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Discussione: Cause di non idoneità in Esercito Italiano

  1. #1
    Utenti Storici L'avatar di Ignis Belthazor
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    Predefinito Cause di non idoneità in Esercito Italiano


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    La vecchia discussione era diventata troooooppo lunga,ragion per cui di mia iniziativa apro un nuovo topic.
    Si raccomanda agli utenti di leggere la direttiva con i motivi di non idoneità prima di postare domande che potrebbero trovare risposta semplicemente consultando i documenti ufficiali!

    Citazione Originariamente Scritto da Phoenixcc,19/6/2005, 16:07
    TROVERETE NEL DETTAGLIO IL RACCONTO DI COSA SUCCEDE ALLE VISITE MEDICHE PER VFP1 ai seguenti link:
    CLICCANDO QUI e QUI


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    Citazione Originariamente Scritto da foggia90 Visualizza Messaggio
    DIOTTRIE:
    La diottria indica il potere di una lente. Quindi ci indica quanto “forti” sono i nostri occhiali. Quando si legge in un bando di concorso, che è ammessa una correzione non superiore alle 3 diottrie, allora è il caso di andare a vedere l’ultima prescrizione di occhiali dell’oculista...dove si trova indicato il numero di diottrie che consente la visione migliore.

    DECIMI:
    Sarebbe la capacità visiva di un occhio. I decimi indicano, quindi, il numero di righe che si riesce a leggere nelle tabelle dette “ottotipi”. Nel concorso, bisogna avere un visus di non meno di 7/10 nell’occhio peggiore, significa dire che anche con la lente, l’occhio peggiore non deve leggere meno di 7 righe della tabella ottotipica. Nel bando di concorso si fa riferimento ai “decimi complessivi” (quando, ad esempio, si parla di “16/10 complessivi con non meno di 7/10 nell’occhio peggiore”, significa che si è idonei se i due occhi vedono 8/10 e 8/10, 9/10 e 7/10...).

    GRADI:
    Uno dei principali difetti di vista è costituito dall’astigmatismo. Le lenti utilizzate per correggere l’astigmatismo si chiamano “cilindriche”... Le lenti cilindriche devono essere montate su un occhiale rispettando un orientamento, l’”asse”. I gradi esprimono, quindi, l’orientamento di una lente da astigmatismo..

    Pronto a prendermi un ban se ho sbagliato qualcosa...
    Comunque se è possibile, proporrei di metterlo in prima pagina.
    Per quanto riguarda chi porta gli occhiali al VFP1, in merito alle diottrie delle lenti, verrà scartato automaticamente chi avrà un difetto maggiore di 8 diottrie per la sola miopia e 7 per altri disturbi (miopia astigmatica ad esempio)
    Fonte: DECRETO del 5 Dicembre 2005 paragrafo 17 oftalmologia lettera L
    l) La miopia o l'ipermetropia, senza o con astigmatismo, che superi in ciascun occhio, rispettivamente, le 8 e le 7 diottrie, anche in un solo meridiano. (vedere prima pagina)
    Per quanto riguarda poi l’esame della vista fatto al tabellone bisognerà vedere almeno 16 Decimi in totale con tutte e due gli occhi e di questi 16 Decimi almeno 7 Decimi con l’occhio che vede meno.
    Durante l’esame per vedere questi 16 decimi si potrà utilizzare una correzione massima di 4 diottrie per la sola miopia e 3 per gli altri disturbi. Quindi se noi per esempio abbiamo un difetto di 4 diottrie per miopia astigmatica possiamo comunque andare a fare la visita e usando la correzione massima di 3 passiamo solamente se riusciamo a vedere i 16 decimi totali (di cui almeno 7 con l’occhio che vede meno).
    Fonte: SEMPRE DAL DECRETO DEL 5 DICEMBRE DOVE; ALASSEGNAZIONE DEL PUNTEGGIO 2 (massimo raggiungibile con occhiali e minimo per passare la visita) STA SCRITTO:
    Funzionalità visiva: 2 VS
    • uguale o superiore a complessivi 16/10 e non inferiore a
    7/10 nell'occhio che vede meno, raggiungibile con correzione non superiore a 4 diottrie per la sola miopia, anche in un solo occhio, e non superiore a 3 diottrie, anche in un solo occhio, per gli altri
    vizi di refrazione;
    • campo visivo e motilità oculare normali;
    • senso cromatico normale alle matassine colorate.
    Ultima modifica di bsk; 04-05-13 alle 18: 41


    "Ciò che conquisti è tuo."

  2. #2
    Soldato L'avatar di HoldenGoodbye
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    Predefinito MOTIVI di NON IDONEITA' alle VISITE MEDICHE

    MINISTERO DELLA DIFESA
    DECRETO del 5 Dicembre 2005
    Direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni
    e delle infermità che sono causa di non idoneità al servizio
    militare.









    Indice:



    1. Morfologia generale

    2. Disendocrinie, dismetabolismi ed enzimopatie

    3. Malattie da agenti infettivi e da parassiti

    4. Ematologia

    5. Immunoallergologia

    6. Tossicologia

    7. Neoplasie

    8. Cranio

    9. Complesso maxillo facciale

    10. Apparato cardiovascolare

    11. Apparato respiratorio

    12. Apparato digerente

    13. Mammella

    14. Apparato urogenitale

    15. Neurologia

    16. Psichiatria

    17. Oftalmologia

    18. Otorinolaringoiatrica

    19. Dermatologia

    20. Apparato locomotore

    21. Altre causa di non idoneità


    Importante: per la questione "FAVISMO" (non più causa di non idoneità): clicca qui

    Importante: "Suggerimenti prima di sottoporsi a qualsiasi operazione chirurgica agli occhi!" <--- clicca qui

    Importante per la questione tatuaggi vedere questo link

    Importante Per parlare del CERTIFICATO MEDICO SPORTIVO attestante l'attività AGONISTICA CLICCA QUI


    Importante: modifica del 11/10/2011
    Si comunica che vi è stata una modifica della direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare.
    Potete visualizzare le modifiche apportate al famoso decreto dirigenziale del 5 dicembre 2005 scaricando il documento ai seguenti link:
    http://www.militariforum.com/public/...2011173439.pdf
    Collegamento alla GU del 11/10/2011: http://www.gazzettaufficiale.it/guri...=1318866046508
    Buona lettura.










    1. Morfologia generale


    Le disarmonie somatiche e le distrofie costituzionali di grado rilevante; trascorso, ove occorra, il peiodo di inabilità temporanea.

    Rientriamo in questo articolo:
    - l'obesità;
    - la gracilità di costituzione;
    - le gravi disarmonie e distrofie costituzionali.


    Per la valutazione delle disarmonie somatiche e delle distrofie costituzionali si considerano i seguenti caratteri esteriori: (pallore della cute, scarsezza del pannicolo adiposo, ipotrofia muscolare, spalle spioventi, torace scarno, appiattito o cilindrico, scapole alate, esilità degli arti, masse adipose esuberanti, ed ebnormemente distribuite, perimetro addominale, etc.)
    Indicativi di gracilità, obesità, di uno stato morboso latente, di un soggetto a rischio o comunque non adatto a sopportare l'impegno fisico del servizio militare.


    Per la valutazione della costituzione somatica sono da considerare i seguenti parametri:

    1. statura (h): valutata in metri mediante antropometro con esaminando in posizione di attenti, a capo eretto, con piano orbito-auricolare orizzontale, con l'occipite, il segmento dorsale della colonna vertebrale, ed i talloni a contatto con il montante dell'antropometro;

    2. peso corporeo (p): valutato in chilogrammi (Kg);

    3. indice di massa corporea (I.M.C.): si intende per indicare di massa corporea il rapporto tra il peso corporeo (p) in chilogrammi, e l'altezza (h) in metri elevat al quadrato secondo seguente formula I.M.C= p/(hxh)

    Per un'agevole ed immediata valutazione dei parametri rilevati può essere utilizzata la tabella antropometrica riportata di seguito, dove sono elencati il peso massimo (I.M.C. = 28 per le donne / 30 per gli uomini) ed il peso minimo (I.M.C. = 18 per le donne / 20 per gli uomini), rapportati all'altezza.




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    2. Disendocrinie, dismetabolismi edenzimopatie


    a) I difetti del metabolismo glicidico, lipidico o protidico; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea


    Rientrano tra i difetti del metabolismo glicidico:
    - diabete mellito di titpo 1 e 2;
    - ridotta tolleranza glucidica;
    - glicosurie normoglicemiche


    Sono indicativi di diabete mellito:
    - valori di glicemina eguali o superiori a 126 mg/dl in almeno due determinazioni, effettuate al mattino dopo 12 ore di digiuno ed in assenza di altre condizioni interferenti;


    - emoglobina glicosilata con valori superiori al 6%;


    - nella valutazione dei difetti del metabolismo glicidico potrà essere utilizzata la metodica della curva da carico orale di glucosio (da non effettuare se la glicemina a digiuno è superiore a 126 mg/dl), con pasto standard di 75 grammi di glucosio. Al 120° minuto se la glicemina è compresa tra 126 e 200 mg/dl, sarà posta diagnosi di ridotta tolleranza glicidica.


    Rientrano tra i difetti del metabolismo lipidico:
    - ipercolesterolemie primitive (forma poligenica e forma familiare)
    - ipertrigliceridemie;
    - iperlipidemie miste.


    Nella valutazione delle dislipidemie si terrà conto orientivamente dei valori di laboratorio (colesterolo o trigliceridi superiori a 250 mg/dl) e dei criteri clinici aggiuntivi (presenza di xantomi, xantelasmi dell'arco cornale, steatosi epatica etc.)


    Rientrano tra i difetti del metabolismo proteico:
    - fenilchetonuria;
    - alcaptonuria;
    - omocistinuria;
    - altri.

    b) La mucoviscidosi.

    c) Le endocrinopatie; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano nel presente comma:
    - malattie del sistema ipotalamo - ipofisiario;
    - ipogodanismo primitivo (sindrome di Klinefelter, sindrome di Turner, sindrome di Down, etc) e secondario (deficit di gonadotropine);
    - malattie del corticosurrene (m. di Flajani - Graves - Basedow. gozzo multinodulare, ipotiroidismi);
    - feocromocitoma a paraganglioma;
    - malattie delle paratiroidi


    d) I difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi; trascorso, ove occora, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano nel presente comma:
    - sindrome di Gilbert
    - la iperbilirubinemia indiretta superiore a 4 mg/dl in almeno due determinazioni effettuate al mattino dopo 12 ore di riposo;
    - deficit di G&PDH, anche se parziale;
    - diabete insipido;
    - porfie;
    - glicogenosi;
    - tesaurismosi lipidiche e mucopolisaccaridiche;
    - sindrome di Ehlers-Danlos;
    - sindrome di Marfan.

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    3. Malattie da agenti infettivi e da parassiti


    Le malattie da agenti infettivi e da parassiti che siano causa di rilevanti limitazioni funzionali oppure siano accompagnate da grave e persistente compromissione delle condizioni generali o della crasi ematica o che abbiano caratteristiche di cronicità o di evolutività; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano in questo articolo:
    - la tubercolosi polmonare ed extrapolmonare ed i suoi esiti. Il complesso primario non è causa di inabilità al servizio militare
    - il morbo di Hansen;
    - la sifilide;
    - la posività per l'antigene dell'HBV, la posività per gli anticorpi per HCV, confermata con i saggi di immunoblotting o con la ricerca del genoma virale mediante la metodica PCR (Polymerase Chain Reaction)
    - la posività per gli anticorpi HIV determinati con metodo ELISA, confermato con Western Blot o PCR.

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    4. Ematologia


    a) Le malattie primitive del sangue e degli organi emopoietici.

    Rientrano in questo comma:
    - le malattie ematologiche primitive
    La microcitemia costituzionale o trait talassemico non è causa di inabilità al servizio militare quando presenta le seguenti caratteristiche:
    - Hb maggiore di 11 gr/dl per i maschi e 10 gr/dl per le femmine;

    - regolare sviluppo somatico;
    - assenza di splenomeglia;
    - assenza di segni di emolisi;
    - sideremia e ferritina normali o aumentate

    b. Le malattie secondarie del sangue e degli organi emopoietici; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    La splenectomia post-traumatica senza alterazioni della crisi ematica non è causa di inabilità.

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    5. Immunoallergologia


    a) L'asma bronchiale allergico e altre gravi allergie, anche in fase asintomatica, trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - i soggetti che presentino alle prove di funzionalità respiratoria (PFR) valori di Volume Espiratorio Massimo al Secondo minore di 80% teorico;
    - i soggetti con prove di funzionalità respiratoria negative ma con test di stimolazione bronchiale positivo (BPT) con PD 20% FEV 1 minore di 800 microgrammi di metacolina;
    i soggetti allergici stagionali con negatività alle PFR ad al BPT e positività ai prick test cutanei o alla determinazione delle IgE specifiche del siero (con metodica RAST o immunoenzimatica ELISA, che risultino al BPT, praticato durante la stagione di pollinazione, positivi con PD 20% FEV 1 minore di 800 microgrammi di metacolina;
    - la rinite con spirometria basale nella norma ed iperreattività bronchiale aspecifica nel range degli asmatici (PD 20% FEV 1 minore di 800 microgrammi di metacolina).



    b. Le gravi intolleranze ed idiosincrasie a farmaci od alimenti anche in fase asintomatica accertate con gli appropriati asami specialistico-strumentali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - le allergie e le intolleranze ed alimenti di abituale consumo;
    - le reazioni da farmaci di uso corrente e non sostituibili;
    - l'allergia a veleno di imenotteri.


    Sono utili per il giudizio diagnostico:
    - esame emocromocitometrico con formula leucocitaria (aumento di eosinofili);
    - prove di funzionalità epatica (transaminasi, bilirubina totale e frazionata, etc.);
    - elettroforesi delle proteine (picco delle gamma);
    - dosaggio delle IgE totali (PRIST);
    - test eutanei per puntura (skin prick test) o determinazione delle IgE specifiche nel siero con metodiche RAST o immunoenzimatiche ELISA.


    Può essere inoltre utile l'esecuzione del test prick by prick.
    Sono da considerazioni esami di approfondimento quelli che indagano la funzione del complemento e gli immunocomplessi circolanti; in presenza di manifestazioni gastroeteriche è utile l'esame delle feci ed accertamenti diagnostici del tratto dirigente superiore (RX, endoscopia).



    c. Le sindromi da immunodeficienza, anche in fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami specialistico-strumentali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - le sindromi da immunodeficienza primitive;
    - agammaglobulinemia;
    - ipogammaglobulinemia;
    - difetti di singole classi e sottoclassi anticorpali, tra i quali i difetti della IgA;
    - difetti dell'immunità cellulare specifica e aspecifica;
    - difetti del complemento.


    Le diagnosi di cui sopra saranno formulate previa esecuzione di:
    - dosaggio delle IgA sieriche per le sindromi da deficit delle immunoglobuline;
    - analisi fenotipica e funzionale delle popolazioni e sottopopolazioni linfocitarie;
    - analisi quantitativa e funzionale dei fattori del complemento;
    - analisi della funzione fagocitaria.



    d.) Le connettiviti sistematiche.


    Rientrano in questo comma:
    - il lupus eritematoso sistematico;
    - l'artrite reumatoide;
    - la sindrome di Sjogren;
    - la panaterite nodosa;
    - la dermatomiosite, la polimiosite e la connettivite mista.

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    6. Tossicologia


    Lo stato di intossicazione cronica da piombo o da altri metalli; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

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    7. Neoplasie


    a) Tumori maligni.


    b) I tumori benigni ed i loro esiti, quando per sede, volume, estensione o numero siano deturpanti o producano rilevanti alternazioni strutturali o funzionali



    a) Le malformazioni craniche congenite con evidenti deformità o rilevanti disturbi funzionali.


    b) Le alterazioni morfologiche acquisite delle ossa del cranio che determinano evidenti deformità o rilevanti disturbi funzionali o che interessano la teca interna

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    9. Complesso maxillo facciale


    a) Le malformazioni e gli esiti di patologie o lesioni delle labbra, della lingua e dei tessuti molli della bocca che producano gravi disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.



    b) Le malformazioni, gli esiti di lesioni o di interventi chirurgici correttivi, le patologie del complesso maxillo-facciale e le alterazioni dell'articolarità temporo-mandibolare causa di gravi alterazioni funzionali;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    c)Le malformazioni e gli esiti di patologie dell'apparato masticatorio che determinano relevanti disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.



    Rientrano in questo comma:
    - la mancanza o l'inefficenza (per carie destruente, per parodontopatia o per anomalie dentarie) del maggior numero di denti o di almeno otto tra incisivi e canini.
    La dicitura "del maggior numero di denti" va interpretata in relazione ad un massimo teorico di 28 elementi dentari; gli eventuali terzi molari presenti andranno conteggiati solo nel caso sianoefficenti nella funzione masticatoria in sostituzione di altri elementi dentari mancanti;
    - le malocclusioni dentali con segni clinici o radiologici di patologia dentale o paradentale.
    Il concetto di insufficienza masticatoria non è vincolato al numero di denti presenti in bocca, bensì alla loro funzione; al tal fineviene considerata sufficiente la masticazione quando siano presenti o due coppie di molari o tre coppie tra molari e premolari, purchè in ingranaggio in occlusione.
    Le malocclusioni dentare che, per in presenza del maggior numero dei denti, non permettano un corretto ingranaggio occlusale di almeno 2 coppie di molari o 3 coppie di molari e premolari, vengono considerate causa di "insufficienza masticatoria".
    - gli estesi impianti dentali con segni clinici e radiologici di perimplatite.
    L'impianto dentario viene considerato sostitutivo del dente mancante solo se non presenta segli clinici e radiologici di perimplatite ed inneficenza.

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    10. Apparato cardiovascolare


    a) Le malformazioni del cuore e dei grossi vasi.

    Rientrano in questo comma:
    - la destrocardia
    - le cardiopatie congenite ed i loro esiti.

    b. Le malattie dell'endocardio, del miocardio, dell'apparato valvolare, del pericardio, dei grossi vasi ed i loro esiti;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.



    Rientrano in questo comma:
    - il trapianto di cuore, le protesi vascolari, gli esiti di intervento riparativo sulle strutture valvolari e dei grossi vasi con alterazioni funzionali;
    - gli esiti di pericardite, miocardite ed endocardite;
    - la stenosi e la insufficienza valvolare;
    - le anomalie biometriche ecocardiografiche non correlate con la superficie corporea;
    - il prolasso valvolare con rigurgito emodimicamente significativo;
    - la pregressa pericardite, miocardite ed endocardite anche senza esiti.



    c) Le gravi turbe del ritmo cardiaco e le gravi anomalie del sistema specifico di conduzione;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano in quetso comma:
    - blocco atrioventricolare di I° grado che non regredisce con lo sforzo fisico adeguato;
    - blocco atrioventricolare di II° e III° grado;
    - sindrome di Wolf Parkison White;
    - blocco di branca sinistra;
    - extrasistolia ventricolare frequente (superiore a 100/h);
    - sindrome ipercinetica cardiaca;
    - Il ritardo di attivazione intraventricolare anteriore sinistro a QRS stretto, associato a ritardo di attivazione intraventricolare destro, stabili;
    - la conduzione A-V accelerata, spressione di anomalie del sistema specifico di conduzione.



    d) L'ipertensione arteriosa persistente; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea; dopo osservazione.

    Rientra in questo comma:
    - l'ipertensione arteriosa persistente di confine (border-line secondo l'=:M:S : ) .

    Per l'accertamento della ipertensione arteriosa persistente occorre effettuare:
    - possibilmente monitoraggio pressorio dinamico delle 24 h.;
    - in alternativa almeno tre rivelamenti, praticati in condizioni di riposo psicofisico, che presentino valori della pressione sistolica >15 mm hg e della pressione diastolica >90 mm Hg.




    e) Gli aneurismi, le angiodisplasie e le fistole arterovenose.


    f) Le altre patologie delle arterie e quelle dei capillari con disturbi trofici o funzionali;trascorso ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientra in questo comma:
    - Il morbo di Raynaud primitivo.


    g) Le ectasie venose estese con incontinenza valvolare o i disturbi del circolo venoso profondo.


    h) Le flebiti e le altre patologie del circolo venoso ed i loro esiti con disturbi trofici e funzional; trascorso, ove ocorra, il periodo di inabilità temporanea.


    i) Le patologie gravi dei vasi e dei gangli linfatici ed i loro esiti; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientra in questo comma:
    - la linfostasi costituzionale piede - gamba con rilevanti disturbi funzionali.

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    11. Apparato respiratorio


    a) Le malattie croniche dei bronchi e dei polmoni;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    b) Le malattie delle pleure ed i loro esiti rilevanti;trascorso ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    c) I dismorfismi della gabbia toracica con alterazioni funzionali respiratorie

    Rientrano in questo articolo:
    - le bronchiectasie, le bronchiti croniche, l'enfisema;
    - il pneumotorace;
    - gli esiti lievi di pleurite non tubercolare con alterazioni funzionali;
    - gli esiti di obliterazione del senso costofrenico e di scissurite aspecificata con lievi alterazini funzionali
    - le alterazioni funzionali respiratorie da pectus excavatum, da pectus carenatum, da cifosi e da scogliosi;
    - gli esiti di traumatismi toracici con alterazioni funzionali.

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    12. Apparato digerente


    a) Le malformazioni e le malattie croniche delle ghiandole e dei dotti salivari che producono gravi disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    b) Le malformazioni, le anomalie di posizione, le patologie o i loro esiti del tubo digerente, del fegato e vie biliari, del pancreas e del peritoneo che, per natura, sede e grado producano rilevanti disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    c) Le ernie viscerali


    d) Gli esiti di intervento chirurgico con perdita totale o parziale delle viscere.

    Rientrano in questo articolo:
    - tutte le ernie viscerali, compresa l'ernia iatale con esofagite o disturbi funzionali di notevole grado;
    L'ernia inguinale allo stato di punta non è causa di inabilità.
    - le stenosi, le distopie, il "mesenterium comune", le splancnoptosi, il dolicocolon;
    - le fistole anali e perianali sottomucose con flogosi ricorrenti.

    Gli esiti di appendicectomia e di colecistectomia senza rilevanti disturbi funzionali non costituiscono motivo di inabilità.

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    13. Mammella


    Le patologie ed i loro esiti della ghiandola mammaria che siano causa di rilevanti disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano in questo articolo:
    - la mancanza congenita od acquisita anche di una sola mammella;
    - i processi flogistici o displatici ed i loro esiti di notevole entità;
    - gli esiti di mastoplastica riduttiva con rilevanti limitazioni funzionali;
    - la ginecomastia voluminosa dell'uomo che comporti un aspetto ginoide anche in assenza di andocrinopatie.

    La protesi mammaria non è causa di inabilità quando è applicata con mezzi di ultima generazione e qualitivamente adeguati, garantiti dall'azienda costruttrice e regolarmente testati, con buona riuscita tecnica ed estetica dell'impianto ed in assenza di complicanze anatomo-funzionali (ad es. capsulite retraente, etc.).

    La megalomastia è causa di inabilità solo quando costituisce impaccio motorio o grave disarmonia somatica

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    14. Apparato urogenitale


    a) Le maformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti del rene, della pelvi, dell'uretere, della vescica e dell'uretra che sono causa di rilevanti alterazioni funzionali;trascorso ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientriamo in questo articolo:
    RENE
    - le anomalie di numero: l'agenesia renale e quelle in cui, oltre alla presenza dei dure reni ortotopici metanefrici, i reni soprannumerari presentino vascolarizzazione ed apparato escretore propri;
    - le anomalie di forma: rene a ferro di cavallo, il rene multicistico, il rene a spugna;
    - le anomalie i sede: l'ectopia pelvica congenit e la ptosi renale di 3° grado;
    - malattie croniche: nefrolitiasi, nefropatie congenite (rene polistico), glomerulonefrite e pielonefriti croniche.


    PULVI ED URETERE
    - Le anomalie di numero, di forma, di sede e le malattie croniche che determinano ostruzione al deflusso urinario con dilatazione a monte o alterazione della clearance della creatinina.


    VESCICA
    - Le malformazioni e le malattie della vescica escluse le semplici forme batteriche e parassitarie senza esiti.


    URETRA
    - Le malformazioni, le stenosi e le dilatazioni con disturbi manifesti della minzione.


    b) Le malformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti dell'apparato genitale maschile che sono causa di rilevanti alterazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano in questo comma:

    URETRA
    - le fistole uretrali a sbocci penieno;
    - lìepispadia;
    - l'ipospadia oltre il solco balano-prepuziale.

    PROSTATA
    - le prostatiti croniche batteriche.

    PENE
    - le malformazioni gravi del pene;
    - la perdita anche parziale del pene.

    SCROTO E STRUTTURE ENDOSCROTALI
    - ipoplasia o mancanza anche di un solo testicolo, con alterazioni anatomofunzionali del controlaterale;
    - ritenzione od ectopia di entrambi i testicoli;
    - ritenzione testicolare unilaterale addominale, in sede intramurale o sottocutanea;
    - esiti di intervento di orchidopessi con testicolo fisso alla radice dello scroto, anche se con lievi disturbi funzionali;
    - idrocele molto voluminoso e sotto tensione;
    - idrocele comunicante;
    - varicocele di III° grado permagno con deformazione molto evidente dello scroto;
    - cisti endoscrotale molto voluminosa e sotto tensione.


    c) Le malformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti dell'apparato genitale femminile che sono causa di rilevanti alterazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - la mancanza di ambedue le ovaie;
    - l'aplasia completa dell'utero e della vagina;
    - i prolassi urogenitali di qualunque grado;
    - le fistole genitali di qualunque natura;
    - le malformazioni e cisti vulvari che sono causa di rilevanti alterazioni funzionali.

    Per il giudizio diagnostico è necessaria l'effettuazione della ecografia pelvica.

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    15. Neurologia


    a) Le malattie del sistema nervoso centrale e i loro esiti che siano causa di rilevanti alterazioni funzionali;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano in questo comma:
    - le malattie di natura laformativa, vascolare, tossica, infettiva, parassitaria, autoimmune e degenerativa.

    Rientrano altresì in questo comma:
    - le cefalee primarie con marcata sintomatologia (deficit neurologici, intensi fenomeni neurovegetativi, restrizioni del capo visivo, intensa foto e fonofobia, etc.);
    - la nevralgia del trigemino in profilassi farmacologica.
    - tutte le altre malattie del S.N.C. che presentino una dato obbiettivo stabilizzato ed invalidante (paralisi spastica, paralisi flaccida, atrofia muscolare polidistrettuale, atassia grave, etc.).


    b) Le malattie del sistema nervoso periferico e i loro esiti che siano causa di rilevanti alterazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Per alterazione funzionale rilevante si intende la presenza di marcata ipostenia o ipotrofia valutata elettromiograficamente.


    c) Le miopatie causa di rilevanti alterazioni funzionali, trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - le distrofie muscolari, le miotonie, le miastrenie, etc.


    d) Le epilessie;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - tutte le sindromi epilettiche, anche se pregresse.


    e) Gli esiti di traumi encefalici e midollari con rilevante limitazione funzionale; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Per limitazione funzionale rilevante si intende quella caratterizzata da alterazioni dell'esame obiettivo neurologico o dell'esame neuroradiologico o da marcate alterazioni dell'esame elettroencefalografico.
    Non è causa di inabilità il singolo episodio convulsivo in epoca precedente gli ultimi cinque anni purchè chiaramente correlato ad una causa non ricorrente e dopo valutazione specialistica neurologica.

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    16. Psichiatria


    a) Il ritardo mentale, di qualsiasi livello, purchè tale da pregiudicare il rapposto di realtà o la capacità relazionali.

    Rientra in questo comma:
    - il ritardo mentale con QI minore di 70.
    Il ritardo mentale con QI tra i 70 e 80 è da valutare globalmente.

    Sono necessari per il giudizio diagnostico:
    - ritardo mentale grave e moderato: colloquio clinico;
    - ritardi mentale lieve: colloquio clinico e test di livello.


    b) i disturbi del controllo degli impulsi;


    c) i disturbi dell'adattamento;


    d) i disturbi della comunicazione;


    e) i disturbi da tic;


    f) i disturbi delle funzioni evacutive;


    g) i disturbi del sonno;


    h) i disturbi della condotta alimentare;


    i) le parafilie e i disturbi della identità di genere;


    Il comportamento omosessuale rientra nel precedente comma solo quando determina una condizione di disagio soggettivo o di disfunzionamento relazionale o sociale (disadattamento, disturbi d'ansia, distimici, etc.)
    Nei casi in cui il corpontamento omosessuale sia espressione sintomatica di disturbi psichiatrici primari, si applica il comma relativo al disturbo accertato.


    l) i disturbi correlati all'uso di sostanze psicoattive;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Sono necessari per il giudizio diagnostico:
    - ricerca dei cataboliti urinari (cannabinoidi, oppiacei, cocaina, anfetamine etc.);
    - colloquio clinico mirato a valutare la struttura di personalità;
    - eventuali test psicodiagnostici;
    - eventuali prove di funzionalità epatica.


    m) I disturbi mentali dovuti ad una patologia organica;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano in questo comma:
    - i disturbi mentali correlati a causa organica (es: esiti traumi cranici, processi infiammatori del SNC, epilessia, etc.).
    Sono necessari per il giudizio diagnostico:
    - documentazione attestante l'esistenza di un fattore organico etiologicamente correlato al disturbo;
    - eventuali controlli clinici e strumentali;
    - colloquio clinico;
    eventuali test psicodiagnostici.



    n) I disturbi di personalita; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano in questo comma:
    - la personalità border-line, sociopatica, impulsiva, etc;
    - le personalità immature, insicure, labili, emotivamente ipersensibili, con conflittualità nevrotica, etc.

    Sono necessari per il giudizio diagnostico:
    - eventuali test psicodiagnostici;
    - colloquio clinico, teso ed evidenziare l'esistenza di costanti caratteristiche psicologie abnormi che rendano difficile l'adattamento ai normali impegni della vita quotidiana e alla vita sociale e di relazione;
    - valutazione dell'eventuale terapia effettuata o in atto.


    o) I disturbi nevrotici e reattivi; i disturbi dell'umore senza sintomi psicotici, i disturbi d'ansia (attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo post-traumatico da stress, etc.), i disturbi somatoformi e da conversione, le sindromi marginali, etc.; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Sono necessari per il giudizio diagnostico:
    - colloquio clinico
    - eventuali test psicodiagnostici;
    - valutazione dell'eventuale terapia effettuata o in atto;
    - esame di eventuale documentazione clinica redatta da strutture specialistiche pubbliche.


    p) I disturbi psicotici, anche se in fase di compenso o di remissione clinica;trascorso, ove occorra, il perioso di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - la schizofrenia, il disturbo delirante, il disturbo schizoaffettivo;
    - il disturbo psicotico breve;
    - il disturbo dell'umore associato a sintomi psicotici;
    - i disturbi bipolari etc..

    Sono necessari per il giudizio diagnostico:
    - colloquio clinico;
    - eventuali test psicodiagnostici;
    - valutazione della eventuale terapia effettuata o in atto.

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    17. Oftalmologia


    a) Le malformazioni, le disfunzioni, le patologie o gli esiti di lesioni delle palpebre e delle ciglia, anche se limitate a un solo occhio, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    b) Le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni delle ghiandole e delle vie lacrimali, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    c) I disturbi della motilità del globo oculare, quando siano causa di diplopia o deficit visivi previsti dal successivo comma g.) o qualora producano alterazioni della visione binoculare (soppressione);trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Sono necessari per il giudizio diagnostico:
    - cover test con eventuale valutazione del senso stereoscopico mediante test idoneo;
    - test di Worth: per la valutazione della soppressione.


    d) Le gravi discromatopsie.


    Rientrano in questo comma:
    - le distrofie maculari;
    - le maculopatie con alterazioni delle membrane profonde, eventuale accompagnante da nistagmo, con discromatopsie che non cosentono la visione dei colori fondamentali.
    Sono necessari per il giudizio diagnostico il test delle matassine di lana colorate o, se non sufficente, quello con le tavole di Ishihara; ove ritenuto necessario test di Farnswoerth.


    e) La anoftalmia; le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni dell'orbita, del bulbo oculare e degli annessi con rilevanti alterazioni anatomiche o funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - il cheratocono di qualsiasi grado;
    - le gravi distrofie corneali a qualsiasi stadio;
    - le uveiti e le infiammazioni dei tessuti e dei vasi retinici anche in fase di quiescenza;
    - le degenerazioni vitroretiniche regmatogene, anche se già sottoposte a specifico trattamento.
    Per il giudizio diagnostico del cheratocono occorre l'oftalmometria e, ove necessario, la mappa corneale.


    f) Il glaucoma e le disfunzioni dell'idrodinamica andoculare potenzialmente glaucomatogene; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    g) I vizi di refrazione che, corretti, comportano un visus inferiore agli 8/10 complessivi o inferiore ai 2/10 in un occhio


    h) I difetti del campo visivo, anche monoculari, che riducano sensibilmente la visione superiore o laterale o inferiore.
    E' necessaria per il giudizio diagnostico la perimetria statica o quella dinamica o computerizzata.



    i) L'emeralopia.
    L'emeralopia e le distorfie tepeto-retiniche sono causa di inidonietà anche quando non si associano ad alterazioni evidenti delle membrane profonde dell'occhio.
    Per il giudizio diagnostico sono necessari gli esami elettrofunzionali.



    l) La miopia o l'ipermetropia, senza o con astigmatismo, che superi in ciascun occhio, rispettivamente, le 8 e le 7 diottrie, anche in un solo meridiano.


    m) L'astigmatismo misto in cui la somma tra i due meridiani, miopico e ipermetropico, superi le 5 diottrie.


    n) Le anisometropie in cui la differenza tra i meridiani più ametropi dei due occhi superi le 5 diottrie o che comportino alterazione della visione binoculare.

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    18. Otorinolaringoiatrica


    a) Le malformazioni ed alterazioni congenite ad acquisite dell'orecchio esterno, dell'orecchio medio, dell'orecchio interno, quando siano deturpanti o causa di rilevanti disturbi funzionali;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano in questo comma:
    - Le gravi malformazioni ed alterazioni acquisite dell'orecchio esterno (mancanza totale ed esiti deturpanti di lesioni del padiglione auricolare, macro e microcità di notevole grado, atresia del condotto, etc.);l'anotia, l'atresia auris congenita, sindrome di Goldenhar, sindrome di Franceschetti, micro e macrotia con padiglione modificato per dimensione, di misura superiore al 50%.
    Nei casi di disturbi Funzionali è necessario per il giudizio diagnostico l'esame audiometrico tonale di base.
    - L'otite media cronica colesteatomatosa, l'iperplastica, granurolomatosa o con segni di carie ossea, la purulenta semplice secernente, lìotite cronica iperplastica polipoide;
    - gli esiti di ossiculoplastica e di terapia chirurgica dell'otosclerosi;
    - gli esiti di interventi chirurgici sell'orecchio interno;
    - i processi flogistici cronici su esiti di timpanoplastica ed in esito ad interventi chirurgici sull'orecchio medio.

    Sono compatibili con un giudizio di idoneità, l'otite mucogelatinosa cronica, la media catarrale cronica, la sclero adesiva e gli esiti cicatrizali e di pregresse flogosi dell'orecchio medio, le perforazioni timpaniche non secernenti nonchè l'otorrea tubarica.
    Si formula un giudizio di inabilità nel caso di processi flogistici cronici in esito ad interventi chirurgici sull'orecchio medio. La valutazione deve essere comunque anatomica e funzionale.

    Sono necessari per il giudizio diagnostico:
    - esame audiometrico tonale di base;
    - esame impedenzometrico (in assenza di controindicazioni).

    - L'otosclerosi e le osteodistrofie del labirinto;
    - le affezioni organiche o funzionali dell'apparato vestibolare periferico o centrale;
    - le sindromi vestibolari dovute a malattia di Menière, a tumori dell'VIII° nervo cranico, ad otosclerosi e ad affezioni organiche del sistema nervoso centrale;
    - le sindromi vestibolari periferiche di alta natura senza compenso o con compenso incompleto;
    - l'areflessia bilaterale persistente.

    Sono necessari per il giudizio diagnostico gli esami otofunzionali.


    b) Le ipoacusie monolaterali con perdita uditiva, calcolata sulla media delle quattro frequenza fondamentali (500 - 1000 - 2000 - 3000 Hz) maggiore di 65 dB;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano nel presente comma:
    - le ipoacusie monolaterali pari all'entità sopraindicata
    Sono necessari per il giudizio diagnostico gli esami otofunzionali.


    c) Le ipoacusie bilaterali con percentuale totale di perdita uditiva (P.P.T.) maggiore del 40%;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano nel presente comma:
    - il sordomutismo;
    - le ipoacusie bilaterali dell'entità sopra indicata con P.P.T. calcolata secondo i criteri indicati nella tabella di seguito riportata:




    Sono necessari per il giudizio diagnostico gli stessi esami indicati al comma b. per l'ipoacusia monolaterale.

    Avvertenza
    La P.P.T. (perdita percentuale totale) biauricolare sulle frequenze 500, 2000, 3000 e 4000 Hz, si determina mediante la seguente formula:

    (orecchio migliore x 7 + orecchio peggiore /8) + valore ponderale del 4000 Hz

    dove il valore ponderale è 4000 Hz, prendendo in considerazione solo il valore più grave tra i due orecchi e così definito:

    5 per perdite in dB comprese fra 25 e 34
    8 per perdite in dB comprese fra 35 e 59
    12 per perdite in dB oltre i 60

    La perdita iditiva monolaterale e bilaterale è determinata con le modalità indicate nei precedenti commi b. e c.


    d) Le malformazioni e le alterazioni acquistate del naso e dei seni paranasali, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano nel presente comma:
    - le malformazioni, le alterazioni acquisite, le affezioni croniche, le notevoli deformazioni della piramide e delle fosse nasali: l'atresia delle narici, l'atrsia coanale, la mancanza del naso, la stenosi nasale da malformazione o deviazione del setto, le cisti e fistole con flogosi recidivanti, il rinoscleroma, la rinite ozenatosa, il polipo sanguinate delle fosse nasali e il papillomma invertito etc.;

    - le gravi stenosi nasali.

    E' necessario per il giudizio diagnostico della stenosi nasale la rinomanometria anteriore attiva (di base, posinzionale con stimolazioni aspecifiche, trasporto mucociliare).
    E' causa di inabilità un grading della ostruzione nasale rilevato alla rinometria in rapporto al parametro "somma di flusso" di grado elevato [da 0 a 300 centimetri cubi/s elevata alla meno 1 (35 centimetri cubi/s elevata alla meno 1)].

    - l'ozena e le affezioni granulomatose e croniche;
    - le sinusiti croniche purulente, iperplastiche, polipose o ulceronecrotiche.
    - gli esiti di lesioni traumatiche o di interventi chirurgici sui seni paranasali che producano scompaginamento delle strutture anatomiche (distruzione del pazimento dell'orbita, fistole cribrogenee, alterazioni della lamina cribrosa, etc.).


    c) Le malformazioni e le alterazioni acquisite della faringe, della laringe e della trachea, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - le flogosi faringotonsillari croniche con presenza nel tampone faringeo di streptococco betaemolitico gruppo A rilievi clinico - sierologici ad ossa correlati;
    - le tonsilli croniche specifiche;
    - l'ipertrofia tonsillare di grado notevole con gravi alterazioni funzionali;
    - Le malformazioni gli esiti di lesioni e le malattie croniche della faringe, con i mportanti alterazioni funzionali; l'acesso ossifluente da morbo di Pott cervicale, la malattia di Isanbert, i gozzi tirodei linguali, gli esiti di processi specifici faringei con gravi disturbi funzionali, gli adenomi ipofisari extrasellari, fibroma giovanile, cisti disembriogenetiche e cisti di ritenzione, fibromixoma faringeo.
    Nella nevraglia del glosso faringeo bisogna escludere l'esistenza di patologie primitive di cui la nevraglia è sintomo (neoplasie dell'angolo ponto-cerebellare, aneurisma della carotide, abnorme lunghezza del processo stiloideo, etc.)
    - Le malformazioni, gli esiti di lesioni e le malattie croniche della laringe e della trachea con importanti alterazioni funzionali; il diaframma congenito, il laringocele congenito e non, le cisti appendicolari, l'epiglottide bifida, l'agenesia totale dell'epiglottide, gli esiti di lesione di origine traumatica con significativo impegno anatomofunzionale, la leucoplasia, gli esiti di processi flogistici con ampie mutilazioni delle strutture, la granulomatosi di Wegener a localizzazione laringea, la papillomatosi laringea giovanile estesa; le stenosi tracheali (post-traumatica, postinfiammatoria, postoperatoria) indipendentemente dalla loro estensione;
    - i gravi disturbi della favella.

    Sono necessari per il giudizio diagnostico;
    per le patologie faringee:
    - laringoscopia indiretta ed ipo-faringoscopia con fibre ottiche per via nasale e transorale;
    - radiogramma in proiezione laterale.

    per le patologie laringo-tracheali:
    - fibroscopia rigida o flessibile;
    - fibrostroboscopia;
    - stratigrafia laringea in fonazione ed in respirazione;
    - stratigrafia del mediastino.

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    19. Dermatologia


    Le alterazioni congenite ed acquisite, croniche della cute e degli annessi, estese o gravi o che, per sede, determinino rilevanti alterazioni funzionali o fisiognomiche; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.

    Rientrano in questo articolo:
    - le malattie infettive cutanee e tutte le dermatiti croniche o recidivanti di origine flogistica od immunitaria che per la loro sede ed estensione determinino rilevanti disturbi fisiognomici o funzionali;
    - dermatite atopica e dermatite da contatto;
    - orticaria cronica;
    - psoriasi;
    - alopecia ereata;
    - acne, iperidrosi e ittioli;
    - nevi congeniti giganti;
    - epidermolisi bollosa.

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    20. Apparato locomotore


    a) Le patologie ed i loro esiti, anche di natura traumatica, dell'apparato scheletrico, dei muscoli, delle strutture capsulo-legamentose, tendinee, aponeurotiche e delle borse sinoviali causa di evidenti dismorfismi o di rilevanti limitazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.


    Rientrano in questo comma:
    - le malattie infiammatorie, endocrino-metaboliche, osteodistrofiche, osteocondrosiche, sistemiche e l'osteonecrosi;

    - la scogliosi con angolo di Lippman Cobb superiore a 25°, la schisi ampia di almeno due archi vertebrali e le altre malformazioni causa di rilevanti limitazioni funzionali;
    - esiti funzionali di trattamento chirurgico della colonna vertebrale;
    - le ernie discali ed i loro esiti chirurgici;
    - le discopatie e le protrusioni quando sono associate a segni clinici (o elettromiografici) di sofferenza radicolare.;
    - le sinostosi, emispondilo, spina bifida, spondilolisi, spendilolistesi, stenosi spinali congenite ed acquisite, costa cervicale con sintomi nervosi o vascolari, cifosi dorsale superiore a 60°, etc.;
    - le endoprotesi ed artroprotesi delle grandi articolazioni (spalla, gomito, anca, ginocchio e caviglia);
    - gli esiti di fratture articolari con residua presenza dei mezzi di sintesi o con alterazioni delle superfici articolari e con possibile evoluzione artrosica;
    - le patologie croniche e gli esiti di lesioni delle aponeurosi (fibromatosi palmare o plantare, retrazioni, ernie muscolari, etc.);
    - le malformazioni. le patologie croniche e gli esiti di lesioni dei muscoli (miopatie congenite, agenesie, astrofie, contratture permanenti, miositi, etc.);
    - le ipotrofie muscolari degli arti con differenza perimetrica superiore a 2 cm. e con significativo impegno funzionale;
    - le patologie croniche e gli esiti di lesioni dei tendini e delle borse (tendinopatie, lussazioni tendinee, disinserzioni dissecanti di importanti articolazioni di carico (anca, ginocchio, tibiotarsica);
    - le lussazioni inverterate e recidivanti delle grandi articolazioni.


    b) La mancanza anatomica o la perdita funzionale permanente almeno di:
    1. un dito di una mano;
    2. falangi unguenali delle ultime quattro dita di una mano;
    3. falangi unguenali di cinque dita fra le due mani, escluse quelle dei pollici;
    4. un alluce;
    5. due dita di un piede.




    c) Le deformità gravi congenite ed acquisite degli arti.

    Rientrano in questo comma:
    - la dismetria superiore a 3 centimetri tra gli arti inferiori;
    - il ginocchio valgo con distanza intermalleolare superiore a cm. 6;
    - il ginocchio varo con distanza intercondiloidea superiore a cm. 8;
    - il cubito varo o valgo con deviazione superiore a 20°;
    - la sinostosi tarsale e radioulnare;
    - il piede piatto valgo bilaterale e il piede cavo bilaterale con angolo di Costa Bertani > 140° o di Moreau > 160°
    - il piede torto;
    - l'alluce valgo, il dito a martello con sublussazione metatarso-falangea e le dita sovrannumerarie

    Per le patologie congenite ed acquisite dei piedi sono necessari per il giudizio diagnostico la podoscopia ed esami comparati RX dei piedi sotto carico.

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    21. Altre causa di non idoneità


    a) Le imperfezioni o le infermità non specificate nel presente elenco ma che rendano palesemente il soggetto non idoneo al servizio militare.


    Rientrano in questo comma quelle patologie alle quali non è possibile attribuire alcun articolo dell'elenco stesso.



    b) Il complesso di imperfezioni o infermità che, specificate o non nell'elenco, non raggiungono, considerate singolarmente, il grado richiesto per la riforma ma che, in concorso tra loro, rendano il soggetto palesemente non idoneo al servizio militare.
    Dopo osservazione.


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    Fonte del documento: (GU n. 300 del 27-12-2005)
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  3. #3
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    ottimo post davvero interessante...complimenti!!

  4. #4
    Soldato L'avatar di HoldenGoodbye
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    ottimo post davvero interessante...complimenti!!
    Grazie, prima ho stampato la gazzetta ufficiale dal file pdf di adobe, ho studiato i motivi di idoneit&#224; anche perch&#233; mio zio voleva sapere un riassunto veloce sui motivi di non idoneit&#224;. Poi appena terminato di esaminare l'ho scritto nel vecchio Militari Forum e postato.
    Ora mi sto dedicando alla battitura dei motivi e delle infermit&#224; che sono causa di non idoneit&#224; ai servizi di navigazione aerea. (In Aeronautica militare)
    Ultima modifica di HoldenGoodbye; 17-07-08 alle 03: 21

  5. #5
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    Bella, complimenti, evidenzio il post

  6. #6
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    Grazie, molto gentile.

  7. #7
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    Ciao...ho letto i vari motivi...ma non credo ci sia ci&#242; che vorrei sapere...io ho subito un'operazione in artroscopia alla spalla e ora ho due cicatrici piccole..credi sia problema di esclusione da qualche concorso?..anche per volontario?grazie

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da AGENTE009 Visualizza Messaggio
    Ciao...ho letto i vari motivi...ma non credo ci sia ci&#242; che vorrei sapere...io ho subito un'operazione in artroscopia alla spalla e ora ho due cicatrici piccole..credi sia problema di esclusione da qualche concorso?..anche per volontario?grazie
    Impossibile, ci sono commi che spiegano la causa di non idoneit&#224; dell'infermit&#224; per&#242; in un linguaggio tecnico abbastanza complicato da apprendere e capire.
    Se la tua operazione non &#233; conclusa con esiti NON negativi ed &#233; stato rimosso "il problema o la patologia" non c'&#233; motivo di non idoneit&#224; (esistono appunto i certificati medici). Se invece l'intervento chirurgico &#233; concluso con esiti "negativi" e il problema non &#233; stato rimosso del tutto allora c'&#233; problema, ma ambedue le opzioni gravano a descrizione della commissione medica, dipende dallo stato di efficenza del proprio corpo. Questo &#233; quello che so.
    Buon auspicio.
    Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una sola volta. "P. Borsellino"

  9. #9

    Exclamation

    Me lo sono sempre chiesto, scusatemi se già se n'è parlato da qualche altra parte, ma non ho trovato nulla in merito.

    Allora, se si è scartati perchè si ha meno di 8/10...magari 7/10...si risulta "non idoneo" e non si potrà rifare più la domanda x entrare nell'esercito? funziona così? anche per gli altri motivi in generale? schiena...gambe...etc.etc...

    Citazione Originariamente Scritto da Ardito Visualizza Messaggio
    Me lo sono sempre chiesto, scusatemi se già se n'è parlato da qualche altra parte, ma non ho trovato nulla in merito.

    Allora, se si è scartati perchè si ha meno di 8/10...magari 7/10...si risulta "non idoneo" e non si potrà rifare più la domanda x entrare nell'esercito? funziona così? anche per gli altri motivi in generale? schiena...gambe...etc.etc...
    nessuno sa niente a proposito?
    Ultima modifica di Ambrosia; 20-03-09 alle 16: 09 Motivo: post consecutivi

  10. #10

    Predefinito

    allora per quanto riguarda la visita oculistica, se porti gli occhiali puoi avere un massimo di 4 diottrie per l'occhio che vede meno e vedere 16/10 in totale e minimo 7/10 per l'occhio che vede meno, mentre se non porti gli occhiali e vedi meno di 7/10 con un occhoi, fatti gli occhiali che abbiano non piu di 4 diottrie per lente e sei apposto, per la schiena, quindi cifosi/soliosi c'&#232; un range che non deve superare i 15&#176; se non sbaglio, per il resto se hai domande piu specifiche chiedi pure o consulta il bando di concorso

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