Risultati da 1 a 9 di 9

Discussione: La Battaglia di Arbuzovka

  1. #1
    Moderatore
    Data Registrazione
    Feb 2012
    Messaggi
    4,293

    Predefinito La Battaglia di Arbuzovka

    La battaglia di Arbuzovka (o Arbuzov) ebbe luogo il 22 Dicembre 1943, nel contesto della ritirata dell'ARMIR dalla Russia.
    Arbuzovka, successivamente denomitata "La Valle della Morte", è una conca nella quale i superstiti della 52° Divisione di Fanteria "Torino", circa seimila soldati della 298° Divisione di Fanteria Tedesca e i pochi resti delle Legioni "Tagliamento" e "Montebello" del Raggruppamento Camicie Nere, si trovarono isolati dal resto dell'ARMIR e accerchiati dal nemico.
    Il Sottotenente Attilio Boldoni, comandante della 66° sezione della "Torino", ricorda: "Sin dal mattino del 22 dicembre, la situazione si fa tanto insostenibile che il comando della Torino, d'intesa con il comando tedesco, decide di tentare un ultimo disperato sforzo per allargare il cerchio, così da dare un po' di respiro alla difesa. Dovrebbe essere un contrattacco generale delle truppe germaniche, irradiantesi nelle varie direzioni più redditizie, dal centro, dove saranno riunite, per l'accompagnamento dell'azione, le armi pesanti ancora utilizzabili (cannoni, mortai e mitragliatrici). ( ... ) Arbusov è una località situata al centro di alture che erano dominate dai russi. Questa località verrà poi indicata come Alcazar degli italiani per i loro atti di eroismo"

    Atti di eroismo riguardanti non solo la rottura della sacca, avvenuta grazie alla battaglia, ma anche le condizioni in cui dovettero resistere ad Arbuzov. I Tedeschi infatti avevano occupato tutte le case, mentre i fanti Italiani dovettero resistere a diversi bombardamenti russi all'interno di buche poco profonde scavate nel ghiaccio.

    Il Comando da il segnale, l'ora dell'attacco è arrivata, ed è a questo punto che il valore dei Soldati Italiani si rivela nei numerosi atti di coraggio avvenuti quel 22 Dicembre del 1943.

    "Tutt'a un tratto, alle nostre spalle" -racconta ancora il Sottotenente Boldoni- "vediamo avanzare a cavallo un giovane che va risolutamente verso il nemico, agitando una bandiera tricolore e incitando i compagni a un estremo e supremo sforzo, di vita o di morte".
    L'audace cavaliere continuò la sua cavalcata, oltre le linee nemiche, che, a quel punto, ebbero uno sbandamento. Grazie a questo atto eroico le truppe italiane furono in grado, il giorno di Natale del '43, di rompere definitivamente l'accerchiamento e raggiungere Chertkovo.

    Quel cavaliere è il Carabiniere Giuseppe Plado Mosca, morto il 22 stesso a causa di una raffica di mitragliatrice che colpì anche il suo cavallo, il quale, ferito, tornò da solo alle trincee amiche.
    Il Carabiniere Mosca venne insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare; di seguito la motivazione:
    "Addetto ad un comando di grande unità impegnata in difficile ed aspro ripiegamento, si distingueva per cosciente coraggio. Accerchiate le truppe della divisione e sottoposte a micidiale fuoco di armi automatiche e di artiglieria confermava il suo valore partecipando reiteratamente a disperati contrattacchi. Benché estenuato dalle privazioni e dal gelo, in un ultimo disperato sprazzo di energia, con un soldato a cavallo ed agitando il tricolore, caricava l'avversario, Trascinati dal loro magnifico eroismo, centinaia di uomini benchè stremati di forze, in un travolgente assalto all'arma bianca, riuscivano a spezzare il cerchio di ferro e fuoco che li stringeva, Nel raggiungere la posizione avversaria, cadeva colpito da una raffica di mitragliatrice, ma il suo cosciente eroismo consentiva alle stremate truppe della divisione di aprirsi un varco."

  2. #2
    Wiseman
    Guest

    Predefinito

    Quante pagine e paginette della nostra Storia giacciono dimenticate, invece di essere mostrate ad esempio alla generazione digitale.
    Onori!

  3. #3
    quantico
    Guest

    Predefinito

    Pagine di Storie uniche, che ti fanno sentire tanto piccolo ma tanto orgoglioso della storia del tuo Paese.

    Bisogna coltivare questa passione, su queste pagine come in articoli da pubblicare sulla carta stampata o nei magazine dello Associazioni d'Arma e renderle disponibili nelle scuole con la collaborazione di direttori e corpo docente. Gli ultimi reduci si stanno spegnendo e la Storia è sempre più dimenticata.

    ONORI!

  4. #4

    Predefinito

    E' un peccato che questi pezzi di Storia cadano così facilmente nel dimenticatoio mentre pagine meno importanti e futili risaltino così facilmente in tv o sui giornali.
    ONORI ai caduti dell'ARMIR!

  5. #5

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    La battaglia di Arbuzovka (o Arbuzov) ebbe luogo il 22 Dicembre 1943, nel contesto della ritirata dell'ARMIR dalla Russia.
    Arbuzovka, successivamente denomitata "La Valle della Morte", è una conca nella quale i superstiti della 52° Divisione di Fanteria "Torino", circa seimila soldati della 298° Divisione di Fanteria Tedesca e i pochi resti delle Legioni "Tagliamento" e "Montebello" del Raggruppamento Camicie Nere, si trovarono isolati dal resto dell'ARMIR e accerchiati dal nemico.
    Il Sottotenente Attilio Boldoni, comandante della 66° sezione della "Torino", ricorda: "Sin dal mattino del 22 dicembre, la situazione si fa tanto insostenibile che il comando della Torino, d'intesa con il comando tedesco, decide di tentare un ultimo disperato sforzo per allargare il cerchio, così da dare un po' di respiro alla difesa. Dovrebbe essere un contrattacco generale delle truppe germaniche, irradiantesi nelle varie direzioni più redditizie, dal centro, dove saranno riunite, per l'accompagnamento dell'azione, le armi pesanti ancora utilizzabili (cannoni, mortai e mitragliatrici). ( ... ) Arbusov è una località situata al centro di alture che erano dominate dai russi. Questa località verrà poi indicata come Alcazar degli italiani per i loro atti di eroismo"

    Atti di eroismo riguardanti non solo la rottura della sacca, avvenuta grazie alla battaglia, ma anche le condizioni in cui dovettero resistere ad Arbuzov. I Tedeschi infatti avevano occupato tutte le case, mentre i fanti Italiani dovettero resistere a diversi bombardamenti russi all'interno di buche poco profonde scavate nel ghiaccio.

    Il Comando da il segnale, l'ora dell'attacco è arrivata, ed è a questo punto che il valore dei Soldati Italiani si rivela nei numerosi atti di coraggio avvenuti quel 22 Dicembre del 1943.

    "Tutt'a un tratto, alle nostre spalle" -racconta ancora il Sottotenente Boldoni- "vediamo avanzare a cavallo un giovane che va risolutamente verso il nemico, agitando una bandiera tricolore e incitando i compagni a un estremo e supremo sforzo, di vita o di morte".
    L'audace cavaliere continuò la sua cavalcata, oltre le linee nemiche, che, a quel punto, ebbero uno sbandamento. Grazie a questo atto eroico le truppe italiane furono in grado, il giorno di Natale del '43, di rompere definitivamente l'accerchiamento e raggiungere Chertkovo.

    Quel cavaliere è il Carabiniere Giuseppe Plado Mosca, morto il 22 stesso a causa di una raffica di mitragliatrice che colpì anche il suo cavallo, il quale, ferito, tornò da solo alle trincee amiche.
    Il Carabiniere Mosca venne insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare; di seguito la motivazione:
    "Addetto ad un comando di grande unità impegnata in difficile ed aspro ripiegamento, si distingueva per cosciente coraggio. Accerchiate le truppe della divisione e sottoposte a micidiale fuoco di armi automatiche e di artiglieria confermava il suo valore partecipando reiteratamente a disperati contrattacchi. Benché estenuato dalle privazioni e dal gelo, in un ultimo disperato sprazzo di energia, con un soldato a cavallo ed agitando il tricolore, caricava l'avversario, Trascinati dal loro magnifico eroismo, centinaia di uomini benchè stremati di forze, in un travolgente assalto all'arma bianca, riuscivano a spezzare il cerchio di ferro e fuoco che li stringeva, Nel raggiungere la posizione avversaria, cadeva colpito da una raffica di mitragliatrice, ma il suo cosciente eroismo consentiva alle stremate truppe della divisione di aprirsi un varco."
    Impressionante .. Molto suggestivo posto davvero. Hai condiviso alcuni dettagli interni sulla battaglia di Arbuzovka .. L'intero post mi ispira molto ..

  6. #6
    Sergente L'avatar di SaSt
    Data Registrazione
    Jan 2014
    Località
    Jesi, AN
    Messaggi
    64

    Predefinito

    Pagina dimenticata della nostra storia, ma come sempre ricca di ONORE !
    E' nei momenti difficili che conosci davvero te stesso

  7. #7
    Moderatore L'avatar di gagliardi
    Data Registrazione
    Sep 2011
    Località
    je suis partout
    Messaggi
    8,103

    Predefinito

    ciao @CoryRu,
    visto che sei un nuovo utente, t'invito a presentarti nell'apposita sezione e a leggere il Regolamento (trovi i link nella mia firma). Il Regolamento ti aiuterà ad orientarti nella vita del Forum.
    Grazie, e buona permanenza su MF.
    Se sei un nuovo utente, Benvenuto! Ricordati di presentarti QUI

    Prima di aprire nuove discussioni e di postare messaggi, dai un'occhiata al REGOLAMENTO

  8. #8

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da CoryRu Visualizza Messaggio
    La battaglia di Arbuzovka (o Arbuzov) ebbe luogo il 22 Dicembre 1943, nel contesto della ritirata dell'ARMIR dalla Russia.
    Arbuzovka, successivamente denomitata "La Valle della Morte", è una conca nella quale i superstiti della 52° Divisione di Fanteria "Torino", circa seimila soldati della 298° Divisione di Fanteria Tedesca e i pochi resti delle Legioni "Tagliamento" e "Montebello" del Raggruppamento Camicie Nere, si trovarono isolati dal resto dell'ARMIR e accerchiati dal nemico.
    Il Sottotenente Attilio Boldoni, comandante della 66° sezione della "Torino", ricorda: "Sin dal mattino del 22 dicembre, la situazione si fa tanto insostenibile che il comando della Torino, d'intesa con il comando tedesco, decide di tentare un ultimo disperato sforzo per allargare il cerchio, così da dare un po' di respiro alla difesa. Dovrebbe essere un contrattacco generale delle truppe germaniche, irradiantesi nelle varie direzioni più redditizie, dal centro, dove saranno riunite, per l'accompagnamento dell'azione, le armi pesanti ancora utilizzabili (cannoni, mortai e mitragliatrici). ( ... ) Arbusov è una località situata al centro di alture che erano dominate dai russi. Questa località verrà poi indicata come Alcazar degli italiani per i loro atti di eroismo"

    Atti di eroismo riguardanti non solo la rottura della sacca, avvenuta grazie alla battaglia, ma anche le condizioni in cui dovettero resistere ad Arbuzov. I Tedeschi infatti avevano occupato tutte le case, mentre i fanti Italiani dovettero resistere a diversi bombardamenti russi all'interno di buche poco profonde scavate nel ghiaccio.

    Il Comando da il segnale, l'ora dell'attacco è arrivata, ed è a questo punto che il valore dei Soldati Italiani si rivela nei numerosi atti di coraggio avvenuti quel 22 Dicembre del 1943.

    "Tutt'a un tratto, alle nostre spalle" -racconta ancora il Sottotenente Boldoni- "vediamo avanzare a cavallo un giovane che va risolutamente verso il nemico, agitando una bandiera tricolore e incitando i compagni a un estremo e supremo sforzo, di vita o di morte".
    L'audace cavaliere continuò la sua cavalcata, oltre le linee nemiche, che, a quel punto, ebbero uno sbandamento. Grazie a questo atto eroico le truppe italiane furono in grado, il giorno di Natale del '43, di rompere definitivamente l'accerchiamento e raggiungere Chertkovo.

    Quel cavaliere è il Carabiniere Giuseppe Plado Mosca, morto il 22 stesso a causa di una raffica di mitragliatrice che colpì anche il suo cavallo, il quale, ferito, tornò da solo alle trincee amiche.
    Il Carabiniere Mosca venne insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare; di seguito la motivazione:
    "Addetto ad un comando di grande unità impegnata in difficile ed aspro ripiegamento, si distingueva per cosciente coraggio. Accerchiate le truppe della divisione e sottoposte a micidiale fuoco di armi automatiche e di artiglieria confermava il suo valore partecipando reiteratamente a disperati contrattacchi. Benché estenuato dalle privazioni e dal gelo, in un ultimo disperato sprazzo di
    oviera energia, con un soldato a cavallo ed agitando il tricolore, caricava l'avversario, Trascinati dal loro magnifico eroismo, centinaia di uomini benchè stremati di forze, in un travolgente assalto all'arma bianca, riuscivano a spezzare il cerchio di ferro e fuoco che li stringeva, Nel raggiungere la posizione avversaria, cadeva colpito da una raffica di mitragliatrice, ma il suo cosciente eroismo consentiva alle stremate truppe della divisione di aprirsi un varco."

    Impressionante .. Molto suggestivo posto davvero. Hai condiviso alcuni dettagli interni sulla battaglia di Arbuzovka .. L'intero post mi ispira molto ..
    E 'stato davvero fantastico post ..

  9. #9
    Wiseman
    Guest

    Predefinito

    CoryRu,
    Ci prendi in giro o cosa?
    Un moderatore ti ha invitato a presentarti, lo ignori;
    Per due volte, non fai che quotare, del tutto inutilmente, un intero, lungo post, solo per dirtene impressionato.
    Ebbene?

    Il regolamento della piattaforma, da te accettato quando hai perfezionato l'iscrizione, impone, fondamentalmente, una sola norma: il rispetto. Cerca di averne.
    Grazie!

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •