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Discussione: Il 25 novembre m'illumino di rosso-Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle DONNE

  1. #1
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    Predefinito Il 25 novembre m'illumino di rosso-Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle DONNE

    La data è stata scelta nel 1999. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. Nella giornata di oggi (per questo è stata scelta questa data) si ricorda il brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Le¢nidas Trujillo della Repubblica domenicana. Dal 1999 l’attenzione è ritornata su un fenomeno per troppo tempo taciuto e anche se molti passi sono stati fatti, i dati degli ultimi anni dicono che non bisogna abbassare la guardia.


    Mille sono le iniziattive che si terrano ovunque nel nostro Paese sperando che molti uomini abbiano la consapevolezza di parteciparvi per dire basta davvero ad un comportamento meschino e surrelae che nessuno altro essere ha in natura

    Ultima modifica di bsk; 25-11-13 alle 11: 24

  2. #2
    Maresciallo L'avatar di Zoppo
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    Caro BSK,

    complimenti per la discussione aperta, di cui in un forum come il nostro si sentiva il bisogno.

    A me sembra che in Italia passi avanti (veri) ne siano stati fatti davvero pochi.

    Un paese che invece ha cambiato completamente registro è la Spagna: lì se una donna ti denuncia vai dentro, subito, e poi il giudice vedrà se è il caso di tirarti fuori o lasciartici.
    Molte associazioni hanno protestato perché si costringe l'uomo a dimostrare la propria innocenza, il che non è giusto, ma all'atto pratico si è dimostrato un provvedimento efficace.
    Nel 2010, vicino a Barcellona, ho avuto una pessima avventura perciò ho finito per trascorrere mezza giornata nel cuartel de la Policìa Nacional.
    Due cose mi stupirono:
    1. che tutti si davano del tu: agenti, civili, delinquenti... impensabile in Italia (meglio così)
    2. due tizi sui 40 anni che arrivano trafelati e si mettono a parlare con due agenti, di cui una donna, sono vicini a me, capisco e non capisco fino a quando se ne vanno e (sfacciatamente) chiedo se mi possono confermare ciò che mi sembrava di aver capito. << Sì >> mi dice lei, << è venuto a denunciare sua moglie che lo minaccia di denunciarlo per maltrattamenti perchè è piena di lividi e non è stato lui. Dicono tutti così... >>
    A me sembra una legge ingiusta, da non toccare però.
    Io non lampeggio per comunicare la presenza di posti di blocco.

  3. #3
    Wiseman
    Guest

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    Non vado a dire se sia buona o cattiva, da imitare o meno.
    Certo è che in Spagna la legislazione sobre la violencia de genero è molto rigida, capillare (penale, ma anche nel lavoro, per dirne una) a testimonio di un problema evidentemente molto sentito, anche perché molto vivo.
    La condizione sociale e civile della donna, però, non è per questo migliore che da noi: per esempio in materia di successioni (la vedova ha solo l'usufrutto su una parte di eredità). E questo mi fa credere che la considerazione complessiva importi differenze che riverberano nella discriminazione culturale, facendo da terreno di cultura per la violenza.

    Insomma, noi non stiamo bene, ma non è detto che l'erba del vicino sia verde come sembra...

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