante volte ho sentito la solita litania "eh sono tutti raccomandati" da soggetti che hanno partecipato a mezzo concorso, studiando la settimana prima e deponendo successivamente subito le armi. E tale litania la ho sentita ancor più spesso dai genitori di questi ragazzi, si spiega così perché è tanto diffuso in Italia il mito della raccomandazione, che, sicuramente esiste in determinati contesti, ma non nelle proporzioni presenti nell'immaginario collettivo.
Poi siamo sempre lì: se uno ha la "potenza totale" di pilotare le tante commissioni di cui si compone un iter concorsuale, pilotare i risultati corretti da PC telematicamente, rettificare eventuali graduatorie ecc.ecc. ma vi pare che stia lì a tentare un concorso per CC o marescialli? (con tutto il rispetto per i marescialli alla quale categoria appartengo). Ma come minimo gli fanno un concorso ad personam!!
Non per fare il bastian contrario, ma alle volte se parlare di raccomandazioni è esagerato, non si può non pensare a malafede e/o incompetenza, perchè - e mi scuso se qualcuno possa sentirsi offeso- piu' di una volta ho visto la realtà superare la fantasia.
Il mio non vuole essere l'isterico sfogo di un "trombato", ma la riflessione di un qualcuno che forse è diventato troppo cinico.
A mio avviso molto dipende dal concorso...
Vero, ci sono fasi concorsuali difficilmente manipolabili, per tempistiche e visibilità ( es. quiz), ma molte altre dove la discrezionalità può farla da padrone.
I membri di una commissione istituita ad hoc sono generalmente indaffarati in altro e non nell'aiutare chicchessia, ma ricordiamoci pure che ciò che arriva in commissione non è una documentazioni di prima mano ( al massimo lì si incontra la prima volta per il rilascio di una idoneità/non idoneità). Sic et simpliciter le commissioni cambiano, ma la struttura " di supporto" resta sempre lì e se ne vedono di cose da far impallidire i migliori film trash dei '70...
Per carità, forse è solo malafede la mia, la colpa è sempre del candidato, perchè in fin dei conti nessuno obbliga a partecipare ad un concorso e quel che ne consegue va sempre messo in conto.
Le situazioni da te descritte esistono e non possiamo certo dire che sia tutto "rose e fiori". Anche io ho avuto delle esperienze davvero "anomale". Il messaggio che si vuole far passare tuttavia, ma che sicuramente hai compreso, è che spesso la scusa della raccomandazione è usata a sproposito da molti di quelli che non superano uno step. Se è vero che non esiste un mondo cristallino, è anche vero che la scusa della raccomandazione è stata oltremodo usata ed abusata nel corso degli anni per nascondere palesi punti deboli del candidato (es.: mancanza di voglia di studiare, preparazione ecc.).
https://www.ansa.it/campania/notizie...7817fe098.html
Immagino siano solo gli episodi più eclatanti, trattandosi di denaro.
A questo punto mi domando: non sarebbe meglio sostituire la fase attitudinale con un tirocinio "pratico" da effetturare in un centro reclute o strutture simili, così come veniva fatto in passato e ancor oggi previsto in altri Paesi e per determinati concorsi?
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