Originariamente Scritto da
vegepat
Purtroppo ho l'impressione che l'era dei social network e dei cinguettii abbia portato le persone a trarre conclusioni affrettate da un numero ridotto di parole (non si parla più di pagine... ormai si contano le sillabe!) oltre agli odiosi "manifesti" demagogici, qualunquisti, ignoranti, postati in continuazione e seguiti dal classico "meditate gente, meditate"...
Allora prendiamo la cosa con serietà e obiettività: il vfp1, organizzato come è ora, è un abbozzo senza senso.
Fatto: in un anno si potrebbe formare un buon professionista.
Fatoo: il vfp1 non lo si vuole formare come professionista, perchè finchè non passa p4 potrebbe andarsene e sarebbe uno spreco di risorse. La rafferma di un anno non risolve il problema.
Fatto: il vfp1 è principalmente usato come manovalanza o per riempire i buchi a Strade Sicure o nelle operazioni di concorso in caso di pubbliche calamità.
Fatto: per l'impiego che se ne fa, il vfp1 riceve fin troppo addestramento militare.
E' pagato quasi come un professionista, ma non lo è.
Io francamente non ci vedrei nulla di male a rendere chiari a tutti i compiti del vfp1 e pagarlo di conseguenza. Alle condizioni attuali (obbligo di passaggio per le FFAA per transitare nelle altre amministrazioni) sarebbe un vantaggio per tutti.
Le FFAA avrebbero personale per i servizi, a basso costo.
I giovani potrebbero smarcarsi l'anno acquisendo quel minimo di preparazione disciplinare, formale e di uso delle armi, sapendo fin dall'inizio quello a cui vanno incontro senza dover affrontare, senza un minimo di voglia (cosa frustrante per l'allievo e per l'istruttore), l'addestramento più "avanzato".
Potrebbero fornire un anno di servizio in quelle attività non direttamente operative: Strade Pulite, Strade Sicure, Protezione Civile.
L'ideale, poi, sarebbe aprire i concorsi vfp4 (magari trasformandoli in vfp5) senza dover obbligatoriamente passare dal p1, cosicchè chi volesse fare "direttamente" il "soldato" potesse aver accesso al normale trattamento da "soldato" (con i relativi oneri e onori, ovviamente).
L'idea del Ministro potrebbe anche non avere nulla a che fare con questa visione, per carità: infatti non voglio costruire castelli su poche parole.
Ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.
Soprattutto, non sposiamo la teoria che ogni cambiamento in senso riduttivo di qualcosa sia automaticamente una condanna a morte per le FFAA. Come nella discussione sulle "350" Caserme da chiudere...
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