Per quanto non sia felice, voglio dedicare alle persone in gamba di questo forum, questa poesia.
ODE ALLA VITA
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l’incertezza per inseguire un sogno
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di sfuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia
chi non legge
chi non ascolta musica
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente passione porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.
Ultima modifica di greenmamba; 10-03-09 alle 17: 28
L'Amore conta...come in una canzone...
Con te e senza di te.
Dedica all'autore del topic...
Lorenzo il Magnifico.-"Canzona di Bacco".
Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Quest'è Bacco ed Arïanna,
belli, e l'un dell'altro ardenti:
perché ’l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati,
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Queste ninfe hanno anche caro
da lor essere ingannate:
non può fare a Amor riparo,
se non gente rozze e ingrate:
ora insieme mescolate
suonon, canton tuttavia.
Chi vuol essere lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Questa soma, che vien drieto
sopra l'asino, è Sileno:
così vecchio è ebbro e lieto,
già di carne e d'anni pieno;
se non può star ritto, almeno
ride e gode tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Mida vien drieto a costoro:
ciò che tocca, oro diventa.
E che giova aver tesoro,
s'altri poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi siàn, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto sia:
di doman non c'è certezza.
Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò c'ha a esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
I bambini imparano ciò che vivono.
Se un bambino vive nella critica impara a condannare.
Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.
Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.
Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.
Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.
Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo.
Doret's Law Nolte
*...Se puoi sognarlo, puoi farlo...*
*...Credo nel rumore di chi sa tacere, che quando smetti di sperare inizi un po' a morire...*
Và prendi le tue cose... i sogni richiedono fatica!!!
Stai cercando un vecchio commilitone?
A mezzogiorno di una bella giornata d'estare nel bosco c'era molta calma.
Gli uccelli avevano infilate le loro teste sotto le ali. Tutti riposavano.
A un tratto il fringuello alzò la sua testolina e chiedeva:
"COS' E' LA VITA?"
Tutti erano colpiti da questa domanda difficile.
La rosa stava aprendo il suo bocciolo e spingeva fuori petalo dopo petalo.
Diceva: "La vita è uno sviluppo continuo."
Meno profondo il ragionamento della farfalla. Gaudente volava da un fiore al prossimo, gustava qua e la e diceva:
"La vita è solo piacere e luce."
Vicino al ruscello una formica stava portando un filo di paglia, dieci volte più lungo di lei, e diceva:
"La vita non è nient'altro che lavoro e fatica."
Indaffarata stava tornando un'ape da un fiore pieno di polline e diceva:
"La vita è un insieme di lavoro e piacere."
Quando sentì i discorsi profondi, anche la talpa venne fuori dalla terra e diceva:
"La vita è una lotta al buio".
Quasi quasi si arrivava a litigare, ma iniziò una pioggia fina, che diceva:
"La vita è fatta di lacrime, nient'altro che lacrime."
Poi la pioggia andò al mare. La le onde si buttavano con tutta la forza contro le rocce e sospiravano:
"La vita è una lotta inutile per la libertà!"
Sopra di loro girava in alto un'aquila e cantava:
"La vita, la vita è un continuo innalzarsi!"
Non molto lontano stava un cespuglio, che era già stato piegato dalla tempesta. Diceva:
"La vita è un piegarsi a una forza superiore."
Poi venne la notte. Con volo quiete un gufo passò i rami del bosco e gracchiava:
"La vita vuol dire: Usufruire dell'occasione, quando gli altri dormono."
E finalmente diventò notte e quiete nel bosco.
Dopo un pò un giovanotto passò le strade deserte sulla via di casa;
veniva da una festa e diceva fra se:
"La vita è una continua ricerca di felicità e una fila di delusioni."
Ad un tratto si alzò l'aurora in tutta la Sua bellezza e disse:
"Come io, l'aurora, sono l'inizio della nuova giornata, così la vita è l'inizio dell'eternità!!"
MENO CI METTI, MEGLIO FINISCE!!
Penso che non ci sia cosa più poetica del Nessun dorma di Puccini:
Nessun dorma! Nessun dorma!
Nessun dorma! Nessun dorma!
Tu pure, o Principessa,
Nella tua fredda stanza
guardi le stelle che tremano
d‚amore e di speranza!
Ma il mio mistero e chiuso in me,
il nome mio nessun sapra!
No, no, sulla tua bocca lo diro,
quando la luce splendera!
Ed il mio bacio sciogliera
il silenzio che ti fa mia!
ll nome suo nessun sapra
E noi dovrem, ahime! Morir! Morir!
Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle! All‚alba vincero!
Vincero! Vincero!
aggiungo anche la Preghiera del marinaio di Fogazzaro che viene recitata ad ogni cessa lavori.....
« A Te, o grande eterno Iddio,
Signore del cielo e dell'abisso,
cui obbediscono i venti e le onde, noi,
uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai d'Italia,
da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori.
Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione.
Dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera,
comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei;
poni sul nemico il terrore di lei;
fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro,
più forti del ferro che cinge questa nave,
a lei per sempre dona vittoria.
Benedici , o Signore, le nostre case lontane, le care genti.
Benedici nella cadente notte il riposo del popolo,
benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare.
Benedici! »
Ultima modifica di marinaretta17; 19-02-09 alle 17: 32
Perdona i tuoi nemici ma non dimenticare mai i loro nomi. John Fitzgerald Kennedy
VFP1 1° blocco 2009- 1° incorporamentoMarina Militare
Inizio CAR a Maricentro il 23-Feb-2009
www.marina.difesa.it
e sono una ssal/m/sdi/cna
una dedica speciale per San Valentino
(ve la scrivo anche se in ritardo)
Darei tutti i cioccolatini ed i fiori del mondo..
darei milioni di dolcezze e poesie d'amore..
per un singolo istante,
per un semplice momento al tuo fianco
in cui poterti guardare negli occhi e
dirti cosa veramente provo per te,
prima di un semplice e dolce bacio..
Darei l'intera mia settimana..
l'intero mio mese ed anche più..
per un secondo tra le tue braccia,
per poter sentire il tuo profumo ed
il calore della tua pelle..
Darei qualunque cosa..
qualunque cosa..
per poter stare con te almeno questa giornata,
per riuscire a renderla bella, importante ed
immemorabile ai tuoi occhi..
Darei tutto per te,
per averti..
perchè con te non mi sento tre metri sopra il cielo
ma mi sento proprio in paradiso.
"IO NON MI SENTO ITALIANO" - (Signor G.)
parlato: Io G. G. sono nato e vivo a Milano.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.
Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che tutto è calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui mi in*****
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.
Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.
Grande bradipo37 mi inchino con rispetto di fronte al maestro G.G. !
HUSTLE LOYALTY RESPECT Testa alta, sguardo fiero, nessun timore, PATRIA e ONORE!
Allievo Agente Polizia Penitenziaria 164° corso Verbania.
VA VIA... MIGRA DAI MIEI PENSIERI,
RONDINE IN CERCA DI UNA TERRA Più CALDA.
VA VIA. DA ME TROVERAI SOLO
IMMENSE DISTESE DI ALBERI INNEVATI.
IL MIO AMORE STA SCOMPARENDO,
ORMA LASCIATA SULLA RIVA DEL MARE
CANCELLATA DALLE ONDE.
SI CONSUMA IL MIO CUORE,
IL VENTO SPARGE I SUOI RESTI.
MI INDICA LA STRADA DI ALTRE DONNE.
TI HO AMATA Più DI OGNI COSA.
TU ERI OGNI COSA.
ORA TUTTO è Più DI TE.
questa piccola poesia è mia. che ne pensate?
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