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Discussione: Situazione reale all'interno della PS, parliamone...

  1. #1
    Caporale L'avatar di Darkiswhite
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    Predefinito Situazione reale all'interno della PS, parliamone...

    Salve, Sono un ex vfp1 dell'Esercito e trovandomi a scegliere, si a scegliere perché a differenza di tanti credo che anche in circostanze lavorative non molto felici come quelle che oggi viviamo,è possibile scegliere... procedere verso un'inclinazione, se non realizzare il sogno, ma perlomeno andarci vicino non allontanarsi più del necessario. E quindi son qui a decidere se proseguire per la carriera all'interno della Forza Armata, oppure per quella nella Polizia di Stato.

    Parto subito col dire che l'ambiente e l'organizzazione dell'Esercito mi ha deluso su vari fronti. Vi parlo subito di aspetti concreti per comprendere al meglio la mia personale delusione.
    Nei vari reparti in cui sono stato assegnato la maggior parte del personale, soprattuto vfp1/4, ma non di meno il personale in servizio permanente, non svolge dei ruoli specifici e continuativi. La maggior parte di essi "vive" con "compiti" periodici o giornalieri, pur essendo inquadrati con un'incarico specifico dal punto di vista burocratico. Il fenomeno come dicevo è sempre più evidente, ai limiti dell'imbarazzo nel caso del personale in ferma prefissata.
    L'atmosfera che spesso si respirava, era quella di un trascinarsi e impiegare in qualche maniera il periodo lavorativo tra una licenza e l'altra.
    Per non parlare naturalmente, del fenomeno: "simpatie e gentilezze", anche se credo purtroppo, lo si ritrovi in molti altri ambienti lavorativi, ma non per questo ci si può permettere di ammetterlo come se fosse una normalità o qualcosa con cui conviverci normalmente.

    Per il resto il denaro e riposo sono sempre bene accetti, ma come continuo a sostenere con piena convinzione da tempo, non sceglierei mai un lavoro prendendo in considerazione sopratutto ferie, settimane corte, e denaro. E' quello che tanti hanno fatto scegliendo l'Esercito. Molti mi hanno confessato apertamente di esser lì per lunghi periodi di licenza e per il denaro.. Non riesco davvero a comprendere che senso possa avere tutto questo... se non quello di lavorare aspettando la paga o il periodo di licenza. Tristezza infinita!

    Molte purtroppo sarebbero gli aspetti e le circostanze negative da riportare; ma alla luce di quanto detto finora, rivolgendomi sopratutto a chi già svolge servizio all'interno della Polizia di Stato, vi chiedo: la situazione è simile anche all'interno della vostra Amministrazione, in cosa differisce..?

    Spero tanto possiate portarmi notizie più positive. Grazie
    Ultima modifica di Darkiswhite; 13-02-14 alle 20: 25

  2. #2

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    Posso dirti solo una cosa: da noi non corri il rischio di annoiarti! Io non provengo dall'Esercito ma direttamente dalla Polizia di Stato vissuta anche in anni diversi da quelli attuali, in cui l'aria "militare" si respirava ancora forte, specialmente all'interno di certi reparti. Oggi entrare in Polizia come Agente significa essere destinati quasi di sicuro a un ufficio o reparto operativo: reparto mobile, questura, polizia stradale.... Difficilmente ti "parcheggeranno" dietro una scrivania ad attendere le ore 14 guardando disperatamente un orologio....
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  3. #3
    Caporale L'avatar di Darkiswhite
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    Citazione Originariamente Scritto da Kojak Visualizza Messaggio
    Posso dirti solo una cosa: da noi non corri il rischio di annoiarti! Io non provengo dall'Esercito ma direttamente dalla Polizia di Stato vissuta anche in anni diversi da quelli attuali, in cui l'aria "militare" si respirava ancora forte, specialmente all'interno di certi reparti. Oggi entrare in Polizia come Agente significa essere destinati quasi di sicuro a un ufficio o reparto operativo: reparto mobile, questura, polizia stradale.... Difficilmente ti "parcheggeranno" dietro una scrivania ad attendere le ore 14 guardando disperatamente un orologio....

    Ecco proprio parlando di aria militare, vorrei chiederti: è ancora così marcata la cosa..insomma si avverte ancora molto il rapporto gerarchico, o è tutto finalizzato al funzionamento dell'Amministrazione?
    Te lo chiedo perché nell'Esercito come ben puoi immaginare, il rapporto gerarchico è ben radicato e sentito, a mio vedere anche quando non ce ne sarebbe bisogno... Ricordo che fin prima di andare via, molti prima di parlarti guardavano prima di tutto il grado che avevi in petto e poi ti guardavano in viso... davvero triste e discriminatorio.
    A mio vedere l'Esercito è rimasto con la mentalità di 20/30 anni fa e prima che si possa mettersi a passo con i tempi dovrà trascorrere ancora molto tempo.

  4. #4
    Colonnello L'avatar di bacioch
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    Citazione Originariamente Scritto da Darkiswhite Visualizza Messaggio
    .... il rapporto gerarchico è ben radicato e sentito....
    Fidati che anche nelle imprese civili,specialmente quelle grandi è uguale o pure peggio...
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  5. #5
    Caporale L'avatar di Darkiswhite
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    Citazione Originariamente Scritto da bacioch Visualizza Messaggio
    Fidati che anche nelle imprese civili,specialmente quelle grandi è uguale o pure peggio...
    mmh...su questo non sono poi così d'accordo... lo dico sulla base di esperienze personali e riportate da familiari.
    E' risaputo che sotto questo aspetto le Forze Armate non hanno rivali. Non ci sarebbe nulla di male se il tutto non fosse esasperato o utilizzato per fini non proprio funzionali.
    Poi per carità c'è chi pur sapendo di esser trattato in una determinata maniera acconsente in nome di un lavoro... ma questa è un altra storia.

  6. #6

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    è ancora così marcata la cosa..insomma si avverte ancora molto il rapporto gerarchico, o è tutto finalizzato al funzionamento dell'Amministrazione?
    Il rapporto gerarchico esiste, ma non è più così marcato come un tempo. Ovvio, vi sono reparti ove la gerarchia è ancora forte (soprattutto nei reparti Mobili e nella Polizia Stradale), ma in generale le linee tendenziali si sono alquanto ammorbidite. Purtroppo. E dico "purtroppo" perché se trent'anni fa eravamo sbilanciati da un lato, oggi lo siamo dal lato opposto: sciatteria nell'indossare l'Uniforme, il saluto alla visiera ormai quasi del tutto scomparso, lo spirito polemico ben presente anche negli ultimi arrivati.... Insomma, io avrei preferito una sana via di mezzo!
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  7. #7
    Capitano L'avatar di altairV
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    Citazione Originariamente Scritto da Kojak Visualizza Messaggio
    ...perché se trent'anni fa eravamo sbilanciati da un lato, oggi lo siamo dal lato opposto: sciatteria nell'indossare l'Uniforme, il saluto alla visiera ormai quasi del tutto scomparso, lo spirito polemico ben presente anche negli ultimi arrivati.... Insomma, io avrei preferito una sana via di mezzo!
    L'unica differenza con noi è VENTI invece di TRENTA...
    Tutto il mondo è paese...

  8. #8

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    Sì, non vorrei scivolare OT ma faccio solo una mia personale considerazione: sono sempre stato abituato a prendere tutto il buono da ogni singola situazione. Quando eravamo Corpo delle Guardie di P.S. ho sentito di vicende da far rizzare i capelli, ma anche di un ambiente coeso e granitico. Del resto, nessuno ti obbligava ad arruolarti e se lo facevi dovevi accettare un regolamento estremamente ferreo. Poi arrivò il Sessantotto, il "venticello gentile" del rinnovamento che si trasformo ben presto in tempesta e in terrorismo. Ma che fece prendere ai militari di P.S. una nuova consapevolezza di sé. Il regolamento in vigore fino ad allora si rivelò ormai superato, si dovette fare qualcosa: ma anziché migliorare ciò che c'era già, si rase al suolo tutto buttando via il bambino assieme all'acqua sporca. E venne partorita la L. 121/81: perdemmo le stellette e con esse negli anni tutto ciò che di buono esse rappresentavano. Abbiamo guadagnato la contrattazione decentrata, la rappresentanza sindacale, la tutela dei diritti dei lavoratori, un miglior trattamento economico, questo è innegabile.... Ma abbiamo perso onore, prestigio, graniticità, il tutto sostituito da una immensa "terra degli orticelli" ove ognuno di noi si ritaglia il proprio posto al sole, pronto a sparare nelle OO al vicino troppo invadente. Vedo oggi nei giovani ex militari VFP ciò che non vedevo da tanto tempo: rispetto, il "LEI" al superiore (unico a decidere se accordare il "TU"), una precisione e una voglia di imparare encomiabili. Ma tutto dura troppo poco.... Già dopo un paio d'anni, capito l'andazzo, subentra l'adeguamento a un sistema che io reputo vergognoso.
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  9. #9
    Capitano L'avatar di alpacinn
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    purtroppo l'adeguamento avviene anche per colpa di chi il grado non lo fa sentire..... ma oramai è così, assistenti e sovrintendenti che si danno del tu con gli agenti, pacche sulle spalle, saluti col cinque, come se salutassi l'amico per passare il sabato sera e così via...... ammetto che ciò rende sicuramente il lavoro molto più leggero, noto però che non tutti siamo uguali, e certi soggetti purtroppo, vivendo queste cose, si prendono poi una confidenza esagerata che porta spesso a un non ridimensionamento personale, ma bensì avvengono pretenziosità e arroganza pure verso colleghi molto anziani e con più di un baffetto....... e questo è vergognoso, perchè io sono il primo a non avere a cuore le gerarchie e le formalità severe militari, ma pretendo che il grado venga rispettato da noi giovani di servizio e anche dagli altri.
    agente scelto Polizia Penitenziaria

  10. #10
    Caporale L'avatar di Darkiswhite
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    Quel che penso è che ogni peculiarità in un ambiente, in un sistema debba avere una funzionalità ben precisa, e produrre un beneficio per l'intero Sistema. La gerarchia è uno strumento necessario all'interno di Corpi di Polizia e Forze Armate, proprio allo scopo di evitare il disordine e garantire un'operatività costante e continuativa.
    Se oggi molti muovono critiche verso il sistema gerarchico, è proprio per l'abuso che se n'è fatto in passato e che ancora persiste in tante realtà.
    Il RISPETTO per una PERSONA è tutt'altra storia che dovrebbe essere ben al di sopra della gerarchia.
    Il superiore, così come il subordinato DEVONO rispettarsi avvicenda in quanto Persone. Punto! Dopo e solo dopo subentra il rispetto di un comando, di una direttiva... Ma questo non dovrebbe mai giustificare o permette: prese di posizione personale, rapporti tesi, distaccati, agevolazione e/o penalizzazioni.
    Questa maniera di esercitare la gerarchia ci ha portati ad oggi, in cui appare solo una pesante formalità a cui sottostare in nome della divisa che si indossa.

    Attenzione alle frasi: Si stava meglio quando si stava peggio... lo dicevano i nostri nonni, lo diciamo noi... e probabilmente anche i nostri figli. Non c'è maniera peggiore per restare immobili, per non evolvere se non restare ad ammirare un passato che di negativo e sbagliato aveva tanto..altro che!
    Ringraziamo di trovarci nella situazione in cui siamo che poi tanto male non' è.
    Ultima modifica di Darkiswhite; 17-02-14 alle 17: 49

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