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Discussione: Bar sotto casa non rispetta le regole. Nessuno interviene.

  1. #11
    Bannato
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    Personalmente ho affrontato tanti casi del genere sia dovuti a rumori di un locale pubblico e sia dovuti a rumori dovuti ad attività svolte in un condominio.
    Pensate solo che in un processo tenuto al Tribunale Monocratico ho dovuto afrrontarne uno ove addirittura al piano terra del condominio c'era un bel pastificio funzionante anche di notte con tanto di licenza rilasciata dal Sindaco.
    Queste esperienze mi hanno detto che nel 90% dei casi i denunciati vengono prosciolti in istruttoria dal P.M., perchè il fatto non sussiste o perchè non costituisce reato.
    In altri casi ove si ha maggiore riscontro probatorio, il P.M. richiede un decreto penale di condanna per una somma di 506 euro (sic!.)
    Di più non si può fare.
    Ex art.659 c.p.-, già postato.
    E poi ricorrono al decreto e al relativo processo vengono assolti.
    Siccome se voi pur dite che loro fanno rumori, loro o meglio i loro avvocati, dimostreranno in Aula che loro rumore non ne fanno e se pure lo fanno rientra nella loro attività regolarmente autorizzata.
    Tanti processi fatti da P.M. onorari ne sono la fonte.

  2. #12
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da mattia580 Visualizza Messaggio
    Cittadino, mi alzo alle 04 del mattino per andare a lavorare, e 80 km di macchina? Sai che vuol dire? Che almeno vorrei riposare!!! Non sentire una massa di maleducati che dicono " ve ne dovete fare ragione " . Abbassa il volume, e andiamo d'accordo.
    Certo, infatti ho premesso che le regole e i diritti vanno rispettati.

    Ora, però, pensa se il bar, visto che deve spegnere la musica per esempio all 22 anzichè alle 24, decide di chiudere l'attività, si trasferisce altrove.
    Il locale rimane sfitto, in mano a qualche immobiliare che non viene in assemblea e non risponde alle lettere.
    A nessuno interessa il locale, c'è crisi e appartamento non può diventare.
    Dopo un po' non paga più le spese di condominio. Si va per avvocati ma intanto paghi.
    Ormai il locale è in stato di abbandono e deturpa il decoro di tutto il palazzo.
    Inizia a circolare qualche topo di troppo e scarafaggi.
    Se va male si intasa le fogna o si rompe un tubo e devi chiamare i VVF per entrare ed intervenire!

    A questo punto speri che un altro gestore prenda in mano il locale.
    Paghi gli arretrati. Rimetta a nuovo il locale e... apra un altro bar!

    Quanto sopra è.... vita vissuta!

  3. #13
    Utente Expert Protezione civile L'avatar di Zanzo
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    Citazione Originariamente Scritto da FRANCODUE Visualizza Messaggio
    ....
    Siccome se voi pur dite che loro fanno rumori, loro o meglio i loro avvocati, dimostreranno in Aula che loro rumore non ne fanno e se pure lo fanno rientra nella loro attività regolarmente autorizzata.
    Tanti processi fatti da P.M. onorari ne sono la fonte.
    Ci vogliono dei dati oggettivi. A Udine in un caso simile è intervenuta l'Arpa che ha misurato il livello delle emissioni sonore dentro gli appartamenti i cui occupanti si lamentavano, ovviamente a bar normalmente aperto e senza preavviso. In questo modo si è riusciti a misurare e quantificare "dal vero" il fastidio arrecato.

    Se chiami i carabinieri di notte, che possono fare?

    Come ti è stato consigliato, il modo più efficace è rivolgersi agli uffici della Polizia Locale o agli appositi uffici del Comune, far presente i fatti ed eventualmente presentare una segnalazione scritta. Solo così la macchina della giustizia si metterà in moto.

    L'amministratore è semplicemente "il commercialista del condominio", paga i fornitori e ripartisce i costi tra i vari comproprietari, non ha altri poteri è bene tenerlo presente per non avere false aspettative.
    Zanzo, Carabiniere dentro..
    I cattivi vincono quando i buoni rinunciano ad agire!

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  4. #14
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    Giustissimo quello che hai detto Zanzo.
    Però vedi in un aula di Tribunale non hai idea di che cosa possa succedere.
    Ti cito una esperienza vissuta.
    Nel caso del pastificio condominiale sopracitato.
    Dopo la deposizione testimoniale del perito che con tanto di strumenti da te citati aveva concluso che quell'opificio faceva "rumore", sai che cosa è successo ?.
    L'Avvocato difensore nel contro interrogatorio ha chiesto al professionista:
    Ingegnere ?
    Cosa esattamente intende lei per rumore ?...
    Il perito dopo un attimo di riflessione, ha risposto che per "rumore" si intendeva qualsiasi cosa provocasse fastidio a chi la percepisse.
    L'avvocato impassibile ha sollevato per aria la sua penna lasciandola poi cadere di scatto sul suo banco, con tanto di botta sonora.
    Poi guardando dritto negli occhi il consulente tecnico gli ha chiesto di scatto:
    Questo per lei e per le sue macchine è o non è "rumore" ?...
    Da o non da fastidio ?...
    Silenzio generale.
    Chiaramente il suo cliente è andato assolto anche se solo per il secondo comma dell'art.532 c.p.p. -.
    Morale della favola ?..
    Tanti soldi di consulenza tecnica spesi per nulla.
    Ultima modifica di FRANCODUE; 18-09-13 alle 11: 03

  5. #15
    Utente Expert Protezione civile L'avatar di Zanzo
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    Citazione Originariamente Scritto da FRANCODUE Visualizza Messaggio
    Giustissimo quello che hai detto Zanzo.
    Però vedi in un aula di Tribunale non hai idea di che cosa possa succedere.
    Ti cito una esperienza vissuta.
    Nel caso del pastificio condominiale sopracitato.
    Dopo la deposizione testimoniale del perito che con tanto di strumenti da te citati aveva concluso che quell'opificio faceva "rumore", sai che cosa è successo ?.
    L'Avvocato difensore nel contro interrogatorio ha chiesto al professionista:
    Ingegnere ?
    Cosa esattamente intende lei per rumore ?...
    Il perito dopo un attimo di riflessione, ha risposto che per "rumore" si intendeva qualsiasi cosa provocasse fastidio a chi la percepisse.
    L'avvocato impassibile ha sollevato per aria la sua penna lasciandola poi cadere di scatto sul suo banco, con tanto di botta sonora.
    Poi guardando dritto negli occhi il consulente tecnico gli ha chiesto di scatto:
    Questo per lei e per le sue macchine è o non è "rumore" ?...
    Da o non da fastidio ?...
    Silenzio generale.
    Chiaramente il suo cliente è andato assolto anche se solo per il secondo comma dell'art.532 c.p.p. -.
    Morale della favola ?..
    Tanti soldi di consulenza tecnica spesi per nulla.
    C'è una battutaccia che dice: sapete cosa sono 2 avvocati in fondo al mare?
    Un buon inizio!

    Scherzi a parte, ogni comune ha (dovrebbe avere) un piano di classificazione acustica, non so se è esattamente la definizione corretta i colleghi della PL lo sanno di sicuro, in base al quale tutte le zone della città sono state classificate e per ogni zona esiste una soglia massima di rumorosità per il giorno e per la notte.
    Una zona industriale ha ovviamente un "rumore di fondo" più alto rispetto ad una zona residenziale ed alcuni picchi sonori saranno accettabili, infatti sarà classificata come appartente ad una categoria più alta.

    Se per una zona residenziale la rumorosità ammessa di notte è, poniamo, 50 db e gli strumenti registrano 60 con picchi di 80 l'avvocato avrà poco da fare il furbo con i suoi giochetti ad effetto ed Il bar si dovrà attrezzare per contenere le emissioni rumorose.

    Ripeto che sono cose che non si risolvono con una chiamata al 112 ma con segnalazioni precise agli organi competenti .... sempre che naturalmente questi ultimi abbiamo voglia e tempo per prendersi cura della cosa, che esista il piano di classificazione acustica eccetera eccetera.
    Zanzo, Carabiniere dentro..
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  6. #16
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    Non è così semplice.
    La definizione di rumore anche se sembra semplice in realtà è molto complessa e va valutata anche sulla sua continuità, stabilità di intensità, relazione al luogo in esame, ad es. nello stesso luogo specie in città ci possono essere benissimo più fonti di rumore superiori provenienti da svariate fonti etc, e tanti altri dettagli che un avvocato sa bene come giostrare per la difesa.
    Per esempio se il traffico urbano supera la soglia di attenzione, il difensore dirà, si vuol chiudere il bar del mio assistito ?..
    Bene.
    Allora chiudiamo pure al traffico corso Milano !.
    Per cui, La cosa migliore che consiglio, è trovare una soluzione exstragiudiziale tra le parti.
    Se no si spendono solo soldoni inutili in cause e processi interminabili e quasi sempre persi o quasi.
    Ultima modifica di FRANCODUE; 18-09-13 alle 19: 11

  7. #17
    Utente Expert Corpi Polizia Locale L'avatar di Blushield
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    Le misurazioni Arpa si basono su elementi oggettivi e vanno relazionatere al piano acustico (detto anche regolamento acustico) sempre se è adottato dal Comune interessato, come giustamente descritto da Zanzo.
    Se le soglie di rumorositá nella zona interessata e nelle ore interessate (i parametri cambiano) superano quanto previsto nei predetti piani, le amministrazioni comunali devono procedere con apposito provvedimento (ordinanza) che impone appositi orari e/o idonei sistemi di abbattimento acustico.
    Le misurazioni Arpa in dibattimento non vengono assolutamente ritenute come misurazioni di periti di parte, ma hanno valenza ben maggiore, confutabile certamente da una perizia di parte, ma la valenza resta sempre maggiore, secondo pressi più che consolidata, almeno dove lavoro io.
    Il superamento delle suddette soglie, misurato da tecnici Arpa, permette l'emanazione delle ordinanze senza passare attraverso alcun dibattimento se non in fase in impugnazione del provvedimento stesso da parte del titolare della fonte del disturbo.
    Però, se le soglie non vengono superate dal rumore/musica prodotto, l' Ente Locale non può certo emanare nulla, allora la via civilistica può portare molto più facilmente a quelle problematiche descritte da Franco che avvemgono dinnanzi al giudice, con perizie e contro perizie, ricorsi, nomine di CTU, etc. etc.
    Sottolineo che il caso di attivitá professionali (macchinari) rumorosi ma con una costante emissione sonora sono un conto, mentre la musica, con la chiara possibilitá di intervenire sul "volume" in ogni momento, è questione ben più complessa e molto più diffusa come casistica e di difficile soluzione.
    ...molti casi li abbiamo risolti...molti altri (anche simili) no!
    Ultima modifica di Blushield; 18-09-13 alle 19: 43
    Fai ciò che puoi, con ciò che hai, dove sei.
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  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Blushield Visualizza Messaggio
    Le misurazioni Arpa si basono su elementi oggettivi e vanno relazionatere al piano acustico (detto anche regolamento acustico) sempre se è adottato dal Comune interessato, come giustamente descritto da Zanzo.
    Se le soglie di rumorositá nella zona interessata e nelle ore interessate (i parametri cambiano) superano quanto previsto nei predetti piani, le amministrazioni comunali devono procedere con apposito provvedimento (ordinanza) che impone appositi orari e/o idonei sistemi di abbattimento acustico.
    Le misurazioni Arpa in dibattimento non vengono assolutamente ritenute come misurazioni di periti di parte, ma hanno valenza ben maggiore, confutabile certamente da una perizia di parte, ma la valenza resta sempre maggiore, secondo pressi più che consolidata, almeno dove lavoro io.
    Il superamento delle suddette soglie, misurato da tecnici Arpa, permette l'emanazione delle ordinanze senza passare attraverso alcun dibattimento se non in fase in impugnazione del provvedimento stesso da parte del titolare della fonte del disturbo.
    Però, se le soglie non vengono superate dal rumore/musica prodotto, l' Ente Locale non può certo emanare nulla, allora la via civilistica può portare molto più facilmente a quelle problematiche descritte da Franco che avvemgono dinnanzi al giudice, con perizie e contro perizie, ricorsi, nomine di CTU, etc. etc.
    Sottolineo che il caso di attivitá professionali (macchinari) rumorosi ma con una costante emissione sonora sono un conto, mentre la musica, con la chiara possibilitá di intervenire sul "volume" in ogni momento, è questione ben più complessa e molto più diffusa come casistica e di difficile soluzione.
    ...molti casi li abbiamo risolti...molti altri (anche simili) no!
    Collega ?...
    Concordi che si risolvono in modo bonario.
    Nel senso che, senza essere "carogna" gli si dice...
    O Abassi il volume o ti frego in altro modo e lui..sa bene come.
    Nessuno è in "regola", alla fine.
    Non certo in modo giudiziario.
    Li si perde solo tempo.

  9. #19

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    Ho il sospetto che siffatte situazioni possano molto facilmente degenerare in crimini violenti.
    Specie qui al Sud, dove la gente è tendenzialmente più sanguigna e ""spartana"".
    Il Sonno Della Ragione Genera Mostri.

  10. #20
    Wiseman
    Guest

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    Per quanto possa essere d'accordo, consentitemi di rilevare una profonda tristezza nel notare che un servitore dello Stato, autorevole appartenente alle Forze dell'Ordine, non può che concludere per il fallimento della Giustizia ed il necessario ricorso alla tutela "privata", o stragiudiziale. Anche senza arrivare agli estremi paventati da Torcia.

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