salve a tutti, mi scuso in anticipo coi moderatori per questa discussione ma non sapevo esattamente dove postarla...
sono un caporale raffermato, a reparto, come tutti...
a reparto ho trovato una situazione che non è delle migliori: ho un capitano(capitano per modo di dire, il termine esatto è uno sfigato pseudo-uomo), con cui non vado d'accordo anche se non ho mai fatto nulla per mancargli di rispetto o dandoli un motivo valido per avere quest'astio nei miei confronti...
ho tenuto duro un anno e, davvero me ne ha fatte passare troppe.
questo soggetto inoltre, non è ben visto dalla caserma, insomma nessuno lo può vedere: è reputato da tutti un imbecille (parole degli altri) in sensi stretti.
insomma sembra che le sue frustrazioni le sfoghi su di me...ho tenuto duro un'anno perchè ho sempre odiato il termine "ce l'ha con me" ma se sono arrivato a dirlo è perchè ho avuto la conferma sia dai miei diretti superiori, sia da ex- caporali che erano con lui dicendomi che è propenso a questi atteggiamenti che è un vero e proprio terrorismo psicologico, non potendo, purtroppo, reagire fisicamente posso solo subire.
piu' e piu' volte ho chiesto rapporto, cercare civilmente di lavorare anche se non ci stiamo simpatici, non ha mai voluto cercare il dialogo, tutte le volte che l'ho fatto io le risposte sono stati solo schiamazzi da parte sua e fine settimana tolti e non posso comunque reagire.
la situazione piu' va avanti piu' peggiora: se sbagliano i miei colleghi se la cavano con un semplice, quasi amichevole rimprovero, se sbaglio io ci sono le punizioni.
questa situazione che va avanti da un anno mi sta , a livello psicologico e fisico distruggendo, ho perso la voglia di uscire, di allenarmi, tendo a isolarmi in ambito lavorativo e privato, la mia autostima ha raggiunto il fondo, anche nelle cose piu' semplici adesso, ho il terrore di sbagliare, inizio ad avere ansie e attacchi di panico ovunque.
ora è arrivato anche a minacciarmi di giorni di consegna, cosa mai vista nella mia caserma...insomma se continuo a lavorare con lui, oltre che personali danni emotivi mi rovinerà anche la carriera...sta solo aspettando il momento che faccia uno sbaglio, una risposta di troppo o un errore professionale minimo.
ho chiesto ai miei superiori e a lui un cambio , un trasferimento in un altro reparto, sempre dello stesso reggimento ma in un altra sede in città perchè, oltre che ad avere questi problemi con lui, ho anche problemi miei personali che, stando in una caserma disagiata, non avendo mezzi di trasporto e dove mi trovo io sono praticamente nel nulla senza mezzi pubblici ne altro,non posso andare a "risolvermeli".
hanno informato il comandante e la situazione, dicono è che ho ottenuto il trasferimento e devo solo aspettare.
però sono gia passate 2 settimane, ho chiesto rapporto al comandante per questo fatto e non me l'hanno concesso.
ora io come dovrei comportarmi? un'altro anno con un tipo come lui, non posso farlo...è arrivato addirittura a dire che ho sbagliato mestiere, che dovrei congedarmi, atteggiamenti e modi che se fossero equamente distribuiti con tutti mi starebbe bene, ma è un accanimento soltanto nei miei confronti e purtroppo, non posso reagire da uomo dicendoli "vediamocela fuori" ma solo da caporale dicendo "signorsi"
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