Potresti linkare una fonte su ciò che affermi?
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no, non sei solo tu. io stessa credo che si tratti di risollevare il morale del cittadino americano.non bush, che aveva già perso la faccia, ma obama, il democratico.forse nemmeno è morto davvero, ma la verità per ora è questa: gli Usa hanno ucciso bin laden, e finche non ci sarà una prova del contrario, per la storia sarà un amen.
Wow solo ieri mi sono guardato "LA GUERRA DI CHARLIE WILSON" Ambientato nei tempi in qui i sovietici e Afghanistan non andavano molto d'accordo! Comunque se si chiedesse: “Perché Bin Laden è stato ucciso?” molti risponderebbero con stupore: “Ma perché è uno dei più grandi criminali dell’ultimo decennio!” E la risposta non sarebbe esatta.
Innanzi tutto nei Paesi civili per dichiarare che qualcuno, qualunque cosa abbia fatto, è un criminale, si richiede la sentenza del giudice naturale. In secondo luogo, nulla ci può rendere sicuri, nel caso dei peggiori crimini concepibili, che l’accusato meriti la pena di morte: non solo perché parecchi Paesi (fra cui l’Italia) non la prevedono, ma anche perché una perizia potrebbe, per infermità mentale, escludere parzialmente o interamente la responsabilità.
Se dunque Bin Laden è stato ucciso è per una di queste due ragioni: o perché ha ingaggiato un conflitto a fuoco con i Navy Seals – e in un conflitto a fuoco si può sempre morire – o perché quegli specialisti della marina americana avevano l’ordine di non prenderlo vivo. E questa è la cosa più interessante.
Quando il nemico è, per così dire, una persona per bene, alla fine delle ostilità si tratta con lui. I re di Francia hanno battagliato praticamente con tutti gli Stati europei ma, cessate le ostilità, i rapporti sono stati più o meno quelli di prima. Se Carlo Quinto fa prigioniero Francesco Primo non è che lo uccida o lo maltratti. Lo tratta con tutti i riguardi e, al massimo, ne approfitta per chiedere un consistente riscatto.
Le cose cambiano quando l’avversario da un lato è un delinquente di cui l’intero popolo reclama la punizione esemplare, dall’altro è in possesso di segreti che potrebbero mettere in difficoltà i capi del Paese vincitore. E c’è un altro elemento ancora: per secoli, chi ha prevalso in guerra ha avuto il diritto di passare a fil di spada non solo il capo dei vinti ma i vinti stessi, all’occasione a migliaia. Nei tempi recenti, giustamente, si è reputata questa pratica barbara e “illegale” ma ne è nato un diverso problema, un fenomeno come il “processo di Norimberga”.
Anche se il principio instaurato è stato che non si cerca la vendetta ma la giustizia, mancano in questi casi troppi elementi perché il processo stesso possa essere reputato “legale”. Nel caso di Norimberga, si sono giudicati gli accusati per un reato che non era previsto come tale al momento della commissione: l’avere complottato per scatenare una guerra di aggressione. Dimenticando che l’Unione Sovietica manteneva la propria sovranità sugli Stati baltici in seguito ad un’annessione e dimenticando che mentre la Germania, in seguito al patto Ribbentrop-Molotov, si era appropriata di mezza Polonia (crimine del quale ora rispondevano i suoi capi) l’U.R.S.S. si era appropriata dell’altra metà e non era accusata.
L’assenza della previsione del fatto come reato è un’insanabile irregolarità. È da secoli (dal Settecento) che il principio per cui nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali, nessun crimine, nessuna pena senza una precedente legge penale, è un indiscusso dogma giuridico.
Quanto ai crimini contro l’umanità, la Russia di Stalin di colpe simili si era resa e continuava a rendersi colpevole ancora in quegli anni. Ciò nondimeno ebbe persino la sfacciataggine di cercare di incolpare i nazisti del massacro di Katyn, sapendo benissimo che le centinaia di ufficiali polacchi erano stati trucidati dalla polizia segreta sovietica. E si può continuare (http://en.wikipedia.org/wiki/Nuremberg_Trials).
La semplice verità è che la guerra non è un affare legale. Nessuno Stato rinuncerebbe alla vittoria per non commettere un’illegalità. E nessuno Stato, potendo, accorderebbe al vinto una tribuna con la quale mettere in dubbio la “legalità” e la moralità della propria vittoria. Chissà che non sia stata questa la ragione per l’uccisione di Mussolini. Un Duce vivo avrebbe avuto parecchio da ricordare e rinfacciare a molti famosi antifascisti del dopoguerra.
L’ordine sarà dunque stato quello di eliminare Bin Laden. Non che egli potesse avere chissà quali rivelazioni da fare a carico degli americani, in questo caso autentiche vittime delle sue azioni, ma il suo processo sarebbe stato una campagna pubblicitaria di inimmaginabili proporzioni a favore di Al Qaeda (quanto meno nel mondo musulmano) e la sua morte per mano del boia ne avrebbe fatto un martire e un’icona. Meglio mostrarne l’immagine di cadavere umiliato, come nel caso di Che Guevara, e meglio presentare la sua morte come quella di un combattente, come nel caso di Salvador Allende.
La risposta alla domanda: “Perché Bin Laden è stato ucciso?” non è quella che pare più naturale. La risposta più vera è probabilmente: “Per ragion di Stato”. E solo di passaggio perché lo meritava moralmente.
(Gianni Pardo)
" Se stai attraversando l'inferno... non ti fermare. " Winston Churchill
ma sono l'unico a cui questa notizia non ha fatto ne caldo ne freddo? non che non sia interessato alle cronache internazionali, sia chiaro...ma trovo il tutto molto pilotato e per quanto bravo possa essere stato bin laden, credo che la stessa notizia potremmo averla avuta anche 7..8.. anni fa, almeno...
La "sepoltura" in mare, se il fatto corrisponde al vero, sarebbe stata fatta per non dare modo ad eveltuali "fans" di poter avere un luogo dove celebrarlo.
Anche di un altro perosnaggio storico con "baffetti" e ciuffo non si conosce il luogo di sepoltura, anzi si dice che fu cremato e le ceneri sparse al vento o altri che la salma si trovi in un sotterraneo dell'ex KGB altri ancora la voglio nel mausoleo di mosca sotto quella di Stalin che, anche da morto, lo "calpesta".
Aspettiamo qualche giorno e vedremo certamente qualche filmato.
Se volevano prederlo vivo, come ben sapete, i modi sono molteplice ad iniziare dalle semplici pallottole di gomma alle pistole taser...........ai fucili con siringa per addormentare gli elefanti, tiro utile fino a circa 100 metri.........
In questi casi prima li paghiamo e poi li sopprimiamo.......la storia si ripete..................adesso tocca la "Colonnelo" reo, come Saddam Hussein, di voler cedere la maggior parte della sua produzione petrolifera ai cinesi invece che all'Occidente, stessa motivazione, stessa fine, stesso casino su chi prenderà il potere dopo in Nazioni dove di moderno vi è solo il cellulare che portano seco, ma dove tutti ubbidiscono a tradizioni tribali dettate migliaia di anni fa.............
Ultima modifica di tanuz; 02-05-11 alle 15: 18
Collega Tanuz !.
Mi hai sopreso in senzo positivo.
Sottoscrivo tutto quello che hai detto.
Finchè uno obbedisce è un amico, ma non appena non lo fa più ed alza la testa diventa un percoloso criminale da
uccidere.
Vivo ma preferibilmente morto.
I morti non parlano più.
Condivido.
Anche perché non vorranno mica farci credere che non siano mai stati in grado di trovarlo.Neanche che le montagne di Bora Bora siano invisibili.....
Sono sicuro che in futuro sapremo la verà realta anche sull'11 Settembre....
E,se fosse o meno vera,la notizia della sua morte avrà avuto come obbiettivo quello di "reprimere"la forza d'urto degli integralisti islamici come in Egitto,Libia e co....
Anche con te Tanuz,la pensiamo allo stesso modo.
Ultima modifica di fantasyste; 02-05-11 alle 15: 49
Non sarei tanto sicuro di conoscere tali verità
Negli Stati Uniti il segreto di Stato non ha scadenza temporale come in Italia esso dura fin quando il Presidente X o Y non decide di toglierlo, pensa che vi sono ancora secretati atti della S***** Amewricana che risalgono alla Guerra di Secessione e con questo dico tutto.......................
io credo che dovrebbero interessarvi gli equilibri internazionali un pò di più.
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