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Discussione: Austria: abolizione del servizio di leva?

  1. #1
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    Predefinito Austria: abolizione del servizio di leva?

    Si vota oggi, in Austria e (per oggetti locali) nella città-stato di Vienna, su vari argomenti. Voto popolare "consultivo" ma, almeno per l'argomento principale, determinante. Si parla dell'abolizione dell'obbligo di servire, in pratica di sostituire la leva obbligatoria con forze armate professionistiche. Le destre sono per il mantenimento dello stato quo, le sinistre per la professionalizzazione. In Austria si lamenta la scarsa qualità della campagna, in parte dovuta al non eccelso amore degli austriaci per le proprie forze armate. Vedremo il risultato...

    www.bmlv.gv.at

    Ho messo il sito dell' Oesterreichs Bundesheer (Esercito federale) che comprende sia le forze di terra, sia quelle aeree.
    Ultima modifica di FRANCODUE; 20-01-13 alle 12: 18

  2. #2
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    Urne chiuse e prime indicazioni...con sorpresa. Con una maggioranza del 60% gli austriaci preferiscono lo statu quo e rigettano dunque forze armate composte esclusivamente da professionisti. Al contrario i sondaggi davano un "testa a testa". Ricordo che fra le ultime forze armate a togliere l' obbligo di servire vi sono quelle svedesi e della Germania... La scelta, in questi due Paesi non fa però l'unanimità.

  3. #3
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    Che dite su quest' argomento?... Fonti governative svizzere testimoniano della difficoltà, per alcuni Paesi con forze armate passate al professionismo, di trovare personale "adeguato". Ci sarebbero troppi uomini che entrano nelle forze armate perché non trovano lavoro o tanto per occupare il tempo...

  4. #4
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    Forse in altri Paesi
    In Italia tutti quelli che vogliono entrare nelle Forze Armate lo fanno solo ed esclusivamente per servire la Patria, per essere operativi, per essere dei veri soldati, ed evidentemente, se non sono arruolati la colpa e tutta di chi ha le raccomandazioni, che oltretutto non sono richieste da nessuno nessuno nessuno
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  5. #5
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    Confermando quanto detto dal collega, aggiungo che molti entrano nella ferma volontaria, siccome ai sensi
    della legge del 2004 che ha sospeso la leva è l'unico modo per poi poter tentare concorsi nelle forze di polizia, militari e civili, ed anche nei
    Vigili del Fuoco.
    Ultima modifica di FRANCODUE; 22-01-13 alle 10: 52

  6. #6

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    Citazione Originariamente Scritto da lugarex Visualizza Messaggio
    Che dite su quest' argomento?... Fonti governative svizzere testimoniano della difficoltà, per alcuni Paesi con forze armate passate al professionismo, di trovare personale "adeguato".
    Ritengo che sia vero.
    Con un esercito esclusivamente di "professione" si verifica un fenomeno simile... un nucleo di personale di diciamo il 30/35% fortemente motivato e professionale, ed il rimanente personale poco adeguato al ruolo.
    Secondo la mia opinione, questo vale soprattutto nei ruoli di truppa; la percentuale si riduce (ma rimane rilevante) se consideriamo le categorie di ufficiali e sottufficiali.

    Questa la mia modestissima opinione.

  7. #7
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    Il mio interesse è dovuto al fatto che, in Svizzera, a fine anno i cittadini sono chiamati alle urne per esprimersi su un iniziativa popolare federale del GSsE (Gruppo per una Svizzera senza esercito) con la quale si chiede di abolire l "obbligo di servire". A differenza dell' Austria il risultato della consultazione svizzera sarà però totalmente impegnativo e non interpretabile. Vabbè, è un altro tentativo per abolire le Forze armate. Mi sembra chiaro che un esercito professionista sia più facilmente realizzabile in un Paese di grandi dimensioni, per i costi vi sono divergenze di opinione: il concetto di lavoro, in Svizzera, è basato sul lungo termine con stipendi elevati. Non essendoci poi gravi problemi occupazionali non credo che un impiego come soldato sia appetibile per un giovane. Attualmente gli unici soldati professionisti sono le poche centinaia di membri della "Sicurezza militare" (ex Guardie delle fortificazioni) e del DEE10 (distaccamento per interventi speciali). Vi è poi la tradizione del "sistema di millizia", in vigore dalla fondazione dell'attuale Stato federale nel 1848. Eppure per vari secoli gli svizzeri (ca. 2 milioni!!!) hanno fatto il militare quale attività tradizionale. Motivo? Soldi... C'era il detto: "Pas d'argent,...pas de suisses", come dire che se i regnanti indugiavano nel pagare i servizi...si interrompeva l'impegno in battaglia. Tempi passati. Credo che in un'ottica svizzera, con un riconosciuto elevato senso dello Stato dei cittadini, il sistema attuale sia preferibile. Sull'effettiva efficacia militare di questo sistema non so... I professionisti britannici hanno vinto facilmente contro gli argentini alle Falkland, ma gli svizzeri non hanno questi problemi e se c'è qualche impegno speciale (SWISSCOY in Kossovo) si creano unità professionistiche per tempi determinati. Il sistema parallelo del civile che è al tempo stesso militare non crea problemi nel trovare persone con requisiti necessari: è facile trovare uno chef di un hotel che si trasforma in sergente-capocucina o un docente di fisica del Poly di Zurigo che viene promosso ufficiale specialista per il servizio ABC. Mah, vedremo in autunno...

  8. #8
    Wiseman
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    Mi sembra ragionevole sostenere che l'arruolamento volontario in un esercito su base professionale attragga personale motivato alle specificità della vita cui va incontro E (molto) personale alla mera ricerca di stabile occupazione.
    Il modello è ovviamente influenzato dal tasso di disoccupazione (o dalla difficoltà a trovare impiego), dall'impegno militare del paese di cui si parla, dalle alternative disponibili, dalla popolosità della nazione.

    Mi sfugge, però, il motivo per cui un esercito di leva dovrebbe, invece, assicurare un livello medio di adeguatezza del personale di livello maggiore, o comunque maggiormente soddisfacente. se tra i volontari si trovano le due categorie che abbiamo indicato (motivati e impiegati in mimetica) con la leva si trova per definizione di tutto, o meglio ... tutto.

    Per giunta il costo di un esercito (di un sistema di FFAA) di leva deve essere costruito su base demografica, per assorbire tutta la generazione (maschile?) tra i 18 ed i, diciamo, 25 anni. Numeri generalmente assai cospicui, che rendono necessarie infrastrutture, equipaggiamenti, etc. tutti assai costosi, che - in isobudget - inesorabilmente comprimono addestramento, operatività, aggiornamento di mezzi e materiali ...

    FFAA professionali dovrebbero (poi ci guardiamo intorno e vediamo che così potrebbe non essere) concentrare la stessa spesa su un numero minore di addetti, tanto minore da essere praticamente allo stretto indispensabile. Meno costi fissi, più margine per attività addestrative etc.

    poi si scopre, per l'appunto, che la macchina viene disegnata su prospettive di impiego non ben definite, con anche una funzione di politica sociale, e che quando si partecipa ad una missione i reparti che possono essere effettivamente impiegati sono sempre i soliti quattro o cinque. Un po' di supporto logistico, ci mancherebbe, e tante caserme piene di gente che spazza i cortili, e poco più. ma questa non è responsabilità, o conseguenza, della professionalizzazione, bensì del suo uso distorto, direi quasi ibrido. e si sa che gli ibridi sono sessualmente non funzionali

  9. #9
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    Ogni Paese ha realtà o necessità che richiedono uno o l'altro dei sistemi. In un'ottica svizzera quando si parla di "professionismo" militare l'immagine è soprattutto quella del Regno Unito. Per la Confederazione il cosiddetto "sistema di milizia" attuale appare invece il più adeguato. Una sua evoluzione vi è già stata alcuni anni fa dando la possibilità di svolgere l'intero servizio militare in una sola volta. In questo modo la vita scolastica/professionale non viene interrotta. La norma dovrebbe rimanere quella di un servizio militare con la formazione a 20 anni (Scuola reclute) e l'inserimento nelle unità delle forze di terra o aeree da 21 a 32 anni. Il servizio rimarrebbe di tre settimane all' anno ("corsi di ripetizione"). La decisione austriaca dovrebbe influenzare in questo senso la consultazione popolare svizzera di fine anno.

  10. #10
    Maresciallo L'avatar di Zoppo
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    Quoto Wiseman.
    Se i volontari sono poco motivati, figuriamoci i recalcitranti.
    Io non lampeggio per comunicare la presenza di posti di blocco.

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