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Discussione: Ma come fate voi poliziotti?

  1. #41
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    Citazione Originariamente Scritto da =Lex= Visualizza Messaggio
    Sei nella mia stessa situazione prima di arruolarmi... facevo l'impiegato, assunto a tempo indeterminato, a 4 Km da casa, con un bravo titolare ed altrettanto bravi i colleghi... ma non ero felice perché sentivo dentro di me che la mia vocazione era per la Polizia di Stato... e così ho mollato tutto e sono partito "all'avventura"... ora sono Allievo Agente felicissimo e orgoglioso di esserlo...
    Penso che con lo stipendio da Poliziotto sicuramente non navigherò nell'oro ma tanto a me non importa di "morire ricco", sono cresciuto in una famiglia in cui solo mio padre lavorava con un umile stipendio (è andato in pensione 3 anni fa con busta paga da 1200€), vedevo gli amici con scarpe e vestiti firmati ed io invece con sottomarche, ma nonostante tutto non mi è mancato mai niente, sono cresciuto bene, con degli ideali... mentre un mio caro amico d'infanzia con famiglia benestante, al quale non facevano mancare nulla, ora si ritrova in brutti giri ed è stato "dentro" già qualche volta...
    Sono orgoglioso ed onorato di fare parte della Polizia di Stato, penso a quelli che non hanno un lavoro, quelli che, facendo lavori che mi rattrista solo a pensarli, guadagnano meno di quello che guadagnerò io... accontentiamoci di quello che abbiamo, ormai purtroppo la maggior parte di noi vuole vivere nel lusso...
    Un nobile modo di pensare.
    Concordo pienamente con te.

  2. #42

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    buon giorno a tutti,navigando ho letto questi mess e mi sono iscritto per dire la mia...
    sono in polizia da 6 anni avevo appena compiuto il 20 esimo anno di età quando mi arruolai,con tanto entusiasmo e voglia di partire e girare l'italia,cosi è stato,brescia cagliari taranto milano roma e adesso torino.
    aspetto di tornare a casa trasferito definitivamente e purtroppo in questi anni la mia passione è andata diminuendo sempre piu, trovandomi a non avere piu 20 anni e quindi la spensieratezza di quei tempi ma quasi 28 e il bisogno di crearmi una famiglia,casa ecc...
    beh, voglio vivere a roma e nn voglio cambiare città perche nn posso permettermi di comprare casa qui visti i costi, e questo in primo luogo mi porta a riflettere molto...
    ho vissuto belle esperienze ma anche brutte in questi anni di polizia e a mio avviso quel che si vede fuori nn rispecchia la realtà.l'ambiente lavorativo nn è dei migliori e se lavorare in banca significa guadagnare 7000 euro significa anche avere a che fare con tanta gente e dico colleghi che forse nn sono cosi disammorati del lavoro come molti poliziotti diventano.
    qualcuno potrebbe risentirne ma parlo per cio che vivo e per cio che vedo,la polizia incrimina la legge assolve,gia questo significa che fai un bel lavoro vorresti essere orgoglioso e il giorno dopo quella persona è di nuovo per strada perche un giudice ha deciso cosi dando anche a te poliziotto la colpa di aver sbagliato a scrivere una virgola!
    sarebbe troppo lungo parlare,però è il caso di riflettere bene alla scelta che si fa.
    tornando indietro credo avrei intrapreso l'altra strada qeulla del parrucchiere anche quella mi stimolava molto ma ho scelto!
    ragazzi nn voglio scoraggiare nessuno ma gio è un ragazzo saggio e si pone domande importantissime.
    un saluto a tutti+
    andrea

  3. #43
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    Intanto ti do il benvenuto, visto che leggo che è il tuo primo post, giovane collega.
    Scoraggiarsi solo dopo sei anni mi sembra un po' troppo presto, io che ne ho 32 allora che cosa dovrei dire ?.
    Eppure, sebbene alle volte un po' di sconforto certo c'è, però ancora credo fermamente in questo lavoro.
    Ti invito a presentarti nell'apposita sezione, qui:
    http://www.militariforum.it/forum/forumdisplay.php?f=28

  4. #44
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Ciao gio.pds,
    rispondere ai tuoi quesiti non è affatto semplice. Purtroppo per la scelta del lavoro, qualunque esso sia, bisogna fare i conti con la propria situazione non con quella degli altri. Ogni singola persona ha esigenze particolari e la propria vita (o carriera) è unica e irripetibile. Quindi puoi chiedere tutti i consigli ed i pareri che vuoi, ma saranno solo punti di vista strettamente personali . Leggendo i vari post te ne sarai reso conto.
    Ognuno di quelli che ti ha risposto, compreso me, lo ha fatto secondo la propria sensibilità, il proprio stato, le proprie aspirazioni. Ti sono state date sagge risposte e saggi consigli, che hanno anche tenuto conto delle informazioni su di te, che hai dato. Ma ricorda una cosa, al momento di ogni decisione impostante, sarai sempre da solo; solo con te stesso. La decisione sarà tua; solo tua.
    Nella mia vita e carriera ne ho viste e passate tante e di tutti i colori e con il tempo ho imparato ad aspettare. Purtroppo nessuno sa cosa accadrà domani quindi impara a vivere la vita di questo momento. Certamente devi pensare al domani, ma non fartene una croce. Finisci con serenità i tuoi studi chissà che nel frattempo non accada qualcosa che elimini il tuo dilemma (lavoro che piace o lavoro ben remunerato) ed allora la tua decisione sarà più facile.
    Comunque per raggiungere un obiettivo occorre costanza, perseveranza e spirito di sacrificio; stringere e denti e non mollare mai.
    Durante il corso allievi guardie, a Trieste, nel lontano 1971, una mattina, in pieno inverno, mentre marciavamo attorno ad un mucchio di neve gelata, ho visto il collega accanto a me piangere e le lacrime gli si gelavano sul viso. Era siciliano, aveva le mani doloranti e piene di geloni ma stringeva il moschetto e tirava avanti. Erano tempi difficili, gran parte dei lavori erano poco remunerativi. Le condizioni economiche delle nostre famiglie non erano buone; molti di noi che erano entrati in polizia, non per amore ma per un “pezzo di pane”, per un posto fisso, sicuro, su cui contare. L’addestramento era duro e la disciplina era ferrea; immagina cosa sarebbe capitato, a quel collega, se avesse mollato! Il sogno di rimanere in polizia o la possibilità di aiutare la famiglia, svanita in un attimo.

  5. #45
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    Sei abbastanza anziano di corso, io a Trieste ci sono stato nel 1977, però c'erano ancora scene del genere.

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