Non vanno resi più fattibili, perche secondo me servire in polizia, esercito ecc., oggi come oggi, richiede una preparazione più solida, che non deve essere garantita solo dai corsi.
Siccome si va sempre di più verso un'innalzamento del livello è giusto che le selezioni siano più rigide.
Selezioni più rigide: Patente ludica B....... e poi non mi devo lamentare. Non riuscissi a fare 5km di corsa in chessò minuti non mi lamenterei neanche morto.
Invece di lamentare la rigidità delle selezioni studiate. Ma vi rendete conto che ci sono Aspiranti che non sanno neanche scrivere un periodo senza commettere errori grammaticali?
Che pensate che entrare in Polizia (intesa come FF.PP.) significhi prendere casco e sfollagente e pestare a sangue chiunque capiti a tiro?
O che arruolarsi in Legione equivale a prendere un mitra e sparare alla cieca?
Ció che serve oggi sono teste pensanti, capaci di compilare atti e di saper gestire una situazione anche sotto stress.
Indossare una divisa non significa avere il tesserino ed entrare gratis in discoteca.
personalmente aspiro con passione ed è come se mi sentissi ''chiamata'' da qualcosa di più grande di me a fare quel che faccio per cercare di arrivare o avrei abbandonato da tempo visti i risultati conseguiti...soddisfacenti in alcuni casi ma mai abbastanza!
mi rendo conto che ad oggi sia difficile per tutti trovare la propria collocazione in società attenendosi alla propria indole o vocazione per meglio intenderci, ma concedetemi di dire che in qualche caso vedere vincitori di concorso ragazzi che non sanno neanche distinguere le uniformi della guardia di finanza da quelle del corpo forestale è alquanto deludente, è forse per questo che qualcuno si pone domande del tipo ''ma esattamente qual'è il compito del perito selettore?'' (per fare un esempio)...
è come se tizio s'iscrivesse alla facoltà di giurisprudenza senza sapere che lì si studia il diritto, converrete che la cosa sia abbastanza improponibile!
beh signori, l'erba voglio si diceva che non cresce neanche nel giardino del re, condivisibile certo, ma accontentarmi di quel che ho e di quel che sono perdonatemi mi risulta troppo difficile.
voglio (e questo voglio non può essermi tolto da nessuno) fare, impegnarmi e dare il massimo, non del mio massimo ma del massimo possibile e scusate il gioco di parole, voglio perchè nessun desiderio è mai stato più forte...ma ahimè devo essere giudicata e non dipende tutto da me...
quel che vogliamo è sempre inversamente proporzionale all'istituzione, a chi ci giudica e in fondo la sottoscritta non è e mai sarà nessuno rispetto al proprio destino nonostante l'impegno, il sudore, i colpi al cuore e le lacrime, ma un giorno, qualsiasi cosa ne sia di tutto questo voglio potermi guardare allo specchio e dirmi ''hai fatto l'impossibile non recriminarti nulla!''
tendo a sottolineare che non ho inteso dar colpe ad esaminatori o ad eventuali presunti raccomandati, non è nel mio stile nella maniera più assoluta, vorrei solo ricordarvi che come sono umana io risultando inidonea per mancanze attribuibili solo a me stessa, anche le commissioni giudicanti sono umane! errare humanum est dicevano i latini...la buona riuscita o il fallimento nella vita derivano sì dal proprio impegno ma una cosa di certo l'ho imparata...determinanti sono una serie di circostante fortuite e lì c'è poco da fare!
Fall down seven times... Stand up eight!
C'è da dire che qualche anno fa si entrava con meno punti...ora essendo del 92 con 10 punti,10.5 se mi prendo il bls è difficile entrare quest'anno..immagina l'anno prossimo.
Io subito dopo il proscioglimento ho trovato un lavoro,ben pagato nonostante la mia giovane età,a 2 km da casa...e sarebbe dura lasciarlo,visti i tempi che corrono,per un eventuale vpf1...ma se voglio rientrare nell'EI è un rischio che devo correre.
Molto interessante questa discussione, complimenti a chi l'ha aperta da una modestissima aspirante.
Purtroppo c'è da dire che la filosofia del 'tutto è dovuto', 'tutto subito senza sforzo' e del 'tutto a mia misura' è diventata una visione di vita per molti in tutti i settori. A volte mi sento una marziana nel pensare di non essere nella posizione, per competenze ed esperienze, di criticare questo iter concorsuale piuttosto che quel metro di giudizio e di esprimere pareri personali sulle migliorie che si potrebbero fare. Molti scambiano questo mio modo di pormi come un 'piegarmi alla volontà altrui' mentre per me è semplicemente una questione di rispetto delle istituzioni e di chi mi offre la possibilità comunque di confrontarmi. Il mio diritto e dovere è quello di farmi rispettare con i risultati, sudando ogni giorno sui libri o negli allenamenti. Chi sono io a 21 anni per poter dire che è tutto sbagliato? Spesso è solamente un atteggiamento che diventa una scusante per i scarsi risultati ottenuti. L'anno scorso ho partecipato ai concorsi per le Accademie di Livorno e di Modena e non ce l'ho fatta. Ho ringraziato per le esperienze bellissime fatte durante l'anno e ho fatto mea culpa per il traguardo non raggiunto. Una persona che ho avuto il piacere di incontrare pochi mesi fa mi ha detto che per fare questa vita serve avere una mentalità militare - che non vuol dire essere esaltati come va di moda pensare in questo momento storico - e che il rialzarsi subito dopo una caduta più 'agguerriti' e determinati di prima è una qualità indispensabile. Purtroppo ho avuto una vita difficile e per vari problemi ho potuto iniziare a concorrere solo dall'anno scorso ma non ce l'ho con nessuno per questo. Anzi, sicuramente se avessi dovuto percorrere una strada in discesa non sarei così determinata e consapevole. La verità è che esiste un modo di affrontare la vita - ed in questo caso i concorsi - che ti porta ad essere alla lunga o vincitore o perdente. Le assurdità di alcuni aspiranti non mi fanno pensare ad un lungo percorso luminoso in questo mondo.
Non vorrei che si perdesse il senso di questa discussione, soffermandoci a parlare di ciò che alcuni di voi hanno fatto o hanno perseverato per arrivare ad avere un posto sotto lo Stato.
Quello che voglio far emergere, sono le assurdità che molti aspirtanti scrivono su questo forum, segno evidente della loro immaturità,
L'internto è quello di fargli aprire gli occhi e scuterli dal torpore del sogno che non si realizzerà se non calandosi nella nuda e cruda realtà della vita.
Ad esempio Quali sarebbero i motivi della protesta?
I concorsi troppo difficili?
Pochi Posti?
Le delusioni di non aver studiato abbastanza?
Le opportunità ?
Ricvordatevi bene una cosa:
oggi come ieri alle selezioni si veniva scartati, ed i posti erano proporzionati alle esigenze delle varie Amministrazioni.
Cos'è cambiato?
Ultima modifica di basilischio; 04-03-13 alle 18: 47
intanto io non ci trovo nulla di male ad utilizzare il verbo "volere" visto che secondo il dizionario italiano volere non significa solo pretendere come intende lei, ma anche desiderare intensamente una cosa, magari si potrebbe dire "vorrei entrare in polizia" se così ci vede meno presunzione e poi non è un mistero il fatto che prima si entrava più facilmente nelle forze dell'ordine.. secondo me se quelli che sono già dentro le forze dell'ordine dovessero superare i concorsi che dobbiamo fare noi, forse la metà rimarrebbe fuori, ma anche noi rimaniamo fuori perchè posti non ce ne sono, per superare la visita dallo psicologo non devi distogliere lo sguardo, non devi gesticolare, non devi fare questo, non devi fare quello, se non si supera la visita dallo psicologo sicuramente ci dobbiamo chiedere il perchè, magari sarà stata colpa nostra ma la verità è anche che i posti sono pochi e quindi basta mezza scusa per escluderti dal concorso.. o sbaglio?
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