è più sicuro fermare le auto come hanno fatto i carabinieri con te perchè durante un posto di controllo l'operatore di polizia è esposto al pericolo di essere investito oltre a tanti altri.
è più sicuro fermare le auto come hanno fatto i carabinieri con te perchè durante un posto di controllo l'operatore di polizia è esposto al pericolo di essere investito oltre a tanti altri.
quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare
Certo, ma ci si sente anche pedinati però! Vorrei chiedere anche un'altra cosa, il test dell'etilometro o vari controlli possono essere fatti anche da Forze dell'Ordine in borghese?
"Male non fare, paura non avere!" recita un antico adagio.... Ti sentiresti più sicuro se fossi "pedinato" da una macchina con quattro balordi?? Davvero comincio a non capire il senso dei tuoi post........
Il test dell'etilometro può essere effettuato da QUALSIASI appartenente alle Forze dell'Ordine anche in borghese: succedeva ai bei tempi del "progetto Pro.Vi.Da"....
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se permetti, la mia vita e la sicurezza dei cittadini italiani vale giusto giusto un pochino in più della sensazione di sentirsi pedinati per il solo fatto di essere fermati per un controllo mediante segnalazione luminosa da parte di autovettura con colori d'istituto.
comunque il fatto che adesso sai che l'essere fermati in quel modo è del tutto lecito e normale, di certo la tua sensazione di pedinamento potrai superarla più facilmente.
ripeto. si lavora per voi cittadini. e per farlo occorre anteporre il bene di tutti ad un pizzico di sacrificio personale quella volta ogni tanto che si viene controllati.
perchè credo sia abbastanza intuibile che non è possibile star dietro a tutte le sensazioni e preoccupazioni come chi ad esempio ha la sensazione di essere pedinato, a chi non ha tempo da perdere perchè ha un appuntamento, a chi si sente in uno stato di polizia perchè gli viene chiesto di esibire un documento ed altre chiacchiere simili a cui quotidianamente siamo oramai abituati a sentirci ogni volte che si controlla qualcuno.
quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare
Purtroppo, fatality, viviamo in Italia: il paese dove tutto è concesso, dove le forze di Polizia devono lavorare senza controllare, arrestare senza incarcerare, controllare senza fermare la gente.... Tutti vogliono la SICUREZZA, ma guai a limitare anche per un solo secondo la loro "libertà", termine di cui troppo spesso fanno abuso; tutti esigono sicurezza e protezione salvo poi criticare il modo con cui tu gliele assicuri. Questa è l'Italia. E il senso dei post di EzioBolla riflette in toto questo modo di pensare.....
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Una volta, mentre guidavo nottetempo a normale velocità in un centro abitato, un'auto civile mi ha seguito e fatto più volte i lampeggianti. Pensando fossero dei malintenzionati, ho accelerato. Invece era un'auto-civetta, l'ho capito quando m'hanno affiancato sventolando incavolati la paletta.
Rasserenato, mi fermo immediatamente. Dopo un minuto di spiegazione, un normale controllo documenti e ispezione del veicolo, riparto e torno a casa senza sentirmi turbato, né shoccato, né altro.
p.s. non mi sento pedinato, invece, tanto per dirne una, mi dà un certo fastidio che Obama legga tutte le mie mail
Ultima modifica di gagliardi; 19-02-14 alle 19: 04
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Vero!
Pensiamo solo al fatto di fermare in quel modo magari un'auto di corrieri che trasportano gioielli,e che hanno già subito dei tentativi di rapina.
La loro reazione potrebbe essere molto differente da quella che ha avuto Gagliardi...
Chiunque effettua un servizio in borghese con auto civetta,deve farsi identificare al momento del fermo,proprio per evitare..."incomprensioni" sempre possibili,con effetti imprevedibili.
ESSE QUAM VIDERI (Essere,piuttosto che sembrare - Cic.)
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Sinceramente non mi sembra molto carino tirare delle conclusioni sul mio modo di pensare e paragonarlo al pensiero medio italiano. Io sono venuto qui a porgervi delle domande per avere chiarezza su questioni a me non chiare e perchè no, esprimere anche nei limiti qual è il mio pensiero o la mia sensazione in un dato momento.
Il fatto è che molte modalità di azione da parte delle Forze dell'Ordine non sono assolutamente conosciute dal cittadino italiano e se me lo permettete, neanche ciò che può o non può attenersi a fare quella determinata persona. Esempio banalissimo e stupidissimo: vengo fermato in un posto di controllo, non ho niente da nascondere, non scendo dalla macchina, tengo le mani sul volante... l'agente mi chiede dove stavo andando come prima domanda... Sono obbligato a rispondere? Non mi è chiaro per esempio il motivo di queste domande! Ci si sente un po' in soggezione diciamo, cosa che a mio parere non deve accadere, perchè si è alla pari! Ma le domande sono a senso unico solitamente. (Ovviamente se l'agente ha qualche sentore negativo è giusto che faccia certe domande). Voglio sottolineare che questo è uno stupidissimo esempio! Quindi non attacchiamoci alla banalità dell'esempio che ho fatto.
Sono consapevole che questo lavoro è sinonimo di salvaguardare le persone e presumo che sia anche difficile in determinate situazioni, ma sono fermamente dell'opinione che ci dovrebbe essere più reciprocità fra le due parti. Per rendere più agevole il lavoro a voi e per rendere più informati noi. Non credete?
Era il 1980, c'era ancora il terrorismo e tanta delinquenza, transitavo a tarda notte in una zona piuttosto malfamata e poco illuminata. Quando mi fermarono, dissero che la paletta l'avevano già mostrata, ma io avevo visto solo che uno agitava il braccio fuori dal finestrino. Chiarito l'equivoco, mi chiesero esattamente: "Dove sta andando?". Ho risposto "A casa". Senza soggezione, e senza cogliere nella domanda un atteggiamento intimidatorio.
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